Descrizione

Piccola comunità, classificata “comune sparso” con sede in Maddalena. Di origine medievale, ha un’economia basata sulle tradizionali attività rurali e su un crescente sviluppo del turismo. I pontechianalesi, che presentano un indice di vecchiaia piuttosto elevato, vivono per la maggior parte nel capoluogo comunale e nelle località di Castello e Chianale. Il territorio, classificato montano e comprendente le aree speciali Lago di Pontechianale e Monviso (quest’ultimo raggiunge i 3.841 metri di quota), presenta un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate. L’abitato, interessato da un fenomeno di forte espansione edilizia, ha un andamento plano-altimetrico montuoso.

Piccola comunità, classificata “comune sparso” con sede in Maddalena. Di origine medievale, ha un’economia basata sulle tradizionali attività rurali e su un crescente sviluppo del turismo. I pontechianalesi, che presentano un indice di vecchiaia piuttosto elevato, vivono per la maggior parte nel capoluogo comunale e nelle località di Castello e Chianale. Il territorio, classificato montano e comprendente le aree speciali Lago di Pontechianale e <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=MONVISO'>Monviso</a> (quest’ultimo raggiunge i 3.841 metri di quota), presenta un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate. L’abitato, interessato da un fenomeno di forte espansione edilizia, ha un andamento plano-altimetrico montuoso.

Storia

Il toponimo sembrerebbe derivare dalla composizione di due aggettivi: “ponte” e “canale”, denominazioni riferite rispettivamente all’antico centro abitato e a una delle attuali località del comune. La documentazione medievale riporta “Pontum”, di palese significato. Dominio dei vescovi di Torino, fu feudo dei signori di Pont (XII secolo). Fu poi unita a Casteldelfino e a Brossasco, dei quali seguì le sorti. Nel 1190 pervenne ai marchesi di Saluzzo e loro rimase fino all’assorbimento di quelle terre da parte dei Savoia. Nel 1743 fu teatro di scontri tra truppe sabaude e franco-spagnole. Sotto il profilo storico-architettonico interessanti sono: il castello, che ebbe, sin dal 1276, anno della sua costruzione, funzione di sbarramento della Val Varaita, di cui non restano che pochi ruderi a testimonianza del suo aspetto medievale; la chiesa di San Lorenzo, che conserva al suo interno un prezioso altare ligneo intagliato risalente al Settecento; infine, la chiesa di Sant’Antonio, in stile romanico, con un pregevole campanile originario.

Il toponimo sembrerebbe derivare dalla composizione di due aggettivi: “ponte” e “canale”, denominazioni riferite rispettivamente all’antico centro abitato e a una delle attuali località del comune. La documentazione medievale riporta “Pontum”, di palese significato. Dominio dei vescovi di Torino, fu feudo dei signori di Pont (XII secolo). Fu poi unita a Casteldelfino e a Brossasco, dei quali seguì le sorti. Nel 1190 pervenne ai <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=MARCHESIDISALUZZO'>marchesi di Saluzzo</a> e loro rimase fino all’assorbimento di quelle terre da parte dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=SAVOIA'>Savoia</a>. Nel 1743 fu teatro di scontri tra truppe sabaude e franco-spagnole. Sotto il profilo storico-architettonico interessanti sono: il castello, che ebbe, sin dal 1276, anno della sua costruzione, funzione di sbarramento della Val Varaita, di cui non restano che pochi ruderi a testimonianza del suo aspetto medievale; la chiesa di San Lorenzo, che conserva al suo interno un prezioso altare ligneo intagliato risalente al Settecento; infine, la chiesa di Sant’Antonio, in stile romanico, con un pregevole campanile originario.

Economia

È sede di Pro Loco. Le caratteristiche orografiche dell’area hanno condizionato lo sviluppo dell’economia: esclusa la possibilità di praticare l’agricoltura su vasta scala, il settore primario è presente unicamente con l’allevamento di bovini, ovini, caprini, equini e avicoli. Per quanto riguarda l’aspetto industriale, esso è pressoché inesistente, se si eccettuano un’impresa di produzione di mobili, una di prodotti genericamente alimentari e piccolissime imprese operanti nel campo dell’edilizia. Anche se non sono forniti servizi più qualificati, come quello bancario, una sufficiente rete distributiva si aggiunge ai vari servizi, tra cui quello immobiliare, che completano il panorama del terziario. Non dispone di strutture sociali di una certa rilevanza. Le scuole del posto assicurano la frequenza delle sole classi elementari; manca una biblioteca per l’arricchimento culturale. Le strutture ricettive comprendono un’azienda agrituristica e offrono possibilità di ristorazione e di soggiorno. L’assenza della farmacia costringe i pontechianalesi a rivolgersi altrove anche per il servizio sanitario di base. Per lo sport e il tempo libero sono a disposizione un campo da tennis e da bocce.

È sede di Pro Loco. Le caratteristiche orografiche dell’area hanno condizionato lo sviluppo dell’economia: esclusa la possibilità di praticare l’agricoltura su vasta scala, il settore primario è presente unicamente con l’allevamento di bovini, ovini, caprini, equini e avicoli. Per quanto riguarda l’aspetto industriale, esso è pressoché inesistente, se si eccettuano un’impresa di produzione di mobili, una di prodotti genericamente alimentari e piccolissime imprese operanti nel campo dell’edilizia. Anche se non sono forniti servizi più qualificati, come quello bancario, una sufficiente rete distributiva si aggiunge ai vari servizi, tra cui quello immobiliare, che completano il panorama del terziario. Non dispone di strutture sociali di una certa rilevanza. Le scuole del posto assicurano la frequenza delle sole classi elementari; manca una biblioteca per l’arricchimento culturale. Le strutture ricettive comprendono un’azienda agrituristica e offrono possibilità di ristorazione e di soggiorno. L’assenza della farmacia costringe i pontechianalesi a rivolgersi altrove anche per il servizio sanitario di base. Per lo sport e il tempo libero sono a disposizione un campo da tennis e da bocce.

Relazioni

Inserita nello scenario naturale intatto della Valle Varaita, è il luogo ideale per chi ama la natura; offre agli amanti della montagna escursioni sul Monviso (a piedi, in bicicletta o a cavallo, con i cavalli “Merens”, particolarmente adatti ai percorsi di montagna), raggiungendo le confinanti Valli Maira a sud, il Po a nord e la regione francese del Queyras a ovest (quest’ultima attraverso il valico estivo Colle dell’Agnello); per gli sportivi mette a disposizione, oltre che le piste da sci, anche la possibilità di praticare la pesca, la canoa e il windsurf (nel grande bacino di Pontechianale) nonché deltaplano e parapendio. Le specialità gastronomiche locali sono “le ravioles” (gnocchetti di patate e toma), la polenta concia e i cruzetin. Tra le manifestazioni folcloristiche meritano di essere citate: “Chemin royal” (gara di sci alpinismo), a marzo; la festa di San Lorenzo, sempre ad agosto, con la processione in costume tradizionale; infine, in località Castello, ad agosto, si svolgono la festa “Nostra Dama” che si caratterizza per i fuochi d’artificio sul lago, e la festa di San Rocco. La festa patronale, dedicata a Santa Maria Maddalena, si celebra il 22 luglio.

Inserita nello scenario naturale intatto della Valle Varaita, è il luogo ideale per chi ama la natura; offre agli amanti della montagna escursioni sul <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=MONVISO'>Monviso</a> (a piedi, in bicicletta o a cavallo, con i cavalli “Merens”, particolarmente adatti ai percorsi di montagna), raggiungendo le confinanti Valli Maira a sud, il <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=PO'>Po</a> a nord e la regione francese del Queyras a ovest (quest’ultima attraverso il valico estivo Colle dell’Agnello); per gli sportivi mette a disposizione, oltre che le piste da sci, anche la possibilità di praticare la pesca, la canoa e il windsurf (nel grande bacino di Pontechianale) nonché deltaplano e parapendio. Le specialità gastronomiche locali sono “le ravioles” (gnocchetti di patate e <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=TOMA'>toma</a>), la polenta concia e i cruzetin. Tra le manifestazioni folcloristiche meritano di essere citate: “Chemin royal” (gara di sci alpinismo), a marzo; la festa di San Lorenzo, sempre ad agosto, con la processione in costume tradizionale; infine, in località Castello, ad agosto, si svolgono la festa “Nostra Dama” che si caratterizza per i fuochi d’artificio sul lago, e la festa di San Rocco. La festa patronale, dedicata a Santa Maria Maddalena, si celebra il 22 luglio.

Località

Castello, Chianale, Genzana, Lago di Pontechianale, Maddalena, Monviso, Villaretto

Castello, Chianale, Genzana, Lago di Pontechianale, Maddalena, Monviso, Villaretto

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Pontechianale rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.