Descrizione

Centro montano di origine alto medioevale, le cui attività sono caratterizzate dalla lavorazione del legno e dal turismo. La comunità dei poppesi, con un indice di vecchiaia molto alto, è costituita da più località, quali: Avena, Camaldoli, Carpineto, Certomondo, Fronsola, Lierna, Memmenano, Moggiona, Ponte a Poppi, Porrena, Quota, Raffinopoli, Sala, S. Martino Tremoleto. Il comune ha anche due isole amministrative: l'una, Badia Prataglia, con quasi mille residenti, tra Bibbiena, Chiusi della Verna e il confine provinciale, e l'altra, Riosecco, con poche decine di abitanti, tra Ortignano Raggiolo, Bibbinea e Castel Focognano. Il centro storico che si eleva rispetto al resto dell'abitato ha conservato un aspetto antico. Il paesaggio, con il fiume Arno e il torrente Solano, è caratterizzato da una vegetazione montana molto folta: in particolare sono famosi i fittissimi boschi di faggio e abete di Camaldoli. Il profilo geometrico del territorio si presenta molto irregolare e passa da un'altitudine minima di m 330 nella zona di Lagacciolo, a ovest del comune, all'altitudine massima di m 1.449 presso il Cotozzino nella zona di Camaldoli, a nord-est. I leoni raffigurati nello stemma, concesso con Decreto del Capo del Governo, ricordano i rami della famiglia Guidi, padrona del Castello, e furono inseriti nell'emblema da Francesco Guidi di Battifalle. Dopo la caduta dei Guidi, il comune mantenne le insegne precedenti aggiungendo il giglio fiorentino sostenuto da leoni.  

Centro montano di origine alto medioevale, le cui attività sono caratterizzate dalla lavorazione del legno e dal turismo. La comunità dei poppesi, con un indice di vecchiaia molto alto, è costituita da più località, quali: Avena, Camaldoli, Carpineto, Certomondo, Fronsola, Lierna, Memmenano, Moggiona, Ponte a Poppi, Porrena, Quota, Raffinopoli, Sala, S. Martino Tremoleto. Il comune ha anche due isole amministrative: l'una, Badia Prataglia, con quasi mille residenti, tra Bibbiena, Chiusi della Verna e il confine provinciale, e l'altra, Riosecco, con poche decine di abitanti, tra Ortignano Raggiolo, Bibbinea e Castel Focognano. Il centro storico che si eleva rispetto al resto dell'abitato ha conservato un aspetto antico. Il paesaggio, con il fiume Arno e il torrente Solano, è caratterizzato da una vegetazione montana molto folta: in particolare sono famosi i fittissimi boschi di faggio e abete di Camaldoli. Il profilo geometrico del territorio si presenta molto irregolare e passa da un'altitudine minima di m 330 nella zona di Lagacciolo, a ovest del comune, all'altitudine massima di m 1.449 presso il Cotozzino nella zona di <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=TOS&parola=CAMALDOLI'>Camaldoli</a>, a nord-est. I leoni raffigurati nello stemma, concesso con Decreto del Capo del Governo, ricordano i rami della famiglia Guidi, padrona del Castello, e furono inseriti nell'emblema da Francesco Guidi di Battifalle. Dopo la caduta dei Guidi, il comune mantenne le insegne precedenti aggiungendo il giglio fiorentino sostenuto da leoni.  

Storia

Numerosi resti etruschi sono stati ritrovati nelle zone meridionali del territorio comunale, nelle aree collinari di Avena e Bucena. In epoca romana la riva sinistra dell'Arno era percorsa per risalire il corso del fiume da Arezzo. La signoria dei Conti Guidi sulla zona trova la sua massima espressione nel castello, fatto costruire alla fine del 1200, che è considerato uno dei più importanti esempi di architettura del periodo medioevale. A Campaldino nel 1289 si svolse la storica, cruenta battaglia tra guelfi fiorentini e i ghibellini di Arezzo, che subirono una pesante sconfitta. I monumenti più importanti, numerosi e ammirevoli, sono la pieve romanica di Buiano, l'abbazia di San Fedele a Poppi, il castello, gli affreschi all'interno del Palazzo dei Conti Guidi, l'oratorio della Madonna del Morbo, la Chiesa di San Marco, la Chiesa di Certomondo nella piana di Campaldino, la chiesa dei SS. Donato e Mariano (ripristinata nel 1772) e il complesso monumentale dell'eremo di Camaldoli.  

Numerosi resti <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=TOS&parola=ETRUSCHI'>etruschi</a> sono stati ritrovati nelle zone meridionali del territorio comunale, nelle aree collinari di Avena e Bucena. In epoca romana la riva sinistra dell'Arno era percorsa per risalire il corso del fiume da Arezzo. La signoria dei Conti Guidi sulla zona trova la sua massima espressione nel castello, fatto costruire alla fine del 1200, che è considerato uno dei più importanti esempi di architettura del periodo medioevale. A <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=TOS&parola=CAMPALDINO'>Campaldino</a> nel 1289 si svolse la storica, cruenta battaglia tra <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=TOS&parola=GUELFI'>guelfi</a> fiorentini e i <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=TOS&parola=GHIBELLINI'>ghibellini</a> di Arezzo, che subirono una pesante sconfitta. I monumenti più importanti, numerosi e ammirevoli, sono la pieve romanica di Buiano, l'abbazia di San Fedele a Poppi, il castello, gli affreschi all'interno del Palazzo dei Conti Guidi, l'oratorio della Madonna del Morbo, la Chiesa di San Marco, la Chiesa di Certomondo nella piana di <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=TOS&parola=CAMPALDINO'>Campaldino</a>, la chiesa dei SS. Donato e Mariano (ripristinata nel 1772) e il complesso monumentale dell'eremo di <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=TOS&parola=CAMALDOLI'>Camaldoli</a>.  

Economia

L'economia può contare sia sull'agricoltura che sull'industria e sull'artigianato; quest'ultimo si interessa in particolare della fabbricazione di canne per organo tradizionale. L'industria si occupa prevalentemente del settore tessile e della lavorazione del legno soprattutto per l'arredamento; da rilevare anche l'allevamento del bestiame. Sono presenti uffici e strutture periferiche di enti ed associazioni provinciali e statali, nonché la sede della comunità montana della zona G. Il sistema dei servizi socio-sanitari offre due case di riposo, un centro accoglienza per i giovani e il centro sociale delle Chiese Avventiste; da rilevare una scuola professionale per infermieri, e le strutture ambulatoriali ordinarie e un centro di pronto intervento. La cultura trova buona possibilità di diffusione perché, oltre alle strutture scolastiche di base, vi sono un istituto professionale, un istituto tecnico commerciale ed un liceo scientifico nonché gli studi dell'emittente "Radio Italia 5". Soddisfacenti si possono ritenere le strutture a disposizione degli sportivi, che, oltre a poter seguire la locale squadra di calcio che milita nei campionati minori, possono usufruire di un campo da tennis e di uno da golf.  

L'economia può contare sia sull'agricoltura che sull'industria e sull'artigianato; quest'ultimo si interessa in particolare della fabbricazione di canne per organo tradizionale. L'industria si occupa prevalentemente del settore tessile e della lavorazione del legno soprattutto per l'arredamento; da rilevare anche l'allevamento del bestiame. Sono presenti uffici e strutture periferiche di enti ed associazioni provinciali e statali, nonché la sede della comunità montana della zona G. Il sistema dei servizi socio-sanitari offre due case di riposo, un centro accoglienza per i giovani e il centro sociale delle Chiese Avventiste; da rilevare una scuola professionale per infermieri, e le strutture ambulatoriali ordinarie e un centro di pronto intervento. La cultura trova buona possibilità di diffusione perché, oltre alle strutture scolastiche di base, vi sono un istituto professionale, un istituto tecnico commerciale ed un liceo scientifico nonché gli studi dell'emittente "Radio Italia 5". Soddisfacenti si possono ritenere le strutture a disposizione degli sportivi, che, oltre a poter seguire la locale squadra di calcio che milita nei campionati minori, possono usufruire di un campo da tennis e di uno da golf.  

Relazioni

Un elemento di forte richiamo, vicino al centro, è certamente l'eremo di Camaldoli, meta di un turismo religioso importante; anche gli altri monumenti e l'ambiente naturale circostante sono assai apprezzati dai numerosi visitatori che provengono da tutto il Valdarno e dai centri urbani di Arezzo e Firenze. Da menzionare eventi ricorrenti quali il premio letterario "Casentino", nel mese di luglio, e la mostra mercato dell'artigianato locale, che si tiene nello stesso periodo. Il richiamo della popolazione viene rafforzato dalla presenza di industrie che assorbono parecchia manodopera proveniente dai centri vicini. Il patrono S. Torello si festeggia il terzo lunedì dopo Pasqua. Dal 1990 è gemellata con Palafolls (Spagna).

Un elemento di forte richiamo, vicino al centro, è certamente l'eremo di <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=TOS&parola=CAMALDOLI'>Camaldoli</a>, meta di un turismo religioso importante; anche gli altri monumenti e l'ambiente naturale circostante sono assai apprezzati dai numerosi visitatori che provengono da tutto il Valdarno e dai centri urbani di Arezzo e Firenze. Da menzionare eventi ricorrenti quali il premio letterario "Casentino", nel mese di luglio, e la mostra mercato dell'artigianato locale, che si tiene nello stesso periodo. Il richiamo della popolazione viene rafforzato dalla presenza di industrie che assorbono parecchia manodopera proveniente dai centri vicini. Il patrono S. Torello si festeggia il terzo lunedì dopo Pasqua. Dal 1990 è gemellata con Palafolls (Spagna).

Località

Avena, Averna, Badia Prataglia, Becarino, Buiano, Camaldoli, Eremo, Lierna, Memmenano, Moggiona, Montanino, Porrena Alta, Quota, Riosecco, Sala, San Martino a Monte di Sotto, San Martino Tremoleto, Storca

Avena, Averna, Badia Prataglia, Becarino, Buiano, Camaldoli, Eremo, Lierna, Memmenano, Moggiona, Montanino, Porrena Alta, Quota, Riosecco, Sala, San Martino a Monte di Sotto, San Martino Tremoleto, Storca

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Poppi rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.