Descrizione
“Comune sparso”, con sede in località Prata Sannita Superiore; sorto nel Medioevo in un territorio popolato fin dalla preistoria; vive dei proventi dell’agricoltura ma si dedica con profitto anche al turismo e ad alcune attività industriali. La maggior parte dei pratesi, il cui indice di vecchiaia è nella media, si distribuisce nel capoluogo comunale, situato su un pianoro, nella località di Prata Sannita Inferiore, tipico borgo medievale dominato da un massiccio castello, e in numerose case sparse sui fondi; il resto della comunità risiede in alcuni piccoli aggregati urbani (Casaminiera, Collelungo, Fragneto, La Piana, Pescheto, Sant’Agostino e Tartari). Il territorio comunale, classificato collinare, fa registrare sensibili oscillazioni altimetriche: a est dell’abitato si erge, infatti, il monte Favaracchi, coperto da boschi di castagni, querce e faggi, in parte distrutti per far posto ai pascoli, mentre dalla parte opposta si distende la valle del fiume Lete, regno dei seminativi e degli oliveti. Sullo sfondo azzurro dello stemma comunale, concesso con Decreto del Capo del Governo, campeggia una croce latina d’argento, posta su una campagna erbosa e sovrastata da tre stelle d’oro.
Storia
Popolata fin dalla preistoria, come conferma il rinvenimento in località Sant’Agostino di reperti databili al paleolitico, fu in seguito abitata dai sanniti. In seguito alle incursioni saracene vi fu fondata l’odierna Prata Sannita Inferiore, che ben presto fu munita di un castello. Dopo aver fatto parte del ducato di Benevento, venne inserita nella baronia di Boiano, insieme con le vicine Fontegreca, Gallo, Letino, Pratella e Valle; nel corso dei secoli vide succedersi alla sua guida numerosi signori: si ricordano i Buscione, costruttori del castello, i Pandone, cui pervenne nel XV secolo, i Lannoi, i Villani-Carafa e gli Invitti. Nel Cinquecento gran parte della popolazione, non sopportando la dominazione dei signori di quel periodo, abbandonò la località di Prata Sannita Inferiore e si trasferì nell’attuale abitato. Il toponimo, menzionato in Catalogus Baronum (1150-1168), deriva dal latino PRATA, ‘prati’; la specificazione deriva da SAMNIUM, antico nome del territorio compreso tra l’Abruzzo e i Monti Picentini, che aveva come nucleo il Matese. Il patrimonio storico-architettonico annovera i resti del castello medievale, munito di quattro torri cilindriche, la parrocchiale di San Pancrazio, eretta con molta probabilità nel Seicento, e il quattrocentesco convento di San Francesco, nel cui chiostro si osservano originali capitelli di gusto gotico; si ricordano, inoltre, i ruderi del convento di Sant’Agostino e il ponte medievale che attraversa il fiume Lete.
Economia
Il quadro delle risorse economiche locali evidenzia il ruolo di primo piano ancora rivestito dalle attività rurali, in particolare dall’olivicoltura, il cui prodotto viene trasformato sul posto in un olio dalle eccellenti proprietà organolettiche; è largamente praticato anche l’allevamento di bovini e ovini. L’industria fa mostra di una certa vivacità nel comparto dei componenti elettronici mentre il terziario annovera una rete distributiva in grado di far fronte alle basilari esigenze della comunità e servizi qualificati, come quello bancario. Sede degli ordinari uffici municipali e postali e di una stazione dei carabinieri, è provvisto di scuole per l’istruzione primaria e secondaria di primo grado e di una biblioteca comunale; usufruisce, inoltre, dell’assistenza sanitaria fornita dalla farmacia; l’apparato ricettivo, tuttavia, è privo di strutture per il soggiorno.
Relazioni
La presenza dei rigogliosi boschi, popolati da numerose specie animali (cinghiali, lepri, volpi e i più rari lupo e gatto selvatico) e la possibilità di praticare la pesca alla trota nelle acque del fiume Lete sono alcuni dei motivi che giustificano la crescente attenzione che viene rivolta a questi luoghi dal movimento turistico. I contatti con l’esterno sono favoriti anche da alcune manifestazioni di buon richiamo, come lo “Zecchino d’oro” (6 gennaio), il “Carnevale pratese” e la mostra dell’artigianato (inizio agosto). Il Patrono, San Pancrazio, si festeggia il 12 maggio.
Località
Collelungo, Prata Sannita Inferiore, Prata Sannita Superiore
Fondi europei 2021-2027
Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Prata Sannita rientra nell’Obiettivo "Convergenza" (che succede al precedente Obiettivo 1 della programmazione 2000-06). A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta ad accelerare il processo di convergenza degli Stati membri e delle regioni in ritardo di sviluppo migliorando le condizioni di crescita e di occupazione. I settori prioritari d'intervento sono i seguenti: qualità degli investimenti in capitale fisico e umano, sviluppo dell'innovazione e della società basata sulla conoscenza, adattabilità ai cambiamenti economici e sociali, tutela dell'ambiente, efficienza amministrativa. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell'11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.
- Popolazione 1.502
- Lat 41° 25' 55,90'' 41.43219444
- Long 14° 12' 12,3'' 14.20334167
- CAP 81010
- Prefisso 0823
- Codice ISTAT 061063
- Codice Catasto G991
- Altitudine slm 333 mt
- zona clim./gradi giorno
Riscaldamento: dal 1/11 al 15/04 per 12 ore/giorno D/1673 - Superficie 21.12 Km2
- Densità 71,12 ab/Km2
- Sismicità Zona 2
- Alba 07:32
- Tramonto 16:37
- Domenico Scuncio
- Via Cantone,17
- 81010 (CE) Campania
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- comune.pratasannita.ce@virgilio.it
- sindaco.pratasannita.ce@asmepec.it
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- demografici.pratasannita.ce@asmepec.it
- www.comune.pratasannita.ce.it
- 82000710614