Descrizione

Centro rivierasco, di origine moderna, che basa la sua economia sulle tradizionali attività agricole, affiancate da un discreto sviluppo del turismo. I realmontesi o realmontini, con un indice di vecchiaia inferiore alla media, vivono per la maggior parte nel capoluogo comunale; il resto della popolazione si distribuisce nei nuclei urbani minori di Gelonardo, Lido Rossello, Pergole, Punta Grande e Scavuzzo, nonché in numerosissime case sparse. Il territorio, classificato di collina, presenta un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche evidenti. L’abitato, adagiato su un modesto rilievo in prossimità della costa, è interessato da forte espansione edilizia; ha un andamento plano-altimetrico movimentato. Lo stemma comunale, interzato in palo, è stato concesso con Decreto del Presidente della Repubblica. Sullo sfondo dorato della prima sezione figurano tre sbarre azzurre; il capo reca, su sfondo rosso, tre gigli dorati. Il secondo campo, troncato, raffigura: tre torri dorate, su sfondo azzurro, e un leone “al naturale”, in campo dorato; sullo sfondo argenteo del capo spicca un gallo nero. Nella terza partizione, smaltata di rosso, si rappresenta, infine, un cardo d’oro, accompagnato, in punta, da quindici palle, pure d’oro.

Centro rivierasco, di origine moderna, che basa la sua economia sulle tradizionali attività agricole, affiancate da un discreto sviluppo del turismo. I realmontesi o realmontini, con un indice di vecchiaia inferiore alla media, vivono per la maggior parte nel capoluogo comunale; il resto della popolazione si distribuisce nei nuclei urbani minori di Gelonardo, Lido Rossello, Pergole, Punta Grande e Scavuzzo, nonché in numerosissime case sparse. Il territorio, classificato di collina, presenta un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche evidenti. L’abitato, adagiato su un modesto rilievo in prossimità della costa, è interessato da forte espansione edilizia; ha un andamento plano-altimetrico movimentato. Lo stemma comunale, interzato in palo, è stato concesso con Decreto del Presidente della Repubblica. Sullo sfondo dorato della prima sezione figurano tre sbarre azzurre; il capo reca, su sfondo rosso, tre gigli dorati. Il secondo campo, troncato, raffigura: tre torri dorate, su sfondo azzurro, e un leone “al naturale”, in campo dorato; sullo sfondo argenteo del capo spicca un gallo nero. Nella terza partizione, smaltata di rosso, si rappresenta, infine, un cardo d’oro, accompagnato, in punta, da quindici palle, pure d’oro.

Storia

Il toponimo, dal trasparente significato, era “Mons Regalis”, nel latino medievale. La sua origine non è molto remota: l’attuale centro abitato fu costituito nel XVII secolo, e precisamente nell’anno 1681, per volere del nobile feudatario don Domenico Monreale, che lo fece edificare a qualche chilometro dal mare per motivi di sicurezza. Le attestazioni documentate certe a proposito del comune, seppur molto attendibili perché recenti, sono esigue e non riportano vicende storiche memorabili. È noto che tra il Quattrocento ed il Cinquecento la popolazione locale subì l’invasione dei pirati turchi. Tra i secoli XVIII e XIX, la giurisdizione del casale, fu esercitata dalla nobile famiglia degli Alimena, duchi di Castrofilippo, i quali si occuparono anche del suo sviluppo economico e artistico. Il suo patrimonio artistico, anche a causa della costituzione moderna del nucleo urbano, presenta poche testimonianze storico-architettoniche, che documentano l’evoluzione della cultura nei secoli passati; tra esse merita menzione solo la chiesa madre, dedicata a San Domenico, costruita nel Settecento, che presenta una pregevole facciata esterna e una sola navata. Degno di nota per il suo valore archeologico è il sito di località Punta Grande, che presenta i ruderi di una villa romana.

Il toponimo, dal trasparente significato, era “Mons Regalis”, nel latino medievale. La sua origine non è molto remota: l’attuale centro abitato fu costituito nel XVII secolo, e precisamente nell’anno 1681, per volere del nobile feudatario don Domenico Monreale, che lo fece edificare a qualche chilometro dal mare per motivi di sicurezza. Le attestazioni documentate certe a proposito del comune, seppur molto attendibili perché recenti, sono esigue e non riportano vicende storiche memorabili. È noto che tra il Quattrocento ed il Cinquecento la popolazione locale subì l’invasione dei pirati <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=TURCHI'>turchi</a>. Tra i secoli XVIII e XIX, la giurisdizione del casale, fu esercitata dalla nobile famiglia degli Alimena, duchi di Castrofilippo, i quali si occuparono anche del suo sviluppo economico e artistico. Il suo patrimonio artistico, anche a causa della costituzione moderna del nucleo urbano, presenta poche testimonianze storico-architettoniche, che documentano l’evoluzione della cultura nei secoli passati; tra esse merita menzione solo la chiesa madre, dedicata a San Domenico, costruita nel Settecento, che presenta una pregevole facciata esterna e una sola navata. Degno di nota per il suo valore archeologico è il sito di località Punta Grande, che presenta i ruderi di una villa romana.

Economia

Oltre che dei consueti uffici municipali e postali, è sede di stazione dei carabinieri. L’agricoltura produce cereali, frumento, ortaggi, uva, olive, agrumi e altra frutta (soprattutto mandorle); si pratica anche l’allevamento di ovini, equini e avicoli. L’industria è costituita da aziende di piccole e medie dimensioni, che operano nei comparti: estrattivo, alimentare, dei laterizi, della metallurgia, della cantieristica e dell’edilizia. Interessante è l’artigianato, in particolare quello specializzato nella lavorazione del legno e del ferro battuto. Il terziario si compone, oltre che di una sufficiente rete commerciale, anche dell’insieme dei servizi più qualificati, che comprendono quello bancario. Per il sociale mancano strutture di una certa rilevanza. Nelle scuole del posto si impartisce l’istruzione obbligatoria; per l’arricchimento culturale è presente la biblioteca civica. Le strutture ricettive offrono la sola possibilità di ristorazione. Per lo sport e il tempo libero sono a disposizione campi di calcio, da calcetto, da tennis, da basket e da pallavolo nonché una palestra. A livello sanitario è assicurato il servizio farmaceutico oltre all’assistenza di vari medici; è attivo il servizio di guardia medica (nel periodo estivo se ne attiva un altro per la zona balneare di Capo Rossello).

Oltre che dei consueti uffici municipali e postali, è sede di stazione dei carabinieri. L’agricoltura produce cereali, frumento, ortaggi, uva, olive, <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=AGRUMI'>agrumi</a> e altra frutta (soprattutto mandorle); si pratica anche l’allevamento di ovini, equini e avicoli. L’industria è costituita da aziende di piccole e medie dimensioni, che operano nei comparti: estrattivo, alimentare, dei laterizi, della metallurgia, della cantieristica e dell’edilizia. Interessante è l’artigianato, in particolare quello specializzato nella lavorazione del legno e del ferro battuto. Il terziario si compone, oltre che di una sufficiente rete commerciale, anche dell’insieme dei servizi più qualificati, che comprendono quello bancario. Per il sociale mancano strutture di una certa rilevanza. Nelle scuole del posto si impartisce l’istruzione obbligatoria; per l’arricchimento culturale è presente la biblioteca civica. Le strutture ricettive offrono la sola possibilità di ristorazione. Per lo sport e il tempo libero sono a disposizione campi di calcio, da calcetto, da tennis, da basket e da pallavolo nonché una palestra. A livello sanitario è assicurato il servizio farmaceutico oltre all’assistenza di vari medici; è attivo il servizio di guardia medica (nel periodo estivo se ne attiva un altro per la zona balneare di Capo Rossello).

Relazioni

Tra le mete turistiche più ambite della zona, offre la possibilità di gustare i piatti tipici della cucina locale e di effettuare piacevoli escursioni nei dintorni, godendo delle bellezze dell’ambiente naturale: interessanti sono la spiaggia bianca di Capo Rossello e la suggestiva Scala dei Turchi. Tra le manifestazioni folcloristiche o religiose si segnalano: le rappresentazioni teatrali e musicali “Costabianca”, tra luglio e agosto; le feste di San Calogero e San Giuseppe, ad agosto. Il Patrono, San Domenico, si festeggia l’8 agosto.

Tra le mete turistiche più ambite della zona, offre la possibilità di gustare i piatti tipici della cucina locale e di effettuare piacevoli escursioni nei dintorni, godendo delle bellezze dell’ambiente naturale: interessanti sono la spiaggia bianca di Capo Rossello e la suggestiva Scala dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=TURCHI'>Turchi</a>. Tra le manifestazioni folcloristiche o religiose si segnalano: le rappresentazioni teatrali e musicali “Costabianca”, tra luglio e agosto; le feste di San Calogero e San Giuseppe, ad agosto. Il Patrono, San Domenico, si festeggia l’8 agosto.

Località

Lido Rossello, Punta Grande, Stazione Ferroviaria

Lido Rossello, Punta Grande, Stazione Ferroviaria

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Realmonte rientra nell’Obiettivo "Convergenza" (che succede al precedente Obiettivo 1 della programmazione 2000-06). A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta ad accelerare il processo di convergenza degli Stati membri e delle regioni in ritardo di sviluppo migliorando le condizioni di crescita e di occupazione. I settori prioritari d'intervento sono i seguenti: qualità degli investimenti in capitale fisico e umano, sviluppo dell'innovazione e della società basata sulla conoscenza, adattabilità ai cambiamenti economici e sociali, tutela dell'ambiente, efficienza amministrativa. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell'11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.