Descrizione

Cittadina collinare, di origini antiche, la cui economia si basa su attività agricole, industriali e terziarie. I rendesi, che presentano un indice di vecchiaia inferiore alla media, risiedono soprattutto nel capoluogo comunale e nelle località Arcavacata, Malvitani, Nogiano, Santo Stefano, Surdo, Cucchiano, Cutura, Dattoli, Difesa, I Rocchi, Serra d’Ulivo e Quattromiglia, in cui si registra la maggiore concentrazione demografica. Il territorio ha un profilo geometrico irregolare, con differenze di altitudine molto accentuate: si raggiungono i 1.137 metri di quota; le aree Isoletta e Fiume Crati sono in contestazione rispettivamente con Rose e Castiglione Cosentino. L’abitato, situato su un’altura, in posizione panoramica, è interessato da una forte crescita edilizia; il suo andamento plano-altimetrico è vario.

Cittadina collinare, di origini antiche, la cui economia si basa su attività agricole, industriali e terziarie. I rendesi, che presentano un indice di vecchiaia inferiore alla media, risiedono soprattutto nel capoluogo comunale e nelle località Arcavacata, Malvitani, Nogiano, Santo Stefano, Surdo, Cucchiano, Cutura, Dattoli, Difesa, I Rocchi, Serra d’Ulivo e Quattromiglia, in cui si registra la maggiore concentrazione demografica. Il territorio ha un profilo geometrico irregolare, con differenze di altitudine molto accentuate: si raggiungono i 1.137 metri di quota; le aree Isoletta e Fiume Crati sono in contestazione rispettivamente con Rose e Castiglione Cosentino. L’abitato, situato su un’altura, in posizione panoramica, è interessato da una forte crescita edilizia; il suo andamento plano-altimetrico è vario.

Storia

Identificata con l’antica Aryntha, fondata dagli enotri, ha il toponimo di origini incerte: potrebbe trattarsi di un derivato del greco (epirotico) “arenda”, corrispondente a “dromos”. Più volte colpita da terremoti e saccheggiata dai saraceni, diede un valido contributo alle spedizioni crociate, inviando in Terra Santa molti uomini armati. Nella seconda metà del XIII secolo, prese parte alla lotta contro Manfredi di Svevia. Attiva fu la partecipazione anche alla guerra contadina, promossa da Antonio Centelles, contro il re Alfonso d’Aragona, e alla sommossa popolare, guidata da Andrea Marotta, contro il malgoverno spagnolo, nel corso del Seicento. Possedimento dell’arcivescovo cosentino fino alla metà del XV secolo, fu in seguito contea degli Adorno e marchesato degli Alarcon Mendoza della Valle. Inclusa nel cantone di Cosenza, ai tempi della Repubblica Partenopea, col nuovo ordinamento amministrativo disposto dai francesi, all’inizio dell’Ottocento, fu elevata a capoluogo dapprima di un governo e poi di un circondario, la cui giurisdizione fu modificata dai Borboni. La storia post-unitaria si confonde con quella del resto della penisola. Tra i monumenti spiccano: il castello, di origini normanne, rifatto nel Cinquecento e in seguito ancora ristrutturato, che ospita il municipio; la chiesa del Rosario, con facciata barocca; la chiesa di Santa Maria Maggiore, ricostruita nel XVIII secolo; quelle del Ritiro e di Santa Maria di Costantinopoli e la cinquecentesca chiesa di San Francesco d’Assisi, rimaneggiata in epoca barocca. Pregevoli sono le opere d’arte, alcune di notevole interesse, custodite in questi edifici sacri.

Identificata con l’antica Aryntha, fondata dagli <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=BAS_CAL&parola=ENOTRI'>enotri</a>, ha il toponimo di origini incerte: potrebbe trattarsi di un derivato del greco (epirotico) “arenda”, corrispondente a “dromos”. Più volte colpita da <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=BAS_CAL&parola=TERREMOTI'>terremoti</a> e saccheggiata dai <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=BAS_CAL&parola=SARACENI'>saraceni</a>, diede un valido contributo alle spedizioni crociate, inviando in Terra Santa molti uomini armati. Nella seconda metà del XIII secolo, prese parte alla lotta contro <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=BAS_CAL&parola=MANFREDI'>Manfredi</a> di Svevia. Attiva fu la partecipazione anche alla guerra contadina, promossa da Antonio Centelles, contro il re Alfonso d’Aragona, e alla sommossa popolare, guidata da Andrea Marotta, contro il malgoverno spagnolo, nel corso del Seicento. Possedimento dell’arcivescovo cosentino fino alla metà del XV secolo, fu in seguito contea degli Adorno e marchesato degli Alarcon Mendoza della Valle. Inclusa nel cantone di Cosenza, ai tempi della <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=BAS_CAL&parola=REPUBBLICAPARTENOPEA'>Repubblica Partenopea</a>, col nuovo ordinamento amministrativo disposto dai francesi, all’inizio dell’Ottocento, fu elevata a capoluogo dapprima di un governo e poi di un circondario, la cui giurisdizione fu modificata dai <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=BAS_CAL&parola=BORBONI'>Borboni</a>. La storia post-unitaria si confonde con quella del resto della penisola. Tra i monumenti spiccano: il castello, di origini <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=BAS_CAL&parola=NORMANNE'>normanne</a>, rifatto nel Cinquecento e in seguito ancora ristrutturato, che ospita il municipio; la chiesa del Rosario, con facciata barocca; la chiesa di Santa Maria Maggiore, ricostruita nel XVIII secolo; quelle del Ritiro e di Santa Maria di Costantinopoli e la cinquecentesca chiesa di San Francesco d’Assisi, rimaneggiata in epoca barocca. Pregevoli sono le opere d’arte, alcune di notevole interesse, custodite in questi edifici sacri.

Economia

È sede di Pro Loco. Si producono cereali, frumento, foraggi, ortaggi, olive, uva, agrumi e altra frutta; si allevano bovini, suini, ovini, caprini, equini e avicoli. L’industria è costituita da aziende che operano nei comparti alimentare (tra cui il lattiero-caseario), edile, elettrico, elettronico, metalmeccanico, dell’abbigliamento, della pelletteria, della tipografia, dei materiali da costruzione, del vetro e della lavorazione del legno; a queste si affiancano una centrale elettrica e fabbriche della plastica, di mobili e laterizi. È presente il servizio bancario; una sufficiente rete distributiva, attività radiotelevisive e di consulenza informatica, assicurazioni e fondi pensione arricchiscono il panorama del terziario. Tra le strutture sociali si segnala un asilo nido. È possibile frequentare le scuole dell’obbligo e vari istituti d’istruzione secondaria. È sede dell’università della Calabria. Per l’arricchimento culturale si può usufruire della biblioteca comunale e del museo civico, che consta di due sezioni: la prima, dedicata all’antropologo calabrese Raffaele Lombardi Satriani; la seconda, la pinacoteca, dedicata al pittore locale Achille Capizzano. Non manca un maneggio per lo sport e il tempo libero. Le strutture ricettive offrono possibilità sia di ristorazione che di soggiorno. A livello sanitario è assicurato il servizio fornito da un poliambulatorio.

È sede di Pro Loco. Si producono cereali, frumento, foraggi, ortaggi, olive, uva, agrumi e altra frutta; si allevano bovini, suini, ovini, caprini, equini e avicoli. L’industria è costituita da aziende che operano nei comparti alimentare (tra cui il lattiero-caseario), edile, elettrico, elettronico, metalmeccanico, dell’abbigliamento, della pelletteria, della tipografia, dei materiali da costruzione, del vetro e della lavorazione del legno; a queste si affiancano una centrale elettrica e fabbriche della plastica, di mobili e laterizi. È presente il servizio bancario; una sufficiente rete distributiva, attività radiotelevisive e di consulenza informatica, assicurazioni e fondi pensione arricchiscono il panorama del terziario. Tra le strutture sociali si segnala un asilo nido. È possibile frequentare le scuole dell’obbligo e vari istituti d’istruzione secondaria. È sede dell’università della Calabria. Per l’arricchimento culturale si può usufruire della biblioteca comunale e del museo civico, che consta di due sezioni: la prima, dedicata all’antropologo calabrese Raffaele Lombardi Satriani; la seconda, la pinacoteca, dedicata al pittore locale Achille Capizzano. Non manca un maneggio per lo sport e il tempo libero. Le strutture ricettive offrono possibilità sia di ristorazione che di soggiorno. A livello sanitario è assicurato il servizio fornito da un poliambulatorio.

Relazioni

Sebbene non figuri tra le mete turistiche più celebrate della zona, offre a quanti vi si rechino la possibilità di ammirarne il patrimonio storico-architettonico e di godere di una suggestiva cornice paesaggistica. Molto frequentata per lavoro, grazie alle sue attività produttive, che consentono un notevole assorbimento di manodopera, intrattiene rapporti intensi con i comuni vicini, ai quali la popolazione si rivolge per i servizi non forniti sul posto. Tra gli appuntamenti consueti vanno citati: la festa della Madonna di Costantinopoli, a febbraio; la fiera di Arcavacata, l’ultima domenica di agosto, e il “settembre rendese”, con manifestazioni culturali, artistiche e folcloristiche di grande richiamo. Il mercato si svolge il lunedì e il giovedì. La Patrona, Maria Santissima Immacolata, viene festeggiata il 20 febbraio.

Sebbene non figuri tra le mete turistiche più celebrate della zona, offre a quanti vi si rechino la possibilità di ammirarne il patrimonio storico-architettonico e di godere di una suggestiva cornice paesaggistica. Molto frequentata per lavoro, grazie alle sue attività produttive, che consentono un notevole assorbimento di manodopera, intrattiene rapporti intensi con i comuni vicini, ai quali la popolazione si rivolge per i servizi non forniti sul posto. Tra gli appuntamenti consueti vanno citati: la festa della Madonna di Costantinopoli, a febbraio; la fiera di Arcavacata, l’ultima domenica di agosto, e il “settembre rendese”, con manifestazioni culturali, artistiche e folcloristiche di grande richiamo. Il mercato si svolge il lunedì e il giovedì. La Patrona, Maria Santissima Immacolata, viene festeggiata il 20 febbraio.

Località

Arcavata, Cutura, Dattoli, Difesa, Fiume Crati, I Rocchi, Isoletta, Malvitani, Monticello, Nogiano, Ospedale, Quattromiglia, Santo Ianni, Santo Stefano, Serra d'Ulivo, Surdo, Vermicelli, Villana

Arcavata, Cutura, Dattoli, Difesa, Fiume Crati, I Rocchi, Isoletta, Malvitani, Monticello, Nogiano, Ospedale, Quattromiglia, Santo Ianni, Santo Stefano, Serra d'Ulivo, Surdo, Vermicelli, Villana

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Rende rientra nell’Obiettivo "Convergenza" (che succede al precedente Obiettivo 1 della programmazione 2000-06). A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta ad accelerare il processo di convergenza degli Stati membri e delle regioni in ritardo di sviluppo migliorando le condizioni di crescita e di occupazione. I settori prioritari d'intervento sono i seguenti: qualità degli investimenti in capitale fisico e umano, sviluppo dell'innovazione e della società basata sulla conoscenza, adattabilità ai cambiamenti economici e sociali, tutela dell'ambiente, efficienza amministrativa. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell'11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.