Descrizione

Centro medievale situato su di un colle in prossimità della riva sinistra dell'Arno, apertosi di recente all'industria, ma ancora saldamente legato alle floride attività artigianali della lavorazione del legno e della pietra. La comunità dei rignanesi -caratterizzata da un indice di vecchiaia di poco superiore alla media- si distribuisce in piccola percentuale in un buon numero di aggregati urbani minori: Bombone, Castellonchio, Cellai, Le Corti, Le Valli, Moriana, Pegnana, Rosano, S. Donato in Collina, S. Martino a Pietreto, Santa Maria, Torri, Troghi, Volognano. Da parte sua il capoluogo, piccolo ma industrioso, ha conosciuto di recente solo una modesta espansione edilizia. Il territorio comunale si dispiega con profilo regolare, assecondando le curve appena accennate di un gruppo  di basse colline che sfumano nella vallata dell'Arno; esse hanno un caratteristico aspetto scabro in superficie, che deriva loro da una varietà rocciosa nota come Pietra Paesina o Marmo Riuniforme. Lo stemma presenta tre corone con punte o raggi, senza fioroni e gemme, la cui forma somiglia a quella che i Romani attribuivano agli dei o agli eroi deificati: esse alludono quindi alle possibili origini romane del paese.  

Centro medievale situato su di un colle in prossimità della riva sinistra dell'Arno, apertosi di recente all'industria, ma ancora saldamente legato alle floride attività artigianali della lavorazione del legno e della pietra. La comunità dei rignanesi -caratterizzata da un indice di vecchiaia di poco superiore alla media- si distribuisce in piccola percentuale in un buon numero di aggregati urbani minori: Bombone, Castellonchio, Cellai, Le Corti, Le Valli, Moriana, Pegnana, Rosano, S. Donato in Collina, S. Martino a Pietreto, Santa Maria, Torri, Troghi, Volognano. Da parte sua il capoluogo, piccolo ma industrioso, ha conosciuto di recente solo una modesta espansione edilizia. Il territorio comunale si dispiega con profilo regolare, assecondando le curve appena accennate di un gruppo  di basse colline che sfumano nella vallata dell'Arno; esse hanno un caratteristico aspetto scabro in superficie, che deriva loro da una varietà rocciosa nota come Pietra Paesina o Marmo Riuniforme. Lo stemma presenta tre corone con punte o raggi, senza fioroni e gemme, la cui forma somiglia a quella che i Romani attribuivano agli dei o agli eroi deificati: esse alludono quindi alle possibili origini romane del paese.  

Storia

Fu importante nodo di traffici fin dall'antichità, ospitando un insediamento probabilmente fin dall'epoca romana. Del 1066 è il primo documento in cui si cita Rignano. Nel Medioevo fu in parte possesso del monastero di Sant'Ellero ma passò presto a Firenze, di cui seguì le sorti fino a quando, nel 1773, il granduca Pietro Leopoldo ne fece una delle settanta comunità del contadino fiorentino. Dell'età di mezzo sopravvive il  monastero di Rosano, eretto ne XII sec. e più volte rimaneggiato nel XVI e XVIII, affiancato da una chiesetta con campanile romanico, splendida di dipinti e affreschi dei sec. XII-XV; posteriori sono invece le numerose ville-fattoria: il Palagio, la villa di Pioggio Francoli e quella grandiosa di Torre a Cona.  

Fu importante nodo di traffici fin dall'antichità, ospitando un insediamento probabilmente fin dall'epoca romana. Del 1066 è il primo documento in cui si cita Rignano. Nel Medioevo fu in parte possesso del monastero di Sant'Ellero ma passò presto a Firenze, di cui seguì le sorti fino a quando, nel 1773, il granduca Pietro Leopoldo ne fece una delle settanta comunità del contadino fiorentino. Dell'età di mezzo sopravvive il  monastero di Rosano, eretto ne XII sec. e più volte rimaneggiato nel XVI e XVIII, affiancato da una chiesetta con campanile romanico, splendida di dipinti e affreschi dei sec. XII-XV; posteriori sono invece le numerose ville-fattoria: il Palagio, la villa di Pioggio Francoli e quella grandiosa di Torre a Cona.  

Economia

Attualmente la modesta entità di questo centro, caratterizzato da ritmi di vita tranquilli, contrasta un po' con l'intensità e la quantità dei fermenti che lo animano. Le attività agricole si mantengono ancora su buoni livelli produttivi, ma la vera protagonista della rivoluzione che ha condotto a valori di reddito e di consumi di sicuro rilievo è l'industria, specializzata nel settore meccanico e soprattutto in quello manifatturiero dell'arredamento: si produce qui il rinomato cotto Montecchi. Il quadro complessivo delle attività è ulteriormente arricchito dalla presenza di numerose aziende artigiane che continuano ad impegnare tecniche di lavorazione del legno e della pietra ormai vecchie di secoli. A fronte di tanta operosità, si deve purtroppo constatare che la qualità della vita non trae beneficio da un adeguato assetto delle infrastrutture: in questo comune è possibile frequentare esclusivamente la scuola dell'obbligo e le strutture sanitarie si limitano ad offrire servizi ambulatoriali e di pronto intervento. Qualche presenza significativa è da segnalare fra le strutture sportive e fra quelle preposte all'organizzazione del tempo libero e alla diffusione della cultura: le une includono un tennis club Rignano e una piscina comunale -la suadra di calcio Rignanese milita nei campionati minori-, le altre un Club acquario e un'Associazione ricreativa di mutuo soccorso.  

Attualmente la modesta entità di questo centro, caratterizzato da ritmi di vita tranquilli, contrasta un po' con l'intensità e la quantità dei fermenti che lo animano. Le attività agricole si mantengono ancora su buoni livelli produttivi, ma la vera protagonista della rivoluzione che ha condotto a valori di reddito e di consumi di sicuro rilievo è l'industria, specializzata nel settore meccanico e soprattutto in quello manifatturiero dell'arredamento: si produce qui il rinomato cotto Montecchi. Il quadro complessivo delle attività è ulteriormente arricchito dalla presenza di numerose aziende artigiane che continuano ad impegnare tecniche di lavorazione del legno e della pietra ormai vecchie di secoli. A fronte di tanta operosità, si deve purtroppo constatare che la qualità della vita non trae beneficio da un adeguato assetto delle infrastrutture: in questo comune è possibile frequentare esclusivamente la scuola dell'obbligo e le strutture sanitarie si limitano ad offrire servizi ambulatoriali e di pronto intervento. Qualche presenza significativa è da segnalare fra le strutture sportive e fra quelle preposte all'organizzazione del tempo libero e alla diffusione della cultura: le une includono un tennis club Rignano e una piscina comunale -la suadra di calcio Rignanese milita nei campionati minori-, le altre un Club acquario e un'Associazione ricreativa di mutuo soccorso.  

Relazioni

Complessivamente è da imputare a questa comunità una crescita culturale decisamente subalterna a quella economica; la mancata armonizzazione delle due componenti potrebbe essere, a lungo andare, motivo di inaridimento. Fa ben sperare, però, il tenace attaccamento alle direttive dei padri che le nuove generazioni mostrano nel praticare con fervore le attività artigianali. I fruttti della loro laboriosità fanno bella mostra di sé nella Fiera che il paese allestisce ogni anno nel mese di settembre, richiamando un discreto numero di visitatori anche da altre regioni. La festa del Patrono S. Leolino si celebra il 12 novembre. Il paese ha dato i natali al pittore e scrittore Ardengo Soffici, che fu tra i più attivi animatori delle riviste del primo Novecento "La Voce" e "Lacerba".  

Complessivamente è da imputare a questa comunità una crescita culturale decisamente subalterna a quella economica; la mancata armonizzazione delle due componenti potrebbe essere, a lungo andare, motivo di inaridimento. Fa ben sperare, però, il tenace attaccamento alle direttive dei padri che le nuove generazioni mostrano nel praticare con fervore le attività artigianali. I fruttti della loro laboriosità fanno bella mostra di sé nella Fiera che il paese allestisce ogni anno nel mese di settembre, richiamando un discreto numero di visitatori anche da altre regioni. La festa del Patrono S. Leolino si celebra il 12 novembre. Il paese ha dato i natali al pittore e scrittore Ardengo Soffici, che fu tra i più attivi animatori delle riviste del primo Novecento "La Voce" e "Lacerba".  

Località

Bombone, Castellonchio, Cellai, Cellai di Sotto, La Chiocciola, La Madonna, Le Corti, Le Valli, Montecucco, Nazio, Rignano, Rosano, San Donato in Collina, San Martino, San Piero, Santa Maria, Sarnese, Torre Giulia, Torri, Troghi, Volognano

Bombone, Castellonchio, Cellai, Cellai di Sotto, La Chiocciola, La Madonna, Le Corti, Le Valli, Montecucco, Nazio, Rignano, Rosano, San Donato in Collina, San Martino, San Piero, Santa Maria, Sarnese, Torre Giulia, Torri, Troghi, Volognano

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Rignano sull'Arno rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.