Descrizione

Comune montano di origine medievale, con un’economia incentrata principalmente sulle tradizionali attività rurali. La comunità dei roccatani, il cui indice di vecchiaia è nella media, si divide tra il capoluogo comunale, l’aggregato urbano elementare di Copelletra e un piccolo numero di case sparse sui fondi. L’abitato è formato da un nucleo medievale, posto sulla sommità di un colle e caratterizzato da struttura concentrica, e da una parte moderna, sviluppatasi più in basso. Il comprensorio comunale è incastonato tra alcune catene montuose di natura calcarea, quelle dei Ruffi, dei Simbruini, degli Ernici e dei Prenestini. Questi rilievi, contraddistinti da cime brulle e rocciose e ricchi di fenomeni carsici, quali doline, inghiottitoi, grotte e cañon, fanno da sfondo ai regolari filari di viti e olivi e ai campi coltivati che occupano le aree più favorevoli dell’agro roccatano nonché alle distese erbose battute dal bestiame al pascolo e ai boschi di carpini, ornielli e roverelle, che ne ricoprono le zone più aspre. Nello stemma comunale sono raffigurate una torre merlata e la mitria papale.

Comune montano di origine medievale, con un’economia incentrata principalmente sulle tradizionali attività rurali. La comunità dei roccatani, il cui indice di vecchiaia è nella media, si divide tra il capoluogo comunale, l’aggregato urbano elementare di Copelletra e un piccolo numero di case sparse sui fondi. L’abitato è formato da un nucleo medievale, posto sulla sommità di un colle e caratterizzato da struttura concentrica, e da una parte moderna, sviluppatasi più in basso. Il comprensorio comunale è incastonato tra alcune catene montuose di natura calcarea, quelle dei Ruffi, dei Simbruini, degli Ernici e dei Prenestini. Questi rilievi, contraddistinti da cime brulle e rocciose e ricchi di fenomeni carsici, quali doline, inghiottitoi, grotte e cañon, fanno da sfondo ai regolari filari di viti e olivi e ai campi coltivati che occupano le aree più favorevoli dell’agro roccatano nonché alle distese erbose battute dal bestiame al pascolo e ai boschi di carpini, ornielli e roverelle, che ne ricoprono le zone più aspre. Nello stemma comunale sono raffigurate una torre merlata e la mitria papale.

Storia

Sviluppatasi intorno a una chiesa dedicata a Santo Stefano, è menzionata per la prima volta nel X secolo ma è probabile che la sua fondazione sia anteriore. Possedimento dell’abbazia di Subiaco, di cui era importante baluardo difensivo, fu coinvolta nelle lotte tra i monaci e alcuni feudatari locali; venne poi occupata dai signori di Civitella, che la cedettero nel 1192 a papa Celestino II. Passata successivamente ai Colonna, nella seconda metà del Seicento tornò a essere possesso della potente casa monastica. Il toponimo deriva dal termine “rocca” e dal nome del Santo Patrono. La chiesa più antica dell’abitato è quella dedicata a Santo Stefano: edificata probabilmente nel XIV secolo, è abbellita da affreschi cinquecenteschi ma ha subito nel corso dei secoli ampi interventi di restauro. Risale al 1750 la barocca parrocchiale della Beata Vergine Assunta, che conserva pregevoli arredi sacri e una tela di scuola umbra del XVI secolo; il convento di San Francesco è invece duecentesco.

Sviluppatasi intorno a una chiesa dedicata a Santo Stefano, è menzionata per la prima volta nel X secolo ma è probabile che la sua fondazione sia anteriore. Possedimento dell’<a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LAZ&parola=ABBAZIADISUBIACO'>abbazia di Subiaco</a>, di cui era importante baluardo difensivo, fu coinvolta nelle lotte tra i monaci e alcuni feudatari locali; venne poi occupata dai signori di Civitella, che la cedettero nel 1192 a papa Celestino II. Passata successivamente ai <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LAZ&parola=COLONNA'>Colonna</a>, nella seconda metà del Seicento tornò a essere possesso della potente casa monastica. Il toponimo deriva dal termine “rocca” e dal nome del Santo Patrono. La chiesa più antica dell’abitato è quella dedicata a Santo Stefano: edificata probabilmente nel XIV secolo, è abbellita da affreschi cinquecenteschi ma ha subito nel corso dei secoli ampi interventi di restauro. Risale al 1750 la barocca parrocchiale della Beata Vergine Assunta, che conserva pregevoli arredi sacri e una tela di scuola umbra del XVI secolo; il convento di <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LAZ&parola=SANFRANCESCO'>San Francesco</a> è invece duecentesco.

Economia

Attività economiche tradizionali, quali la fabbricazione artigianale di botti per il vino, l’allevamento di bovini e la produzione di cereali, uva e olive, sono oggi praticate solo da un’esigua percentuale di roccatani. Gli altri settori produttivi, tuttavia, fanno registrare un livello di sviluppo piuttosto basso: l’industria annovera poche piccole imprese attive nei comparti alimentare, del legno e della lavorazione dei metalli, il commercio è ancora rivolto per lo più alla distribuzione di beni di prima necessità e il comparto dei servizi non annovera né sportelli bancari né agenzie assicurative e immobiliari. Il comune, sede degli ordinari uffici postali e municipali, dispone di scuole materne, elementari e medie ma difetta di strutture di rilievo preposte alla conservazione e alla divulgazione del patrimonio culturale; la farmacia assicura localmente l’assistenza sanitaria mentre la presenza di ristoranti e strutture per il soggiorno testimonia l’interesse della comunità sta rivolgendo nei confronti del turismo.

Attività economiche tradizionali, quali la fabbricazione artigianale di botti per il vino, l’allevamento di bovini e la produzione di cereali, uva e olive, sono oggi praticate solo da un’esigua percentuale di roccatani. Gli altri settori produttivi, tuttavia, fanno registrare un livello di sviluppo piuttosto basso: l’industria annovera poche piccole imprese attive nei comparti alimentare, del legno e della lavorazione dei metalli, il commercio è ancora rivolto per lo più alla distribuzione di beni di prima necessità e il comparto dei servizi non annovera né sportelli bancari né agenzie assicurative e immobiliari. Il comune, sede degli ordinari uffici postali e municipali, dispone di scuole materne, elementari e medie ma difetta di strutture di rilievo preposte alla conservazione e alla divulgazione del patrimonio culturale; la farmacia assicura localmente l’assistenza sanitaria mentre la presenza di ristoranti e strutture per il soggiorno testimonia l’interesse della comunità sta rivolgendo nei confronti del turismo.

Relazioni

Il richiamo esercitato dalla bellezza dei luoghi, che offrono la possibilità di compiere escursioni in un ambiente naturale ancora integro, si coniuga all’interesse suscitato dalle manifestazioni organizzate dalla comunità: assai affollata è, a giugno, la sagra degli “gnoccacci”, fettuccine a base di acqua e farina vendute in piazza nelle “scife”, tipici contenitori di legno; il 14 agosto ha luogo la tradizionale processione dell’“Inchinata”, che culmina con l’incontro di due cortei in costume d’epoca, quello che segue la statua della Madonna e quello che accompagna l’effigie di Cristo; l’ottobrina “Festa d’autunno” rappresenta un’altra ottima occasione per gustare i prodotti tipici della gastronomia roccatana (uva, vino e castagne). La festa in onore del Patrono Santo Stefano si celebra il 3 agosto con una solenne processione in costume d’epoca.

Il richiamo esercitato dalla bellezza dei luoghi, che offrono la possibilità di compiere escursioni in un ambiente naturale ancora integro, si coniuga all’interesse suscitato dalle manifestazioni organizzate dalla comunità: assai affollata è, a giugno, la sagra degli “gnoccacci”, fettuccine a base di acqua e farina vendute in piazza nelle “scife”, tipici contenitori di legno; il 14 agosto ha luogo la tradizionale processione dell’“Inchinata”, che culmina con l’incontro di due cortei in costume d’epoca, quello che segue la statua della Madonna e quello che accompagna l’effigie di Cristo; l’ottobrina “Festa d’autunno” rappresenta un’altra ottima occasione per gustare i prodotti tipici della gastronomia roccatana (uva, vino e castagne). La festa in onore del Patrono Santo Stefano si celebra il 3 agosto con una solenne processione in costume d’epoca.

Località

Copelletra

Copelletra

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Rocca Santo Stefano rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.