Descrizione
Piccola comunità di montagna, di origini medievali, con un’economia basata sulle tradizionali attività rurali e sul turismo estivo. I rezzesi, che presentano un indice di vecchiaia tra i più alti della regione, sono quasi tutti distribuiti tra il capoluogo comunale, in cui si registra la maggiore concentrazione demografica, e le località Cenova e Lavina. Il territorio ha un profilo geometrico irregolare, con differenze di altitudine molto accentuate: si raggiungono i 1.882 metri del monte Monega. L’abitato, situato su un pendio, in vista del fondovalle, mostra segni di espansione edilizia; il suo andamento plano-altimetrico è vario. Lo stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, raffigura, in campo azzurro, un castello d’oro, merlato alla guelfa, fondato su una verde terrazza e sostenuto da due leoni rampanti. La divisa latina RETIUM è ordinata in fascia. Lo stemma ricorda il Castello dell’antica RETIUM e i Signori (leoni rampanti) che la dominarono, ultimi dei quali i marchesi di Clavesana e i Grimaldi di Genova; il verde della campagna simboleggia la fertilità del suolo.
Storia
Il toponimo, che in documenti del XIII secolo compare nella forma Rezio, deriva probabilmente dal nome latino di persona RETIUS. Possedimento dei marchesi di Clavesana, nel 1100, fu da questi trasformata in un luogo fortificato, con la costruzione di un castello, passato poi ai Pallavicino. Nel Medioevo acquistò una certa rilevanza, grazie alla sua posizione strategica nella vallata che, attraverso il passo di Teglia, collega la valle d’Oneglia e la valle Arroscia. Verso la metà del XIV secolo, fu assoggettata al dominio della repubblica marinara di Genova, di cui condivise le sorti. Coinvolta nelle lotte tra i genovesi e i piemontesi, dopo il Cinquecento divenne il caposaldo della zona contro Genova, alleata dei Savoia, che la distrussero nella seconda metà del XVII secolo. Inclusa nei feudi assegnati alla casa sabauda col congresso di Vienna, partecipò alle successive vicende del resto della regione. Tra i monumenti figurano: il castello medievale dei Clavesana, trasformato in abitazione; il santuario della Madonna delle Vigne, del XV secolo, in cui si può ammirare un pregevole ciclo di affreschi, del Cinquecento, e la chiesa parrocchiale di Cenova, di epoca barocca.
Economia
Mancando sul posto la stazione dei carabinieri, le funzioni di autorità di pubblica sicurezza sono, all’occorrenza, svolte dal sindaco. L’agricoltura, che fa registrare una forte contrazione nel numero degli addetti al settore, si basa sulla produzione di ortaggi, olive, uva e altra frutta; parte della popolazione si dedica pure alla zootecnia, prediligendo l’allevamento di bovini, ovini e caprini, favorito dalle caratteristiche del territorio, che offre estesi pascoli per il bestiame. Le attività industriali, limitate a qualche piccola impresa edile, sono pressoché irrilevanti. Alquanto modesta è anche la presenza del terziario: non sono forniti servizi più qualificati, come quello bancario; la rete distributiva è sufficiente al soddisfacimento delle esigenze primarie della comunità. Non dispone di particolari strutture sociali, sportive e per il tempo libero. Nelle scuole del posto si impartisce soltanto l’istruzione elementare; non mancano però alcune biblioteche per l’arricchimento culturale. L’assenza di una farmacia rende necessario rivolgersi altrove anche per i servizi sanitari di base. Migliore è la dotazione di strutture ricettive, che offrono possibilità sia di ristorazione che di soggiorno.
Relazioni
Località di villeggiatura estiva, offre a quanti vi si rechino la possibilità di trascorrervi rilassanti soggiorni, godendo dell’aria salubre, della tranquillità del posto e delle bellezze dell’ambiente naturale, arricchito dalla presenza di faggeti e castagneti lungo le pendici dei monti circostanti. Le esigue possibilità di occupazione offerte dalle sue attività produttive e la carenza di strutture e servizi sono alla base di un diffuso pendolarismo verso le aree maggiormente sviluppate. Tra gli appuntamenti consueti, che allietano il borgo, richiamando visitatori dai dintorni, meritano di essere citate: la festa della Natività di Maria, l’8 settembre, e la fiera del 14 settembre. La festa del Patrono, San Martino, viene celebrata l’11 novembre.
Località
Cenova, Lavina, Monte Monega
Fondi europei 2021-2027
Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Rezzo rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.
- Popolazione 366
- Lat 44° 1' 18,25'' 44.02173611
- Long 7° 52' 20,48'' 7.87235556
- CAP 18020
- Prefisso 0183
- Codice ISTAT 008049
- Codice Catasto H257
- Altitudine slm 563 mt
- zona clim./gradi giorno
Riscaldamento: dal 15/10 al 15/04 per 14 ore/giorno E/2499 - Superficie 37.42 Km2
- Densità 9,78 ab/Km2
- Sismicità Zona 3s
- Alba 08:06
- Tramonto 16:53
- Gianluigi Decanis
- Via Roma, 11
- 18026 (IM) Liguria
- comunerezzo@legalmail.it
- info@comune.rezzo.im.it
- www.comune.rezzo.im.it
- 00274820083