Descrizione

Centro sorto su una pianura risultata dalle opere di bonifica di antiche paludi. Oltre al capoluogo comunale, che raccoglie solo poco più della metà degli abitanti, si registrano le località di Albinatico, Anchione, Vione ed altre minori nonché una miriade di case sparse, in cui è distribuito più di un terzo dei residenti. La popolazione, dei pontigiani, che trae sostentamento dalle attività della floricoltura e dall'industria manifatturiera delle calzature, è soggetta ad un lento ma progressivo invecchiamento. Legata alla moderna concezione urbanistica, l'espansione edilizia del centro si attua mediante la realizzazione di abitazioni unifamiliari o bifamiliari, alte al massimo due o tre piani. Estremamente regolari sono la morfologia e le caratteristiche paesaggistiche del territorio comunale, solcato dal torrente Pescia e dalle sue diramazioni Pescia di Collodi e Pescia Nuova. Bipartito, lo stemma, concesso con Regio Decreto, riporta nella prima metà il bue ed il giglio rosso, simboli del comune di Buggiano, da cui il nome chiaramente deriva (e di cui Ponte Buggianese ha fatto parte fino al 1883), e nella seconda metà un giglio sbocciato con i colori di Firenze, a cui si dovettero le opere di bonifica realizzate in Valdinievole.  

Centro sorto su una pianura risultata dalle opere di bonifica di antiche paludi. Oltre al capoluogo comunale, che raccoglie solo poco più della metà degli abitanti, si registrano le località di Albinatico, Anchione, Vione ed altre minori nonché una miriade di case sparse, in cui è distribuito più di un terzo dei residenti. La popolazione, dei pontigiani, che trae sostentamento dalle attività della floricoltura e dall'industria manifatturiera delle calzature, è soggetta ad un lento ma progressivo invecchiamento. Legata alla moderna concezione urbanistica, l'espansione edilizia del centro si attua mediante la realizzazione di abitazioni unifamiliari o bifamiliari, alte al massimo due o tre piani. Estremamente regolari sono la morfologia e le caratteristiche paesaggistiche del territorio comunale, solcato dal torrente Pescia e dalle sue diramazioni Pescia di Collodi e Pescia Nuova. Bipartito, lo stemma, concesso con Regio Decreto, riporta nella prima metà il bue ed il giglio rosso, simboli del comune di Buggiano, da cui il nome chiaramente deriva (e di cui Ponte Buggianese ha fatto parte fino al 1883), e nella seconda metà un giglio sbocciato con i colori di Firenze, a cui si dovettero le opere di bonifica realizzate in Valdinievole.  

Storia

Assai recenti le origini: è ricordata per la prima volta in un documento del 1745. I primi insediamenti, infatti, risalgono al XVII secolo, quando le bonifiche dell'area paludosa della Valdinievole, iniziate per opera della famiglia dei Medici, furono con successo portate a compimento dal granduca Pietro Leopoldo di Lorena, che, nel contempo, emanò provvedimenti particolari a sostegno dell'agricoltura. Le condizioni della Valdinievole, depressione paludosa e malsana, erano sì dovute alla particolare conformazione del territorio ma subirono un aggravamento proprio ad opera dei fiorentini che nel XV secolo istituirono addirittura una speciale commissione con il compito di creare nella zona un lago da adibire a riserva di pesca per la capitale: è questa l'origine del famoso "padule di Fucecchio" che fu sempre osteggiato vivacemente dalle popolazioni locali, condannate a vivere in un ambiente inospitale. Durante il Cinquecento, per volontà di Cosimo I de' Medici, l'estensione del lago aumentò determinando un drammatico decremento demografico nella regione; soltanto nel secolo successivo i prodromi dell'attuale coscienza ambientalista portarono a valutare l'impatto di questo costoso capriccio ed iniziarono le opere di irregimentazione delle acque e bonifica della pianura. Edifici degni di nota: il palazzo comunale, la chiesa di San Michele, la chiesa di San Leopoldo ad Albinatico.  

Assai recenti le origini: è ricordata per la prima volta in un documento del 1745. I primi insediamenti, infatti, risalgono al XVII secolo, quando le bonifiche dell'area paludosa della Valdinievole, iniziate per opera della famiglia dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=TOS&parola=MEDICI'>Medici</a>, furono con successo portate a compimento dal granduca Pietro Leopoldo di <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=TOS&parola=LORENA'>Lorena</a>, che, nel contempo, emanò provvedimenti particolari a sostegno dell'agricoltura. Le condizioni della Valdinievole, depressione paludosa e malsana, erano sì dovute alla particolare conformazione del territorio ma subirono un aggravamento proprio ad opera dei fiorentini che nel XV secolo istituirono addirittura una speciale commissione con il compito di creare nella zona un lago da adibire a riserva di pesca per la capitale: è questa l'origine del famoso "padule di Fucecchio" che fu sempre osteggiato vivacemente dalle popolazioni locali, condannate a vivere in un ambiente inospitale. Durante il Cinquecento, per volontà di Cosimo I de' <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=TOS&parola=MEDICI'>Medici</a>, l'estensione del lago aumentò determinando un drammatico decremento demografico nella regione; soltanto nel secolo successivo i prodromi dell'attuale coscienza ambientalista portarono a valutare l'impatto di questo costoso capriccio ed iniziarono le opere di irregimentazione delle acque e bonifica della pianura. Edifici degni di nota: il palazzo comunale, la chiesa di San Michele, la chiesa di San Leopoldo ad Albinatico.  

Economia

Il quadro offerto dal complesso delle attrezzature è quello di un centro in cui si vive in modo tranquillo, senza stimoli eccessivi. L'economia è incentrata sulla floricoltura, sull'industria calzaturiera e sulla produzione di semilavorati a quella destinati, cui si affiancano alcune attività artigianali nei settori della carta, dei tessuti, della lavorazione dei minerali non metalliferi. Scarno il panorama dei servizi: accanto a quelli ordinari, come l'ufficio postale, ed a quelli bancari, vi si trovano una villa-albergo per anziani, gli uffici del consorzio agrario provinciale di Pistoia, quelli del consorzio di bonifica "Padule di Fucecchio", e un distaccamento sanitario della USL in località Le Colmate. Le strutture scolastiche si limitano alle classi dell'obbligo. Per la pratica dello sport è disponibile un tennis club, mentre le strutture sanitarie sono limitate ai normali servizi ambulatoriali e di pronto intervento.  

Il quadro offerto dal complesso delle attrezzature è quello di un centro in cui si vive in modo tranquillo, senza stimoli eccessivi. L'economia è incentrata sulla floricoltura, sull'industria calzaturiera e sulla produzione di semilavorati a quella destinati, cui si affiancano alcune attività artigianali nei settori della carta, dei tessuti, della lavorazione dei minerali non metalliferi. Scarno il panorama dei servizi: accanto a quelli ordinari, come l'ufficio postale, ed a quelli bancari, vi si trovano una villa-albergo per anziani, gli uffici del consorzio agrario provinciale di Pistoia, quelli del consorzio di bonifica "Padule di Fucecchio", e un distaccamento sanitario della USL in località Le Colmate. Le strutture scolastiche si limitano alle classi dell'obbligo. Per la pratica dello sport è disponibile un tennis club, mentre le strutture sanitarie sono limitate ai normali servizi ambulatoriali e di pronto intervento.  

Relazioni

Un pregevole contributo all'economia nazionale è dato dal settore della floricoltura, in particolare dalla coltivazione del garofano, che dà alimento e ricchezza a tutta la Valdinievole: in questa parte della regione, infatti, serre e vivai si susseguono a soddisfare le esigenze di un mercato secondo a quello ligure probabilmente solo per notorietà; a favorire l'estensione e la ricchezza delle colture (non vanno trascurati gli impianti di asparagi e di specie orticole) contribuiscono l'eccezionale fertilità del terreno bonificato e la sconfinata disponibilità di acqua. Il quadro delle relazioni esterne non può chiudersi senza aver dato conto dell'impressione di vivacità ed operosità data dal brulicare continuo dei traffici e del pendolarismo dovuti ai rapporti istituzionali, industriali e commerciali che legano i diversi centri della zona. Un'occasione di aggregazione è offerta dalla festa della Santa Patrona, la Madonna del Buon Consiglio, che si celebra il 26 aprile. Tra i cittadini illustri Padre Filippo Cecchi, scolopio e professore di fisica, nonché direttore dell'Osservatorio Ximeniano di Firenze.    

Un pregevole contributo all'economia nazionale è dato dal settore della floricoltura, in particolare dalla coltivazione del garofano, che dà alimento e ricchezza a tutta la Valdinievole: in questa parte della regione, infatti, serre e vivai si susseguono a soddisfare le esigenze di un mercato secondo a quello ligure probabilmente solo per notorietà; a favorire l'estensione e la ricchezza delle colture (non vanno trascurati gli impianti di asparagi e di specie orticole) contribuiscono l'eccezionale fertilità del terreno bonificato e la sconfinata disponibilità di acqua. Il quadro delle relazioni esterne non può chiudersi senza aver dato conto dell'impressione di vivacità ed operosità data dal brulicare continuo dei traffici e del pendolarismo dovuti ai rapporti istituzionali, industriali e commerciali che legano i diversi centri della zona. Un'occasione di aggregazione è offerta dalla festa della Santa Patrona, la Madonna del Buon Consiglio, che si celebra il 26 aprile. Tra i cittadini illustri Padre Filippo Cecchi, scolopio e professore di fisica, nonché direttore dell'Osservatorio Ximeniano di Firenze.    

Località

Anchione, Margine Bassetti, Padule di Fucecchio, Ponte di Mingo, Vione

Anchione, Margine Bassetti, Padule di Fucecchio, Ponte di Mingo, Vione

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Ponte Buggianese rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.