Descrizione

Piccola comunità di montagna, fondata nel Medioevo; la sua economia, di carattere rurale, va aprendosi al turismo. La comunità dei roccatani, che presenta un indice di vecchiaia particolarmente elevato, si divide tra il capoluogo comunale e la località di Rocca di Mezzo. L’abitato, sovrastato dal monte Costasole e dominato da una rocca medievale, è disposto ai lati di una stretta via principale; le costruzioni periferiche sono inoltre caratteristicamente aggrappate ai fianchi ripidissimi di uno sperone roccioso. Il territorio comunale, di natura carsica, presenta alle quote superiori superfici brulle e pietrose, a tratti ricoperte da ciuffi di graminacee e da radi cespugli di roverella e cerro; più in basso, invece, le acque riaffiorano formando sorgenti e fontanili, circondati in primavera di anemoni, orchidee e narcisi. Piccoli mammiferi e roditori nonché volatili, quali la cornacchia bigia e la gazza, rappresentano le specie faunistiche più diffuse.

Piccola comunità di montagna, fondata nel Medioevo; la sua economia, di carattere rurale, va aprendosi al turismo. La comunità dei roccatani, che presenta un indice di vecchiaia particolarmente elevato, si divide tra il capoluogo comunale e la località di Rocca di Mezzo. L’abitato, sovrastato dal monte Costasole e dominato da una rocca medievale, è disposto ai lati di una stretta via principale; le costruzioni periferiche sono inoltre caratteristicamente aggrappate ai fianchi ripidissimi di uno sperone roccioso. Il territorio comunale, di natura carsica, presenta alle quote superiori superfici brulle e pietrose, a tratti ricoperte da ciuffi di graminacee e da radi cespugli di roverella e cerro; più in basso, invece, le acque riaffiorano formando sorgenti e fontanili, circondati in primavera di anemoni, orchidee e narcisi. Piccoli mammiferi e roditori nonché volatili, quali la cornacchia bigia e la gazza, rappresentano le specie faunistiche più diffuse.

Storia

Sorse in epoca medievale intorno a una rocca fortificata, fatta erigere nel 1084 dall’abate di Subiaco; il ritrovamento di varie lapidi con iscrizioni latine testimonia comunque la presenza dell’uomo fin dall’antichità. Con la decadenza dell’abbazia benedettina l’urgenza difensiva venne meno e il feudo vide aumentare la sua popolazione. Nel Settecento passò sotto la guida dei Colonna e nel 1890 arrivò a contare ben milleottocento abitanti. Il toponimo è un composto del termine “rocca” e di una formazione prediale da un probabile personale latino CANTHERIUS, cui è stato aggiunto il suffisso aggettivale -ANUS. Grande interesse suscita, oltre alla particolare disposizione dell’abitato, la chiesa di Santa Maria Assunta, edificata nel corso del Seicento su una precedente costruzione religiosa e formata da un’ampia navata corredata di sei cappelle laterali.

Sorse in epoca medievale intorno a una rocca fortificata, fatta erigere nel 1084 dall’abate di Subiaco; il ritrovamento di varie lapidi con iscrizioni latine testimonia comunque la presenza dell’uomo fin dall’antichità. Con la decadenza dell’abbazia benedettina l’urgenza difensiva venne meno e il feudo vide aumentare la sua popolazione. Nel Settecento passò sotto la guida dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LAZ&parola=COLONNA'>Colonna</a> e nel 1890 arrivò a contare ben milleottocento abitanti. Il toponimo è un composto del termine “rocca” e di una formazione prediale da un probabile personale latino CANTHERIUS, cui è stato aggiunto il suffisso aggettivale -ANUS. Grande interesse suscita, oltre alla particolare disposizione dell’abitato, la chiesa di Santa Maria Assunta, edificata nel corso del Seicento su una precedente costruzione religiosa e formata da un’ampia navata corredata di sei cappelle laterali.

Economia

La comunità roccatana ripone molte aspettative nello sviluppo del turismo, al momento sostenuto da un apparato ricettivo poco sviluppato ma pur sempre dotato di esercizi di ristoro e strutture per il soggiorno; le attività rurali, incentrate sulla coltivazione di cereali, uva e nocciole, fanno registrare un lento e irreversibile declino, l’industria è praticamente assente e il terziario è fermo a uno stadio embrionale di sviluppo. Il comune, dotato degli ordinari uffici municipali e postali, fa registrare significative carenze nella dotazione di strutture e servizi di pubblica utilità, essendo completamente sprovvisto di strutture scolastiche, culturali e sanitarie.

La comunità roccatana ripone molte aspettative nello sviluppo del turismo, al momento sostenuto da un apparato ricettivo poco sviluppato ma pur sempre dotato di esercizi di ristoro e strutture per il soggiorno; le attività rurali, incentrate sulla coltivazione di cereali, uva e nocciole, fanno registrare un lento e irreversibile declino, l’industria è praticamente assente e il terziario è fermo a uno stadio embrionale di sviluppo. Il comune, dotato degli ordinari uffici municipali e postali, fa registrare significative carenze nella dotazione di strutture e servizi di pubblica utilità, essendo completamente sprovvisto di strutture scolastiche, culturali e sanitarie.

Relazioni

Tranquilla stazione climatica, richiama l’attenzione del movimento turistico grazie alle interessanti attrattive naturalistiche e a un nutrito numero di manifestazioni folcloristiche. Il terzo fine settimana di agosto si svolge la sagra dei “cecamariti”, particolare tipo di pasta preparata con farina di granoturco e grano e condita con sugo di pomodoro, aglio e peperoncino: la tradizione popolare vuole che i mariti che tornavano stanchi e affamati dalla campagna venissero accontentati con questo piatto. Tra il 7 e il 9 settembre si festeggia la Madonna del Divino Amore, con due solenni processioni e divertenti giochi popolari, quali il tiro alla fune e la corsa dei sacchi. Una festa dal carattere goliardico si svolge nel fine settimana più vicino all’11 novembre, festa di San Martino, protettore, secondo la tradizione, dei mariti traditi –un tempo in questo periodo si svolgevano mercati di animali da allevamento, che generalmente hanno le corna–: il festeggiato, che rappresenta simbolicamente un marito tradito, viene portato in trionfo su un trono dalla folla festante, che intona stornelli satirici, e per l’occasione si degustano vino novello, salsicce, fagioli e castagne. Molto suggestiva è la fiaccolata natalizia che si svolge il 24 dicembre dopo la messa di mezzanotte: un corteo illuminato da fiaccole e guidato dal parroco si reca nella piazza principale per la benedizione dei presepi. La festa del Patrono San Michele si celebra l’8 maggio; la statua raffigurante il Santo, che punta la spada sguainata contro il diavolo accasciato ai suoi piedi, viene portata in processione per le vie dell’abitato; segue la distribuzione di ciambelle e vino.

Tranquilla stazione climatica, richiama l’attenzione del movimento turistico grazie alle interessanti attrattive naturalistiche e a un nutrito numero di manifestazioni folcloristiche. Il terzo fine settimana di agosto si svolge la sagra dei “cecamariti”, particolare tipo di pasta preparata con farina di granoturco e grano e condita con sugo di pomodoro, aglio e peperoncino: la tradizione popolare vuole che i mariti che tornavano stanchi e affamati dalla campagna venissero accontentati con questo piatto. Tra il 7 e il 9 settembre si festeggia la Madonna del Divino Amore, con due solenni processioni e divertenti giochi popolari, quali il tiro alla fune e la corsa dei sacchi. Una festa dal carattere goliardico si svolge nel fine settimana più vicino all’11 novembre, festa di San Martino, protettore, secondo la tradizione, dei mariti traditi –un tempo in questo periodo si svolgevano mercati di animali da allevamento, che generalmente hanno le corna–: il festeggiato, che rappresenta simbolicamente un marito tradito, viene portato in trionfo su un trono dalla folla festante, che intona stornelli satirici, e per l’occasione si degustano vino novello, salsicce, fagioli e castagne. Molto suggestiva è la fiaccolata natalizia che si svolge il 24 dicembre dopo la messa di mezzanotte: un corteo illuminato da fiaccole e guidato dal parroco si reca nella piazza principale per la benedizione dei presepi. La festa del Patrono San Michele si celebra l’8 maggio; la statua raffigurante il Santo, che punta la spada sguainata contro il diavolo accasciato ai suoi piedi, viene portata in processione per le vie dell’abitato; segue la distribuzione di ciambelle e vino.

Località

Rocca di Mezzo

Rocca di Mezzo

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Rocca Canterano rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.