Descrizione

Centro di pianura, di antiche origini, con un’economia basata sull’agricoltura e sull’industria. I riesini, con un indice di vecchiaia inferiore alla media, risiedono soprattutto nel capoluogo comunale, in cui si registra la maggiore concentrazione demografica, e nelle località Poggiana, Spineda e Vallà; parte della popolazione si distribuisce in numerosissime case sparse. Il territorio ha un profilo geometrico regolare, con lievi variazioni di altitudine. L’abitato, interessato da una forte crescita edilizia, ha un andamento plano-altimetrico pianeggiante. Lo stemma comunale, concesso con Regio Decreto, è suddiviso in due sezioni verticali, raffiguranti, su sfondo azzurro, un castello d’argento, sormontato da due stelle dello stesso colore, e un’ancora che fuoriesce da un mare, ondato d’argento, sovrastato da una stella d’oro a sei raggi. Sul capo aureo spicca il leone alato di San Marco.

Centro di pianura, di antiche origini, con un’economia basata sull’agricoltura e sull’industria. I riesini, con un indice di vecchiaia inferiore alla media, risiedono soprattutto nel capoluogo comunale, in cui si registra la maggiore concentrazione demografica, e nelle località Poggiana, Spineda e Vallà; parte della popolazione si distribuisce in numerosissime case sparse. Il territorio ha un profilo geometrico regolare, con lievi variazioni di altitudine. L’abitato, interessato da una forte crescita edilizia, ha un andamento plano-altimetrico pianeggiante. Lo stemma comunale, concesso con Regio Decreto, è suddiviso in due sezioni verticali, raffiguranti, su sfondo azzurro, un castello d’argento, sormontato da due stelle dello stesso colore, e un’ancora che fuoriesce da un mare, ondato d’argento, sovrastato da una stella d’oro a sei raggi. Sul capo aureo spicca il leone alato di <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=VEN&parola=SANMARCO'>San Marco</a>.

Storia

Sorse in una zona abitata fin da epoca romana, come testimoniano i reperti archeologici rinvenuti nei suoi dintorni e le tracce ben conservate dell’antica centuriazione del territorio, facente parte dell’agro asolano. La prima parte del toponimo deriva dal personale latino RHAESIUS o RESIUS. La specificazione, aggiunta nel 1952, riflette il nome del santo pontefice nativo del luogo. Per meglio difendersi dalle invasioni barbariche, fu munita di un castello, nominato nella donazione fatta dall’imperatore Ottone I al vescovo trevigiano, nella seconda metà del X secolo. Feudo vescovile, acquistò una certa rilevanza: alcuni esponenti della nobile famiglia dei De Resio o Da Riese arrivarono a far parte del cosiddetto “Consiglio dei Trecento”, una delle più importanti assemblee del comune di Treviso. Colpita, nel corso del XV secolo, da varie calamità naturali, seguì le sorti delle località circostanti, rimaste sotto il dominio della Repubblica veneta fino all’arrivo delle truppe francesi, sul finire del Settecento. Attiva ne fu la partecipazione alla lotta partigiana, in cui si distinse Primo Visentin, conosciuto come comandante “Masaccio”. Sotto il profilo storico-architettonico interessanti sono: la settecentesca chiesa parrocchiale, in cui è possibile ammirare alcuni pregevoli oli su tela e un’iscrizione che ricorda il battesimo di Giuseppe Sarto, il futuro papa Pio X; la casa natale dell’illustre pontefice; la villa Gradenigo-Venier; quella detta “la Costanza”; il santuario della Madonna delle Cendrole, primo nucleo cristiano riesino, col cippo di Lucio Vilonio, un’importante iscrizione, di epoca romana, collocata tra il muro esterno della chiesa e il campanile; le chiese di San Lorenzo e Sant’Antonio abate, rispettivamente a Poggiana e a Spineda; la parrocchiale di Vallà, dedicata a San Giovanni Battista.

Sorse in una zona abitata fin da epoca romana, come testimoniano i reperti archeologici rinvenuti nei suoi dintorni e le tracce ben conservate dell’antica centuriazione del territorio, facente parte dell’agro asolano. La prima parte del toponimo deriva dal personale latino RHAESIUS o RESIUS. La specificazione, aggiunta nel 1952, riflette il nome del santo pontefice nativo del luogo. Per meglio difendersi dalle invasioni barbariche, fu munita di un castello, nominato nella donazione fatta dall’imperatore Ottone I al vescovo trevigiano, nella seconda metà del X secolo. Feudo vescovile, acquistò una certa rilevanza: alcuni esponenti della nobile famiglia dei De Resio o Da Riese arrivarono a far parte del cosiddetto “Consiglio dei Trecento”, una delle più importanti assemblee del comune di Treviso. Colpita, nel corso del XV secolo, da varie calamità naturali, seguì le sorti delle località circostanti, rimaste sotto il dominio della Repubblica veneta fino all’arrivo delle truppe francesi, sul finire del Settecento. Attiva ne fu la partecipazione alla lotta partigiana, in cui si distinse Primo Visentin, conosciuto come comandante “Masaccio”. Sotto il profilo storico-architettonico interessanti sono: la settecentesca chiesa parrocchiale, in cui è possibile ammirare alcuni pregevoli oli su tela e un’iscrizione che ricorda il battesimo di Giuseppe Sarto, il futuro <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=VEN&parola=PAPAPIOX'>papa Pio X</a>; la casa natale dell’illustre pontefice; la villa Gradenigo-<a target='_blank' href='vediNota.php?reg=VEN&parola=VENIER'>Venier</a>; quella detta “la Costanza”; il santuario della Madonna delle Cendrole, primo nucleo cristiano riesino, col cippo di Lucio Vilonio, un’importante iscrizione, di epoca romana, collocata tra il muro esterno della chiesa e il campanile; le chiese di San Lorenzo e Sant’Antonio abate, rispettivamente a Poggiana e a Spineda; la parrocchiale di Vallà, dedicata a San Giovanni Battista.

Economia

È sede, tra l’altro, della Pro Loco e della stazione dei carabinieri. Si producono cereali, frumento, foraggi, ortaggi e frutta, soprattutto uva; si allevano bovini, suini e avicoli. L’industria è costituita da aziende che operano nei comparti alimentare (tra cui quello della produzione di mangimi), cantieristico, chimico, edile, meccanico, metallurgico, tessile, della confezione di altri articoli di vestiario e accessori, della pelletteria, dell’editoria, dei materiali da costruzione, del vetro, della lavorazione del legno e della fabbricazione di mobili, carta e cartone. È presente il servizio bancario; una sufficiente rete distributiva e attività di consulenza informatica arricchiscono il panorama del terziario. Non si registrano particolari strutture sociali. Nelle scuole del posto si impartisce l’istruzione obbligatoria; per l’arricchimento culturale si può usufruire di una biblioteca, oltre che del museo e della casa natale di San Pio X. Alla diffusione della cultura e dell’informazione provvede anche la locale emittente radiotelevisiva. Per lo sport e il tempo libero non mancano una palestra comunale e un campo da tennis. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione e di soggiorno. È assicurato il servizio farmaceutico.

È sede, tra l’altro, della Pro Loco e della stazione dei carabinieri. Si producono cereali, frumento, foraggi, ortaggi e frutta, soprattutto uva; si allevano bovini, suini e avicoli. L’industria è costituita da aziende che operano nei comparti alimentare (tra cui quello della produzione di mangimi), cantieristico, chimico, edile, meccanico, metallurgico, tessile, della confezione di altri articoli di vestiario e accessori, della pelletteria, dell’editoria, dei materiali da costruzione, del vetro, della lavorazione del legno e della fabbricazione di mobili, carta e cartone. È presente il servizio bancario; una sufficiente rete distributiva e attività di consulenza informatica arricchiscono il panorama del terziario. Non si registrano particolari strutture sociali. Nelle scuole del posto si impartisce l’istruzione obbligatoria; per l’arricchimento culturale si può usufruire di una biblioteca, oltre che del museo e della casa natale di San <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=VEN&parola=PIOX'>Pio X</a>. Alla diffusione della cultura e dell’informazione provvede anche la locale emittente radiotelevisiva. Per lo sport e il tempo libero non mancano una palestra comunale e un campo da tennis. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione e di soggiorno. È assicurato il servizio farmaceutico.

Relazioni

È meta di un significativo movimento di turisti, attratti soprattutto dal museo e dalla casa natale del Santo pontefice, nonché abbastanza frequentata pure per lavoro, grazie alle sue attività produttive, che consentono un buon assorbimento di manodopera. Tra le manifestazioni tradizionali, che contribuiscono ad aumentare il numero dei visitatori, meritano di essere citati: la mostra di pittura, l’esposizione “Riese produce” di artigianato locale e il raduno ippico, a marzo; la rassegna “Cinema opera estate festival”; i giochi dell’amicizia senza frontiere; la processione solenne in onore di San Pio X. La festa del Patrono, San Matteo, viene celebrata il 21 settembre, con una gara di atletica, denominata “il miglio di San Matteo”, e il palio dei mussi, una gara di velocità, a “pelo”, degli asini. Ha dato i natali a Giuseppe Sarto (San Pio X).

È meta di un significativo movimento di turisti, attratti soprattutto dal museo e dalla casa natale del Santo pontefice, nonché abbastanza frequentata pure per lavoro, grazie alle sue attività produttive, che consentono un buon assorbimento di manodopera. Tra le manifestazioni tradizionali, che contribuiscono ad aumentare il numero dei visitatori, meritano di essere citati: la mostra di pittura, l’esposizione “Riese produce” di artigianato locale e il raduno ippico, a marzo; la rassegna “Cinema opera estate festival”; i giochi dell’amicizia senza frontiere; la processione solenne in onore di San <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=VEN&parola=PIOX'>Pio X</a>. La festa del Patrono, San Matteo, viene celebrata il 21 settembre, con una gara di atletica, denominata “il miglio di San Matteo”, e il palio dei mussi, una gara di velocità, a “pelo”, degli asini. Ha dato i natali a Giuseppe Sarto (San <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=VEN&parola=PIOX'>Pio X</a>).

Località

Artesini, Boschi, Ca' Miane, Callalta, Case Garbuio-Piccolo, Case Porcellato, Case Zilio, Caselle, Casoni, Cendrole, Costanza, Costanza di Riese, Del Merlo, Molino di Ferro, Noaie, Palazzon, Poggiana, Spineda, Vallà

Artesini, Boschi, Ca' Miane, Callalta, Case Garbuio-Piccolo, Case Porcellato, Case Zilio, Caselle, Casoni, Cendrole, Costanza, Costanza di Riese, Del Merlo, Molino di Ferro, Noaie, Palazzon, Poggiana, Spineda, Vallà

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Riese Pio X rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.