Descrizione
Comune collinare, fondato nel Medioevo in un territorio popolato fin dalla preistoria; la sua economia si basa sulle tradizionali attività rurali, sul turismo e su alcune recenti iniziative in campo industriale, legate soprattutto alla presenza nel comprensorio comunale di alcune sorgenti di acque minerali (nonostante tutto, fanno registrare valori negativi i saldi del movimento demografico, sia naturale che migratorio). Buona parte dei pratellesi, il cui indice di vecchiaia è nella media, si distribuisce nelle numerose case sparse che costellano il territorio comunale; il resto della comunità risiede nelle località di Mastrati e Palombisci e nel capoluogo comunale. Quest’ultimo sorge su un colle, dal quale domina la verdeggiante vallata del fiume Lete, occupata prevalentemente da seminativi arborati di pianura e di collina; folti boschi di latifoglie coprono invece le pendici e la cima del monte Cappella, che si erge alle spalle dell’abitato, offrendo rifugio a numerosi animali selvatici (ricci, lepri, volpi, faine, tassi e cinghiali). Nello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, è raffigurato un leone d’argento su fondo nero.
Storia
Come attesta il rinvenimento in località Roccavecchia di reperti databili al neolitico, fu frequentata fin dalla preistoria e in seguito fu popolata dai sanniti; l’attuale abitato, tuttavia, venne fondato tra il IX e il X secolo per difendersi dalle incursioni dei saraceni. Casale della vicina Prata Sannita, ne seguì le vicende storiche fino al 1806, anno dell’abolizione del feudalesimo nell’Italia meridionale; alla fine dell’Ottocento fu aggregata a Prata Sannita e nel 1907 divenne autonoma. Durante la seconda guerra mondiale è stata sottoposta a pesanti bombardamenti, essendosi i tedeschi rifugiati nell’abitato, dopo averne cacciato gli abitanti. Il toponimo è un diminutivo formato su “Prata”, termine che deriva dal latino PRATA, ‘prati’. Tra le testimonianze del passato si segnalano la chiesa settecentesca di San Nicola di Bari e i resti di un insediamento sannita in località Monte Cavuto.
Economia
La comunità pratellese è riuscita a conciliare il progresso con i contenuti spirituali e materiali della tradizione, conservando uno stile di vita a misura d’uomo. Le attività rurali, rivolte soprattutto alla produzione di cereali, costituiscono ancora un’importante risorsa economica; l’economia pratellese comunque ha conosciuto un significativo sviluppo del settore secondario, che annovera, tra l’altro, una cartiera e uno stabilimento per l’imbottigliamento delle acque minerali; poco sviluppato appare, invece, il terziario, che non include servizi più qualificati, come quello bancario e le assicurazioni. La presenza di squadre sportive è indice di vivacità e spirito di iniziativa. La dotazione di strutture e servizi di pubblica utilità presenta diverse lacune: dispone degli ordinari uffici municipali e postali, di una stazione dei carabinieri e di scuole per l’istruzione primaria e secondaria di primo grado; per quanto riguarda l’assistenza sanitaria può contare sulla farmacia e su un presidio di guardia medica; tuttavia, è priva di strutture culturali di rilievo e l’apparato ricettivo, nel complesso assai modesto, non include strutture per il soggiorno.
Relazioni
È più che giustificata l’attenzione che i turisti mostrano per questi luoghi: il territorio comunale abbonda di sorgenti sulfuree, ferruginose e magnesiache, già sfruttate nell’Ottocento per bagni e bevande, come dimostrano i resti di uno stabilimento termale; i boschi ombrosi, popolati da un ricco campionario di specie faunistiche, invitano a salutari passeggiate nella natura; nelle limpide acque del fiume Lete, inoltre, è possibile praticare la pesca alla trota. Contribuiscono a richiamare visitatori alcune manifestazioni legate soprattutto alla gastronomia locale: si ricordano le sagre della pannocchia e dei tagliarelli e fagioli, che si svolgono nel mese di agosto. La festa del Patrono, San Nicola, si celebra il 10 maggio.
Località
Malle, Mastrati, Palombisci
Fondi europei 2021-2027
Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Pratella rientra nell’Obiettivo "Convergenza" (che succede al precedente Obiettivo 1 della programmazione 2000-06). A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta ad accelerare il processo di convergenza degli Stati membri e delle regioni in ritardo di sviluppo migliorando le condizioni di crescita e di occupazione. I settori prioritari d'intervento sono i seguenti: qualità degli investimenti in capitale fisico e umano, sviluppo dell'innovazione e della società basata sulla conoscenza, adattabilità ai cambiamenti economici e sociali, tutela dell'ambiente, efficienza amministrativa. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell'11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.
- Popolazione 1.565
- Lat 41° 24' 18,99'' 41.40527500
- Long 14° 10' 42,0'' 14.17833333
- CAP 81010
- Prefisso 0823
- Codice ISTAT 061064
- Codice Catasto G995
- Altitudine slm 152 mt
- zona clim./gradi giorno
Riscaldamento: dal 15/11 al 31/03 per 10 ore/giorno C/1363 - Superficie 34.44 Km2
- Densità 45,44 ab/Km2
- Sismicità Zona 2
- Alba 07:32
- Tramonto 16:37
- Romualdo Cacciola
- Via Roma
- 81010 (CE) Campania
- protocollo@pec.pratella.gov.it
- r.cacciola1@gmail.com
- www.comune.pratella.ce.it
- 82001970613