Descrizione

Centro di pianura, cui è stato concesso titolo di città con Decreto del Presidente della Repubblica. Di origine moderna, formato dalla recente fusione dei due comuni di Donada (che al censimento del 1991 aveva poco meno di 6.000 abitanti) e Contarina (che ne aveva quasi 9.000). La sua economia, che si fonda essenzialmente sull’agricoltura, con il passare del tempo ha sviluppato anche l’attività industriale. I portoviresi, il cui indice di vecchiaia è nella media, si distribuiscono la maggior parte nei due originari capoluoghi comunali e nelle località Ca’ Cappellino, Mea, Veniera, Villaregia, Ca’ Cappello e Porto Levante. Il territorio, di tipo lagunare, costeggiato e attraversato dal fiume Po, presenta un profilo geometrico regolare, con differenze altimetriche irrilevanti. L’abitato ha un andamento plano-altimetrico pianeggiante. Lo stemma comunale, partito, è stato concesso con Decreto del Presidente della Repubblica. Nella prima sezione, a sfondo verde, spicca una banda ondata di azzurro, con flutti argentati; nella seconda partizione, a sfondo rosso, si rappresenta un leone aureo, sormontato, dalle lettere maiuscole C e D, anch’esse dorate.

Centro di pianura, cui è stato concesso titolo di città con Decreto del Presidente della Repubblica. Di origine moderna, formato dalla recente fusione dei due comuni di Donada (che al censimento del 1991 aveva poco meno di 6.000 abitanti) e Contarina (che ne aveva quasi 9.000). La sua economia, che si fonda essenzialmente sull’agricoltura, con il passare del tempo ha sviluppato anche l’attività industriale. I portoviresi, il cui indice di vecchiaia è nella media, si distribuiscono la maggior parte nei due originari capoluoghi comunali e nelle località Ca’ Cappellino, Mea, Veniera, Villaregia, Ca’ Cappello e Porto Levante. Il territorio, di tipo lagunare, costeggiato e attraversato dal fiume <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=VEN&parola=PO'>Po</a>, presenta un profilo geometrico regolare, con differenze altimetriche irrilevanti. L’abitato ha un andamento plano-altimetrico pianeggiante. Lo stemma comunale, partito, è stato concesso con Decreto del Presidente della Repubblica. Nella prima sezione, a sfondo verde, spicca una banda ondata di azzurro, con flutti argentati; nella seconda partizione, a sfondo rosso, si rappresenta un leone aureo, sormontato, dalle lettere maiuscole C e D, anch’esse dorate.

Storia

La prima costituzione del comune risale al 1929, quando Contarina e Donada si fusero con altre località in un’unica entità amministrativa. Successivamente, però, i comuni originari ripresero ciascuno la propria autonomia; solo recentemente, successivamente al censimento del 1991, Contarina e Donada si sono unificate nuovamente in Porto Viro. Contarina sarebbe nata tra il XVI e il XVII secolo, su iniziativa della famiglia Contarini di Venezia, dal cui nome deriverebbe il toponimo; Donada (dal nome dei proprietari originari, i Donà delle Rose) sarebbe stata fondata da pescatori agli inizi del secolo XVIII. Il toponimo Porto Viro deriva dal luogo dove fu realizzato il taglio del fiume (al centro del delta del Po): era un piccolo insediamento sul mare Adriatico, a est dei cordoni di dune, alla foce del Gaurus, uno dei tanti fossi-canali che si intrecciavano nella zona. La storia, tanto di Contarina quanto di Donada, è povera di avvenimenti particolari. Le loro terre emersero in gran parte in seguito al taglio di Porto Viro, operato dalla repubblica di Venezia nei primi anni del Seicento per evitare l’interramento della laguna. Le vicende successive sono quelle che passano attraverso il tramonto di Venezia col trattato di Campoformio, l’assoggettamento agli austriaci nel regno del Lombardo-Veneto (1815) e, infine, il passaggio all’Italia nel 1866 con la terza guerra di indipendenza. La storia più recente è quella del Polesine, con la sua evoluzione e i suoi problemi. Emergenze monumentali e architettoniche di un qualche rilievo sono: a Contarina, la chiesa parrocchiale dedicata a S. Bartolomeo Apostolo (del secolo XVIII) fatta costruire dalla famiglia Contarini, il monumento ai Caduti e Villa Contarini-Carrer del ‘700 (oggi albergo); a Donada, la chiesa parrocchiale dedicata alla Visitazione di Maria Santissima, del 1858.

La prima costituzione del comune risale al 1929, quando Contarina e Donada si fusero con altre località in un’unica entità amministrativa. Successivamente, però, i comuni originari ripresero ciascuno la propria autonomia; solo recentemente, successivamente al censimento del 1991, Contarina e Donada si sono unificate nuovamente in Porto Viro. Contarina sarebbe nata tra il XVI e il XVII secolo, su iniziativa della famiglia Contarini di Venezia, dal cui nome deriverebbe il toponimo; Donada (dal nome dei proprietari originari, i Donà delle Rose) sarebbe stata fondata da pescatori agli inizi del secolo XVIII. Il toponimo Porto Viro deriva dal luogo dove fu realizzato il taglio del fiume (al centro del delta del <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=VEN&parola=PO'>Po</a>): era un piccolo insediamento sul mare Adriatico, a est dei cordoni di dune, alla foce del Gaurus, uno dei tanti fossi-canali che si intrecciavano nella zona. La storia, tanto di Contarina quanto di Donada, è povera di avvenimenti particolari. Le loro terre emersero in gran parte in seguito al taglio di Porto Viro, operato dalla repubblica di Venezia nei primi anni del Seicento per evitare l’interramento della laguna. Le vicende successive sono quelle che passano attraverso il tramonto di Venezia col <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=VEN&parola=TRATTATODICAMPOFORMIO'>trattato di Campoformio</a>, l’assoggettamento agli austriaci nel regno del <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=VEN&parola=LOMBARDOVENETO'>Lombardo-Veneto</a> (1815) e, infine, il passaggio all’Italia nel 1866 con la terza guerra di indipendenza. La storia più recente è quella del <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=VEN&parola=POLESINE'>Polesine</a>, con la sua evoluzione e i suoi problemi. Emergenze monumentali e architettoniche di un qualche rilievo sono: a Contarina, la chiesa parrocchiale dedicata a S. Bartolomeo Apostolo (del secolo XVIII) fatta costruire dalla famiglia Contarini, il monumento ai Caduti e Villa Contarini-Carrer del ‘700 (oggi albergo); a Donada, la chiesa parrocchiale dedicata alla Visitazione di Maria Santissima, del 1858.

Economia

L’economia è legata per tradizione alla coltivazione di cereali (in particolare frumento), ortaggi, foraggi, alberi da frutta e viti; si praticano la pesca e la piscicoltura, affiancata dall’allevamento di bovini, suini, caprini, equini e avicoli. L’industria è rappresentata da piccole aziende operanti nei comparti più disparati. La rete commerciale è sufficiente per le esigenze primarie della comunità; il servizio bancario completa il quadro del terziario. Tra le strutture sociali si annoverano centri di assistenza agli anziani, all’infanzia e ai disabili. Nelle scuole del posto è possibile frequentare le classi dell’obbligo e un istituto tecnico commerciale. Le strutture ricettive garantiscono la possibilità di ristorazione e di soggiorno; quelle sanitarie assicurano sia il servizio ospedaliero che quello farmaceutico.

L’economia è legata per tradizione alla coltivazione di cereali (in particolare frumento), ortaggi, foraggi, alberi da frutta e viti; si praticano la pesca e la piscicoltura, affiancata dall’allevamento di bovini, suini, caprini, equini e avicoli. L’industria è rappresentata da piccole aziende operanti nei comparti più disparati. La rete commerciale è sufficiente per le esigenze primarie della comunità; il servizio bancario completa il quadro del terziario. Tra le strutture sociali si annoverano centri di assistenza agli anziani, all’infanzia e ai disabili. Nelle scuole del posto è possibile frequentare le classi dell’obbligo e un istituto tecnico commerciale. Le strutture ricettive garantiscono la possibilità di ristorazione e di soggiorno; quelle sanitarie assicurano sia il servizio ospedaliero che quello farmaceutico.

Relazioni

Offre a quanti vi si rechino la possibilità di trascorrere rilassanti soggiorni o di praticare caccia e pesca sportiva. È abbastanza frequentata per lavoro grazie alla presenza di un discreto numero di attività commerciali e industriali che consentono un altrettanto discreto flusso di manodopera. I rapporti con i comuni del circondario non sono particolarmente intensi; a essi gli abitanti si rivolgono per l’espletamento dei servizi non disponibili sul posto. Tra le manifestazioni tradizionali si segnalano: la mostra cinofila internazionale, che si tiene solitamente il 30 marzo; la mostra di cani di pura razza con la conseguente selezione di questi ultimi (il 25 maggio); le mostre culturali accompagnate da musica, luna park e stand gastronomici (ad agosto). La festa patronale, dedicata alla Vergine Maria Madre della Chiesa, si celebra l’11 ottobre.

Offre a quanti vi si rechino la possibilità di trascorrere rilassanti soggiorni o di praticare caccia e pesca sportiva. È abbastanza frequentata per lavoro grazie alla presenza di un discreto numero di attività commerciali e industriali che consentono un altrettanto discreto flusso di manodopera. I rapporti con i comuni del circondario non sono particolarmente intensi; a essi gli abitanti si rivolgono per l’espletamento dei servizi non disponibili sul posto. Tra le manifestazioni tradizionali si segnalano: la mostra cinofila internazionale, che si tiene solitamente il 30 marzo; la mostra di cani di pura razza con la conseguente selezione di questi ultimi (il 25 maggio); le mostre culturali accompagnate da musica, luna park e stand gastronomici (ad agosto). La festa patronale, dedicata alla Vergine Maria Madre della Chiesa, si celebra l’11 ottobre.

Località

Ca' Cappellino, Ca' Cappello, Ca' Pesara, Ca' Pisani, Contarina, Donada, La Vallona, Mea, Porto Levante, Santa Margherita, Scanarello, Valli Destra Po Levante, Valli Lacustri, Veniera, Villaregia

Ca' Cappellino, Ca' Cappello, Ca' Pesara, Ca' Pisani, Contarina, Donada, La Vallona, Mea, Porto Levante, Santa Margherita, Scanarello, Valli Destra Po Levante, Valli Lacustri, Veniera, Villaregia

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Porto Viro rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.