Descrizione

Comune collinare di antica origine, per il quale le attività rurali rappresentano ancora una significativa risorsa economica. La comunità dei pisonianesi, che presenta un indice di vecchiaia molto elevato, risiede esclusivamente nel capoluogo comunale, sviluppatosi sulla cima di un colle. Il comprensorio comunale, caratterizzato da un andamento altimetrico oltremodo discontinuo, è dominato dalla solenne mole dei monti Prenestini, che raggiungono la massima elevazione con il vicino monte Guadagnolo, alto 1.218 metri. Lo scenario naturale presenta una certa varietà di forme e colori: alle quote inferiori l’agro comunale è caratterizzato dalle linee regolari dei vigneti e degli oliveti, sostituiti, più in alto, da radi boschi di orniello e roverella, e, più su ancora, dal paesaggio tipico delle formazioni calcaree; in lontananza si scorgono le nude rocce accidentate delle cime dei monti Ruffi nonché le prime propaggini dei monti Simbruini, profondamente incisi dal carsismo. Tra la fauna che popola questi luoghi spicca il raro corvo imperiale, che si alza in volo sulle cime maggiori col suo grido roco.

Comune collinare di antica origine, per il quale le attività rurali rappresentano ancora una significativa risorsa economica. La comunità dei pisonianesi, che presenta un indice di vecchiaia molto elevato, risiede esclusivamente nel capoluogo comunale, sviluppatosi sulla cima di un colle. Il comprensorio comunale, caratterizzato da un andamento altimetrico oltremodo discontinuo, è dominato dalla solenne mole dei monti Prenestini, che raggiungono la massima elevazione con il vicino monte Guadagnolo, alto 1.218 metri. Lo scenario naturale presenta una certa varietà di forme e colori: alle quote inferiori l’agro comunale è caratterizzato dalle linee regolari dei vigneti e degli oliveti, sostituiti, più in alto, da radi boschi di orniello e roverella, e, più su ancora, dal paesaggio tipico delle formazioni calcaree; in lontananza si scorgono le nude rocce accidentate delle cime dei monti Ruffi nonché le prime propaggini dei monti Simbruini, profondamente incisi dal carsismo. Tra la fauna che popola questi luoghi spicca il raro corvo imperiale, che si alza in volo sulle cime maggiori col suo grido roco.

Storia

Sorta in epoca romana, si è sviluppata a partire dal Medioevo: il CASTRUM PISCIANI, infatti, è menzionato in un atto del 1217 come possedimento dell’abbazia benedettina di Subiaco, dopo essere comparso, con il nome di PISCANUM, tra i beni donati da papa Gregorio I, nel 594 d.C., al suddetto monastero. Dopo lunghe contese tra i Colonna e gli Orsini, passò nel 1563 ai Massimo e infine ai Theodoli, che la fortificarono con torri e rocche difensive. Il toponimo attuale, derivato da quello del console romano Lucio Calpurnio Pisone, autore della LEX CALPURNIA, è stato coniato nel 1871; quello precedente, dal suono poco gradevole, era Pisciano. Sfidano il trascorrere del tempo i ruderi della villa romana del console Lucio Calpurnio Pisone; anche la chiesa di Santa Vittoria, notevolmente modificata da rimaneggiamenti settecenteschi, risale ad epoca molto remota, forse al VI secolo d.C. Un interessante dipinto bizantineggiante e una bella acquasantiera in marmo bianco sono custoditi nella settecentesca chiesa della Madonna della Neve, a un’unica navata. Novecentesca è invece la chiesa di San Paolo, a tre navate e soffitto a cassettoni, con un caratteristico fonte battesimale in marmo e stucco.

Sorta in epoca romana, si è sviluppata a partire dal Medioevo: il CASTRUM PISCIANI, infatti, è menzionato in un atto del 1217 come possedimento dell’abbazia <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LAZ&parola=BENEDETTINA'>benedettina</a> di Subiaco, dopo essere comparso, con il nome di PISCANUM, tra i beni donati da papa Gregorio I, nel 594 d.C., al suddetto monastero. Dopo lunghe contese tra i <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LAZ&parola=COLONNA'>Colonna</a> e gli <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LAZ&parola=ORSINI'>Orsini</a>, passò nel 1563 ai Massimo e infine ai Theodoli, che la fortificarono con torri e rocche difensive. Il toponimo attuale, derivato da quello del console romano Lucio Calpurnio Pisone, autore della LEX CALPURNIA, è stato coniato nel 1871; quello precedente, dal suono poco gradevole, era Pisciano. Sfidano il trascorrere del tempo i ruderi della villa romana del console Lucio Calpurnio Pisone; anche la chiesa di Santa Vittoria, notevolmente modificata da rimaneggiamenti settecenteschi, risale ad epoca molto remota, forse al VI secolo d.C. Un interessante dipinto bizantineggiante e una bella acquasantiera in marmo bianco sono custoditi nella settecentesca chiesa della Madonna della Neve, a un’unica navata. Novecentesca è invece la chiesa di San Paolo, a tre navate e soffitto a cassettoni, con un caratteristico fonte battesimale in marmo e stucco.

Economia

Risorse economiche tradizionali, quali la coltivazione di uva, olive e foraggi e l’allevamento di bovini, ovini e polli, sono in netto declino; tuttavia, a eccezione di alcune piccole imprese di dimensione artigianale attive nei comparti della lavorazione del legno e della trasformazione dei prodotti agricoli, l’apparato industriale è ancora fermo a uno stadio embrionale di sviluppo; poco incisivo risulta anche il ruolo del terziario, in cui non figurano né servizi privati di rilievo né una rete commerciale articolata. Il comune, dotato degli ordinari uffici municipali e postali, è sede di scuole materne ed elementari ma non dispone di strutture culturali di rilievo; l’apparato ricettivo è limitato a qualche struttura per il soggiorno mentre l’assistenza sanitaria è garantita localmente dalla farmacia.

Risorse economiche tradizionali, quali la coltivazione di uva, olive e foraggi e l’allevamento di bovini, ovini e polli, sono in netto declino; tuttavia, a eccezione di alcune piccole imprese di dimensione artigianale attive nei comparti della lavorazione del legno e della trasformazione dei prodotti agricoli, l’apparato industriale è ancora fermo a uno stadio embrionale di sviluppo; poco incisivo risulta anche il ruolo del terziario, in cui non figurano né servizi privati di rilievo né una rete commerciale articolata. Il comune, dotato degli ordinari uffici municipali e postali, è sede di scuole materne ed elementari ma non dispone di strutture culturali di rilievo; l’apparato ricettivo è limitato a qualche struttura per il soggiorno mentre l’assistenza sanitaria è garantita localmente dalla farmacia.

Relazioni

Immersa in uno scenario montano tranquillo e ameno, è base di partenza per escursioni al santuario della Mentorella, nei pressi della vetta del monte Guadagnolo, dalla quale si gode di una straordinaria vista su alcuni tra i più bei rilievi dell’Appennino centrale. Contribuiscono a richiamare visitatori alcune interessanti manifestazioni tradizionali: in occasione della festa del Corpus Domini la comunità organizza una colorata Infiorata; il mese di agosto è animato dalla festa della Madonna della Neve e dalle celebrazioni ferragostane (15-18 agosto), che includono un pellegrinaggio al santuario della Mentorella e la sagra delle “sagne” (tipica pasta all’uovo) con il baccalà; la prima domenica di ottobre è dedicata alla Madonna del Rosario mentre il primo novembre si svolge un’affollata sagra della castagna. La festa della Patrona Santa Vittoria si celebra il 9 luglio.

Immersa in uno scenario montano tranquillo e ameno, è base di partenza per escursioni al santuario della Mentorella, nei pressi della vetta del monte Guadagnolo, dalla quale si gode di una straordinaria vista su alcuni tra i più bei rilievi dell’Appennino centrale. Contribuiscono a richiamare visitatori alcune interessanti manifestazioni tradizionali: in occasione della festa del Corpus Domini la comunità organizza una colorata Infiorata; il mese di agosto è animato dalla festa della Madonna della Neve e dalle celebrazioni ferragostane (15-18 agosto), che includono un pellegrinaggio al santuario della Mentorella e la sagra delle “sagne” (tipica pasta all’uovo) con il baccalà; la prima domenica di ottobre è dedicata alla Madonna del Rosario mentre il primo novembre si svolge un’affollata sagra della castagna. La festa della Patrona Santa Vittoria si celebra il 9 luglio.

Località

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Pisoniano rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.