Descrizione

“Comune sparso” con sede in Borgo di Ranzo; di origini medievali, con un’economia basata soprattutto sulle tradizionali attività rurali, affiancate da una modestissima presenza industriale. I ranzesi, il cui indice di vecchiaia è eccezionalmente elevato, sono distribuiti tra numerosissime case sparse e le località Borgo di Ranzo, Calabria, Costa Bacelega, Aracà, Arma, Bonfigliara, Canata, Caneto, Conio, Costa Parrocchia, Degolla, Fantinone, Piazza e Ponterotto. Il territorio, montano, ha un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate. L’abitato, che, con i ruderi del castello medievale, ricorda la funzione difensiva dell’insediamento, mostra segni di espansione edilizia; immerso nel verde, ha un andamento plano-altimetrico vario. Lo stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, riporta il monogramma di Gesù (yhs), in caratteri gotici dorati, con la lettera h crociata nell’asta e cimata da una corona a tre punte; lo sfondo è azzurro.

“Comune sparso” con sede in Borgo di Ranzo; di origini medievali, con un’economia basata soprattutto sulle tradizionali attività rurali, affiancate da una modestissima presenza industriale. I ranzesi, il cui indice di vecchiaia è eccezionalmente elevato, sono distribuiti tra numerosissime case sparse e le località Borgo di Ranzo, Calabria, Costa Bacelega, Aracà, Arma, Bonfigliara, Canata, Caneto, Conio, Costa Parrocchia, Degolla, Fantinone, Piazza e Ponterotto. Il territorio, montano, ha un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate. L’abitato, che, con i ruderi del castello medievale, ricorda la funzione difensiva dell’insediamento, mostra segni di espansione edilizia; immerso nel verde, ha un andamento plano-altimetrico vario. Lo stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, riporta il monogramma di Gesù (yhs), in caratteri gotici dorati, con la lettera h crociata nell’asta e cimata da una corona a tre punte; lo sfondo è azzurro.

Storia

Attestata, come Rancio, a partire dal XIII secolo, deriva il toponimo dal nome latino di persona RANTIUS. Possedimento dei marchesi di Clavesana, nella seconda metà del Trecento fu da questi venduta alla repubblica marinara di Genova che, dopo il susseguirsi, nei secoli XIV e XV, delle dominazioni dei Visconti, dei francesi e del marchese del Monferrato, ritrovò temporaneamente la sua potenza con Andrea Doria, nel Cinquecento. Coinvolta nelle lotte che imperversarono nella zona, sul finire del XVIII secolo si aprì all’occupazione napoleonica, durante la quale fu aggregata all’impero francese. La storia successiva all’annessione al regno dei Savoia, disposta dal congresso di Vienna, non fa registrare avvenimenti di grande rilevanza. Verso la fine degli anni Venti fu unita a Borghetto d’Arroscia, recuperando l’autonomia amministrativa nel 1947. Tra le testimonianze storico-architettoniche, oltre ai pochi resti del castello dei Clavesana, spiccano: la seicentesca parrocchiale di San Donato; quella dell’Assunta, risalente al Quattrocento, a Bacelega, e la chiesa di San Pantaleo, di origini medievali, preceduta da un portico, con affreschi cinquecenteschi.

Attestata, come Rancio, a partire dal XIII secolo, deriva il toponimo dal nome latino di persona RANTIUS. Possedimento dei marchesi di Clavesana, nella seconda metà del Trecento fu da questi venduta alla <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LIG&parola=REPUBBLICAMARINARADIGENOVA'>repubblica marinara di Genova</a> che, dopo il susseguirsi, nei secoli XIV e XV, delle dominazioni dei Visconti, dei francesi e del marchese del Monferrato, ritrovò temporaneamente la sua potenza con <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LIG&parola=ANDREADORIA'>Andrea Doria</a>, nel Cinquecento. Coinvolta nelle lotte che imperversarono nella zona, sul finire del XVIII secolo si aprì all’occupazione napoleonica, durante la quale fu aggregata all’impero francese. La storia successiva all’annessione al regno dei Savoia, disposta dal <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LIG&parola=CONGRESSODIVIENNA'>congresso di Vienna</a>, non fa registrare avvenimenti di grande rilevanza. Verso la fine degli anni Venti fu unita a Borghetto d’Arroscia, recuperando l’autonomia amministrativa nel 1947. Tra le testimonianze storico-architettoniche, oltre ai pochi resti del castello dei Clavesana, spiccano: la seicentesca parrocchiale di San Donato; quella dell’Assunta, risalente al Quattrocento, a Bacelega, e la chiesa di San Pantaleo, di origini medievali, preceduta da un portico, con affreschi cinquecenteschi.

Economia

Sul posto manca una stazione dei carabinieri, per cui le funzioni di autorità di pubblica sicurezza sono, all’occorrenza, esercitate dal sindaco. L’agricoltura, basata sulla produzione di ortaggi, olive, uva e altra frutta, è integrata dall’allevamento di bovini, suini e caprini. L’industria, limitata a qualche piccola azienda alimentare ed edile, non ha ancora avuto un adeguato sviluppo. Modesta è anche la presenza del terziario: non sono forniti servizi più qualificati, come quello bancario; la rete commerciale è sufficiente al soddisfacimento delle esigenze primarie della popolazione. Nelle scuole del posto si impartisce soltanto l'istruzione elementare; si può però usufruire di una biblioteca per l’arricchimento culturale. Le strutture ricettive offrono possibilità sia di ristorazione che di soggiorno, mentre l’assenza di una farmacia rende necessario spostarsi altrove anche per i servizi sanitari di base.

Sul posto manca una stazione dei carabinieri, per cui le funzioni di autorità di pubblica sicurezza sono, all’occorrenza, esercitate dal sindaco. L’agricoltura, basata sulla produzione di ortaggi, olive, uva e altra frutta, è integrata dall’allevamento di bovini, suini e caprini. L’industria, limitata a qualche piccola azienda alimentare ed edile, non ha ancora avuto un adeguato sviluppo. Modesta è anche la presenza del terziario: non sono forniti servizi più qualificati, come quello bancario; la rete commerciale è sufficiente al soddisfacimento delle esigenze primarie della popolazione. Nelle scuole del posto si impartisce soltanto l'istruzione elementare; si può però usufruire di una biblioteca per l’arricchimento culturale. Le strutture ricettive offrono possibilità sia di ristorazione che di soggiorno, mentre l’assenza di una farmacia rende necessario spostarsi altrove anche per i servizi sanitari di base.

Relazioni

Sebbene non registri un significativo movimento di turisti, offre a quanti vi si rechino la possibilità di trascorrervi rilassanti soggiorni, godendo di una suggestiva cornice paesaggistica e praticando la pesca nelle acque del torrente Arroscia. È poco frequentata per lavoro, a causa del modesto livello delle sue attività produttive, che non consentono di assorbire neppure tutta la manodopera locale; diffuso è il pendolarismo verso le aree più sviluppate. I rapporti con i comuni vicini non sono particolarmente intensi; a essi gli abitanti si rivolgono anche per frequentare le altre scuole dell’obbligo e gli istituti d’istruzione secondaria di secondo grado, oltre che per usufruire dei servizi non forniti sul posto. Tra le manifestazioni tradizionali meritano di essere citate: la fiera di San Rocco e la festa di San Bernardo, che si svolgono, a Costa Bacelega, il 16 e il 20 agosto; la fiera del martedì dopo Pasqua, in località Canosa, e la festa dell’Assunta, a Bacelega, il 15 agosto. Il Patrono, San Donato, viene festeggiato il 7 agosto.

Sebbene non registri un significativo movimento di turisti, offre a quanti vi si rechino la possibilità di trascorrervi rilassanti soggiorni, godendo di una suggestiva cornice paesaggistica e praticando la pesca nelle acque del torrente Arroscia. È poco frequentata per lavoro, a causa del modesto livello delle sue attività produttive, che non consentono di assorbire neppure tutta la manodopera locale; diffuso è il pendolarismo verso le aree più sviluppate. I rapporti con i comuni vicini non sono particolarmente intensi; a essi gli abitanti si rivolgono anche per frequentare le altre scuole dell’obbligo e gli istituti d’istruzione secondaria di secondo grado, oltre che per usufruire dei servizi non forniti sul posto. Tra le manifestazioni tradizionali meritano di essere citate: la fiera di San Rocco e la festa di San Bernardo, che si svolgono, a Costa Bacelega, il 16 e il 20 agosto; la fiera del martedì dopo Pasqua, in località Canosa, e la festa dell’Assunta, a Bacelega, il 15 agosto. Il Patrono, San Donato, viene festeggiato il 7 agosto.

Località

Aracà, Arma, Bacelega Parrocchia, Bonfigliara, Borgo di Ranzo, Calabria, Canata, Caneto, Conio, Costa Bacelega, Costa Parrocchia, Degolla, Faldo, Fantinone, Piazza, Ponterotto

Aracà, Arma, Bacelega Parrocchia, Bonfigliara, Borgo di Ranzo, Calabria, Canata, Caneto, Conio, Costa Bacelega, Costa Parrocchia, Degolla, Faldo, Fantinone, Piazza, Ponterotto

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Ranzo rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.