Descrizione

Comune collinare classificato “comune sparso” con sede in Nuovo Centro Urbano Poggioreale; di origine moderna, ha un’economia basata prevalentemente sulle tradizionali attività rurali. I poggiorealesi, con un indice di vecchiaia di poco superiore alla media, vivono tutti nel capoluogo comunale. Il territorio presenta un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche anche accentuate, che vanno da un minimo di 109 a un massimo di 643 metri sul livello del mare. L’abitato, distrutto dal terribile terremoto del Belice, è stato interamente ricostruito più a valle del sito originario, sulla collina del vecchio baglio della Mandria di Mezzo: interessato da una forte espansione edilizia, ha un andamento plano-altimetrico movimentato, con terrazze che gradualmente salgono fino alla parte alta della collina –da dove si gode di una vista panoramica sui vigneti a valle, sullo sfondo dei monti circostanti–, mentre la parte più bassa è a poche centinaia di metri dal corso del fiume.

Comune collinare classificato “comune sparso” con sede in Nuovo Centro Urbano Poggioreale; di origine moderna, ha un’economia basata prevalentemente sulle tradizionali attività rurali. I poggiorealesi, con un indice di vecchiaia di poco superiore alla media, vivono tutti nel capoluogo comunale. Il territorio presenta un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche anche accentuate, che vanno da un minimo di 109 a un massimo di 643 metri sul livello del mare. L’abitato, distrutto dal terribile terremoto del Belice, è stato interamente ricostruito più a valle del sito originario, sulla collina del vecchio <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=BAGLIO'>baglio</a> della Mandria di Mezzo: interessato da una forte espansione edilizia, ha un andamento plano-altimetrico movimentato, con terrazze che gradualmente salgono fino alla parte alta della collina –da dove si gode di una vista panoramica sui vigneti a valle, sullo sfondo dei monti circostanti–, mentre la parte più bassa è a poche centinaia di metri dal corso del fiume.

Storia

“Podium regale” nel latino medievale, deve il suo nome alla favorevole posizione geografica, su un ‘poggio degno di re’. Fondata nel 1642 dal marchese Francesco Morso, rimase possesso della stessa famiglia fino ai primi anni del XIX secolo. Successivamente ha seguito le vicende storiche di Alcamo. Il ritrovamento sul vicino Monte Castellazzo di insediamenti indigeni del VI sec. a.C., tuttavia, testimonia come la zona fosse popolata sin dall’antichità. Dopo il sisma del 1968 è stata ricostruita intorno alla Piazza Elimo, una infrastruttura che ricalca schemi classici, progettata dall’architetto Paolo Portoghesi. Strutture architettoniche meritevoli di essere citate sono: la cappella del Santo Patrono Antonio da Padova, progettata dall’architetto Purini; la Torre dell’Orologio; il palazzo municipale; il nuovo teatro comunale; il monumento ai Caduti. Del suo patrimonio artistico fa parte anche un interessante Presepe in vetro di Murano.

“Podium regale” nel latino medievale, deve il suo nome alla favorevole posizione geografica, su un ‘poggio degno di re’. Fondata nel 1642 dal marchese Francesco Morso, rimase possesso della stessa famiglia fino ai primi anni del XIX secolo. Successivamente ha seguito le vicende storiche di Alcamo. Il ritrovamento sul vicino Monte Castellazzo di insediamenti indigeni del VI sec. a.C., tuttavia, testimonia come la zona fosse popolata sin dall’antichità. Dopo il sisma del 1968 è stata ricostruita intorno alla Piazza Elimo, una infrastruttura che ricalca schemi classici, progettata dall’architetto Paolo Portoghesi. Strutture architettoniche meritevoli di essere citate sono: la cappella del Santo Patrono Antonio da Padova, progettata dall’architetto Purini; la Torre dell’Orologio; il palazzo municipale; il nuovo teatro comunale; il monumento ai Caduti. Del suo patrimonio artistico fa parte anche un interessante Presepe in vetro di Murano.

Economia

Oltre che dei consueti uffici municipali e postali, è sede di stazione dei carabinieri. Nell’economia locale l’agricoltura conserva un ruolo importante: si producono cereali, frumento, ortaggi, foraggi, uva, olive e altra frutta; si pratica anche l’allevamento di bovini, ovini e caprini. Le attività industriali, limitate ai comparti alimentare, edile, della lavorazione del legno e della produzione di apparecchi medicali e chirurgici, sono poco rilevanti. Il terziario si compone della rete commerciale (sufficiente a soddisfare le esigenze primarie della popolazione) e dell’insieme dei servizi più qualificati, che comprendono quello bancario. Interessante è l’artigianato, in particolare quello specializzato nella lavorazione del ferro. Per il sociale mancano strutture di una certa rilevanza. Le strutture scolastiche garantiscono la frequenza delle classi dell’obbligo; quelle culturali sono rappresentate dalla biblioteca civica “Arciprete Nunzio Caronna” nonché da un museo etnoantropologico, ricco di testimonianze della vecchia civiltà contadina. Per lo sport e il tempo libero è disponibile la nuova piscina comunale. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno; quelle sanitarie garantiscono, sul posto, il solo servizio farmaceutico.

Oltre che dei consueti uffici municipali e postali, è sede di stazione dei carabinieri. Nell’economia locale l’agricoltura conserva un ruolo importante: si producono cereali, frumento, ortaggi, foraggi, uva, olive e altra frutta; si pratica anche l’allevamento di bovini, ovini e caprini. Le attività industriali, limitate ai comparti alimentare, edile, della lavorazione del legno e della produzione di apparecchi medicali e chirurgici, sono poco rilevanti. Il terziario si compone della rete commerciale (sufficiente a soddisfare le esigenze primarie della popolazione) e dell’insieme dei servizi più qualificati, che comprendono quello bancario. Interessante è l’artigianato, in particolare quello specializzato nella lavorazione del ferro. Per il sociale mancano strutture di una certa rilevanza. Le strutture scolastiche garantiscono la frequenza delle classi dell’obbligo; quelle culturali sono rappresentate dalla biblioteca civica “Arciprete Nunzio Caronna” nonché da un museo etnoantropologico, ricco di testimonianze della vecchia civiltà contadina. Per lo sport e il tempo libero è disponibile la nuova piscina comunale. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno; quelle sanitarie garantiscono, sul posto, il solo servizio farmaceutico.

Relazioni

Offre a quanti vi si rechino la possibilità di godere della tranquillità del luogo e di una suggestiva cornice paesaggistica, oltre che di gustare i genuini piatti della cucina poggiorealese. Nelle immediate vicinanze del borgo è possibile visitare i bagli di Cautali, di Bonfalcone e Ravanusa nonché, nei pressi del fiume Belice, un antico mulino ad acqua. La tradizione più viva e partecipata nel paese è quella della celebrazione, a marzo, di San Giuseppe, “Padre della Provvidenza”, simboleggiata dagli “artari”, costruzioni simili a veri e propri altari sui cui ripiani vengono disposti i “cucciddati” (piani di forma rotonda), gli “squartucciati” (dolci di pasta e fichi) e prodotti tipici dell’agricoltura e dell’artigianato. Tra le manifestazioni tradizionali meritano di essere ricordati anche: il carnevale; la “Settimana poggiorealese”, a fine agosto; le fiere commerciali, a giugno e agosto. Il Patrono, Sant’Antonio di Padova, si festeggia il 13 giugno.

Offre a quanti vi si rechino la possibilità di godere della tranquillità del luogo e di una suggestiva cornice paesaggistica, oltre che di gustare i genuini piatti della cucina poggiorealese. Nelle immediate vicinanze del borgo è possibile visitare i <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=BAGLI'>bagli</a> di Cautali, di Bonfalcone e Ravanusa nonché, nei pressi del fiume Belice, un antico mulino ad acqua. La tradizione più viva e partecipata nel paese è quella della celebrazione, a marzo, di San Giuseppe, “Padre della Provvidenza”, simboleggiata dagli “artari”, costruzioni simili a veri e propri altari sui cui ripiani vengono disposti i “cucciddati” (piani di forma rotonda), gli “squartucciati” (dolci di pasta e fichi) e prodotti tipici dell’agricoltura e dell’artigianato. Tra le manifestazioni tradizionali meritano di essere ricordati anche: il carnevale; la “Settimana poggiorealese”, a fine agosto; le fiere commerciali, a giugno e agosto. Il Patrono, Sant’Antonio di Padova, si festeggia il 13 giugno.

Località

Nuovo Centro Urbano Poggioreale

Nuovo Centro Urbano Poggioreale

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Poggioreale rientra nell’Obiettivo "Convergenza" (che succede al precedente Obiettivo 1 della programmazione 2000-06). A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta ad accelerare il processo di convergenza degli Stati membri e delle regioni in ritardo di sviluppo migliorando le condizioni di crescita e di occupazione. I settori prioritari d'intervento sono i seguenti: qualità degli investimenti in capitale fisico e umano, sviluppo dell'innovazione e della società basata sulla conoscenza, adattabilità ai cambiamenti economici e sociali, tutela dell'ambiente, efficienza amministrativa. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell'11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.