Descrizione

Piccola comunità collinare di fondazione medievale; l’economia che la sostiene è basata essenzialmente sulla zootecnia e sull’agricoltura. La comunità dei rocchiggiani, il cui indice di vecchiaia è superiore alla media, risiede nel capoluogo comunale, raggruppato sulla sommità di un poggio aguzzo, e, in minor misura, in case sparse sui fondi. Il territorio comunale è dominato dal profilo frastagliato di una catena montuosa non molto elevata, incisa da fossi e valloni scavati nella tenera roccia calcarea dalla millenaria azione delle acque superficiali. Altopiani erbosi e boschi di castagni e querce cedono il posto alle quote meno elevate ad appezzamenti coltivati prevalentemente a cereali e a ordinati filari di olivi, testimonianza del secolare operato dell’uomo e della mitezza del clima.

Piccola comunità collinare di fondazione medievale; l’economia che la sostiene è basata essenzialmente sulla zootecnia e sull’agricoltura. La comunità dei rocchiggiani, il cui indice di vecchiaia è superiore alla media, risiede nel capoluogo comunale, raggruppato sulla sommità di un poggio aguzzo, e, in minor misura, in case sparse sui fondi. Il territorio comunale è dominato dal profilo frastagliato di una catena montuosa non molto elevata, incisa da fossi e valloni scavati nella tenera roccia calcarea dalla millenaria azione delle acque superficiali. Altopiani erbosi e boschi di castagni e querce cedono il posto alle quote meno elevate ad appezzamenti coltivati prevalentemente a cereali e a ordinati filari di olivi, testimonianza del secolare operato dell’uomo e della mitezza del clima.

Storia

Fondata intorno al X secolo dai monaci benedettini di Subiaco in un sito abitato in precedenza dai romani (vi sono stati rinvenuti vari reperti archeologici antichi), è citata per la prima volta nel 1125 d.C. Divenuta feudo dei Colonna nel 1315, fu inserita nel Quattrocento tra i possedimenti della Santa Sede; conobbe poi l’avvicendamento di vari signori fino al definitivo riconoscimento dei diritti della famiglia Colonna nel 1562; a questo avvenimento seguì un lungo periodo di pace. Ha ottenuto l’autonomia amministrativa nel 1909, dopo essere stata a lungo aggregata alla vicina Cave. Ai Colonna si deve il rifacimento dell’imponente rocca, edificata dal IX secolo d.C. a scopo difensivo e di avvistamento: la costruzione, infatti, è munita di quattro torri angolari, dalle quali si domina la valle del fiume Sacco. La chiesa parrocchiale di San Nicola di Bari, costruita nella seconda metà del Settecento, presenta volta a botte e custodisce un crocefisso in legno policromo settecentesco e un interessante dipinto del Santo risalente al 1795. Più antica è la chiesa di Sant’Egidio, eretta probabilmente nell’VIII secolo ma più volte rimaneggiata nel corso dei secoli successivi e oggi caratterizzata da un aspetto moderno. Della chiesetta della Madonna del Monte, risalente al X secolo, rimangono invece solo i ruderi.

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Economia

Le attività rurali, ossia la zootecnia e la coltivazione di cereali, alberi da frutta (noci e castagni) e olive, appaiono in sensibile contrazione ma continuano a rappresentare una risorsa economica significativa, visto il basso livello di sviluppo degli altri settori produttivi: il settore secondario, infatti, è praticamente assente, il commercio è rivolto per lo più alla distribuzione di beni di prima necessità e il comparto dei servizi non annovera né sportelli bancari né agenzie assicurative. Il comune, sede degli ordinari uffici municipali e postali, mostra significative carenze anche nella dotazione di strutture e di servizi di utilità sociale: infatti, possiede soltanto scuole materne ed elementari e la farmacia ed è privo di strutture di rilievo preposte alla conservazione e alla divulgazione del patrimonio culturale; il suo apparato ricettivo, inoltre, pur annoverando ristoranti e strutture per il soggiorno, appare poco sviluppato.

Le attività rurali, ossia la zootecnia e la coltivazione di cereali, alberi da frutta (noci e castagni) e olive, appaiono in sensibile contrazione ma continuano a rappresentare una risorsa economica significativa, visto il basso livello di sviluppo degli altri settori produttivi: il settore secondario, infatti, è praticamente assente, il commercio è rivolto per lo più alla distribuzione di beni di prima necessità e il comparto dei servizi non annovera né sportelli bancari né agenzie assicurative. Il comune, sede degli ordinari uffici municipali e postali, mostra significative carenze anche nella dotazione di strutture e di servizi di utilità sociale: infatti, possiede soltanto scuole materne ed elementari e la farmacia ed è privo di strutture di rilievo preposte alla conservazione e alla divulgazione del patrimonio culturale; il suo apparato ricettivo, inoltre, pur annoverando ristoranti e strutture per il soggiorno, appare poco sviluppato.

Relazioni

Buona base di partenza per salutari escursioni sui monti Prenestini, mantiene vivi i contatti con l’esterno grazie anche a una nutrita serie di manifestazioni tradizionali: il primo gennaio si svolge il cosiddetto “magnarone”, festa che rievoca i tempi passati, quando, in occasione delle frequenti carestie, una famiglia del luogo a turno offriva il pranzo all’intera comunità –ancora oggi la famiglia prescelta viene indicata prendendo in braccio un bambino che ne fa parte–; la domenica successiva al 17 gennaio, festa di Sant’Antonio Abate, si procede alla benedizione degli animali; a luglio si tiene l’Infiorata del Sacro Cuore mentre il mese di novembre è animato dalla sagra della castagna e da quella del vino novello (7 e 8 novembre), che accompagna la festa del Santissimo Salvatore. La festa del Patrono Sant’Egidio si celebra il primo settembre.

Buona base di partenza per salutari escursioni sui monti Prenestini, mantiene vivi i contatti con l’esterno grazie anche a una nutrita serie di manifestazioni tradizionali: il primo gennaio si svolge il cosiddetto “magnarone”, festa che rievoca i tempi passati, quando, in occasione delle frequenti carestie, una famiglia del luogo a turno offriva il pranzo all’intera comunità –ancora oggi la famiglia prescelta viene indicata prendendo in braccio un bambino che ne fa parte–; la domenica successiva al 17 gennaio, festa di Sant’Antonio Abate, si procede alla benedizione degli animali; a luglio si tiene l’Infiorata del Sacro Cuore mentre il mese di novembre è animato dalla sagra della castagna e da quella del vino novello (7 e 8 novembre), che accompagna la festa del Santissimo Salvatore. La festa del Patrono Sant’Egidio si celebra il primo settembre.

Località

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Rocca di Cave rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.