Descrizione

Cittadina collinare, di origine antica, che basa la sua economia sulle tradizionali attività agricole. I raffadalesi, con un indice di vecchiaia nella media, sono concentrati per la maggior parte nel capoluogo comunale; il resto della popolazione è distribuita tra numerosissime case sparse. Il territorio presenta un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche accentuate. L’abitato, che sorge posto su uno sperone collinoso tra belle campagne, mostra forti segni di espansione edilizia.

Cittadina collinare, di origine antica, che basa la sua economia sulle tradizionali attività agricole. I raffadalesi, con un indice di vecchiaia nella media, sono concentrati per la maggior parte nel capoluogo comunale; il resto della popolazione è distribuita tra numerosissime case sparse. Il territorio presenta un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche accentuate. L’abitato, che sorge posto su uno sperone collinoso tra belle campagne, mostra forti segni di espansione edilizia.

Storia

Sembra certa l’origine araba del toponimo, da “rahl”, “rahal”, ‘sosta, casale’, ma sussistono ancora dubbi sull’etimo della sua parte finale, da “Ali” secondo alcuni, da “fad l”, ‘superiore, eccellente’, secondo altri. La sua origine risale all’epoca antica, come testimoniano numerosi reperti archeologici rinvenute nella zona. Le attestazioni documentate a tal proposito sono esigue, così come le vicende che contraddistinsero l’antico casale sono prive di eventi memorabili. Quando, nel secolo XI, i saraceni furono scacciati dai normanni, la giurisdizione del feudo fu esercitata dal nobile signore Girolamo Montaperto. L’attuale nucleo urbano, fu costituito, però, con “licentia populandi”, nell’anno 1507, dal feudatario Filippo di Montaperto, i cui discendenti regnarono fino al 1812, anno in cui furono aboliti i diritti feudali. Del suo patrimonio artistico meritano di essere segnalati: il palazzo di Montaperto, costruito nel XVIII secolo; la chiesa madre, edificata dai signori di Montaperto nell’anno 1574, al cui interno si conserva una tomba d’epoca romana, risalente al III secolo d.C. Poco lontano dal centro abitato è possibile ammirare i reperti archeologici dei siti di Monte Guastanella e di Monte Grotticelle, che presentano cavità sepolcrali; la necropoli risalente al IV millennio a.C., situata presso la montagna di Pietra Rossa.

Sembra certa l’origine <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=ARABA'>araba</a> del toponimo, da “rahl”, “rahal”, ‘sosta, casale’, ma sussistono ancora dubbi sull’etimo della sua parte finale, da “Ali” secondo alcuni, da “fad l”, ‘superiore, eccellente’, secondo altri. La sua origine risale all’epoca antica, come testimoniano numerosi reperti archeologici rinvenute nella zona. Le attestazioni documentate a tal proposito sono esigue, così come le vicende che contraddistinsero l’antico casale sono prive di eventi memorabili. Quando, nel secolo XI, i <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=SARACENI'>saraceni</a> furono scacciati dai <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=NORMANNI'>normanni</a>, la giurisdizione del feudo fu esercitata dal nobile signore Girolamo Montaperto. L’attuale nucleo urbano, fu costituito, però, con “licentia populandi”, nell’anno 1507, dal feudatario Filippo di Montaperto, i cui discendenti regnarono fino al 1812, anno in cui furono aboliti i diritti feudali. Del suo patrimonio artistico meritano di essere segnalati: il palazzo di Montaperto, costruito nel XVIII secolo; la chiesa madre, edificata dai signori di Montaperto nell’anno 1574, al cui interno si conserva una tomba d’epoca romana, risalente al III secolo d.C. Poco lontano dal centro abitato è possibile ammirare i reperti archeologici dei siti di Monte Guastanella e di Monte Grotticelle, che presentano cavità sepolcrali; la necropoli risalente al IV millennio a.C., situata presso la montagna di Pietra Rossa.

Economia

Oltre che dei consueti uffici municipali e postali, è sede di stazione dei carabinieri. Il settore primario è presente con la produzione di cereali, frumento, ortaggi, foraggi, uva, olive, agrumi e altra frutta (soprattutto mandorle e pistacchi) nonché con l’allevamento di bovini, suini, ovini, caprini, equini e avicoli. Il settore economico secondario è costituito da aziende che operano nei comparti: alimentare, della cantieristica, dei materiali da costruzione, metallurgico, della produzione e distribuzione di energia elettrica e dell’edilizia. Il terziario si compone di una sufficiente rete commerciale oltre che dell’insieme dei servizi più qualificati, che comprendono quello bancario. Tra le strutture sociali figura un asilo nido. Nelle scuole del posto si impartisce l’istruzione obbligatoria; per l’istruzione secondaria di secondo grado è necessario rivolgersi altrove. L’arricchimento culturale è favorito dalla biblioteca comunale, da quella del circolo culturale e da quella della parrocchia San Giovanni Bosco. Alla diffusione dell’informazione e della cultura provvede anche un’emittente radiotelevisiva. Le strutture ricettive offrono la sola possibilità di ristorazione. Per gli appassionati dello sport sono a disposizione un campo sportivo, uno da tennis e un palazzetto dello sport. A livello sanitario, localmente è assicurato il servizio farmaceutico.

Oltre che dei consueti uffici municipali e postali, è sede di stazione dei carabinieri. Il settore primario è presente con la produzione di cereali, frumento, ortaggi, foraggi, uva, olive, <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=AGRUMI'>agrumi</a> e altra frutta (soprattutto mandorle e pistacchi) nonché con l’allevamento di bovini, suini, ovini, caprini, equini e avicoli. Il settore economico secondario è costituito da aziende che operano nei comparti: alimentare, della cantieristica, dei materiali da costruzione, metallurgico, della produzione e distribuzione di energia elettrica e dell’edilizia. Il terziario si compone di una sufficiente rete commerciale oltre che dell’insieme dei servizi più qualificati, che comprendono quello bancario. Tra le strutture sociali figura un asilo nido. Nelle scuole del posto si impartisce l’istruzione obbligatoria; per l’istruzione secondaria di secondo grado è necessario rivolgersi altrove. L’arricchimento culturale è favorito dalla biblioteca comunale, da quella del circolo culturale e da quella della parrocchia San Giovanni Bosco. Alla diffusione dell’informazione e della cultura provvede anche un’emittente radiotelevisiva. Le strutture ricettive offrono la sola possibilità di ristorazione. Per gli appassionati dello sport sono a disposizione un campo sportivo, uno da tennis e un palazzetto dello sport. A livello sanitario, localmente è assicurato il servizio farmaceutico.

Relazioni

La mancanza di strutture ricettive non permette una piena valorizzazione delle potenzialità turistiche del comprensorio comunale. L’ambiente fatto di quiete e aria salubre, caratterizzato da una cornice paesaggistica deliziosa e incontaminata è attiguo alla riviera meridionale con le sue meravigliose spiagge e a interessanti siti archeologici; sarebbe in grado, pertanto, di attirare sul posto un discreto numero di visitatori. I rapporti con i comuni vicini non sono molto intensi: gli abitanti vi si rivolgono, oltre che per motivi di studio, anche per l’espletamento di pratiche burocratiche. Nel periodo natalizio si possono gustare alcune specialità gastronomiche quali “i purciddati”, strudel riempiti con fichi secchi e mandorle triturate e il pane con i fichi. Tra le manifestazioni si segnalano: il carnevale, con sfilata di carri allegorici e degustazioni di dolci tipici; la festa del primo maggio; la fiera della Madonna degli Infermi, a luglio; la festa della Madonna del Rosario, a ottobre. La Patrona, Santa Oliva, si festeggia il lunedì successivo alla seconda domenica di luglio.

La mancanza di strutture ricettive non permette una piena valorizzazione delle potenzialità turistiche del comprensorio comunale. L’ambiente fatto di quiete e aria salubre, caratterizzato da una cornice paesaggistica deliziosa e incontaminata è attiguo alla riviera meridionale con le sue meravigliose spiagge e a interessanti siti archeologici; sarebbe in grado, pertanto, di attirare sul posto un discreto numero di visitatori. I rapporti con i comuni vicini non sono molto intensi: gli abitanti vi si rivolgono, oltre che per motivi di studio, anche per l’espletamento di pratiche burocratiche. Nel periodo natalizio si possono gustare alcune specialità gastronomiche quali “i purciddati”, strudel riempiti con fichi secchi e mandorle triturate e il pane con i fichi. Tra le manifestazioni si segnalano: il carnevale, con sfilata di carri allegorici e degustazioni di dolci tipici; la festa del primo maggio; la fiera della Madonna degli Infermi, a luglio; la festa della Madonna del Rosario, a ottobre. La Patrona, Santa Oliva, si festeggia il lunedì successivo alla seconda domenica di luglio.

Località

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Raffadali rientra nell’Obiettivo "Convergenza" (che succede al precedente Obiettivo 1 della programmazione 2000-06). A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta ad accelerare il processo di convergenza degli Stati membri e delle regioni in ritardo di sviluppo migliorando le condizioni di crescita e di occupazione. I settori prioritari d'intervento sono i seguenti: qualità degli investimenti in capitale fisico e umano, sviluppo dell'innovazione e della società basata sulla conoscenza, adattabilità ai cambiamenti economici e sociali, tutela dell'ambiente, efficienza amministrativa. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell'11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.