Descrizione

Comune di collina sorto nel Medioevo, che attraversa un difficile momento di transizione da una lunga fase rurale ad una nuova era terziaria. La maggior parte della comunità dei palmolesi, che presenta un indice di vecchiaia molto elevato, risiede nel capoluogo comunale e nel piccolo abitato di Fonte la Casa ma il modello insediativo sparso non risulta del tutto estraneo a questi luoghi. Il profilo dei rilievi locali è piuttosto pronunciato e le loro pendici si tuffano nel verde dei boschi là dove non imperversa l'intrico della vegetazione ripuaria, favorita dall'umidità dei fondovalle, o non si succedono, geometricamente ordinate, le divisioni dei coltivi. L'abitato sorge su un colle isolato e domina la faticosa avanzata del fiume Treste fra il groviglio dei colli. Nello stemma comunale campeggia un palmizio su un monte a tre cime.

Comune di collina sorto nel Medioevo, che attraversa un difficile momento di transizione da una lunga fase rurale ad una nuova era terziaria. La maggior parte della comunità dei palmolesi, che presenta un indice di vecchiaia molto elevato, risiede nel capoluogo comunale e nel piccolo abitato di Fonte la Casa ma il modello insediativo sparso non risulta del tutto estraneo a questi luoghi. Il profilo dei rilievi locali è piuttosto pronunciato e le loro pendici si tuffano nel verde dei boschi là dove non imperversa l'intrico della vegetazione ripuaria, favorita dall'umidità dei fondovalle, o non si succedono, geometricamente ordinate, le divisioni dei coltivi. L'abitato sorge su un colle isolato e domina la faticosa avanzata del fiume Treste fra il groviglio dei colli. Nello stemma comunale campeggia un palmizio su un monte a tre cime.

Storia

L'abitato, ricordato per la prima volta nel Catalogus Baronum con il nome di PALMULAM, risulta essere stato feudo di Filippo Grandinato, esponente di una prestigiosa famiglia longobarda; fu soggetto dalla prima metà del Quattrocento ai Di Sangro e passò ai Severino-Longo forse alla fine del XVII secolo. L'etimologia del toponimo è controversa: lo si potrebbe con pari verosimiglianza ricondurre alle voci latine PALMES 'tralcio di vite', 'ramo d'albero' e PALMUS 'misura agraria'. Sulla vetta di un colle, piuttosto isolato, si erge il castello di impianto medievale, ripetutamente integrato e rimaneggiato. La chiesa settecentesca di Santa Maria, con torre campanaria del XIV secolo, è invece inserita nel tessuto del centro storico e affiora da un gruppo compatto di case che la imprigionano da tutti i lati. Un andamento demografico negativo è invalso nel comune all'inizio del secolo e si è rapidamente accentuato nel secondo dopoguerra.

L'abitato, ricordato per la prima volta nel <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=ABR&parola=CATALOGUSBARONUM'>Catalogus Baronum</a> con il nome di PALMULAM, risulta essere stato feudo di Filippo Grandinato, esponente di una prestigiosa famiglia <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=ABR&parola=LONGOBARDA'>longobarda</a>; fu soggetto dalla prima metà del Quattrocento ai <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=ABR&parola=DISANGRO'>Di Sangro</a> e passò ai Severino-Longo forse alla fine del XVII secolo. L'etimologia del toponimo è controversa: lo si potrebbe con pari verosimiglianza ricondurre alle voci latine PALMES 'tralcio di vite', 'ramo d'albero' e PALMUS 'misura agraria'. Sulla vetta di un colle, piuttosto isolato, si erge il castello di impianto medievale, ripetutamente integrato e rimaneggiato. La chiesa settecentesca di Santa Maria, con torre campanaria del XIV secolo, è invece inserita nel tessuto del centro storico e affiora da un gruppo compatto di case che la imprigionano da tutti i lati. Un andamento demografico negativo è invalso nel comune all'inizio del secolo e si è rapidamente accentuato nel secondo dopoguerra.

Economia

Malgrado gli sforzi collettivi tesi ad inaugurare unnuovo corso delle attività economiche, le condizioni di vita di questo comune non sfuggono ad una certa arretratezza, tipica dell'entroterra frentano. L'agricoltura, rivolta alla coltivazione di cereali, vite, olivo e frutta, è ormai in crisi e ha finito per trascinare con sé tutte quelle fonti di reddito che tradizionalmente competono ad una civiltà contadina; sul versante opposto l'industria mostra di non avere dinamismo sufficiente per imporsi come risorsa economica alternativa. Tutte le speranze sono quindi a buon diritto riposte negli sviluppi del terziario: al momento sia la rete di distribuzione sia il ventaglio dei servizi sono già discretamente sviluppati e la crescita del sistema delle infrastrutture potrebbe finalmente porre un freno all'emorragia di giovani che depaupera i luoghi delle indispensabili risorse umane. Il comune dispone di un quadro fondamentalmente piatto di servizi amministrativi; è dotato delle scuole dell'obbligo, possiede strutture ricettive e per la ristorazione in numero sufficiente e conta una discreta gamma di impianti sportivi (campi da tennis, da bocce, da tiro e di calcio, a disposizione della squadra locale, Audax Unione Sportiva); le strutture sanitarie offrono servizi di guardia medica.

Malgrado gli sforzi collettivi tesi ad inaugurare unnuovo corso delle attività economiche, le condizioni di vita di questo comune non sfuggono ad una certa arretratezza, tipica dell'entroterra frentano. L'agricoltura, rivolta alla coltivazione di cereali, vite, olivo e frutta, è ormai in crisi e ha finito per trascinare con sé tutte quelle fonti di reddito che tradizionalmente competono ad una civiltà contadina; sul versante opposto l'industria mostra di non avere dinamismo sufficiente per imporsi come risorsa economica alternativa. Tutte le speranze sono quindi a buon diritto riposte negli sviluppi del terziario: al momento sia la rete di distribuzione sia il ventaglio dei servizi sono già discretamente sviluppati e la crescita del sistema delle infrastrutture potrebbe finalmente porre un freno all'emorragia di giovani che depaupera i luoghi delle indispensabili risorse umane. Il comune dispone di un quadro fondamentalmente piatto di servizi amministrativi; è dotato delle scuole dell'obbligo, possiede strutture ricettive e per la ristorazione in numero sufficiente e conta una discreta gamma di impianti sportivi (campi da tennis, da bocce, da tiro e di calcio, a disposizione della squadra locale, Audax Unione Sportiva); le strutture sanitarie offrono servizi di guardia medica.

Relazioni

Inadatto al turismo di massa, nonostante la presenza di un accettabile apparato ricettivo, il comune ha il fascino discreto della collina abruzzese, con quella caratteristica impronta aspra e un po' selvaggia che alberga anche nell'animo dei suoi abitanti senza soffocarne la genuina cordialità. Di grande richiamo la sagra della ventricina e dello spezzatino palmolese, che si svolge il 12 agosto, e la festa della Madonna del Carmine, che si celebra il 27 luglio -per l'occasione hanno luogo un pellegrinaggio collettivo al santuario della Vergine e la tradizionale asta dei donativi, consistenti in generi alimentari tra cui spiccano grandi ciambelle decorate con confetture colorate e gigantesche forme di pane-. Il Patrono San Valentino si celebra il 14 febbraio con funzioni religiose e il 2 settembre con festeggiamenti popolari.

Inadatto al turismo di massa, nonostante la presenza di un accettabile apparato ricettivo, il comune ha il fascino discreto della collina abruzzese, con quella caratteristica impronta aspra e un po' selvaggia che alberga anche nell'animo dei suoi abitanti senza soffocarne la genuina cordialità. Di grande richiamo la sagra della ventricina e dello spezzatino palmolese, che si svolge il 12 agosto, e la festa della Madonna del Carmine, che si celebra il 27 luglio -per l'occasione hanno luogo un pellegrinaggio collettivo al santuario della Vergine e la tradizionale asta dei donativi, consistenti in generi alimentari tra cui spiccano grandi ciambelle decorate con confetture colorate e gigantesche forme di pane-. Il Patrono San Valentino si celebra il 14 febbraio con funzioni religiose e il 2 settembre con festeggiamenti popolari.

Località

Fontelacasa

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Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Palmoli rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.