Descrizione

Centro medievale esteso su una dorsale collinare; le sue principali risorse sono l'agricoltura tradizionale, il commercio e una giovane industria in cui prevale ancora la dimensione artigianale. Nel comprensorio comunale la tendenza all'insediamento sparso, rappresentata dai minuscoli aggregati urbani (Castello, Cesare Augusto, Cianchino, Colletti, Feuccio, Foro, Frantoio, Galliani, Giampaolo, Martelli, Quattro Strade, Rasiccio, Ricciuti, Rosario, Taccarelli, Tiboni, Trettornesi e Vallone) e dagli innumerevoli casolari disseminati nell'agro ripese, si contrappone all'esistenza di un unico abitato di una certa consistenza, il capoluogo comunale, in cui risiede una larga fetta della comunità dei ripesi o riparoli, che presenta un indice di vecchiaia nella media. Il territorio comunale si estende in un'area coltivata dal profilo geometrico dolcemente ondulato, lambita dal basso corso del fiume Alento: i filari di viti e gli olivi maturano i loro frutti succosi al clima temperato di queste terre, che non conoscono i rigori invernali né gli eccessi della calura estiva.

Centro medievale esteso su una dorsale collinare; le sue principali risorse sono l'agricoltura tradizionale, il commercio e una giovane industria in cui prevale ancora la dimensione artigianale. Nel comprensorio comunale la tendenza all'insediamento sparso, rappresentata dai minuscoli aggregati urbani (Castello, Cesare Augusto, Cianchino, Colletti, Feuccio, Foro, Frantoio, Galliani, Giampaolo, Martelli, Quattro Strade, Rasiccio, Ricciuti, Rosario, Taccarelli, Tiboni, Trettornesi e Vallone) e dagli innumerevoli casolari disseminati nell'agro ripese, si contrappone all'esistenza di un unico abitato di una certa consistenza, il capoluogo comunale, in cui risiede una larga fetta della comunità dei ripesi o riparoli, che presenta un indice di vecchiaia nella media. Il territorio comunale si estende in un'area coltivata dal profilo geometrico dolcemente ondulato, lambita dal basso corso del fiume Alento: i filari di viti e gli olivi maturano i loro frutti succosi al clima temperato di queste terre, che non conoscono i rigori invernali né gli eccessi della calura estiva.

Storia

Il territorio comunale ha restituito un gran numero di reperti che testimoniano l'esistenza di nuclei abitativi in epoca preistorica, romana e alto-medievale. Il borgo, che sorse all'epoca della colonizzazione monastica benedettina e che probabilmente già nel XII secolo fu munito di fortificazioni, venne nel 1384 sotto il controllo dei Valignani di Chieti; fu infeudato a Francesco di Ortona nella prima metà del Quattrocento e passò stabilmente al governo dei Caracciolo di San Buono nella seconda metà del XVI secolo. Delle antiche opere di fortificazione oggi è possibile ammirare solo i resti della cinta muraria e due torrioni cilindrici in prossimità di porta Gabella. Nel centro storico fanno bella mostra di sé il convento di San Francesco (XVI-XVIII secolo) e la parrocchiale di origine trecentesca ma molto rimaneggiata intitolata a S. Pietro, che conserva una tela cinquecentesca di scuola toscana, una statua in legno policromo e pregevoli stucchi.

Il territorio comunale ha restituito un gran numero di reperti che testimoniano l'esistenza di nuclei abitativi in epoca preistorica, romana e alto-medievale. Il borgo, che sorse all'epoca della colonizzazione monastica <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=ABR&parola=BENEDETTINA'>benedettina</a> e che probabilmente già nel XII secolo fu munito di fortificazioni, venne nel 1384 sotto il controllo dei Valignani di Chieti; fu infeudato a Francesco di Ortona nella prima metà del Quattrocento e passò stabilmente al governo dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=ABR&parola=CARACCIOLO'>Caracciolo</a> di San Buono nella seconda metà del XVI secolo. Delle antiche opere di fortificazione oggi è possibile ammirare solo i resti della cinta muraria e due torrioni cilindrici in prossimità di porta Gabella. Nel centro storico fanno bella mostra di sé il convento di San Francesco (XVI-XVIII secolo) e la parrocchiale di origine trecentesca ma molto rimaneggiata intitolata a S. Pietro, che conserva una tela cinquecentesca di scuola toscana, una statua in legno policromo e pregevoli stucchi.

Economia

Il comune è radicato nel tessuto delle proprie tradizioni ed è rimasto alieno da ritmi frenetici di vita ma non per questo si mostra poco reattivo alle sollecitazioni del progresso. Un discreto ventaglio di attività compone la sua economia: l'allevamento ovino, bovino e suino è ancora abbastanza sviluppato; l'agricoltura è prospera e con le sue coltivazioni più tipiche -vite e olivo- fornisce materia prima ad alcune aziende di trasformazione; le imprese attive nel settore alimentare, cartario, metalmeccanico ed edile, salvo qualche eccezione, sono di piccola dimensione, come le iniziative commerciali. I progressi fatti registrare dall'intermediazione finanziaria incoraggiano le speranze di un rapido risveglio delle attività economiche e di un concomitante sviluppo del sistema delle infrastrutture. Il comune dispone degli ordinari uffici municipali e postali, di una biblioteca comunale, di scuole elementari e medie; in assenza di un funzionale apparato ricettivo, è in grado di assecondare una certa varietà di inclinazioni sportive grazie ad una piattaforma polivalente e ad alcuni campi di calcio, a disposizione della squadra locale (Ripa Teatina Società Sportiva), che milita nei campionati minori; l'offerta di servizi sanitari è piuttosto limitata.

Il comune è radicato nel tessuto delle proprie tradizioni ed è rimasto alieno da ritmi frenetici di vita ma non per questo si mostra poco reattivo alle sollecitazioni del progresso. Un discreto ventaglio di attività compone la sua economia: l'allevamento ovino, bovino e suino è ancora abbastanza sviluppato; l'agricoltura è prospera e con le sue coltivazioni più tipiche -vite e olivo- fornisce materia prima ad alcune aziende di trasformazione; le imprese attive nel settore alimentare, cartario, metalmeccanico ed edile, salvo qualche eccezione, sono di piccola dimensione, come le iniziative commerciali. I progressi fatti registrare dall'intermediazione finanziaria incoraggiano le speranze di un rapido risveglio delle attività economiche e di un concomitante sviluppo del sistema delle infrastrutture. Il comune dispone degli ordinari uffici municipali e postali, di una biblioteca comunale, di scuole elementari e medie; in assenza di un funzionale apparato ricettivo, è in grado di assecondare una certa varietà di inclinazioni sportive grazie ad una piattaforma polivalente e ad alcuni campi di calcio, a disposizione della squadra locale (Ripa Teatina Società Sportiva), che milita nei campionati minori; l'offerta di servizi sanitari è piuttosto limitata.

Relazioni

Il gusto dell'allegro convito ispira i principali momenti di festa della collettività, che si identificano con le numerose sagre gastronomiche del periodo estivo, allietate da musica e balli di piazza -come la sagra delle sagne a luglio e la sagra di ferragosto-. La festa della Patrona, la Madonna del Sudore, si celebra il 22 marzo; la quarta domenica di settembre hanno luogo i festeggiamenti popolari e una rinomata sagra della porchetta, che celebra le virtù delle carni locali.

Il gusto dell'allegro convito ispira i principali momenti di festa della collettività, che si identificano con le numerose sagre gastronomiche del periodo estivo, allietate da musica e balli di piazza -come la sagra delle sagne a luglio e la sagra di ferragosto-. La festa della Patrona, la Madonna del Sudore, si celebra il 22 marzo; la quarta domenica di settembre hanno luogo i festeggiamenti popolari e una rinomata sagra della porchetta, che celebra le virtù delle carni locali.

Località

Colletti, Foro, Giampaolo, Martelli, Mattonari, Rasiccio, Ricciuti, Rosario, Tiboni, Trettornesi

Colletti, Foro, Giampaolo, Martelli, Mattonari, Rasiccio, Ricciuti, Rosario, Tiboni, Trettornesi

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Ripa Teatina rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.