Descrizione

Cittadina rivierasca, di origine medievale, che basa la sua economia sulle attività marittime e agricole, affiancate da un crescente sviluppo del turismo. È, infatti, una rinomata stazione balneare. I pozzallesi, con un indice di vecchiaia inferiore alla media, sono concentrati per la maggior parte nel capoluogo comunale; il resto della popolazione è distribuita nei nuclei urbani minori di Bosco Pisana, Bove Marino, Carpentera, Grottelle, Palamentano, Tegolaio e in numerose case sparse. Il territorio, classificato di collina, presenta un profilo geometrico ondulato, con variazioni altimetriche non molto accentuate. L’abitato, con impianto urbanistico moderno, caratterizzato da alcuni sontuosi palazzi elegantemente decorati e piccole chiese non molto sfarzose, è interessato da forte crescita edilizia. Lo stemma comunale, concesso con Regio Decreto, raffigura, in campo azzurro, una torre d’argento fondata sul mare, accostata, da un lato, da una piccola nave e, in un cantone del capo, da una stella d’argento a cinque raggi, cinta dal motto: SECVNDIS VENTIS. Lo stemma usato dal comune è quello riprodotto in alto.

Cittadina rivierasca, di origine medievale, che basa la sua economia sulle attività marittime e agricole, affiancate da un crescente sviluppo del turismo. È, infatti, una rinomata stazione balneare. I pozzallesi, con un indice di vecchiaia inferiore alla media, sono concentrati per la maggior parte nel capoluogo comunale; il resto della popolazione è distribuita nei nuclei urbani minori di Bosco Pisana, Bove Marino, Carpentera, Grottelle, Palamentano, Tegolaio e in numerose case sparse. Il territorio, classificato di collina, presenta un profilo geometrico ondulato, con variazioni altimetriche non molto accentuate. L’abitato, con impianto urbanistico moderno, caratterizzato da alcuni sontuosi palazzi elegantemente decorati e piccole chiese non molto sfarzose, è interessato da forte crescita edilizia. Lo stemma comunale, concesso con Regio Decreto, raffigura, in campo azzurro, una torre d’argento fondata sul mare, accostata, da un lato, da una piccola nave e, in un cantone del capo, da una stella d’argento a cinque raggi, cinta dal motto: SECVNDIS VENTIS. Lo stemma usato dal comune è quello riprodotto in alto.

Storia

Sulle origini del toponimo, in siciliano “Puzzaddu”, le ipotesi più accreditate sono due: secondo alcuni deriva da “petia”, ‘pezzo’; secondo altri da PUTEUM, ‘pozzo’, probabilmente per la presenza di un pozzo nelle vicinanze. La sua origine risale all’epoca medievale e precisamente al periodo in cui la giurisdizione del feudo era esercitata dalla contea di Modica. Le attestazioni documentate certe a proposito della costituzione dell’originario nucleo, però, si hanno con l’avvento al potere del signore Manfredi Chiaromonte, il quale fece edificare una banchina o “caricatore” sul porto, per gli scambi commerciali. Nel XIV secolo l’amministrazione del casale passò nelle mani di Giovanni Bernardo Cabrera, il quale fece costruire una torre di difesa, sul porto, per proteggere il “caricatore”. Tra le testimonianze storico-architettoniche dei secoli passati si ricordano: la chiesa di Santa Maria di Porto Salvo, ricostruita nel XVIII secolo, e precisamente nell’anno 1740; la chiesa madre, Madonna del Rosario, dedicata a San Pietro, costruita tra il 1878 e il 1937 (presenta una facciata a due ordini, tre navate e tre portali); la parrocchiale di San Giovanni Battista, eretta nel 1960; la chiesa di San Paolo, costruita nel 1967, caratteristica per gli arredi realizzati in materiale povero; i ruderi della Torre Cabrera, fondata nel 1429.

Sulle origini del toponimo, in siciliano “Puzzaddu”, le ipotesi più accreditate sono due: secondo alcuni deriva da “petia”, ‘pezzo’; secondo altri da PUTEUM, ‘pozzo’, probabilmente per la presenza di un pozzo nelle vicinanze. La sua origine risale all’epoca medievale e precisamente al periodo in cui la giurisdizione del feudo era esercitata dalla contea di Modica. Le attestazioni documentate certe a proposito della costituzione dell’originario nucleo, però, si hanno con l’avvento al potere del signore Manfredi Chiaromonte, il quale fece edificare una banchina o “caricatore” sul porto, per gli scambi commerciali. Nel XIV secolo l’amministrazione del casale passò nelle mani di Giovanni Bernardo Cabrera, il quale fece costruire una torre di difesa, sul porto, per proteggere il “caricatore”. Tra le testimonianze storico-architettoniche dei secoli passati si ricordano: la chiesa di Santa Maria di Porto Salvo, ricostruita nel XVIII secolo, e precisamente nell’anno 1740; la chiesa madre, Madonna del Rosario, dedicata a San Pietro, costruita tra il 1878 e il 1937 (presenta una facciata a due ordini, tre navate e tre portali); la parrocchiale di San Giovanni Battista, eretta nel 1960; la chiesa di San Paolo, costruita nel 1967, caratteristica per gli arredi realizzati in materiale povero; i ruderi della Torre Cabrera, fondata nel 1429.

Economia

È sede di Pro Loco e di stazione dei carabinieri. L’agricoltura produce cereali, frumento, ortaggi, foraggi, uva, olive, agrumi e altra frutta; si allevano bovini, suini e avicoli. L’industria è costituita da aziende che operano nei comparti: della pesca, lattiero-caseario, alimentare, tessile, della tipografia, del vetro, dei materiali da costruzione, dei laterizi, della metallurgia, della cantieristica, dei mobili, della produzione e distribuzione di energia elettrica e dell’edilizia. È presente il servizio bancario. Tra le strutture sociali figurano asili nido. Le strutture scolastiche locali garantiscono la frequenza delle scuole dell’obbligo, di un istituto tecnico nautico e di un istituto tecnico commerciale. Per l’arricchimento culturale è presente la biblioteca civica. Alla diffusione della cultura e dell’informazione provvedono anche un’attività radiotelevisiva e periodici locali. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione e di soggiorno. Per gli appassionati dello sport sono a disposizione una palestra, campi di calcio, da tennis, da basket, da pallavolo e una piscina. È assicurato il solo servizio farmaceutico.

È sede di Pro Loco e di stazione dei carabinieri. L’agricoltura produce cereali, frumento, ortaggi, foraggi, uva, olive, <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=AGRUMI'>agrumi</a> e altra frutta; si allevano bovini, suini e avicoli. L’industria è costituita da aziende che operano nei comparti: della pesca, lattiero-caseario, alimentare, tessile, della tipografia, del vetro, dei materiali da costruzione, dei laterizi, della metallurgia, della cantieristica, dei mobili, della produzione e distribuzione di energia elettrica e dell’edilizia. È presente il servizio bancario. Tra le strutture sociali figurano asili nido. Le strutture scolastiche locali garantiscono la frequenza delle scuole dell’obbligo, di un istituto tecnico nautico e di un istituto tecnico commerciale. Per l’arricchimento culturale è presente la biblioteca civica. Alla diffusione della cultura e dell’informazione provvedono anche un’attività radiotelevisiva e periodici locali. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione e di soggiorno. Per gli appassionati dello sport sono a disposizione una palestra, campi di calcio, da tennis, da basket, da pallavolo e una piscina. È assicurato il solo servizio farmaceutico.

Relazioni

La bellezza del suo territorio, adiacente al mare (insignito della Bandiera Blu d’Europa 2003 da parte della “Fondazione europea per l’educazione all’ambiente”), è un valido motivo per attirare un discreto numero di turisti. La presenza, poi, delle bonifiche degli stagni salati, che rappresentano l’ultima tappa degli uccelli migratori verso l’Africa, attira, inoltre, numerosi appassionati di bird-watching. Offre anche l’opportunità di gustare i semplici ma genuini piatti della gastronomia locale: la pasta “co niuru de sicci”, la pasta con la bottarga, la pasta “co masculinu”, i “capudduzzi”, i biscotti alle mandorle. Tra le manifestazioni si ricordano: i suggestivi riti della Settimana Santa; la fiera dell’ultimo sabato, ogni mese; la sagra del pesce, ad agosto. La Patrona, la Madonna del Rosario, si festeggia il 7 ottobre.

La bellezza del suo territorio, adiacente al mare (insignito della Bandiera Blu d’Europa 2003 da parte della “Fondazione europea per l’educazione all’ambiente”), è un valido motivo per attirare un discreto numero di turisti. La presenza, poi, delle bonifiche degli stagni salati, che rappresentano l’ultima tappa degli uccelli migratori verso l’Africa, attira, inoltre, numerosi appassionati di bird-watching. Offre anche l’opportunità di gustare i semplici ma genuini piatti della gastronomia locale: la pasta “co niuru de sicci”, la pasta con la bottarga, la pasta “co masculinu”, i “capudduzzi”, i biscotti alle mandorle. Tra le manifestazioni si ricordano: i suggestivi riti della Settimana Santa; la fiera dell’ultimo sabato, ogni mese; la sagra del pesce, ad agosto. La Patrona, la Madonna del Rosario, si festeggia il 7 ottobre.

Località

Bosco Pisana

Bosco Pisana

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Pozzallo rientra nell’Obiettivo "Convergenza" (che succede al precedente Obiettivo 1 della programmazione 2000-06). A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta ad accelerare il processo di convergenza degli Stati membri e delle regioni in ritardo di sviluppo migliorando le condizioni di crescita e di occupazione. I settori prioritari d'intervento sono i seguenti: qualità degli investimenti in capitale fisico e umano, sviluppo dell'innovazione e della società basata sulla conoscenza, adattabilità ai cambiamenti economici e sociali, tutela dell'ambiente, efficienza amministrativa. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell'11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.