Descrizione

Comune di pianura, risalente alla seconda metà del XIII secolo; presenta un'economia di tipo prevalentemente agricolo ma ha sviluppati anche alcuni comparti dell'artigianato e dell'industria. I pincaresi mostrano un indice di vecchiaia chiaramente superiore alla media e si distribuiscono, oltre che nel capoluogo comunale, anche nella località Paolino e in un discreto numero di case sparse. Il profilo geometrico del territorio si presenta omogeneo, estendendosi in modo pianeggiante, senza dislivelli. Il paesaggio è tipicamente rurale, con una vegetazione rigogliosa grazie anche alla presenza di numerosi canali irrigui artificiali. L'andamento plano-altimetrico dell'abitato si mostra costante, senza variazioni di livello. Nello stemma comunale, troncato in due sezioni a sfondo azzurro e verde, sono raffigurati: una bilancia da pesca, nera, e due spighe di grano dorate, poste in decusse; lungo la linea di troncatura, una fascia argentata reca la data MCDLXXIII. La sua concessione ufficiale è avvenuta con Decreto del Presidente della Repubblica.

Comune di pianura, risalente alla seconda metà del XIII secolo; presenta un'economia di tipo prevalentemente agricolo ma ha sviluppati anche alcuni comparti dell'artigianato e dell'industria. I pincaresi mostrano un indice di vecchiaia chiaramente superiore alla media e si distribuiscono, oltre che nel capoluogo comunale, anche nella località Paolino e in un discreto numero di case sparse. Il profilo geometrico del territorio si presenta omogeneo, estendendosi in modo pianeggiante, senza dislivelli. Il paesaggio è tipicamente rurale, con una vegetazione rigogliosa grazie anche alla presenza di numerosi canali irrigui artificiali. L'andamento plano-altimetrico dell'abitato si mostra costante, senza variazioni di livello. Nello stemma comunale, troncato in due sezioni a sfondo azzurro e verde, sono raffigurati: una bilancia da pesca, nera, e due spighe di grano dorate, poste in decusse; lungo la linea di troncatura, una fascia argentata reca la data MCDLXXIII. La sua concessione ufficiale è avvenuta con Decreto del Presidente della Repubblica.

Storia

Il toponimo deriva dal nobile Guglielmo Pincaro di Parma, consigliere del duca Ercole d'Este, che nel 1471 viene investito del territorio; diviene feudo con un decreto del 10 aprile 1473. Entra a far parte dei territori rivendicati da Venezia nel 1482 e, in seguito, è anche contesa nella guerra della Lega di Cambrai (1508). Nel 1515 viene stabilito il suo passaggio sotto il dominio della Serenissima; in questo periodo grande importanza ha la famiglia Dolfin, che contribuisce anche alla realizzazione di diverse opere architettoniche. Nel 1797, con la caduta della Repubblica veneta, diviene dominio francese, poi austriaco, fino a entrare a far parte, nel 1866, del Regno d'Italia. È stata colpita da diverse calamità: nel 1630 la peste decima la popolazione; numerose alluvioni dei fiumi vicini (Po, Adige, Tartaro, Mincio), fino a quella del 1951, ne hanno danneggiato il territorio. La parrocchiale, dedicata a San Giovanni Battista, è stata fatta costruire nel 1520 da Benedetto Dolfin; nel 1833 viene ristrutturata e nel 1928 diviene arcipretale. La facciata è arricchita da statue marmoree scolpite nel 1936 da Gino Tessuto di Vicenza; all'interno ha cinque altari (entrando a sinistra: il primo risale al XVIII secolo ed è dedicato alla Beata Vergine del Rosario, il secondo a Sant'Antonio da Padova, mentre l'altare maggiore e il primo a destra sono intitolati a San Giovanni Battista, l'ultimo conserva il SS. Crocifisso, opera lignea cui si accendono ceri in situazioni di pericolo e che ogni cinque anni viene portata in processione), una grande tela, Gesù con Ponzio Pilato, opera di Carlo Prando, e un organo del 1914. Il campanile, eretto anch'esso nel 1520, è stato rialzato nel 1897. Villa Bernardo, ora Padoan, sembra risalire alla fine del XVII secolo; la cappella al lato dal complesso agricolo si presenta secondo lo stile palladiano.

Il toponimo deriva dal nobile Guglielmo Pincaro di Parma, consigliere del duca Ercole <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=VEN&parola=DESTE'>d'Este</a>, che nel 1471 viene investito del territorio; diviene feudo con un decreto del 10 aprile 1473. Entra a far parte dei territori rivendicati da Venezia nel 1482 e, in seguito, è anche contesa nella guerra della <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=VEN&parola=LEGADICAMBRAI'>Lega di Cambrai</a> (1508). Nel 1515 viene stabilito il suo passaggio sotto il dominio della Serenissima; in questo periodo grande importanza ha la famiglia Dolfin, che contribuisce anche alla realizzazione di diverse opere architettoniche. Nel 1797, con la caduta della Repubblica veneta, diviene dominio francese, poi austriaco, fino a entrare a far parte, nel 1866, del Regno d'Italia. È stata colpita da diverse calamità: nel 1630 la peste decima la popolazione; numerose alluvioni dei fiumi vicini (<a target='_blank' href='vediNota.php?reg=VEN&parola=PO'>Po</a>, <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=VEN&parola=ADIGE'>Adige</a>, Tartaro, Mincio), fino a quella del 1951, ne hanno danneggiato il territorio. La parrocchiale, dedicata a San Giovanni Battista, è stata fatta costruire nel 1520 da Benedetto Dolfin; nel 1833 viene ristrutturata e nel 1928 diviene arcipretale. La facciata è arricchita da statue marmoree scolpite nel 1936 da Gino Tessuto di Vicenza; all'interno ha cinque altari (entrando a sinistra: il primo risale al XVIII secolo ed è dedicato alla Beata Vergine del Rosario, il secondo a <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=VEN&parola=SANTANTONIODAPADOVA'>Sant'Antonio da Padova</a>, mentre l'altare maggiore e il primo a destra sono intitolati a San Giovanni Battista, l'ultimo conserva il SS. Crocifisso, opera lignea cui si accendono ceri in situazioni di pericolo e che ogni cinque anni viene portata in processione), una grande tela, Gesù con Ponzio Pilato, opera di Carlo Prando, e un organo del 1914. Il campanile, eretto anch'esso nel 1520, è stato rialzato nel 1897. Villa Bernardo, ora Padoan, sembra risalire alla fine del XVII secolo; la cappella al lato dal complesso agricolo si presenta secondo lo stile palladiano.

Economia

Esclusi gli uffici deputati al funzionamento dei normali servizi municipali e postali, non ve ne sono altri degni di nota. Prevalentemente sviluppato è il settore primario, con una buona produzione di barbabietola da zucchero, granoturco, cereali, frumento, foraggi, orticoli, uva e frutta; parte della popolazione si dedica anche alla zoootecnia: discreti gli allevamenti di bovini e avicoli, oltre a quelli di suini, caprini ed equini. Questo ha posto le premesse per la nascita e lo sviluppo del secondario, con l'industria alimentare. Sono presenti anche i comparti dell'abbigliamento, dell'industria metalmeccanica e dell'edilizia. È presente il servizio bancario. Le strutture scolastiche permettono soltanto l'istruzione materna ed elementare. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno. È assicurato il solo servizio farmaceutico, per le altre prestazioni è necessario rivolgersi altrove.

Esclusi gli uffici deputati al funzionamento dei normali servizi municipali e postali, non ve ne sono altri degni di nota. Prevalentemente sviluppato è il settore primario, con una buona produzione di barbabietola da zucchero, granoturco, cereali, frumento, foraggi, orticoli, uva e frutta; parte della popolazione si dedica anche alla zoootecnia: discreti gli allevamenti di bovini e avicoli, oltre a quelli di suini, caprini ed equini. Questo ha posto le premesse per la nascita e lo sviluppo del secondario, con l'industria alimentare. Sono presenti anche i comparti dell'abbigliamento, dell'industria metalmeccanica e dell'edilizia. È presente il servizio bancario. Le strutture scolastiche permettono soltanto l'istruzione materna ed elementare. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno. È assicurato il solo servizio farmaceutico, per le altre prestazioni è necessario rivolgersi altrove.

Relazioni

Il flusso in entrata dovuto al turismo è molto scarso, così come quello relativo alle attività lavorative. I rapporti con il circondario non sono, quindi, rilevanti. Mancano eventi tradizionali ricorrenti se si esclude la sagra di Sant'Antonio, il 13 giugno, ricca di manifestazioni culturali e folcloristiche. La festa del Patrono, San Giovanni Battista, si celebra il 24 giugno con una fiera e una lunga processione.

Il flusso in entrata dovuto al turismo è molto scarso, così come quello relativo alle attività lavorative. I rapporti con il circondario non sono, quindi, rilevanti. Mancano eventi tradizionali ricorrenti se si esclude la sagra di <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=VEN&parola=SANTANTONIO'>Sant'Antonio</a>, il 13 giugno, ricca di manifestazioni culturali e folcloristiche. La festa del Patrono, San Giovanni Battista, si celebra il 24 giugno con una fiera e una lunga processione.

Località

Bernarda, Gambaro, Paolino, Romanato, Roncala

Bernarda, Gambaro, Paolino, Romanato, Roncala

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Pincara rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.