Descrizione

Cittadina di medie dimensioni sviluppatasi intorno ad un nucleo medievale originario sulle coste dell'omonimo promontorio. Nella sua parte più moderna reca chiara l'impronta degli obiettivi verso cui le energie e gli sforzi convergono da tempo: potenziamento dell'industria locale, da qualche tempo in crisi, del già florido terziario commerciale che ne discende e infine di una vocazione turistica modesta ma sostenuta da una buona dotazione di servizi. Una piccolissima percentuale della comunità dei Piombinesi (caratterizzata da un indice di vecchiaia particolarmente elevato) si distribuisce in alcuni aggregati urbani minori: Baratti, Colmata, Fiorentina, Populonia, Riotorto, Stazione di Populonia. Il territorio comunale presenta una configurazione piuttosto varia: all'area pianeggiante che ospita il corso del fiume Carnia si contrappongono una serie di rilievi  collinari ammantati di vegetazione boschiva. Dal promontorio che si protende sul mare con coste ora rocciose ora più basse e sabbiose si domina una splendida veduta del perfetto emiciclo del Golfo di Follonica, del profilo nitido dell'isola d'Elba e, nelle giornate più limpide, dell'isola di Capraia. Nello stemma, concesso con Regio Decreto, risalta l'immagine di un'elaborata costruzione feudale che ricorda il castello risalente al periodo del dominio degli Appiani di Pisa.  

Cittadina di medie dimensioni sviluppatasi intorno ad un nucleo medievale originario sulle coste dell'omonimo promontorio. Nella sua parte più moderna reca chiara l'impronta degli obiettivi verso cui le energie e gli sforzi convergono da tempo: potenziamento dell'industria locale, da qualche tempo in crisi, del già florido terziario commerciale che ne discende e infine di una vocazione turistica modesta ma sostenuta da una buona dotazione di servizi. Una piccolissima percentuale della comunità dei Piombinesi (caratterizzata da un indice di vecchiaia particolarmente elevato) si distribuisce in alcuni aggregati urbani minori: Baratti, Colmata, Fiorentina, Populonia, Riotorto, Stazione di Populonia. Il territorio comunale presenta una configurazione piuttosto varia: all'area pianeggiante che ospita il corso del fiume Carnia si contrappongono una serie di rilievi  collinari ammantati di vegetazione boschiva. Dal promontorio che si protende sul mare con coste ora rocciose ora più basse e sabbiose si domina una splendida veduta del perfetto emiciclo del Golfo di Follonica, del profilo nitido dell'isola d'Elba e, nelle giornate più limpide, dell'isola di Capraia. Nello stemma, concesso con Regio Decreto, risalta l'immagine di un'elaborata costruzione feudale che ricorda il castello risalente al periodo del dominio degli Appiani di Pisa.  

Storia

Antico porto romano con il nome di Falesia, la località divenne un importante nodo strategico dopo la distruzione, ad opera dei longobardi, di quello che aveva rappresentato fino a quel momento il centro più importante, Populonia. L'odierno abitato si sviluppò nel X sec. intorno alle opere di fortificazione e da allora conobbe uno straordinario avvicendamento di dominazioni che lo videro fra l'altro assumere i connotati di stato autonomo e di principato. Inglobato all'inizio del XIX sec. nell'Impero napoleonico, fu poi annesso al Granducato di Toscana. Di un illustre passato oggi sopravvivono: qualche antica opera di fortificazione, lo splendido Palazzo Comunale e la trecentesca chiesa di Sant'Antimo.  

Antico porto romano con il nome di Falesia, la località divenne un importante nodo strategico dopo la distruzione, ad opera dei longobardi, di quello che aveva rappresentato fino a quel momento il centro più importante, Populonia. L'odierno abitato si sviluppò nel X sec. intorno alle opere di fortificazione e da allora conobbe uno straordinario avvicendamento di dominazioni che lo videro fra l'altro assumere i connotati di stato autonomo e di principato. Inglobato all'inizio del XIX sec. nell'Impero napoleonico, fu poi annesso al Granducato di Toscana. Di un illustre passato oggi sopravvivono: qualche antica opera di fortificazione, lo splendido Palazzo Comunale e la trecentesca chiesa di Sant'Antimo.  

Economia

Attualmente molti fermenti si agitano nell'equilibrio socio-economico dell'area, turbandone l'assetto e promuovendo l'avvio di una lenta trasformazione. Va detto in primo luogo che l'agricoltura, benché sviluppata in varie zone del comune, da tempo ormai non rappresenta una grande fonte di reddito. Negli anni '50 e '60 si è invece realizzata un'imponente crescita dell'industria -soprattutto siderurgica e meccanica- che purtroppo ora attraversa una fase di recessione; anche la consistente immigrazione iniziata in quegli anni si è arrestata di fronte alla crisi incipiente. Il potenziamento del terziario turistico è sorto come reazione alla perdita di terreno da parte del comparto secondario; nel porto locale, inoltre, transitano quanti abbiano come meta turistica le isole dell'arcipelago, la Sardegna o la Corsica (Francia). Se tanta attenzione da parte dei visitatori si è tradotta soprattutto in un massiccio incremento delle strutture ricettive, è anche vero che l'intero panorama delle infrastrutture dei servizi si presenta abbastanza composito: questo comune è ampiamente dotato di istituti per l'istruzione secondaria di secondo grado, cui si aggiungono un centro di studi di Biologia marina e un osservatorio astronomico; esso ospita inoltre la sede delle corrispondenze locali dei quotidiani "Il Tirreno" e "La Nazione", nonché un attrezzato presidio ospedaliero.  

Attualmente molti fermenti si agitano nell'equilibrio socio-economico dell'area, turbandone l'assetto e promuovendo l'avvio di una lenta trasformazione. Va detto in primo luogo che l'agricoltura, benché sviluppata in varie zone del comune, da tempo ormai non rappresenta una grande fonte di reddito. Negli anni '50 e '60 si è invece realizzata un'imponente crescita dell'industria -soprattutto siderurgica e meccanica- che purtroppo ora attraversa una fase di recessione; anche la consistente immigrazione iniziata in quegli anni si è arrestata di fronte alla crisi incipiente. Il potenziamento del terziario turistico è sorto come reazione alla perdita di terreno da parte del comparto secondario; nel porto locale, inoltre, transitano quanti abbiano come meta turistica le isole dell'arcipelago, la Sardegna o la Corsica (Francia). Se tanta attenzione da parte dei visitatori si è tradotta soprattutto in un massiccio incremento delle strutture ricettive, è anche vero che l'intero panorama delle infrastrutture dei servizi si presenta abbastanza composito: questo comune è ampiamente dotato di istituti per l'istruzione secondaria di secondo grado, cui si aggiungono un centro di studi di Biologia marina e un osservatorio astronomico; esso ospita inoltre la sede delle corrispondenze locali dei quotidiani "Il Tirreno" e "La Nazione", nonché un attrezzato presidio ospedaliero.  

Relazioni

A parte la sua funzione baricentrica per tutta l'area, le attrattive che la zona può vantare sono in effetti molteplici: si può visitare tra l'altro l'oasi del Wwf di Orti-Bottagone e ammirare a Populonia alcune testimonianze di epoca etrusca, incastonate in una natura rigogliosa. La festa della Patrona Santa Anastasia si celebra l'8 maggio, con manifestazioni ispirate alla tradizione quattrocentesca. La cittadina, che dal 1971 è gemellata con Flemalle (Belgio) è stata decorata con la medaglia d'argento al valor militare per l'eroismo dimostrato durante la resistenza.

A parte la sua funzione baricentrica per tutta l'area, le attrattive che la zona può vantare sono in effetti molteplici: si può visitare tra l'altro l'oasi del Wwf di Orti-Bottagone e ammirare a Populonia alcune testimonianze di epoca etrusca, incastonate in una natura rigogliosa. La festa della Patrona Santa Anastasia si celebra l'8 maggio, con manifestazioni ispirate alla tradizione quattrocentesca. La cittadina, che dal 1971 è gemellata con Flemalle (Belgio) è stata decorata con la medaglia d'argento al valor militare per l'eroismo dimostrato durante la resistenza.

Località

Baratti, Colmata, Fiorentina, La Sdriscia, Poggio all'Agnello, Populonia, Riotorto, Stazione di Populonia

Baratti, Colmata, Fiorentina, La Sdriscia, Poggio all'Agnello, Populonia, Riotorto, Stazione di Populonia

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Piombino rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.