Descrizione

Piccola comunità di montagna, classificata "comune sparso" con sede in località Ponna Superiore; di origine medioevale, ha un'economia essenzialmente agricola. I ponnesi, che presentano un indice di vecchiaia particolarmente superiore alla media, sono quasi tutti concentrati nel capoluogo comunale e, in misura assai minore, nelle località di Ponna Inferiore e di Ponna di Mezzo. Il territorio, che occupa la zona montana della Valle d'Intelvi, offre una veduta panoramica assai pregevole (con il lago di Lugano e la Valsolda sullo sfondo) e presenta un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche che comunque non superano i 1.589 metri sul livello del mare. L'abitato, che mostra segni evidenti di espansione edilizia, è immerso tra boschi di castagni e alpeggi, che un tempo costituivano le risorse più importanti del territorio.

Piccola comunità di montagna, classificata "comune sparso" con sede in località Ponna Superiore; di origine medioevale, ha un'economia essenzialmente agricola. I ponnesi, che presentano un indice di vecchiaia particolarmente superiore alla media, sono quasi tutti concentrati nel capoluogo comunale e, in misura assai minore, nelle località di Ponna Inferiore e di Ponna di Mezzo. Il territorio, che occupa la zona montana della Valle d'Intelvi, offre una veduta panoramica assai pregevole (con il <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=LAGODILUGANO'>lago di Lugano</a> e la Valsolda sullo sfondo) e presenta un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche che comunque non superano i 1.589 metri sul livello del mare. L'abitato, che mostra segni evidenti di espansione edilizia, è immerso tra boschi di castagni e alpeggi, che un tempo costituivano le risorse più importanti del territorio.

Storia

Sorge in un territorio che ha conosciuto la presenza umana sin da epoca preistorica, come prova il rinvenimento, all'inizio del XX secolo, di alcuni massi coppelliformi. La colonizzazione romana è testimoniata da numerosi reperti archeologici, prevalentemente tombe con suppellettili in terracotta. Tra il XII e il XIII secolo Ponna di Mezzo, nota allora come Casale, fu alle dipendenze del monastero di San Benedetto che sorgeva in Val Perlana. La storia di questo territorio è strettamente connessa a quella della città di Como alla cui giurisdizione appartenne in età comunale. Nel XIV secolo, insieme a Como, i tre nuclei di Ponna Inferiore, Ponna di Mezzo e Ponna Superiore passarono sotto la signoria dei Visconti per essere poi da questi infeudati, come gli altri centri facenti parte della Valle d'Intelvi, ai Rusconi. Al XVI secolo si data il passaggio alla famiglia Marliani e, al XVIII, a quella dei Riva-Andreotti. L'antica denominazione Pona, nota già nell'undicesimo secolo, fu sostituita da quella attuale soltanto nel 1870. La chiesa parrocchiale di Ponna Superiore, di origine romanica, deve l'aspetto attuale a un rifacimento del XVIII secolo, periodo al quale risalgono le opere conservate al suo interno, fra cui una tela raffigurante San Giacomo Apostolo, a cui la chiesa è dedicata. La chiesa parrocchiale di Ponna Inferiore, originariamente romanica e dedicata ai Ss. Gallo e Desiderio, conserva, nelle linee architettoniche, nelle opere pittoriche e nelle ricche decorazioni in stucco e scagliola, l'impronta della famiglia dei Barelli, artisti del luogo attivi nel XVIII secolo. Vanno, inoltre, menzionati l'oratorio di San Bartolomeo, a Ponna di Mezzo, e la Casa Museo della Civiltà Contadina, tipico esempio delle antiche dimore rurali della Valle d'Intelvi.

Sorge in un territorio che ha conosciuto la presenza umana sin da epoca preistorica, come prova il rinvenimento, all'inizio del XX secolo, di alcuni massi coppelliformi. La colonizzazione romana è testimoniata da numerosi reperti archeologici, prevalentemente tombe con suppellettili in terracotta. Tra il XII e il XIII secolo Ponna di Mezzo, nota allora come Casale, fu alle dipendenze del monastero di San Benedetto che sorgeva in Val Perlana. La storia di questo territorio è strettamente connessa a quella della città di Como alla cui giurisdizione appartenne in età comunale. Nel XIV secolo, insieme a Como, i tre nuclei di Ponna Inferiore, Ponna di Mezzo e Ponna Superiore passarono sotto la signoria dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=VISCONTI'>Visconti</a> per essere poi da questi infeudati, come gli altri centri facenti parte della Valle d'Intelvi, ai Rusconi. Al XVI secolo si data il passaggio alla famiglia Marliani e, al XVIII, a quella dei Riva-Andreotti. L'antica denominazione Pona, nota già nell'undicesimo secolo, fu sostituita da quella attuale soltanto nel 1870. La chiesa parrocchiale di Ponna Superiore, di origine romanica, deve l'aspetto attuale a un rifacimento del XVIII secolo, periodo al quale risalgono le opere conservate al suo interno, fra cui una tela raffigurante San Giacomo Apostolo, a cui la chiesa è dedicata. La chiesa parrocchiale di Ponna Inferiore, originariamente romanica e dedicata ai Ss. Gallo e Desiderio, conserva, nelle linee architettoniche, nelle opere pittoriche e nelle ricche decorazioni in stucco e scagliola, l'impronta della famiglia dei Barelli, artisti del luogo attivi nel XVIII secolo. Vanno, inoltre, menzionati l'oratorio di San Bartolomeo, a Ponna di Mezzo, e la Casa Museo della Civiltà Contadina, tipico esempio delle antiche dimore rurali della Valle d'Intelvi.

Economia

Ospita unicamente i consueti uffici municipali e postali; per l'assenza sul posto di una stazione dei carabinieri, il sindaco svolge, all'occorrenza, anche le funzioni di autorità di pubblica sicurezza. Le principali risorse economiche del territorio, costituito prevalentemente da prati e pascili, sono l'agricoltura e l'allevamento. Non si registra la presenza del servizio bancario né quella di attività di intermediazione finanziaria, di servizi assicurativi o di consulenza informatica, mentre la rete commerciale è sufficiente al soddisfacimento dei bisogni essenziali della comunità. Anche l'offerta di servizi pubblici, che si identifica nell'attività della pubblica amministrazione, è commisurata alle dimensioni del comune; non si segnalano strutture sociali di particolare rilievo o strutture destinate all'arricchimento culturale, fatta eccezione per la Casa Museo della Civiltà Contadina. Nelle scuole locali s'impartisce la sola istruzione primaria; non si segnala la presenza di strutture ricettive; l'assenza di strutture sanitarie costringe la popolazione a spostarsi anche per i servizi di base.

Ospita unicamente i consueti uffici municipali e postali; per l'assenza sul posto di una stazione dei carabinieri, il sindaco svolge, all'occorrenza, anche le funzioni di autorità di pubblica sicurezza. Le principali risorse economiche del territorio, costituito prevalentemente da prati e pascili, sono l'agricoltura e l'allevamento. Non si registra la presenza del servizio bancario né quella di attività di intermediazione finanziaria, di servizi assicurativi o di consulenza informatica, mentre la rete commerciale è sufficiente al soddisfacimento dei bisogni essenziali della comunità. Anche l'offerta di servizi pubblici, che si identifica nell'attività della pubblica amministrazione, è commisurata alle dimensioni del comune; non si segnalano strutture sociali di particolare rilievo o strutture destinate all'arricchimento culturale, fatta eccezione per la Casa Museo della Civiltà Contadina. Nelle scuole locali s'impartisce la sola istruzione primaria; non si segnala la presenza di strutture ricettive; l'assenza di strutture sanitarie costringe la popolazione a spostarsi anche per i servizi di base.

Relazioni

La possibilità di effettuare passeggiate al laghetto del Roccolone, al passo di Boffalorae e al monte Galbiga nonché la vicinanza al lago di Como attirano discreti flussi turistici. Offre poche opportunità di lavoro e intrattiene rapporti poco rilevanti con i centri limitrofi, ai quali tuttavia la popolazione si rivolge per motivi di lavoro (considerato il notevole sviluppo industriale e in generale il ricco tessuto economico della zona), per l'istruzione secondaria, per il commercio e per l'espletamento delle pratiche burocratiche. Non si segnalano eventi ricorrenti nell'ambito fieristico o folcloristico, del tipo di quelli che solitamente hanno notevole capacità attrattiva nei confronti dei comuni vicini. La festa del Patrono, S. Giacomo, si celebra il 26 luglio.

La possibilità di effettuare passeggiate al laghetto del Roccolone, al passo di Boffalorae e al monte Galbiga nonché la vicinanza al <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=LAGODICOMO'>lago di Como</a> attirano discreti flussi turistici. Offre poche opportunità di lavoro e intrattiene rapporti poco rilevanti con i centri limitrofi, ai quali tuttavia la popolazione si rivolge per motivi di lavoro (considerato il notevole sviluppo industriale e in generale il ricco tessuto economico della zona), per l'istruzione secondaria, per il commercio e per l'espletamento delle pratiche burocratiche. Non si segnalano eventi ricorrenti nell'ambito fieristico o folcloristico, del tipo di quelli che solitamente hanno notevole capacità attrattiva nei confronti dei comuni vicini. La festa del Patrono, S. Giacomo, si celebra il 26 luglio.

Località

Ponna di Mezzo, Ponna Inferiore, Ponna Superiore

Ponna di Mezzo, Ponna Inferiore, Ponna Superiore

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Ponna rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.