Descrizione

Centro collinare, di origine incerta, che basa la sua economia sulle tradizionali attività agricole. I pollinesi, con un indice di vecchiaia nella media, vivono, oltre che nel capoluogo comunale, anche nella località Finale, con il maggior numero di residenti, e in alcune case sparse. Il territorio, ammantato da uliveti, castagneti, sugherete, frassini da manna, querceti, agrifogli giganti, presenta un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche accentuate. L’abitato, che sorge su un cucuzzolo isolato di un monte, dal quale si gode di una bellissima e panoramica veduta, è interessato da forte espansione edilizia. Lo stemma comunale, troncato, è stato concesso con Decreto del Presidente della Repubblica. Sullo sfondo azzurro della parte superiore spicca una cometa d’argento, accompagnata, in un cantone del capo, da un ramoscello d’ulivo, verde, munito di tre frutti; sullo smalto rosso della partizione inferiore figura un fascio di spighe di grano d’oro.

Centro collinare, di origine incerta, che basa la sua economia sulle tradizionali attività agricole. I pollinesi, con un indice di vecchiaia nella media, vivono, oltre che nel capoluogo comunale, anche nella località Finale, con il maggior numero di residenti, e in alcune case sparse. Il territorio, ammantato da uliveti, castagneti, sugherete, frassini da manna, querceti, agrifogli giganti, presenta un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche accentuate. L’abitato, che sorge su un cucuzzolo isolato di un monte, dal quale si gode di una bellissima e panoramica veduta, è interessato da forte espansione edilizia. Lo stemma comunale, troncato, è stato concesso con Decreto del Presidente della Repubblica. Sullo sfondo azzurro della parte superiore spicca una cometa d’argento, accompagnata, in un cantone del capo, da un ramoscello d’ulivo, verde, munito di tre frutti; sullo smalto rosso della partizione inferiore figura un fascio di spighe di grano d’oro.

Storia

Il toponimo è di origini assai incerte, così come è da confermare l’equivalenza di Pollina con la forma primitiva “polla”, proposta da qualcuno. Si potrebbe pensare ad una derivazione da “Apollonía”, denominazione presente in una fonte bizantina, corrispondente all’”Apolline” degli ITINERARI, e vedervi una relazione con il FLUVIUS POLLINAE. Anche se la sua origine non è certa, è molto probabile che il primo nucleo urbano sia sorto sul sito di un casale arabo. Le prove documentate certe a proposito della sua esistenza, anche se sono esigue, risalgono al periodo medievale, e precisamente all’arrivo dei normanni in Sicilia, che fecero costruire nel 1178 una imponente roccaforte. Le vicende storiche che contraddistinsero l’antico borgo sono prive di eventi e pagine memorabili. Successivamente la giurisdizione del borgo passò nelle mani dei nobili Ventimiglia, che a loro volta concessero il feudo ai nobili Minneci. Tra le testimonianze storico-architettoniche della cultura dei secoli passati, che costituiscono il suo patrimonio artistico, meritano di essere segnalate: la chiesa madre, edificata nel XVIII secolo, con pianta a tre navate, al cui interno sono custodite pregevoli opere del Gagini; il Teatro di Pietra Rosa, costruito nel 1979, con forma semicircolare in stile greco, dal particolare colore rosa, dovuto alla pietra con cui è costruito; i ruderi del castello dei Ventimiglia.

Il toponimo è di origini assai incerte, così come è da confermare l’equivalenza di Pollina con la forma primitiva “polla”, proposta da qualcuno. Si potrebbe pensare ad una derivazione da “Apollonía”, denominazione presente in una fonte <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=BIZANTINA'>bizantina</a>, corrispondente all’”Apolline” degli ITINERARI, e vedervi una relazione con il FLUVIUS POLLINAE. Anche se la sua origine non è certa, è molto probabile che il primo nucleo urbano sia sorto sul sito di un casale <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=ARABO'>arabo</a>. Le prove documentate certe a proposito della sua esistenza, anche se sono esigue, risalgono al periodo medievale, e precisamente all’arrivo dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=NORMANNI'>normanni</a> in Sicilia, che fecero costruire nel 1178 una imponente roccaforte. Le vicende storiche che contraddistinsero l’antico borgo sono prive di eventi e pagine memorabili. Successivamente la giurisdizione del borgo passò nelle mani dei nobili Ventimiglia, che a loro volta concessero il feudo ai nobili Minneci. Tra le testimonianze storico-architettoniche della cultura dei secoli passati, che costituiscono il suo patrimonio artistico, meritano di essere segnalate: la chiesa madre, edificata nel XVIII secolo, con pianta a tre navate, al cui interno sono custodite pregevoli opere del Gagini; il Teatro di Pietra Rosa, costruito nel 1979, con forma semicircolare in stile <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=GRECO'>greco</a>, dal particolare colore rosa, dovuto alla pietra con cui è costruito; i ruderi del castello dei Ventimiglia.

Economia

È sede di stazione dei carabinieri. L’agricoltura produce cereali, frumento, ortaggi, uva, olive, agrumi e altra frutta (soprattutto mandorle e castagne); si pratica anche l’allevamento di bovini, suini, ovini, caprini, equini e avicoli. L’industria è costituita da aziende di piccole e medie dimensioni, che operano prevalentemente nei comparti: alimentare, del legno, della metallurgia, dei mobili e dell’edilizia. Interessante è l’artigianato, in particolare quello specializzato nella lavorazione del ferro battuto, del legno e dei ricami. Il terziario si compone di una sufficiente rete commerciale e dell’insieme dei servizi più qualificati, che comprendono quello bancario. Per il sociale mancano strutture di una certa rilevanza. Nelle scuole del posto si impartisce l’istruzione obbligatoria; per l’arricchimento culturale è presente la biblioteca civica. Alla diffusione dell’informazione e della cultura provvede anche un’emittente radiotelevisiva locale. Le strutture ricettive offrono possibilità sia di ristorazione che di soggiorno. Per lo sport e il tempo libero sono a disposizione della comunità campi di calcio, di calcetto e da tennis. A livello sanitario è assicurato il servizio farmaceutico.

È sede di stazione dei carabinieri. L’agricoltura produce cereali, frumento, ortaggi, uva, olive, <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=AGRUMI'>agrumi</a> e altra frutta (soprattutto mandorle e castagne); si pratica anche l’allevamento di bovini, suini, ovini, caprini, equini e avicoli. L’industria è costituita da aziende di piccole e medie dimensioni, che operano prevalentemente nei comparti: alimentare, del legno, della metallurgia, dei mobili e dell’edilizia. Interessante è l’artigianato, in particolare quello specializzato nella lavorazione del ferro battuto, del legno e dei ricami. Il terziario si compone di una sufficiente rete commerciale e dell’insieme dei servizi più qualificati, che comprendono quello bancario. Per il sociale mancano strutture di una certa rilevanza. Nelle scuole del posto si impartisce l’istruzione obbligatoria; per l’arricchimento culturale è presente la biblioteca civica. Alla diffusione dell’informazione e della cultura provvede anche un’emittente radiotelevisiva locale. Le strutture ricettive offrono possibilità sia di ristorazione che di soggiorno. Per lo sport e il tempo libero sono a disposizione della comunità campi di calcio, di calcetto e da tennis. A livello sanitario è assicurato il servizio farmaceutico.

Relazioni

Offre a quanti vi si rechino la possibilità di trascorrere rilassanti e piacevoli soggiorni all’insegna delle incontaminate bellezze naturali che la circondano, quali il Parco delle Madonie; inoltre grazie anche alla sua posizione geografica, è meta di turismo balneare. Tra le manifestazioni meritano di essere citate: la festa dell’Ascensione, la festa della Madonna della Lettera e la sagra della Manna, ad agosto; la sagra dell’ulivo, a novembre. Il Patrono, San Giuliano, si festeggia la seconda domenica di luglio. Il giorno di astensione dal comune è il venerdì precedente.

Offre a quanti vi si rechino la possibilità di trascorrere rilassanti e piacevoli soggiorni all’insegna delle incontaminate bellezze naturali che la circondano, quali il <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=PARCODELLEMADONIE'>Parco delle Madonie</a>; inoltre grazie anche alla sua posizione geografica, è meta di turismo balneare. Tra le manifestazioni meritano di essere citate: la festa dell’Ascensione, la festa della Madonna della Lettera e la sagra della Manna, ad agosto; la sagra dell’ulivo, a novembre. Il Patrono, San Giuliano, si festeggia la seconda domenica di luglio. Il giorno di astensione dal comune è il venerdì precedente.

Località

Finale

Finale

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Pollina rientra nell’Obiettivo "Convergenza" (che succede al precedente Obiettivo 1 della programmazione 2000-06). A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta ad accelerare il processo di convergenza degli Stati membri e delle regioni in ritardo di sviluppo migliorando le condizioni di crescita e di occupazione. I settori prioritari d'intervento sono i seguenti: qualità degli investimenti in capitale fisico e umano, sviluppo dell'innovazione e della società basata sulla conoscenza, adattabilità ai cambiamenti economici e sociali, tutela dell'ambiente, efficienza amministrativa. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell'11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.