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Descrizione

Centro costiero di origini medievali, la cui economia si basa su attività agricole, industriali e commerciali. I rivesi, che presentano un indice di vecchiaia di poco superiore alla media, sono concentrati per la maggior parte nel capoluogo comunale. Il territorio, classificato collinare, ha un profilo geometrico ondulato, con differenze di altitudine non molto accentuate; le aree Prai Inferiore-Grange e Prai Superiore sono in contestazione con Taggia. L’abitato, immerso in una suggestiva cornice paesaggistica, è interessato da una forte crescita edilizia; il suo andamento plano-altimetrico è pianeggiante. Sullo sfondo argentato dello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, campeggia un torrione rosso, merlato alla guelfa, fondato su un terreno sostenuto da una campagna mareggiata.

Storia

Sviluppatasi nell’ambito dell’abbazia benedettina di Santo Stefano di Villareggia, deriva la prima parte del toponimo dal latino RIPA MARIS, che significa ‘costa, spiaggia’, con chiaro riferimento all’ubicazione dell’abitato. La specificazione “Ligure”, aggiunta con un regio decreto del 1862, serve a distinguere la località dalle omonime. Possedimento dei marchesi di Clavesana, passò poi sotto il dominio della repubblica marinara di Genova che, dopo la vittoria riportata sulla flotta pisana alla Meloria, sul finire del XIII secolo, estese la sua autorità su buona parte della regione. Coinvolta nelle lotte che imperversarono nella zona, nella seconda metà del Cinquecento subì un’incursione piratesca. Verso la fine del XVIII secolo si aprì all’occupazione napoleonica, durante la quale fu aggregata all’impero francese. Annessa al regno sabaudo, col congresso di Vienna, partecipò alle successive vicende del resto della Liguria. Dalla fine degli anni Venti al 1947 fu unita a Pompeiana, a Terzorio e a Santo Stefano al Mare nel comune di Riva Santo Stefano che, dal 1947 al 1954, formò insieme a Santo Stefano al Mare. Del patrimonio storico-architettonico fanno parte alcuni edifici di culto, tra cui spiccano: il santuario della Madonna del Buon Consiglio, la cui struttura originaria risale al 1100 e nel quale si possono ammirare pregevoli dipinti, del XV e XVI secolo; la seicentesca chiesa parrocchiale, dedicata a San Maurizio. Interessante è anche un torrione, a pianta quadrata, della seconda metà del Cinquecento.

Economia

Sul posto manca una stazione dei carabinieri, per cui le funzioni di autorità di pubblica sicurezza sono, all’occorrenza, esercitate dal sindaco. L’economia locale è rimasta solo in parte legata all’agricoltura: si producono ortaggi, olive, agrumi e altra frutta. Tra le principali fonti di reddito della popolazione figura la floricoltura. L’industria, di dimensioni ridotte, è costituita da aziende che operano nei comparti alimentare, edile, della produzione e distribuzione di gas, oltre che della fabbricazione di articoli in plastica e apparecchi elettrici. Il terziario si compone di una buona rete commerciale e dell’insieme dei servizi, che comprendono quello bancario. Non si registra la presenza di strutture sociali, sportive e per il tempo libero degne di nota. Nelle scuole del posto si impartisce l’istruzione obbligatoria; si può usufruire di una biblioteca per l’arricchimento culturale. Le strutture ricettive offrono possibilità sia di ristorazione che di soggiorno. A livello sanitario è assicurato il servizio farmaceutico.

Relazioni

Sebbene non figuri tra le mete turistiche più celebrate della zona, offre a quanti vi si rechino la possibilità di trascorrervi piacevoli soggiorni e raggiungere agevolmente le più note località della costa. È abbastanza frequentata per lavoro, grazie alle sue attività produttive, che consentono un buon assorbimento di manodopera; tuttavia, intrattiene rapporti non molto intensi con i comuni del circondario, ai quali gli abitanti si rivolgono per l’istruzione secondaria di secondo grado e i servizi non forniti sul posto. Il mercato settimanale si svolge il lunedì. Non si segnalano particolari momenti di folclore, che potrebbero animare il borgo, richiamando numerosi visitatori dai dintorni. La festa del Patrono, San Maurizio, viene celebrata la domenica successiva al 22 settembre.

Località

Prai, Prai Inferiore-Grange, Prai Superiore, Riva Ligure (Grange), Taggia

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Riva Ligure rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.

INFO
  • Popolazione 2.910
  • Lat 43° 50' 15,50'' 43.83763889
  • Long 7° 52' 51,39'' 7.88094167
  • CAP 18015
  • Prefisso 0184
  • Codice ISTAT 008050
  • Codice Catasto H328
  • Altitudine slm 2 mt
  • zona clim./gradi giorno
    Riscaldamento: dal 15/11 al 31/03 per 10 ore/giorno
    C/1050
  • Superficie 2.11 Km2
  • Densità 1.379,15 ab/Km2
  • Sismicità Zona 3s
  • Alba 08:05
  • Tramonto 16:54
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