Descrizione

Centro di pianura, di origini medievali, che accanto alle tradizionali attività agricole ha sviluppato l'industria e incrementato i servizi. I poggiardesi, con un indice di vecchiaia inferiore alla media, sono concentrati nel capoluogo comunale, tranne una piccola parte, che vive in case sparse. Il territorio presenta un profilo geometrico regolare, con qualche variazione altimetrica più accentuata. L'abitato, interessato da una forte crescita edilizia, ha un andamento plano-altimetrico pianeggiante.

Centro di pianura, di origini medievali, che accanto alle tradizionali attività agricole ha sviluppato l'industria e incrementato i servizi. I poggiardesi, con un indice di vecchiaia inferiore alla media, sono concentrati nel capoluogo comunale, tranne una piccola parte, che vive in case sparse. Il territorio presenta un profilo geometrico regolare, con qualche variazione altimetrica più accentuata. L'abitato, interessato da una forte crescita edilizia, ha un andamento plano-altimetrico pianeggiante.

Storia

Nata sulle rovine di Vaste, in un territorio abitato fin da tempi preistorici, come testimoniano i reperti archeologici rinvenuti nei dintorni, si sviluppò a seguito del trasferimento nella zona dei profughi di Muro Leccese, devastata dal normanno Guglielmo il Malo, verso la metà del XII secolo. Il toponimo, che in documenti medievali compare nelle forme di Puiardo, Boiardo e Bosardo, deriva probabilmente dal personale germanico Boiardus; non manca però chi lo riporta al latino PODIUS ALTUS, che significa ‘poggio arduo'. Assegnata, nel Trecento, ai De Pontiaco, registrò in seguito svariati passaggi di proprietà: possedimento dei Grimaldi, pervenne poi ai Brancaleone, cui subentrarono i Maremonte, i Della Monica, gli Orsini del Balzo e, infine, i Guarini, che ne conservarono il possesso fino all'inizio del XIX secolo, quando le riforme napoleoniche posero fine al sistema feudale. Del patrimonio storico-architettonico fanno parte: la cripta basiliana di Santa Maria, anteriore al secolo XI, i cui affreschi, in stile bizantino, sono custoditi nel museo di villa Episcopo; il settecentesco palazzo ducale dei Guarini e, in località Vaste, i resti di mura megalitiche e la cripta di Santo Stefano, ornata di affreschi di varie epoche.

Nata sulle rovine di Vaste, in un territorio abitato fin da tempi preistorici, come testimoniano i reperti archeologici rinvenuti nei dintorni, si sviluppò a seguito del trasferimento nella zona dei profughi di Muro Leccese, devastata dal <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PUG&parola=NORMANNO'>normanno</a> Guglielmo il Malo, verso la metà del XII secolo. Il toponimo, che in documenti medievali compare nelle forme di Puiardo, Boiardo e Bosardo, deriva probabilmente dal personale germanico Boiardus; non manca però chi lo riporta al latino PODIUS ALTUS, che significa ‘poggio arduo'. Assegnata, nel Trecento, ai De Pontiaco, registrò in seguito svariati passaggi di proprietà: possedimento dei Grimaldi, pervenne poi ai Brancaleone, cui subentrarono i Maremonte, i Della Monica, gli Orsini del Balzo e, infine, i Guarini, che ne conservarono il possesso fino all'inizio del XIX secolo, quando le riforme napoleoniche posero fine al sistema feudale. Del patrimonio storico-architettonico fanno parte: la cripta basiliana di Santa Maria, anteriore al secolo XI, i cui affreschi, in stile <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PUG&parola=BIZANTINO'>bizantino</a>, sono custoditi nel museo di villa Episcopo; il settecentesco palazzo ducale dei Guarini e, in località Vaste, i resti di mura megalitiche e la cripta di Santo Stefano, ornata di affreschi di varie epoche.

Economia

Oltre che degli uffici deputati al funzionamento dei normali servizi municipali e postali, è sede Pro Loco, della stazione dei carabinieri e del distretto scolastico n. 44. L'agricoltura, basata sulla produzione di cereali, frumento, ortaggi, foraggi, uve, olivo, agrumi e altra frutta, è integrata dall'allevamento di bovini, suini, ovini, caprini, equini e avicoli. Il tessuto industriale è costituito da aziende che operano nei comparti edile, estrattivo, lattiero-caseario, dell'abbigliamento, della lavorazione del tabacco, della tipografia, del vetro, della gioielleria e oreficeria; non mancano fabbriche di mobili, laterizi, strumenti ottici e fotografici. Il terziario si compone di una sufficiente rete distributiva e dell'insieme dei servizi che, accanto a quello bancario, comprendono anche attività di consulenza informatica, valido supporto per l'economia locale. Non si registra la presenza di particolari strutture sociali. Le strutture scolastiche permettono di frequentare le classi dell'obbligo e includono gli istituti professionali industriale e commerciale, un istituto d'arte e un istituto tecnico commerciale; quelle culturali sono rappresentate dalla biblioteca comunale e dal museo degli affreschi bizantini o delle cripte. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno. A livello sanitario sono assicurate le prestazioni fornite dall'ospedale del posto.

Oltre che degli uffici deputati al funzionamento dei normali servizi municipali e postali, è sede Pro Loco, della stazione dei carabinieri e del distretto scolastico n. 44. L'agricoltura, basata sulla produzione di cereali, frumento, ortaggi, foraggi, uve, olivo, agrumi e altra frutta, è integrata dall'allevamento di bovini, suini, ovini, caprini, equini e avicoli. Il tessuto industriale è costituito da aziende che operano nei comparti edile, estrattivo, lattiero-caseario, dell'abbigliamento, della lavorazione del tabacco, della tipografia, del vetro, della gioielleria e oreficeria; non mancano fabbriche di mobili, laterizi, strumenti ottici e fotografici. Il terziario si compone di una sufficiente rete distributiva e dell'insieme dei servizi che, accanto a quello bancario, comprendono anche attività di consulenza informatica, valido supporto per l'economia locale. Non si registra la presenza di particolari strutture sociali. Le strutture scolastiche permettono di frequentare le classi dell'obbligo e includono gli istituti professionali industriale e commerciale, un istituto d'arte e un istituto tecnico commerciale; quelle culturali sono rappresentate dalla biblioteca comunale e dal museo degli affreschi bizantini o delle cripte. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno. A livello sanitario sono assicurate le prestazioni fornite dall'ospedale del posto.

Relazioni

Meta di un significativo movimento di turisti, ha come attrattive la serra e le grotte locali, in particolare la cosiddetta “caverna delle meraviglie”, oltre al costituendo parco naturalistico-archeologico di Vaste. Frequentata pure per lavoro, in quanto le sue attività produttive e soprattutto gli insediamenti industriali consentono di richiamare manodopera dai dintorni, è al centro di rapporti molto intensi con i comuni del circondario, grazie anche alla presenza degli istituti d'istruzione secondaria di secondo grado e del presidio ospedaliero. Non si registrano momenti di folclore degni di nota. Il mercato settimanale si svolge il mercoledì. La festa del Patrono, Sant'Antonio, viene celebrata il 13 giugno.

Meta di un significativo movimento di turisti, ha come attrattive la serra e le grotte locali, in particolare la cosiddetta “caverna delle meraviglie”, oltre al costituendo parco naturalistico-archeologico di Vaste. Frequentata pure per lavoro, in quanto le sue attività produttive e soprattutto gli insediamenti industriali consentono di richiamare manodopera dai dintorni, è al centro di rapporti molto intensi con i comuni del circondario, grazie anche alla presenza degli istituti d'istruzione secondaria di secondo grado e del presidio ospedaliero. Non si registrano momenti di folclore degni di nota. Il mercato settimanale si svolge il mercoledì. La festa del Patrono, Sant'Antonio, viene celebrata il 13 giugno.

Località

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Poggiardo rientra nell’Obiettivo "Convergenza" (che succede al precedente Obiettivo 1 della programmazione 2000-06). A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta ad accelerare il processo di convergenza degli Stati membri e delle regioni in ritardo di sviluppo migliorando le condizioni di crescita e di occupazione. I settori prioritari d'intervento sono i seguenti: qualità degli investimenti in capitale fisico e umano, sviluppo dell'innovazione e della società basata sulla conoscenza, adattabilità ai cambiamenti economici e sociali, tutela dell'ambiente, efficienza amministrativa. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell'11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.