Descrizione

Centro di origine alto-medievale situato su di un colle, con un'economia vivace, basata sul felice connubio di agricoltura e di industria, di vecchio e di nuovo. La comunità dei rufinesi -caratterizzata da un alto indice di vecchiaia- è ubicata principalmente nel capoluogo, suggestivo borgo che si accinge a ricoprirsi di una veste sempre più urbanizzata; una piccola parte della popolazione risulta però frammentata in un buon numero di aggregati urbani minori: Contea, Falgano, Casini, Castel Nuovo, Castiglioni, Cigliano, Masseto, Pienzano, Pomino, Scopeti, Turicchi. Il territorio comunale è vario quanto irregolare; si assiste ad un sostanziale mutamento di vegetazione e di clima in accordo con le oscillazione altimetriche: stagioni abbastanza temperate e abbondanza di viti e di ulivi caratterizzano le zone più basse; man mano che si sale, però, si accentuano i rigori invernali e dilagano i boschi di castagno e di abete. Lo stemma è diviso in due parti: in una, rossa, si trovano due chiavi legate da un laccio d'oro che ferma un cerchio in cui è racchiusa la lettera T (simbolo della contea di Turicchi), anticamente infeudata ai vescovi di Fiesole e successivamente inglobata nel comune); nell'altra, d0oro, compaiono due tralci di vite, chiara allusione ai prodotti che rendono noto il territorio. Il gonfalone, che riporta lo stemma, è stato concesso con Decreto del Presidente della Repubblica.  

Centro di origine alto-medievale situato su di un colle, con un'economia vivace, basata sul felice connubio di agricoltura e di industria, di vecchio e di nuovo. La comunità dei rufinesi -caratterizzata da un alto indice di vecchiaia- è ubicata principalmente nel capoluogo, suggestivo borgo che si accinge a ricoprirsi di una veste sempre più urbanizzata; una piccola parte della popolazione risulta però frammentata in un buon numero di aggregati urbani minori: Contea, Falgano, Casini, Castel Nuovo, Castiglioni, Cigliano, Masseto, Pienzano, Pomino, Scopeti, Turicchi. Il territorio comunale è vario quanto irregolare; si assiste ad un sostanziale mutamento di vegetazione e di clima in accordo con le oscillazione altimetriche: stagioni abbastanza temperate e abbondanza di viti e di ulivi caratterizzano le zone più basse; man mano che si sale, però, si accentuano i rigori invernali e dilagano i boschi di castagno e di abete. Lo stemma è diviso in due parti: in una, rossa, si trovano due chiavi legate da un laccio d'oro che ferma un cerchio in cui è racchiusa la lettera T (simbolo della contea di Turicchi), anticamente infeudata ai vescovi di Fiesole e successivamente inglobata nel comune); nell'altra, d0oro, compaiono due tralci di vite, chiara allusione ai prodotti che rendono noto il territorio. Il gonfalone, che riporta lo stemma, è stato concesso con Decreto del Presidente della Repubblica.  

Storia

Fino al 1915 ha costituito unità amministrativa con Pelago. La zona conobbe antichi insediamenti etruschi e romani, come testimonia inequivocabilmente anche la toponomastica locale. In epoca medievale alla dominazione dei conti Guidi fece seguito quella dei vescovi fiesolani; in seguito, nel corso del Rinascimento, fu dato particolare incentivo alle attività agricole e questo indirizzo generale si tradusse nella proliferazione di ville-fattorie, fra cui si distingue quella ancora meravigliosa di Poggioreale a Rùfina. Queste tipiche costruzioni di matrice rurale punteggiano il paesaggio insieme alle numerose pievi, piccoli gioielli di architettura religiosa: meritano una menzione particolare quella duecentesca di Santo Stefano a Castiglione e quella romanica di S. Bartolomeo a Pomino.  

Fino al 1915 ha costituito unità amministrativa con Pelago. La zona conobbe antichi insediamenti <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=TOS&parola=ETRUSCHI'>etruschi</a> e romani, come testimonia inequivocabilmente anche la toponomastica locale. In epoca medievale alla dominazione dei conti Guidi fece seguito quella dei vescovi fiesolani; in seguito, nel corso del Rinascimento, fu dato particolare incentivo alle attività agricole e questo indirizzo generale si tradusse nella proliferazione di ville-fattorie, fra cui si distingue quella ancora meravigliosa di Poggioreale a Rùfina. Queste tipiche costruzioni di matrice rurale punteggiano il paesaggio insieme alle numerose pievi, piccoli gioielli di architettura religiosa: meritano una menzione particolare quella duecentesca di Santo Stefano a Castiglione e quella romanica di S. Bartolomeo a Pomino.  

Economia

In tempi recenti la disponibilità all'accoglimento di istanze innovative ha portato a un rivolgimento economico e all'avvento dell'industria. In verità le tradizionali colture di olivi e viti si esprimono ancora a buoni livelli produttivi, e, ciò che più conta, trainano un importante indotto industriale e commerciale: oltre ad oli pregiati si produce nella zona dell'ottimo Chianti, quale il Rùfina Montesodi Frescobaldi e il vino bianco ricavato da uve malvasia toscana e trebbiano, esportati ben oltre i confini della regione e addirittura della penisola, in Europa ed America. A queste attività secondarie di antica tradizione si affiancano quelle manifatturiere di più recente introduzione, specializzate nella lavorazione della pelle, della gomma e nella produzione di calzature. La qualità della vita si avvantaggia quindi del diffuso benessere e della tranquillità che in questo centro domina indisturbata, ma non di un'adeguata dotazione di infrastrutture dei servizi: in questo comune non esistono altre strutture scolastiche all'infuori di quelle della scuola dell'obbligo; tra i servizi pubblici si evidenziano una biblioteca, una segreteria "Informa cittadini"; le strutture sanitarie sono limitate al solo pronto intervento, mentre, rea quelle sportive, oltre a dei campi da tennis, si segnala un ufficio comunale per gli impianti sportivi.  

In tempi recenti la disponibilità all'accoglimento di istanze innovative ha portato a un rivolgimento economico e all'avvento dell'industria. In verità le tradizionali colture di olivi e viti si esprimono ancora a buoni livelli produttivi, e, ciò che più conta, trainano un importante indotto industriale e commerciale: oltre ad oli pregiati si produce nella zona dell'ottimo <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=TOS&parola=CHIANTI'>Chianti</a>, quale il Rùfina Montesodi Frescobaldi e il vino bianco ricavato da uve malvasia toscana e trebbiano, esportati ben oltre i confini della regione e addirittura della penisola, in Europa ed America. A queste attività secondarie di antica tradizione si affiancano quelle manifatturiere di più recente introduzione, specializzate nella lavorazione della pelle, della gomma e nella produzione di calzature. La qualità della vita si avvantaggia quindi del diffuso benessere e della tranquillità che in questo centro domina indisturbata, ma non di un'adeguata dotazione di infrastrutture dei servizi: in questo comune non esistono altre strutture scolastiche all'infuori di quelle della scuola dell'obbligo; tra i servizi pubblici si evidenziano una biblioteca, una segreteria "Informa cittadini"; le strutture sanitarie sono limitate al solo pronto intervento, mentre, rea quelle sportive, oltre a dei campi da tennis, si segnala un ufficio comunale per gli impianti sportivi.  

Relazioni

In ultima analisi la ricerca, ancora in atto, di un tenore di vita elevato sembra aver sacrificato la vocazione culturale di questo centro; ma se la cultura nel significato più elevato del termine appare in regresso, non si può dire altrettanto delle sue manifestazioni più popolari, che continuano a dare frutti in diverse iniziative locali: alla fine di settembre ha luogo puntualmente un concitato palio fra i rioni, che include anche la sfilata del carro matto; sempre nello stesso periodo, nella cornice amena della villa di Poggioreale, si concentra inoltre una rassegna di prodotti tipici del luogo, denominata "Bacco Artigiano". La festa del Patrono S. Martino si celebra il giorno 11 di novembre. È gemellato dal 1982 con Kurgan (Russia).

In ultima analisi la ricerca, ancora in atto, di un tenore di vita elevato sembra aver sacrificato la vocazione culturale di questo centro; ma se la cultura nel significato più elevato del termine appare in regresso, non si può dire altrettanto delle sue manifestazioni più popolari, che continuano a dare frutti in diverse iniziative locali: alla fine di settembre ha luogo puntualmente un concitato palio fra i rioni, che include anche la sfilata del carro matto; sempre nello stesso periodo, nella cornice amena della villa di Poggioreale, si concentra inoltre una rassegna di prodotti tipici del luogo, denominata "Bacco Artigiano". La festa del Patrono S. Martino si celebra il giorno 11 di novembre. È gemellato dal 1982 con Kurgan (Russia).

Località

Apparita, Borgo in Pinzano, Castel Nuovo, Castiglioni, Contea, Falgano, I Casini, Il Piano, Pomino, Rimaggio, Scopeti, Turicchi

Apparita, Borgo in Pinzano, Castel Nuovo, Castiglioni, Contea, Falgano, I Casini, Il Piano, Pomino, Rimaggio, Scopeti, Turicchi

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Rufina rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.