Descrizione

Comune collinare, di origine antica; basa la sua economia sulla tradizionale attività agricola e zootecnica. I putifigaresi, che presentano un indice di vecchiaia nella media, vivono per la maggior parte nel capoluogo comunale; solo pochi si distribuiscono in case sparse. Il territorio ha un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate. L'abitato, interessato da espansione edilizia, si estende su una piatta altura, lungo le principali vie di comunicazione stradale; il suo andamento plano-altimetrico è tipico collinare. Lo stemma comunale, semipartito troncato, è stato concesso con Decreto del Presidente della Repubblica. La prima sezione, azzurra, raffigura un'aquila d'argento; nel secondo campo, dorato, spicca un toro nero; lo sfondo rosso della terza partizione, infine, è attraversato da un fiume azzurro, con flutti argentati, defluente in banda. La redazione non ne ha ottenuto l'autorizzazione alla riproduzione.

Comune collinare, di origine antica; basa la sua economia sulla tradizionale attività agricola e zootecnica. I putifigaresi, che presentano un indice di vecchiaia nella media, vivono per la maggior parte nel capoluogo comunale; solo pochi si distribuiscono in case sparse. Il territorio ha un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate. L'abitato, interessato da espansione edilizia, si estende su una piatta altura, lungo le principali vie di comunicazione stradale; il suo andamento plano-altimetrico è tipico collinare. Lo stemma comunale, semipartito troncato, è stato concesso con Decreto del Presidente della Repubblica. La prima sezione, azzurra, raffigura un'aquila d'argento; nel secondo campo, dorato, spicca un toro nero; lo sfondo rosso della terza partizione, infine, è attraversato da un fiume azzurro, con flutti argentati, defluente in banda. La redazione non ne ha ottenuto l'autorizzazione alla riproduzione.

Storia

La sua denominazione, che nella parlata locale è “Putivigàri” o “Potivigàri”, deriva dal sardo logudorese “Púttu” ‘pozzo' e dal fitonimo FICUS ‘fico'. Le sue origini risalgono al periodo antico. In epoca medievale appartenne alla curatoria di Fiolinas, nel Giudicato di Logudoro. Con la morte di Adelasia di Torres, sopraggiunta nel 1255, divenne possedimento dei Doria, i quali ressero il governo locale per diverso tempo. Nel corso del XV secolo venne ceduta su decisione di Alfonso V d'Aragona a Pietro Boyl, il quale ne progettò l'impianto generale, vi fece costruire nuove abitazioni e ristrutturare l'antico palazzo baronale. Non è particolarmente ricca di monumenti che diano testimonianza della sua antica storia. Tuttavia, sono degni di essere menzionati: la parrocchiale, intitolata a Nostra Signora de S'Ena Frisca e la domus de janas di monte Siseri (una delle più grandi della Sardegna), scavata in una collina di tufo trachitico di colore rosato.

La sua denominazione, che nella parlata locale è “Putivigàri” o “Potivigàri”, deriva dal sardo <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=LOGUDORESE'>logudorese</a> “Púttu” ‘pozzo' e dal fitonimo FICUS ‘fico'. Le sue origini risalgono al periodo antico. In epoca medievale appartenne alla <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=CURATORIA'>curatoria</a> di Fiolinas, nel <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=GIUDICATODILOGUDORO'>Giudicato di Logudoro</a>. Con la morte di Adelasia di Torres, sopraggiunta nel 1255, divenne possedimento dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=DORIA'>Doria</a>, i quali ressero il governo locale per diverso tempo. Nel corso del XV secolo venne ceduta su decisione di <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=ALFONSOVDARAGONA'>Alfonso V d'Aragona</a> a Pietro Boyl, il quale ne progettò l'impianto generale, vi fece costruire nuove abitazioni e ristrutturare l'antico palazzo baronale. Non è particolarmente ricca di monumenti che diano testimonianza della sua antica storia. Tuttavia, sono degni di essere menzionati: la parrocchiale, intitolata a Nostra Signora de S'Ena Frisca e la <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=DOMUSDEJANAS'>domus de janas</a> di monte Siseri (una delle più grandi della Sardegna), scavata in una collina di tufo trachitico di colore rosato.

Economia

È sede di Pro Loco e di stazione dei carabinieri. Nell'economia locale l'agricoltura conserva un ruolo importante: si producono cereali, frumento, ortaggi, foraggi, viti, ulivi e frutta e si pratica l'allevamento di bovini, suini, ovini, caprini, equini e avicoli. L'industria è pressoché inesistente: le uniche realtà produttive presenti riguardano, infatti, il solo settore edile. Modesta è anche la presenza del terziario: non sono forniti servizi più qualificati, come quello bancario, e la rete distributiva è appena sufficiente al soddisfacimento delle esigenze primarie della popolazione. Per il sociale, lo sport e il tempo libero mancano strutture di una certa rilevanza. Le scuole locali assicurano la frequenza delle classi materne, elementari e medie. È presente una biblioteca civica per l'arricchimento culturale. L'apparato ricettivo offre possibilità di ristorazione ma non di soggiorno. A livello sanitario è assicurato il solo servizio farmaceutico.

È sede di Pro Loco e di stazione dei carabinieri. Nell'economia locale l'agricoltura conserva un ruolo importante: si producono cereali, frumento, ortaggi, foraggi, viti, ulivi e frutta e si pratica l'allevamento di bovini, suini, ovini, caprini, equini e avicoli. L'industria è pressoché inesistente: le uniche realtà produttive presenti riguardano, infatti, il solo settore edile. Modesta è anche la presenza del terziario: non sono forniti servizi più qualificati, come quello bancario, e la rete distributiva è appena sufficiente al soddisfacimento delle esigenze primarie della popolazione. Per il sociale, lo sport e il tempo libero mancano strutture di una certa rilevanza. Le scuole locali assicurano la frequenza delle classi materne, elementari e medie. È presente una biblioteca civica per l'arricchimento culturale. L'apparato ricettivo offre possibilità di ristorazione ma non di soggiorno. A livello sanitario è assicurato il solo servizio farmaceutico.

Relazioni

Pur non essendo meta di significativo afflusso turistico offre a quanti vi si rechino la possibilità di effettuare delle piacevoli e rilassanti escursioni nell'ambiente naturale circostante, in particolar modo sui vicini monti Maiore e Crasta e lungo il lago di Cuga. I rapporti con i comuni del circondario non sono molto intensi: gli abitanti vi si rivolgono, oltre che per motivi di studio, anche per usufruire dei servizi non disponibili sul posto. Tra le manifestazioni ricorrenti si segnalano: la festa del “Turismo equestre” con inaugurazione di una nuova “ipovia” (sentiero percorribile a cavallo), a maggio; la mostra micologica ed etnografica durante la quale si espongono diverse varietà di funghi raccolte nel territorio e il concorso fotografico “Flora e Fauna della Sardegna”, entrambe nella prima settimana di novembre; la rappresentazione natalizia del “Presepe vivente” con ambientazione sarda e quella della Natività, accompagnata dalla recitazione di brani in sardo. La festa patronale, in onore della Beata Vergine di S'Ena Frisca, si celebra la terza domenica di maggio. Il giorno di astensione dal lavoro è il lunedì successivo.

Pur non essendo meta di significativo afflusso turistico offre a quanti vi si rechino la possibilità di effettuare delle piacevoli e rilassanti escursioni nell'ambiente naturale circostante, in particolar modo sui vicini monti Maiore e Crasta e lungo il lago di Cuga. I rapporti con i comuni del circondario non sono molto intensi: gli abitanti vi si rivolgono, oltre che per motivi di studio, anche per usufruire dei servizi non disponibili sul posto. Tra le manifestazioni ricorrenti si segnalano: la festa del “Turismo equestre” con inaugurazione di una nuova “ipovia” (sentiero percorribile a cavallo), a maggio; la mostra micologica ed etnografica durante la quale si espongono diverse varietà di funghi raccolte nel territorio e il concorso fotografico “Flora e Fauna della Sardegna”, entrambe nella prima settimana di novembre; la rappresentazione natalizia del “Presepe vivente” con ambientazione sarda e quella della Natività, accompagnata dalla recitazione di brani in sardo. La festa patronale, in onore della Beata Vergine di S'Ena Frisca, si celebra la terza domenica di maggio. Il giorno di astensione dal lavoro è il lunedì successivo.

Località

Fondi europei 2021-2027

Comune di Putifigari in "phasing-in", appartenente, cioè, a quelle aree che -già comprese nell'Obiettivo 1 nel periodo di programmazione comunitaria 2000-2006- nel nuovo ciclo di programmazione 2007-2013, grazie ai progressi economici compiuti, passano nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione" e sono oggetto di finanziamenti speciali in virtù del loro precedente status di territori Obiettivo 1. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell'11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.