Descrizione

Comune medievale raccolto su uno sperone roccioso proteso sul mare; è sorretto da una florida agricoltura, da una discreta vocazione turistica e da un tessuto frammentario di piccole e medie imprese industriali e commerciali. La comunità dei roccolani, che presenta un indice di vecchiaia di poco superiore ai valori medi, è uniformemente sparpagliata su tutto il comprensorio comunale: nella disordinata galassia dei casolari sparsi e dei minuscoli aggregati urbani (Bocache, Lappeto, Novella, Puncichitti, Tagliaferri, Valle Carbura, Valle Santa Maria e Vetiche) spiccano, oltre al capoluogo comunale, le località di Santa Calcagna, al confine con il comune di Treglio, Piane Favaro e Vallevò, lungo la costa. La mitezza del clima, il disegno tondeggiante dei poggi che degradano sul litorale, la successione ordinata dei coltivi e il respiro profondo del mare che si frange sulla costa in qualche punto rocciosa infondono nell'osservatore un sentimento di pace. Nello stemma comunale, concesso con Decreto del Capo del Governo, sono raffigurate tre torri che si ergono su un ponte a due archi.

Comune medievale raccolto su uno sperone roccioso proteso sul mare; è sorretto da una florida agricoltura, da una discreta vocazione turistica e da un tessuto frammentario di piccole e medie imprese industriali e commerciali. La comunità dei roccolani, che presenta un indice di vecchiaia di poco superiore ai valori medi, è uniformemente sparpagliata su tutto il comprensorio comunale: nella disordinata galassia dei casolari sparsi e dei minuscoli aggregati urbani (Bocache, Lappeto, Novella, Puncichitti, Tagliaferri, Valle Carbura, Valle Santa Maria e Vetiche) spiccano, oltre al capoluogo comunale, le località di Santa Calcagna, al confine con il comune di Treglio, Piane Favaro e Vallevò, lungo la costa. La mitezza del clima, il disegno tondeggiante dei poggi che degradano sul litorale, la successione ordinata dei coltivi e il respiro profondo del mare che si frange sulla costa in qualche punto rocciosa infondono nell'osservatore un sentimento di pace. Nello stemma comunale, concesso con Decreto del Capo del Governo, sono raffigurate tre torri che si ergono su un ponte a due archi.

Storia

Il borgo medievale fu soggetto ad alcune potenti famiglie longobardo-franche fino all'XI secolo, allorché entrò a far parte dei possedimenti dell'abbazia di San Giovanni in Venere, di cui condivise da quella data il nome e le sorti: munito di castello, di torri e di cinta muraria fu abitualmente utilizzato dai monaci come rocca-rifugio. Nel 1575 passò sotto la giurisdizione della congregazione di San Filippo Neri e soltanto nel 1793 fu reintegrato nel regio demanio. La massiccia struttura delle torri e dell'antica cinta muraria reca impressi i segni dell'usura del tempo. L'ottimo stato di conservazione della parrocchiale, intitolata a S. Matteo Apostolo e costruita nel XIII secolo, si deve invece a radicali interventi di rimaneggiamento che hanno tuttavia risparmiato il portale ad ogiva della facciata e la struttura interna a tre navate sorrette da arcate ogivali.

Il borgo medievale fu soggetto ad alcune potenti famiglie <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=ABR&parola=LONGOBARDO'>longobardo</a>-<a target='_blank' href='vediNota.php?reg=ABR&parola=FRANCHE'>franche</a> fino all'XI secolo, allorché entrò a far parte dei possedimenti dell'abbazia di San Giovanni in Venere, di cui condivise da quella data il nome e le sorti: munito di castello, di torri e di cinta muraria fu abitualmente utilizzato dai monaci come rocca-rifugio. Nel 1575 passò sotto la giurisdizione della congregazione di San Filippo Neri e soltanto nel 1793 fu reintegrato nel regio demanio. La massiccia struttura delle torri e dell'antica cinta muraria reca impressi i segni dell'usura del tempo. L'ottimo stato di conservazione della parrocchiale, intitolata a S. Matteo Apostolo e costruita nel XIII secolo, si deve invece a radicali interventi di rimaneggiamento che hanno tuttavia risparmiato il portale ad ogiva della facciata e la struttura interna a tre navate sorrette da arcate ogivali.

Economia

Il comune è stato marginalmente interessato dal processo di sviluppo urbano che nei passati decenni ha trasformato il volto del litorale abruzzese alimentando il turismo balneare di massa. L'economia locale continua ad essere saldamente ancorata alle tradizionali produzioni agricole -cereali, vite e olivo- a cui è legata, fra l'altro, la sopravvivenza di alcune importanti cantine sociali. L'incidenza dell'industria nella formazione del reddito è contenuta e si sarebbe portati a formulare valutazioni non del tutto favorevoli sull'andamento delle attività economiche se dal terziario non provenissero segnali inequivocabili di ripresa, confermati dalla dinamica demografica positiva. Nella sua essenzialità il sistema delle infrastrutture risulta abbastanza funzionale. Il comune presenta un quadro fondamentalmente piatto di servizi burocratico-amministrativi; è dotato delle scuole dell'obbligo, di una biblioteca comunale e di una farmacia. Nella sfera ricettiva e sportivo-ricreativa le sue risorse sembrano inoltre destinate a moltiplicarsi: abbondano i ristoranti, a cui vanno aggiunti un albergo e un attrezzato campeggio, mentre il complesso degli impianti sportivi comprende un campo di calcio e una palestra.

Il comune è stato marginalmente interessato dal processo di sviluppo urbano che nei passati decenni ha trasformato il volto del litorale abruzzese alimentando il turismo balneare di massa. L'economia locale continua ad essere saldamente ancorata alle tradizionali produzioni agricole -cereali, vite e olivo- a cui è legata, fra l'altro, la sopravvivenza di alcune importanti cantine sociali. L'incidenza dell'industria nella formazione del reddito è contenuta e si sarebbe portati a formulare valutazioni non del tutto favorevoli sull'andamento delle attività economiche se dal terziario non provenissero segnali inequivocabili di ripresa, confermati dalla dinamica demografica positiva. Nella sua essenzialità il sistema delle infrastrutture risulta abbastanza funzionale. Il comune presenta un quadro fondamentalmente piatto di servizi burocratico-amministrativi; è dotato delle scuole dell'obbligo, di una biblioteca comunale e di una farmacia. Nella sfera ricettiva e sportivo-ricreativa le sue risorse sembrano inoltre destinate a moltiplicarsi: abbondano i ristoranti, a cui vanno aggiunti un albergo e un attrezzato campeggio, mentre il complesso degli impianti sportivi comprende un campo di calcio e una palestra.

Relazioni

Questa località di soggiorno estivo non possiede ancora i requisiti necessari per competere con le attrezzatissime stazioni balneari del litorale abruzzese, non esclusi i comuni limitrofi di San Vito Chietino e Fossacesia, che, impegnati da non molto tempo nella valorizzazione delle proprie risorse ambientali, procedono più spediti. Nella settimana che precede ferragosto sono concentrate alcune importanti ricorrenze legate all'ambiente e al folclore locale -la festa della natura, la giornata dell'emigrante e il festival della fisarmonica-. In onore del Patrono S. Giovanni ha luogo il 21 settembre un'asta dei donativi e una sfilata di carri.

Questa località di soggiorno estivo non possiede ancora i requisiti necessari per competere con le attrezzatissime stazioni balneari del litorale abruzzese, non esclusi i comuni limitrofi di San Vito Chietino e Fossacesia, che, impegnati da non molto tempo nella valorizzazione delle proprie risorse ambientali, procedono più spediti. Nella settimana che precede ferragosto sono concentrate alcune importanti ricorrenze legate all'ambiente e al folclore locale -la festa della natura, la giornata dell'emigrante e il festival della fisarmonica-. In onore del Patrono S. Giovanni ha luogo il 21 settembre un'asta dei donativi e una sfilata di carri.

Località

Carbura, Lappeto, Novella, Perazza, Piane Favaro, Puncichitti, Santa Calcagna, Valle Santa Maria, Vallevò, Vetiche

Carbura, Lappeto, Novella, Perazza, Piane Favaro, Puncichitti, Santa Calcagna, Valle Santa Maria, Vallevò, Vetiche

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Rocca San Giovanni rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.