Descrizione

Centro risalente forse ad epoca antica, aggrappato alla sommità di un colle; vive del turismo balneare e del suo indotto, oltre che delle residue attività rurali e marinare. La conformazione del territorio comunale, classificato collinare, favorisce l'insediamento sparso: la comunità dei pisciottani, con un indice di vecchiaia di poco superiore ai valori medi, si è distribuita in un buon numero di case sparse, nel minuscolo aggregato urbano di Caprioli e nelle località di Marina Lido, Rodio e Santa Caterina, in forte espansione edilizia. Il profilo geometrico del comprensorio pisciottano, bagnato dai torrenti Fiore e Fiumicello, è caratterizzato da linee piuttosto irregolari e la vegetazione che ammanta i rilievi alterna castagni e ontani alle specie più tipiche della macchia mediterranea, ovvero corbezzoli, lecci e ginestre. Una larga fascia di spiaggia delimita gli abitati di Marina Lido e Caprioli mentre dal suo sito d'altura il capoluogo comunale sovrasta la distesa cangiante del mare.  

Centro risalente forse ad epoca antica, aggrappato alla sommità di un colle; vive del turismo balneare e del suo indotto, oltre che delle residue attività rurali e marinare. La conformazione del territorio comunale, classificato collinare, favorisce l'insediamento sparso: la comunità dei pisciottani, con un indice di vecchiaia di poco superiore ai valori medi, si è distribuita in un buon numero di case sparse, nel minuscolo aggregato urbano di Caprioli e nelle località di Marina Lido, Rodio e Santa Caterina, in forte espansione edilizia. Il profilo geometrico del comprensorio pisciottano, bagnato dai torrenti Fiore e Fiumicello, è caratterizzato da linee piuttosto irregolari e la vegetazione che ammanta i rilievi alterna castagni e ontani alle specie più tipiche della macchia mediterranea, ovvero corbezzoli, lecci e ginestre. Una larga fascia di spiaggia delimita gli abitati di Marina Lido e Caprioli mentre dal suo sito d'altura il capoluogo comunale sovrasta la distesa cangiante del mare.  

Storia

Il toponimo, citato nel Catalogus Baronum, è di origine incerta: l'ipotesi più plausibile è che rimandi dal latino PISCIS, a indicare un luogo pescoso, ma non è escluso che derivi dalla voce greca corrispondente al latino BUXUS 'bosso'. Forse di antica origine, nel VI secolo d.C. divenne sede vescovile e in seguito fece parte del principato di Salerno. Compare poi come possedimento di Florio di Camerota, di Bartolomeo di Alicio e, nel 1583, di Aurelia Morra, moglie di Cesare Pappacoda. Le prime notizie certe sulla frazione di Rodio risalgono al XIII secolo: nel 1279 venne assegnata a Giovanni de Bono di Gaeta, circa tre secoli dopo (1564) divenne proprietà di Giovanni Battista Mottola e dal 1616 fu possesso prima di Livio Greco, poi di Lionora della Forza; dopo il 1750 conobbe la signoria di Cosma Basile. Nel tessuto urbano del centro storico colpiscono l'attenzione del visitatore i numerosi edifici signorili: il palazzo marchesale (antecedente al XVII secolo) e i palazzi Francia, Lancellotti, Ciaccio e Vetere -quest'ultimo conserva al suo interno una tela del Settecento-. Il periodo che va dal XVII al XVIII secolo ha lasciato tracce di sé nelle splendide architetture sacre: le cappelle di San Michele Arcangelo, della Mercede, con all'interno un piccolo presepe napoletano settecentesco, e di Santa Maria della Stella, in tardo stile barocco.  

Il toponimo, citato nel <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=CAM&parola=CATALOGUSBARONUM'>Catalogus Baronum</a>, è di origine incerta: l'ipotesi più plausibile è che rimandi dal latino PISCIS, a indicare un luogo pescoso, ma non è escluso che derivi dalla voce <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=CAM&parola=GRECA'>greca</a> corrispondente al latino BUXUS 'bosso'. Forse di antica origine, nel VI secolo d.C. divenne sede vescovile e in seguito fece parte del <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=CAM&parola=PRINCIPATODISALERNO'>principato di Salerno</a>. Compare poi come possedimento di Florio di Camerota, di Bartolomeo di Alicio e, nel 1583, di Aurelia Morra, moglie di Cesare Pappacoda. Le prime notizie certe sulla frazione di Rodio risalgono al XIII secolo: nel 1279 venne assegnata a Giovanni de Bono di Gaeta, circa tre secoli dopo (1564) divenne proprietà di Giovanni Battista Mottola e dal 1616 fu possesso prima di Livio Greco, poi di Lionora della Forza; dopo il 1750 conobbe la signoria di Cosma Basile. Nel tessuto urbano del centro storico colpiscono l'attenzione del visitatore i numerosi edifici signorili: il palazzo marchesale (antecedente al XVII secolo) e i palazzi Francia, Lancellotti, Ciaccio e Vetere -quest'ultimo conserva al suo interno una tela del Settecento-. Il periodo che va dal XVII al XVIII secolo ha lasciato tracce di sé nelle splendide architetture sacre: le cappelle di San Michele Arcangelo, della Mercede, con all'interno un piccolo presepe napoletano settecentesco, e di Santa Maria della Stella, in tardo stile barocco.  

Economia

L'arrivo dei turisti a scadenze stabilite porta vivacità, movimento e benessere economico senza peraltro intaccare il profondo attaccamento di questa comunità alla tradizione. Conservano un ruolo primario, nel quadro delle risorse economiche, la piscicoltura e la coltivazione di olive, uva e frutta in genere, con le connesse attività di trasformazione. Il commercio, abbastanza sviluppato, catalizza il vivace spirito imprenditoriale dei pisciottani, impegnati in una serie di iniziative utili a migliorare la qualità e la quantità delle attività connesse al turismo balneare. Il comune presenta gli essenziali servizi burocratico-amministrativi e le strutture scolastiche per la frequenza del ciclo della scuola dell'obbligo; possiede una biblioteca comunale e un centro di lettura, nonché un ricchissimo apparato ricettivo, formato da ristoranti, alberghi, camping, villaggi vacanze e aziende agrituristiche. L'offerta di servizi sanitari, infine, comprende una farmacia, un servizio di guardia medica e un consultorio familiare.  

L'arrivo dei turisti a scadenze stabilite porta vivacità, movimento e benessere economico senza peraltro intaccare il profondo attaccamento di questa comunità alla tradizione. Conservano un ruolo primario, nel quadro delle risorse economiche, la piscicoltura e la coltivazione di olive, uva e frutta in genere, con le connesse attività di trasformazione. Il commercio, abbastanza sviluppato, catalizza il vivace spirito imprenditoriale dei pisciottani, impegnati in una serie di iniziative utili a migliorare la qualità e la quantità delle attività connesse al turismo balneare. Il comune presenta gli essenziali servizi burocratico-amministrativi e le strutture scolastiche per la frequenza del ciclo della scuola dell'obbligo; possiede una biblioteca comunale e un centro di lettura, nonché un ricchissimo apparato ricettivo, formato da ristoranti, alberghi, camping, villaggi vacanze e aziende agrituristiche. L'offerta di servizi sanitari, infine, comprende una farmacia, un servizio di guardia medica e un consultorio familiare.  

Relazioni

Gode del crescente favore dei turisti, che ne apprezzano le caratteristiche di stazione balneare adatta a soggiorni tranquilli ed economici. I fitti boschi, abbondanti nell'entroterra e popolati da volpi, cinghiali, faine, donnole e lepri, sono la cornice ideale per salutari passeggiate. Oltre a rappresentare una forte attrattiva turistica, il patrimonio storico-architettonico del comune e la splendida natura che lo circonda sono anche la cornice ideale per manifestazioni sacre e profane: il festival canoro per bambini, il festival teatrale, la rassegna canora per giovani artisti e l'estemporanea di pittura, tutti organizzati tra agosto e settembre; la "Maratona degli olivi", che si svolge nella prima domenica di settembre, e le innumerevoli sagre -della salsiccia, in località Caprioli dal 20 al 24 luglio e dal 12 al 14 agosto, del cinghiale, in località Rodio dal 3 al 5 agosto, e del pesce azzurro, in località Marina di Camerota dal 18 al 20 agosto-. Il Patrono Sant'Agnello si festeggia il 14 dicembre.

Gode del crescente favore dei turisti, che ne apprezzano le caratteristiche di stazione balneare adatta a soggiorni tranquilli ed economici. I fitti boschi, abbondanti nell'entroterra e popolati da volpi, cinghiali, faine, donnole e lepri, sono la cornice ideale per salutari passeggiate. Oltre a rappresentare una forte attrattiva turistica, il patrimonio storico-architettonico del comune e la splendida natura che lo circonda sono anche la cornice ideale per manifestazioni sacre e profane: il festival canoro per bambini, il festival teatrale, la rassegna canora per giovani artisti e l'estemporanea di pittura, tutti organizzati tra agosto e settembre; la "Maratona degli olivi", che si svolge nella prima domenica di settembre, e le innumerevoli sagre -della salsiccia, in località Caprioli dal 20 al 24 luglio e dal 12 al 14 agosto, del cinghiale, in località Rodio dal 3 al 5 agosto, e del pesce azzurro, in località Marina di Camerota dal 18 al 20 agosto-. Il Patrono Sant'Agnello si festeggia il 14 dicembre.

Località

Caprioli, Contrada Valle di Marco, Marina Lido, Rodio, Santa Caterina

Caprioli, Contrada Valle di Marco, Marina Lido, Rodio, Santa Caterina

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Pisciotta rientra nell’Obiettivo "Convergenza" (che succede al precedente Obiettivo 1 della programmazione 2000-06). A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta ad accelerare il processo di convergenza degli Stati membri e delle regioni in ritardo di sviluppo migliorando le condizioni di crescita e di occupazione. I settori prioritari d'intervento sono i seguenti: qualità degli investimenti in capitale fisico e umano, sviluppo dell'innovazione e della società basata sulla conoscenza, adattabilità ai cambiamenti economici e sociali, tutela dell'ambiente, efficienza amministrativa. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell'11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.