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Descrizione

Centro di pianura di origine medievale, sorretto dall’industria, dal terziario e, in via leggermente subordinata, dalle tradizionali attività rurali. I pignataresi, che presentano un indice di vecchiaia inferiore alla media, vivono concentrati prevalentemente nel capoluogo comunale; il resto della comunità si distribuisce in numerose case sparse sui fondi e nei piccoli aggregati urbani di Stazione di Pignataro Maggiore, Taverna di Pignataro Maggiore e Taverna Vecchia. L’abitato, interessato da una discreta espansione edilizia, si distende sulle pendici di alcuni rilievi collinari, sui quali si alternano seminativi di collina ed estensioni di macchia mediterranea e querce. Il territorio comunale abbraccia per il resto un’ampia zona pianeggiante, un tempo paludosa e malsana e oggi caratterizzata dai colori brillanti e dai profumi dei seminativi, degli oliveti e dei frutteti. Un’esigua fascia di vegetazione tipica degli ambienti umidi incornicia ancora le sponde dei corsi d’acqua che bagnano la campagna pignatarese, offrendo riparo a folaghe, fischioni, germani reali e altri uccelli acquatici.

Storia

Menzionata per la prima volta nel 1268 d.C., fu fondata, secondo alcuni studiosi, nel IX secolo dagli abitanti della vicina Calvi, che cercavano riparo dalle invasioni barbariche e dalle incursioni saracene; secondo altre ipotesi, invece, sorse nel X-XI secolo. Casale di Capua, ne seguì sempre le sorti. Durante la rivolta di Masaniello, nel 1647, fu depredata dalle truppe di Diomede I Carafa e nel 1799 subì il saccheggio da parte dell’esercito francese. Il toponimo, che è stato semplicemente Pignataro fino al 1862, deriva da “pignataro”, termine che indica ‘chi fa o aggiusta pignatte’. Tra le vestigia del passato figurano diversi edifici di rilievo storico architettonico, in specie religiosi: la chiesa di Santa Maria della Misericordia, caratterizzata da una bella facciata barocca; la chiesa della Madonna delle Grazie, che custodisce resti di affreschi del XII secolo; la settecentesca chiesa di San Giorgio, in località Monte Oliveto, e il settecentesco convento di San Pasquale con l’annessa chiesa di Santa Croce, situati sulle pendici del monte Calvento.

Economia

Benché saldamente ancorata alle proprie tradizioni, la comunità pignatarese mostra una notevole apertura nei confronti del progresso e un notevole dinamismo nelle attività economiche. L’agricoltura, pur se in forte contrazione, riveste ancora un ruolo importante nella formazione del reddito e occupa una discreta percentuale della popolazione attiva: grano, legumi, frutta, ortaggi, olive, canapa e foraggio costituiscono le principali produzioni. L’industria ha assunto la funzione trainante dell’economia locale, grazie alla presenza di numerose imprese, anche di grandi dimensioni, attive nei comparti alimentare, automobilistico, chimico, metallurgico, della gomma e della plastica ed elettronico; particolarmente vivace appare anche il terziario, che oltre a un rilevante numero di esercizi commerciali, annovera servizi più qualificati, come quello bancario e le assicurazioni. Provvista degli ordinari uffici municipali e postali e di una stazione dei carabinieri, ospita una sezione di pretura, possiede un orfanotrofio, scuole per l’istruzione primaria e secondaria di primo grado, un istituto professionale; le strutture culturali, infine, sono rappresentate da una biblioteca comunale; è sede di distretto sanitario e dispone di un presidio di guardia medica e di un laboratorio privato accreditato; il suo apparato ricettivo, tuttavia, non include strutture per il soggiorno.

Relazioni

All’amenità dei luoghi e alle bellezze storico-architettoniche si unisce il richiamo esercitato da interessanti manifestazioni folcloristiche e culturali, come l’“Estate musicale” (luglio-agosto), che ospita prevalentemente orchestre dei paesi dell’Europa dell’Est, e la sagra dedicata alla “pizza figliata”, dolce tipico a base di frutta secca e miele (settembre). La festa del Patrono, San Giorgio, si celebra l’ultima domenica di maggio.

Località

Stazione di Pignataro Maggiore, Taverna di Pignataro Maggiore, Taverna Vecchia

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Pignataro Maggiore rientra nell’Obiettivo "Convergenza" (che succede al precedente Obiettivo 1 della programmazione 2000-06). A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta ad accelerare il processo di convergenza degli Stati membri e delle regioni in ritardo di sviluppo migliorando le condizioni di crescita e di occupazione. I settori prioritari d'intervento sono i seguenti: qualità degli investimenti in capitale fisico e umano, sviluppo dell'innovazione e della società basata sulla conoscenza, adattabilità ai cambiamenti economici e sociali, tutela dell'ambiente, efficienza amministrativa. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell'11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.

INFO
  • Popolazione 6.084
  • Lat 41° 11' 25,13'' 41.19031389
  • Long 14° 10' 20,5'' 14.17223611
  • CAP 81052
  • Prefisso 0823
  • Codice ISTAT 061060
  • Codice Catasto G661
  • Altitudine slm 93 mt
  • zona clim./gradi giorno
    Riscaldamento: dal 15/11 al 31/03 per 10 ore/giorno
    C/1229
  • Superficie 31.69 Km2
  • Densità 191,98 ab/Km2
  • Sismicità Zona 2
  • Alba 07:31
  • Tramonto 16:38
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