Descrizione

Cittadina rivierasca, ubicata in montagna e di origini antiche, la cui economia si basa su attività agricole, industriali e terziarie, oltre che sul turismo. I paolani, con un indice di vecchiaia inferiore alla media, sono quasi tutti distribuiti tra il capoluogo comunale, in cui si registra la maggiore concentrazione demografica, numerosissime case sparse e le località San Miceli, Sotterra, Badia, Castagnelle, Cutura, Deuda, Fosse, Pantani, Parata, Petraro, San Giovanni, San Giuliano, San Salvatore, Sant’Angelo, Tenimento e Tina. Il territorio ha un profilo geometrico irregolare, con differenze di altitudine molto accentuate: si raggiungono i 1.389 metri di quota. L’abitato, situato su un terrazzamento costiero, è interessato da una forte crescita edilizia; il suo andamento plano-altimetrico è vario. Sullo sfondo azzurro dello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, campeggia l’effigie di San Francesco di Paola, estatico.

Cittadina rivierasca, ubicata in montagna e di origini antiche, la cui economia si basa su attività agricole, industriali e terziarie, oltre che sul turismo. I paolani, con un indice di vecchiaia inferiore alla media, sono quasi tutti distribuiti tra il capoluogo comunale, in cui si registra la maggiore concentrazione demografica, numerosissime case sparse e le località San Miceli, Sotterra, Badia, Castagnelle, Cutura, Deuda, Fosse, Pantani, Parata, Petraro, San Giovanni, San Giuliano, San Salvatore, Sant’Angelo, Tenimento e Tina. Il territorio ha un profilo geometrico irregolare, con differenze di altitudine molto accentuate: si raggiungono i 1.389 metri di quota. L’abitato, situato su un terrazzamento costiero, è interessato da una forte crescita edilizia; il suo andamento plano-altimetrico è vario. Sullo sfondo azzurro dello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, campeggia l’effigie di <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=BAS_CAL&parola=SANFRANCESCODIPAOLA'>San Francesco di Paola</a>, estatico.

Storia

Ritenuta di fondazione enotra, pare che in origine si chiamasse Patico. Il toponimo deriva probabilmente dal latino PABULA, ‘terreno da pascolo’, o, quale plurale di PABULUM, ‘pascoli’. Casale di Fuscaldo, cominciò a delinearsi come aggregato urbano sotto gli svevi, accrescendo in seguito la sua importanza. Sul finire del XV secolo, il re Alfonso II d’Aragona la insignì del titolo di città, che le fu successivamente confermato da Ferdinando II e da Filippo II di Spagna. Assalita dai turchi che, verso la metà del 1500, devastarono il convento fondatovi da S. Francesco di Paola, appunto) appartenne ai Fuscaldo, ai Tarsia, ai del Poggio, ai Marzano e infine agli Spinelli. Con le riforme amministrative attuate dai francesi, all’inizio del XIX secolo, fu elevata a capoluogo dapprima di un governo e poi di un circondario. I Borboni, tornati sul regno di Napoli, all’indomani del congresso di Vienna, ne fecero il capoluogo di un distretto. Attiva ne fu la partecipazione ai moti risorgimentali, durante i quali il suo porto fu base di insorti e di movimento di truppe. La storia post-unitaria si confonde con quella del resto della penisola. Tra i monumenti spicca il santuario di S. Francesco (di Paola), un complesso di edifici costruiti in tempi diversi, con facciata in stile rinascimentale-barocco e interno quattrocentesco; meta di pellegrinaggi, custodisce le reliquie del Santo e opere d’arte di grande valore. Interessanti sono anche: la chiesa matrice dell’Annunziata, del XV secolo; le chiese di S. Giacomo, Santa Caterina, della Madonna di Montevergine e del Rosario; quella di S. Franceschiello, sorta, secondo la tradizione, sulle mura della casa natale di S. Francesco (di Paola); i resti del castello aragonese; la porta di S. Francesco (di Paola); il palazzo municipale; la fontana aragonese; una torre di difesa costiera, del 1500, e la chiesetta di Santa Maria di Sotterra, con affreschi bizantini.

Ritenuta di fondazione <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=BAS_CAL&parola=ENOTRA'>enotra</a>, pare che in origine si chiamasse Patico. Il toponimo deriva probabilmente dal latino PABULA, ‘terreno da pascolo’, o, quale plurale di PABULUM, ‘pascoli’. Casale di Fuscaldo, cominciò a delinearsi come aggregato urbano sotto gli <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=BAS_CAL&parola=SVEVI'>svevi</a>, accrescendo in seguito la sua importanza. Sul finire del XV secolo, il re Alfonso II d’Aragona la insignì del titolo di città, che le fu successivamente confermato da Ferdinando II e da Filippo II di Spagna. Assalita dai <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=BAS_CAL&parola=TURCHI'>turchi</a> che, verso la metà del 1500, devastarono il convento fondatovi da <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=BAS_CAL&parola=SFRANCESCODIPAOLA'>S. Francesco di Paola</a>, appunto) appartenne ai Fuscaldo, ai Tarsia, ai del Poggio, ai Marzano e infine agli Spinelli. Con le riforme amministrative attuate dai francesi, all’inizio del XIX secolo, fu elevata a capoluogo dapprima di un governo e poi di un circondario. I <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=BAS_CAL&parola=BORBONI'>Borboni</a>, tornati sul regno di Napoli, all’indomani del congresso di Vienna, ne fecero il capoluogo di un distretto. Attiva ne fu la partecipazione ai moti risorgimentali, durante i quali il suo porto fu base di insorti e di movimento di truppe. La storia post-unitaria si confonde con quella del resto della penisola. Tra i monumenti spicca il santuario di <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=BAS_CAL&parola=SFRANCESCO(DIPAOLA)'>S. Francesco (di Paola)</a>, un complesso di edifici costruiti in tempi diversi, con facciata in stile rinascimentale-barocco e interno quattrocentesco; meta di pellegrinaggi, custodisce le reliquie del Santo e opere d’arte di grande valore. Interessanti sono anche: la chiesa matrice dell’Annunziata, del XV secolo; le chiese di S. Giacomo, Santa Caterina, della Madonna di Montevergine e del Rosario; quella di S. Franceschiello, sorta, secondo la tradizione, sulle mura della casa natale di <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=BAS_CAL&parola=SFRANCESCO(DIPAOLA)'>S. Francesco (di Paola)</a>; i resti del castello <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=BAS_CAL&parola=ARAGONESE'>aragonese</a>; la porta di <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=BAS_CAL&parola=SFRANCESCO(DIPAOLA)'>S. Francesco (di Paola)</a>; il palazzo municipale; la fontana <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=BAS_CAL&parola=ARAGONESE'>aragonese</a>; una torre di difesa costiera, del 1500, e la chiesetta di Santa Maria di Sotterra, con affreschi <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=BAS_CAL&parola=BIZANTINI'>bizantini</a>.

Economia

È sede, tra l’altro, della Usl n. 1, del distretto scolastico n. 23 e di Pro Loco. L’agricoltura produce cereali, frumento, foraggi, ortaggi, olive e frutta, in particolare uva e agrumi; si allevano bovini, suini, ovini, caprini, equini e avicoli. L’industria è presente con comparti alimentare, cantieristico, edile, estrattivo, metallurgico, dell’abbigliamento, del vetro, della lavorazione del legno, della tipografia, della gioielleria e oreficeria, della produzione e distribuzione di gas, oltre che della raccolta, depurazione e distribuzione di acqua; non mancano una centrale elettrica e fabbriche di laterizi e articoli sportivi. Il terziario si compone di una buona rete commerciale (basata sul commercio al dettaglio) e dell’insieme dei servizi che, accanto a quello bancario, comprendono anche attività radiotelevisive, assicurazioni e fondi pensione. È possibile frequentare le scuole dell’obbligo e vari istituti d’istruzione secondaria di secondo grado; per l’arricchimento culturale si può usufruire della biblioteca “Charitas” del santuario di S. Francesco (di Paola), di quella comunale e del museo delle tradizioni popolari. Le strutture ricettive offrono possibilità sia di ristorazione che di soggiorno. A livello sanitario sono assicurate le prestazioni fornite dal poliambulatorio e dall’ospedale del posto.

È sede, tra l’altro, della Usl n. 1, del distretto scolastico n. 23 e di Pro Loco. L’agricoltura produce cereali, frumento, foraggi, ortaggi, olive e frutta, in particolare uva e agrumi; si allevano bovini, suini, ovini, caprini, equini e avicoli. L’industria è presente con comparti alimentare, cantieristico, edile, estrattivo, metallurgico, dell’abbigliamento, del vetro, della lavorazione del legno, della tipografia, della gioielleria e oreficeria, della produzione e distribuzione di gas, oltre che della raccolta, depurazione e distribuzione di acqua; non mancano una centrale elettrica e fabbriche di laterizi e articoli sportivi. Il terziario si compone di una buona rete commerciale (basata sul commercio al dettaglio) e dell’insieme dei servizi che, accanto a quello bancario, comprendono anche attività radiotelevisive, assicurazioni e fondi pensione. È possibile frequentare le scuole dell’obbligo e vari istituti d’istruzione secondaria di secondo grado; per l’arricchimento culturale si può usufruire della biblioteca “Charitas” del santuario di <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=BAS_CAL&parola=SFRANCESCO(DIPAOLA)'>S. Francesco (di Paola)</a>, di quella comunale e del museo delle tradizioni popolari. Le strutture ricettive offrono possibilità sia di ristorazione che di soggiorno. A livello sanitario sono assicurate le prestazioni fornite dal poliambulatorio e dall’ospedale del posto.

Relazioni

Stazione balneare, registra un consistente movimento di turisti. Molto frequentata pure per lavoro, in quanto le sue attività produttive consentono un notevole assorbimento di manodopera, è al centro di rapporti particolarmente intensi con i comuni vicini, grazie anche alla presenza dei servizi, degli istituti d’istruzione secondaria di secondo grado e del presidio ospedaliero. Tra gli eventi ricorrenti vanno citate le fiere di maggio, luglio, agosto e settembre. La festa del Patrono, San Francesco di Paola, viene celebrata il 4 maggio con una suggestiva processione a mare. Dal 1984 è gemellata con Frejus (Francia). Ha dato i natali a Francesco d’Alessio (1416-1507), noto col nome di San Francesco di Paola, fondatore dell’ordine dei Minimi.

Stazione balneare, registra un consistente movimento di turisti. Molto frequentata pure per lavoro, in quanto le sue attività produttive consentono un notevole assorbimento di manodopera, è al centro di rapporti particolarmente intensi con i comuni vicini, grazie anche alla presenza dei servizi, degli istituti d’istruzione secondaria di secondo grado e del presidio ospedaliero. Tra gli eventi ricorrenti vanno citate le fiere di maggio, luglio, agosto e settembre. La festa del Patrono, <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=BAS_CAL&parola=SANFRANCESCODIPAOLA'>San Francesco di Paola</a>, viene celebrata il 4 maggio con una suggestiva processione a mare. Dal 1984 è gemellata con Frejus (Francia). Ha dato i natali a Francesco d’Alessio (1416-1507), noto col nome di <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=BAS_CAL&parola=SANFRANCESCODIPAOLA'>San Francesco di Paola</a>, fondatore dell’ordine dei Minimi.

Località

Acqua dei Rossi, Casalinelle, Castagnelle, Condotte, Cutura, Deuda, Fosse, Gaudimare, Pantani, Petraro, Rotaro, San Giuliano, San Miceli, Sotterra, Tina

Acqua dei Rossi, Casalinelle, Castagnelle, Condotte, Cutura, Deuda, Fosse, Gaudimare, Pantani, Petraro, Rotaro, San Giuliano, San Miceli, Sotterra, Tina

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Paola rientra nell’Obiettivo "Convergenza" (che succede al precedente Obiettivo 1 della programmazione 2000-06). A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta ad accelerare il processo di convergenza degli Stati membri e delle regioni in ritardo di sviluppo migliorando le condizioni di crescita e di occupazione. I settori prioritari d'intervento sono i seguenti: qualità degli investimenti in capitale fisico e umano, sviluppo dell'innovazione e della società basata sulla conoscenza, adattabilità ai cambiamenti economici e sociali, tutela dell'ambiente, efficienza amministrativa. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell'11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.