Descrizione

Centro di origine medioevale con attività turistico-termale e industriale (legata principalmente allo sfruttamento delle cave di travertino). La comunità dei rapolanesi ha un indice di vecchiaia particolarmente elevato e si distribuisce anche nelle località di Armaiolo, Poggio Santa Cecilia, San Gemignanello, Serre di Rapolano e Modanella; in ciascuna di queste tre ultime sorge un  castello. Solo nel 1949 fu aggiunto il termine "Terme", che indica la presenza sul territorio di ricche sorgenti di acque solforose: discreti flussi turistici sono attratti non solo dalla salubrità delle acque termali ma anche dal ricco patrimonio artistico locale e dai suggestivi paesaggi. Nello stemma, ad esprimere genericamente sentimenti di coraggio e libertà, troviamo un leone rampante, con una rapa nella zampa destra, simbolo ricavato dal nome del paese. La concessione è contenuta in Regie lettere patenti del 1886.

Centro di origine medioevale con attività turistico-termale e industriale (legata principalmente allo sfruttamento delle cave di travertino). La comunità dei rapolanesi ha un indice di vecchiaia particolarmente elevato e si distribuisce anche nelle località di Armaiolo, Poggio Santa Cecilia, San Gemignanello, Serre di Rapolano e Modanella; in ciascuna di queste tre ultime sorge un  castello. Solo nel 1949 fu aggiunto il termine "Terme", che indica la presenza sul territorio di ricche sorgenti di acque solforose: discreti flussi turistici sono attratti non solo dalla salubrità delle acque termali ma anche dal ricco patrimonio artistico locale e dai suggestivi paesaggi. Nello stemma, ad esprimere genericamente sentimenti di coraggio e libertà, troviamo un leone rampante, con una rapa nella zampa destra, simbolo ricavato dal nome del paese. La concessione è contenuta in Regie lettere patenti del 1886.

Storia

L'attuale dimensione comunale risale alle riforme leopoldine  ma il sito sorse in età medievale con funzioni di difesa e di controllo sulla zona circostante, per la sua ottima posizione strategica. I numerosi ritrovamenti archeologici di Campo Muri fanno risalire le sue origini ancora più indietro nel tempo: i reperti sembrano dimostrare infatti la presenza di insediamenti etruschi e romani. Così pure è data per certa l'esistenza di una strada che congiungeva Siena alla Val di Chiana e a Chiusi. Fino al periodo granducale fu sempre oggetto di aspre contese per la sua posizione, come ricordano le distruzioni del castello negli anni 1208, 1233, 1253, 1306 e 1554 (quest'ultima in occasione della cosiddetta "guerra di Siena"). Dall'egemonia dei conti Scialenghi, passò, alla fine del XII sec., sotto quella di Siena e, in seguito, fu occupata da Firenze nel 1253; dette rifugio, quindi, ai fuoriusciti guelfi e poi a quelli ghibellini, fino a quando il governo senese si vide costretto, agli inizi del XVI secolo, a ordinare la distruzione delle sue mura fortificate. A testimonianza di quei secoli, fra gli altri monumenti, la stupenda porta dei Tintori e la Piazza del Castellare, nonché i numerosi edifici religiosi.

L'attuale dimensione comunale risale alle riforme leopoldine  ma il sito sorse in età medievale con funzioni di difesa e di controllo sulla zona circostante, per la sua ottima posizione strategica. I numerosi ritrovamenti archeologici di Campo Muri fanno risalire le sue origini ancora più indietro nel tempo: i reperti sembrano dimostrare infatti la presenza di insediamenti <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=TOS&parola=ETRUSCHI'>etruschi</a> e romani. Così pure è data per certa l'esistenza di una strada che congiungeva Siena alla Val di Chiana e a Chiusi. Fino al periodo granducale fu sempre oggetto di aspre contese per la sua posizione, come ricordano le distruzioni del castello negli anni 1208, 1233, 1253, 1306 e 1554 (quest'ultima in occasione della cosiddetta "<a target='_blank' href='vediNota.php?reg=TOS&parola=GUERRADISIENA'>guerra di Siena</a>"). Dall'egemonia dei conti Scialenghi, passò, alla fine del XII sec., sotto quella di Siena e, in seguito, fu occupata da Firenze nel 1253; dette rifugio, quindi, ai fuoriusciti <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=TOS&parola=GUELFI'>guelfi</a> e poi a quelli <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=TOS&parola=GHIBELLINI'>ghibellini</a>, fino a quando il governo senese si vide costretto, agli inizi del XVI secolo, a ordinare la distruzione delle sue mura fortificate. A testimonianza di quei secoli, fra gli altri monumenti, la stupenda porta dei Tintori e la Piazza del Castellare, nonché i numerosi edifici religiosi.

Economia

Anticamente l'economia era quasi esclusivamente basata sulle coltivazioni agricole di olivo e cereali, favorite dai terreni di argilla e calcare. Oggi, invece, si è prevalentemente industrializzata e la sua risorsa principale è costituita dalle cave di travertino ed inerti che danno vita ad un importante indotto nel settore della lavorazione del marmo. Anche le terme, già frequentate nel sec. XIII, sono come allora fonte di numerose attività, occupando, così, un posto di rilievo nel settore terziario locale. Le sorgenti da cui sgorgano le acque sulfuree sfruttate per i bagni, le inalazioni o la fangoterapia, si trovano raccolte attorno al capoluogo comunale; la temperatura dell'acqua è di circa 28 gradi alle terme di Armaiolo e di Madonna del Colle, mentre alle terme di Antica Querciaiolaia e di San Giovanni raggiunge i quaranta gradi e va dai 32 ai 35 gradi alle terme di San Giacomo e Pelacane. Sul territorio sono attive alcune aziende dei settori chimico-farmaceutico, elettronico, meccanico ed elettromeccanico e sono molto sviluppate le strutture sportive e ricettive legate al turismo, incrementato, oltre che dalle terme e dalle bellezze ambientali, dagli splendidi monumenti e dalla vivacità della vita culturale. Infatti, anche se non vi sono istituti d'istruzione secondaria superiore, l'Associazione filarmonica, il Teatro del Popolo e l'Associazione Settembre Rapolanese danno importanza e stimoli alla cultura della comunità, che ospita pure una mostra di arte contemporanea.

Anticamente l'economia era quasi esclusivamente basata sulle coltivazioni agricole di olivo e cereali, favorite dai terreni di argilla e calcare. Oggi, invece, si è prevalentemente industrializzata e la sua risorsa principale è costituita dalle cave di travertino ed inerti che danno vita ad un importante indotto nel settore della lavorazione del marmo. Anche le terme, già frequentate nel sec. XIII, sono come allora fonte di numerose attività, occupando, così, un posto di rilievo nel settore terziario locale. Le sorgenti da cui sgorgano le acque sulfuree sfruttate per i bagni, le inalazioni o la fangoterapia, si trovano raccolte attorno al capoluogo comunale; la temperatura dell'acqua è di circa 28 gradi alle terme di Armaiolo e di Madonna del Colle, mentre alle terme di Antica Querciaiolaia e di San Giovanni raggiunge i quaranta gradi e va dai 32 ai 35 gradi alle terme di San Giacomo e Pelacane. Sul territorio sono attive alcune aziende dei settori chimico-farmaceutico, elettronico, meccanico ed elettromeccanico e sono molto sviluppate le strutture sportive e ricettive legate al turismo, incrementato, oltre che dalle terme e dalle bellezze ambientali, dagli splendidi monumenti e dalla vivacità della vita culturale. Infatti, anche se non vi sono istituti d'istruzione secondaria superiore, l'Associazione filarmonica, il Teatro del Popolo e l'Associazione Settembre Rapolanese danno importanza e stimoli alla cultura della comunità, che ospita pure una mostra di arte contemporanea.

Relazioni

Meta di soggiorni termali per la cura con le acque dell'uricemia, dell'artrite e di malattie infettive della pelle, la località costituisce motivo di grande richiamo per alcune manifestazioni tradizionali, come la sagra del cinghiale, che si svolge in aprile, la festa del caffè, in maggio, nella frazione di Serre di Rapolano, la festa di Santa Caterina e gli appuntamenti del Settembre rapolanese, occasione in cui c'è anche una sagra del maiale. La patrona, Maria Santissima Assunta, si festeggia il 15 agosto.

Meta di soggiorni termali per la cura con le acque dell'uricemia, dell'artrite e di malattie infettive della pelle, la località costituisce motivo di grande richiamo per alcune manifestazioni tradizionali, come la sagra del cinghiale, che si svolge in aprile, la festa del caffè, in maggio, nella frazione di Serre di Rapolano, la festa di Santa Caterina e gli appuntamenti del Settembre rapolanese, occasione in cui c'è anche una sagra del maiale. La patrona, Maria Santissima Assunta, si festeggia il 15 agosto.

Località

Armaiolo, Ficaiole, Poggio Santa Cecilia, Serre di Rapolano, Terme San Giovanni

Armaiolo, Ficaiole, Poggio Santa Cecilia, Serre di Rapolano, Terme San Giovanni

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Rapolano Terme rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.