Descrizione

Comune collinare, di origini medievali, con un’economia di tipo agricolo e industriale. I pontedassini, che presentano un indice di vecchiaia molto elevato, sono distribuiti tra il capoluogo comunale, in cui si registra la maggiore concentrazione demografica, numerose case sparse e le località Bestagno e Villa Guardia-Villa Viani. Il territorio ha un profilo geometrico irregolare, con differenze di altitudine accentuate: si raggiungono i 732 metri di quota. L’abitato, dall’andamento plano-altimetrico vario, non fa registrare segni di espansione edilizia. Nello stemma comunale, concesso con Decreto del Capo del Governo, si rappresenta, in campo di cielo, un ponte di assi posto su un corso d’acqua (il fiume Impero) e sormontato da una palma.

Comune collinare, di origini medievali, con un’economia di tipo agricolo e industriale. I pontedassini, che presentano un indice di vecchiaia molto elevato, sono distribuiti tra il capoluogo comunale, in cui si registra la maggiore concentrazione demografica, numerose case sparse e le località Bestagno e Villa Guardia-Villa Viani. Il territorio ha un profilo geometrico irregolare, con differenze di altitudine accentuate: si raggiungono i 732 metri di quota. L’abitato, dall’andamento plano-altimetrico vario, non fa registrare segni di espansione edilizia. Nello stemma comunale, concesso con Decreto del Capo del Governo, si rappresenta, in campo di cielo, un ponte di assi posto su un corso d’acqua (il fiume Impero) e sormontato da una palma.

Storia

Citata sul finire del Duecento, col nome castrum Pontis Axii, un secolo dopo è attestata semplicemente come Assio. Mentre la prima parte del toponimo deriva da un antico ponte esistente nella zona, la seconda ha un’origine incerta, riportata da alcuni studiosi al personale latino ASSIUS o AXIUS. Possedimento dei vescovi di Albenga, fu da questi venduta al potente casato genovese dei Doria, verso la fine del XIII secolo. Divenuta, nel Quattrocento, il principale punto di riferimento per tutti i territori facenti parte della castellanìa di Bestagno, passò poi sotto i Savoia, venendo infeudata alle nobili famiglie degli Amoretti e dei Gambutti. Annessa al regno di Sardegna, all’indomani del congresso di Vienna, partecipò alle successive vicende del resto della regione. Tra le testimonianze storico-architettoniche figurano: numerosi resti di abitazioni civili, di epoca medievale; una torre quadrangolare, del Duecento, nei pressi della cappella di Santa Lucia; la parrocchiale di Santa Margherita, riedificata, nella seconda metà del XIX secolo, su un precedente edificio di culto, del Quattrocento, e in cui si può ammirare, tra l’altro, un pregevole trittico cinquecentesco; la chiesa cimiteriale di Santa Caterina, con facciata e portale del XIV secolo; la settecentesca parrocchiale di San Sebastiano, la chiesa di San Michele, della seconda metà del XIII secolo ma rifatta nel Seicento, e le imponenti rovine del castello medievale, a Bestagno; la parrocchiale della Madonna della Neve, costruita tra la fine del XVI e l’inizio del XVII secolo, e il seicentesco oratorio di San Carlo Borromeo, a Villa Guardia.

Citata sul finire del Duecento, col nome castrum Pontis Axii, un secolo dopo è attestata semplicemente come Assio. Mentre la prima parte del toponimo deriva da un antico ponte esistente nella zona, la seconda ha un’origine incerta, riportata da alcuni studiosi al personale latino ASSIUS o AXIUS. Possedimento dei vescovi di Albenga, fu da questi venduta al potente casato genovese dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LIG&parola=DORIA'>Doria</a>, verso la fine del XIII secolo. Divenuta, nel Quattrocento, il principale punto di riferimento per tutti i territori facenti parte della castellanìa di Bestagno, passò poi sotto i <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LIG&parola=SAVOIA'>Savoia</a>, venendo infeudata alle nobili famiglie degli Amoretti e dei Gambutti. Annessa al regno di Sardegna, all’indomani del <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LIG&parola=CONGRESSODIVIENNA'>congresso di Vienna</a>, partecipò alle successive vicende del resto della regione. Tra le testimonianze storico-architettoniche figurano: numerosi resti di abitazioni civili, di epoca medievale; una torre quadrangolare, del Duecento, nei pressi della cappella di Santa Lucia; la parrocchiale di Santa Margherita, riedificata, nella seconda metà del XIX secolo, su un precedente edificio di culto, del Quattrocento, e in cui si può ammirare, tra l’altro, un pregevole trittico cinquecentesco; la chiesa cimiteriale di Santa Caterina, con facciata e portale del XIV secolo; la settecentesca parrocchiale di San Sebastiano, la chiesa di San Michele, della seconda metà del XIII secolo ma rifatta nel Seicento, e le imponenti rovine del castello medievale, a Bestagno; la parrocchiale della Madonna della Neve, costruita tra la fine del XVI e l’inizio del XVII secolo, e il seicentesco oratorio di San Carlo Borromeo, a Villa Guardia.

Economia

Non è sede di particolari uffici, fatta eccezione per quelli destinati al funzionamento dei normali servizi municipali e postali. Sul posto manca una stazione dei carabinieri, per cui le funzioni di autorità di pubblica sicurezza sono, all’occorrenza, svolte dal sindaco. L’agricoltura, basata sulla produzione di ortaggi, olive, uva e altra frutta, è integrata dall’allevamento di bovini, ovini e caprini. È praticata anche la floricoltura. L’industria è costituita da piccole aziende che operano nei comparti alimentare (tra cui il lattiero-caseario), edile, della lavorazione del legno, della produzione e distribuzione di gas. Il terziario si compone della rete commerciale (di dimensioni modeste ma sufficiente a soddisfare le esigenze primarie della comunità) e dell’insieme dei servizi, che comprendono quello bancario. Tra le strutture sociali si registra la presenza di una casa di riposo. È possibile frequentare le scuole dell’obbligo; altre strutture culturali sono rappresentate da una biblioteca e dal singolare museo storico degli spaghetti. La capacità ricettiva è limitata alla sola ristorazione. A livello sanitario è assicurato il servizio farmaceutico.

Non è sede di particolari uffici, fatta eccezione per quelli destinati al funzionamento dei normali servizi municipali e postali. Sul posto manca una stazione dei carabinieri, per cui le funzioni di autorità di pubblica sicurezza sono, all’occorrenza, svolte dal sindaco. L’agricoltura, basata sulla produzione di ortaggi, olive, uva e altra frutta, è integrata dall’allevamento di bovini, ovini e caprini. È praticata anche la <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LIG&parola=FLORICOLTURA'>floricoltura</a>. L’industria è costituita da piccole aziende che operano nei comparti alimentare (tra cui il lattiero-caseario), edile, della lavorazione del legno, della produzione e distribuzione di gas. Il terziario si compone della rete commerciale (di dimensioni modeste ma sufficiente a soddisfare le esigenze primarie della comunità) e dell’insieme dei servizi, che comprendono quello bancario. Tra le strutture sociali si registra la presenza di una casa di riposo. È possibile frequentare le scuole dell’obbligo; altre strutture culturali sono rappresentate da una biblioteca e dal singolare museo storico degli spaghetti. La capacità ricettiva è limitata alla sola ristorazione. A livello sanitario è assicurato il servizio farmaceutico.

Relazioni

Sebbene non figuri tra le mete turistiche più celebrate della zona, offre a quanti vi si rechino la possibilità ammirarne il pregevole patrimonio storico-architettonico e godere del clima mite e di una suggestiva cornice paesaggistica. Abbastanza frequentata per lavoro, grazie alle sue attività produttive, che consentono un buon assorbimento di manodopera, intrattiene rapporti piuttosto intensi con il contiguo capoluogo di provincia e gli altri comuni del circondario, ai quali la popolazione si rivolge per l’istruzione secondaria di secondo grado e i servizi non forniti sul posto. Tra eventi ricorrenti, che allietano il borgo, vanno citate: la festa di San Pietro da Verona, la domenica successiva al 29 aprile; le fiere dell’11 giugno e del 27 ottobre. La festa della Patrona, Santa Margherita, si celebra il 20 luglio.

Sebbene non figuri tra le mete turistiche più celebrate della zona, offre a quanti vi si rechino la possibilità ammirarne il pregevole patrimonio storico-architettonico e godere del clima mite e di una suggestiva cornice paesaggistica. Abbastanza frequentata per lavoro, grazie alle sue attività produttive, che consentono un buon assorbimento di manodopera, intrattiene rapporti piuttosto intensi con il contiguo capoluogo di provincia e gli altri comuni del circondario, ai quali la popolazione si rivolge per l’istruzione secondaria di secondo grado e i servizi non forniti sul posto. Tra eventi ricorrenti, che allietano il borgo, vanno citate: la festa di San Pietro da Verona, la domenica successiva al 29 aprile; le fiere dell’11 giugno e del 27 ottobre. La festa della Patrona, Santa Margherita, si celebra il 20 luglio.

Località

Aribaga, Bestagno, Santa Lucia, Villa Guardia, Villa Viani, Villaggio San Giacomo

Aribaga, Bestagno, Santa Lucia, Villa Guardia, Villa Viani, Villaggio San Giacomo

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Pontedassio rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.