Descrizione
Cittadina collinare di origine molto antica, la cui economia poggia principalmente sul terziario, trainato dal turismo. La maggior parte dei rocchiggiani, il cui indice di vecchiaia è inferiore alla media, vive concentrata nel capoluogo comunale mentre il resto della comunità risiede nelle località di Domatore e Tre Coni, negli agglomerati urbani elementari di Clinica Madonna del Tufo e Grotte dell’Acqua nonché in numerose case sparse sui fondi. Parte dell’abitato presenta il tipico aspetto medievale e degrada, con strade concentriche collegate da scalinate e ripidi vicoletti, dai ruderi della rocca fino alla piazza principale, posta più in basso. Il territorio comunale, che confina con le isole amministrative dei comuni di Grottaferrata e di Rocca Priora, raggiunge la massima elevazione con la vetta del monte Cavo, un antico cono vulcanico ricoperto di faggi secolari, di splendidi esemplari di olmo, castagno e quercia e di distese di rocce laviche ravvivate dai colori dell’orchidea maculata.
Storia
Secondo recenti studi sorge nel sito dell’antica CABUM, la cui importanza era legata alla presenza del tempio di JUPPITER LATIARIS, posto sulla vetta del monte Cavo. Nel Medioevo, per la sua posizione, fu contesa tra diverse nobili famiglie, al pari di tutta la zona dei Castelli Romani: nel corso dei secoli fu possesso dei conti di Tuscolo, del comune di Roma (1183), degli Annibaldi, dei Colonna e dei Borgia (1501). I Farnese ne smantellarono la rocca, che fu presto restaurata per essere poi utilizzata nel 1527, dopo il sacco di Roma, come prigione per i soldati dell’imperatore Carlo V. Trent’anni dopo fu distrutta durante la lotta tra velletrani e colonnesi; ricostruita, appartenne ai Colonna, sotto i quali attraversò un periodo di pace, e successivamente fu inclusa tra i possedimenti ecclesiastici. Il toponimo, che un tempo era Rocca di Monte Cavo, è ricordato per la prima volta nel 1181 e allude a una rocca eretta dai papi o dipendente direttamente dal pontefice. La chiesa neoclassica dell’Assunta, eretta tra il 1664 e il 1754 e ricostruita nella prima metà dell’Ottocento, custodisce una pietà in gesso, un’Assunta del Giaquinto, una tavola trecentesca di scuola senese e un tabernacolo in marmo del 1517; molte delle opere d’arte che vi sono esposte provengono dalla più antica chiesa del Crocifisso, crollata verso la metà del Settecento e interamente ricostruita nel secolo seguente. Degno di nota è anche il cinquecentesco santuario della Madonna del Tufo, situato nei pressi dell’abitato. Nel territorio comunale sono inoltre visibili le arcate di un acquedotto romano.
Economia
L’economia rocchigiana è sostenuta principalmente dal turismo, che, oltre a dare impulso alla creazione di uno sviluppato apparato ricettivo, sostiene anche il commercio; nell’ambito del terziario figurano, inoltre, servizi privati qualificati, come il credito. L’agricoltura, in crisi irreversibile e fisiologica, produce soprattutto uva e frutta mentre il settore secondario è rappresentato da piccole imprese attive per lo più nei comparti dei prodotti alimentari, della carta e della lavorazione del legno, della pietra e dei metalli. Il comune, dotato degli ordinari uffici municipali e postali e di una stazione dei carabinieri, dispone di scuole per l’istruzione primaria e secondaria di primo grado, di una biblioteca comunale e, per quanto riguarda l’assistenza sanitaria, di una casa di cura accreditata e di un consultorio.
Relazioni
Meta di villeggiatura prediletta dai turisti provenienti dalla capitale, è teatro nel corso dell’anno di una serie di manifestazioni tradizionali di buon richiamo: spiccano la processione al santuario della Madonna del Tufo (agosto), i festeggiamenti del ferragosto, che hanno luogo sulla spianata dei Campi d’Annibale, piccolo altopiano di forma circolare formatosi in seguito alla naturale occlusione di una bocca vulcanica con materiali rocciosi, e la sagra della castagna (secondo fine settimana di ottobre), in occasione della quale si degustano anche funghi e vino. La festa del Patrono San Carlo si celebra il 4 novembre; i festeggiamenti popolari, che hanno luogo la terza domenica di luglio, comprendono, tra l’altro, un corteo storico in costume e l’esibizione di sbandieratori. Dal 1965 è gemellata con la città tedesca di Landesberg am Lech.
Località
Clinica Madonna del Tufo, Domatore, Tre Coni
Fondi europei 2021-2027
Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Rocca di Papa rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.
- Popolazione 17.034
- Lat 41° 45' 37,25'' 41.76034722
- Long 12° 42' 35,41'' 12.70983611
- CAP 00040
- Prefisso 06
- Codice ISTAT 058086
- Codice Catasto H404
- Altitudine slm 680 mt
- zona clim./gradi giorno
Riscaldamento: dal 15/10 al 15/04 per 14 ore/giorno E/2399 - Superficie 40.18 Km2
- Densità 423,94 ab/Km2
- Sismicità Zona 2B
- Alba 07:13
- Tramonto 16:38
- Pasquale Boccia
- Corso Costituente 26
- 40 (RM) Lazio
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