Descrizione
Comune di montagna, di origini medievali, con un’economia basata su attività agricole, industriali e terziarie. I pievesi, che presentano un indice di vecchiaia straordinariamente elevato, sono concentrati per la maggior parte nel capoluogo comunale; il resto della popolazione si distribuisce tra numerose case sparse e le località Acquetico, Calderara, Lovegno, Moano, Muzio, Nirasca, Trovasta e Villaggio del Sole. Il territorio ha un profilo geometrico irregolare, con differenze di altitudine molto accentuate: si raggiungono i 1.470 metri di quota. L’abitato, che, con i resti del castello medievale, ricorda la funzione difensiva dell’insediamento, mostra segni di espansione edilizia; il suo andamento plano-altimetrico è vario. I tre monti raffigurati nello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, circondano il territorio di Pieve e sono quelli di Teco, a maestrale, di Croxi, a greco, e delle Rabbine a libeccio; la croce posta sul monte mediano simboleggia la Redenzione.
Storia
La prima parte del toponimo deriva dall’antica pieve di Santa Maria della Ripa, attorno alla quale si sviluppò il borgo e la cui giurisdizione si estendeva sulla media e alta valle del torrente Arroscia. La specificazione “di Teco”, che in documenti del XII e XIII secolo compare nelle forme Teico, Teucum, Teucho e Teyco, riflette il nome del castello costruito nella zona dai marchesi di Clavesana, forse nel 1100, e quello della castellanìa da esso dipendente; non manca però chi si richiama al greco “teikos”, che significa ‘muro di difesa,’ riferito a una fortezza posta a protezione del confine bizantino, sulla quale sarebbe stata poi edificata la roccaforte dei Clavesana. Dotata anche di una cinta muraria e di un altro castello, distrutto nel Seicento, per secoli fu un importante punto riferimento per tutte le popolazioni montane del circondario. Nella seconda metà del Trecento passò sotto la repubblica marinara di Genova, che ne fece la sede del capitanato della Pieve. Entrò a far parte del regno sabaudo, all’indomani del congresso di Vienna. Tra le testimonianze storico-architettoniche figurano: la chiesa di Santa Maria della Pieve, con portale e campanile risalenti al Quattrocento; la collegiata di San Giovanni Battista, del XVIII secolo, in cui si possono ammirare pregevoli tele e i portici medievali, che fiancheggiano la via principale del borgo, corso Ponzoni, sotto i quali si aprono bei portali e botteghe artigiane.
Economia
È sede della Comunità montana, di carabinieri e guardia di finanza. L’agricoltura, basata sulla produzione di cereali, ortaggi, olive, uva e altra frutta, è integrata dall’allevamento di bovini, ovini, caprini e avicoli. L’industria è costituita da piccole aziende che operano nei comparti alimentare, edile, metalmeccanico, dei materiali da costruzione (tra cui il vetro), della produzione e distribuzione di energia elettrica. Il terziario si compone di una sufficiente rete commerciale e dell’insieme dei servizi, che comprendono quello bancario. Tra le strutture sociali vi è un asilo nido e una casa di riposo; quelle scolastiche permettono di frequentare le classi dell’obbligo e includono un istituto tecnico commerciale; non manca una biblioteca per l’arricchimento culturale. Le strutture ricettive offrono possibilità sia di ristorazione che di soggiorno. A livello sanitario è assicurato il servizio farmaceutico.
Relazioni
Sebbene non figuri tra le mete turistiche più celebrate della zona, offre a quanti vi si rechino la possibilità di trascorrervi piacevoli soggiorni. È poco frequentata per lavoro, in quanto le sue attività produttive non hanno ancora raggiunto un livello tale da consentire un maggiore assorbimento di manodopera. I rapporti con i comuni vicini, ai quali la popolazione si rivolge per usufruire dei servizi non forniti localmente, oltre che per trovare un’occupazione, sono piuttosto intensi, grazie alla presenza sul posto di un istituto d’istruzione secondaria di secondo grado. Tra gli eventi ricorrenti meritano di essere citati: le fiere di gennaio, marzo, maggio e settembre; quelle di San Giorgio, San Giovanni, San Crispino, Santa Cecilia e del Santo Natale, rispettivamente ad aprile, a giugno, a ottobre, a novembre e a dicembre; il festival “Alpi marittime”, ad agosto. Il Patrono, San Sebastiano, si festeggia il 20 gennaio. Dal 1990 è gemellata con Bagnols En Forest (Francia).
Località
Acquetico, Calderara, Colle San Bartolomeo, Lovegno, Moano, Muzio, Nirasca, Trovasta, Villaggio del Sole
Fondi europei 2021-2027
Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Pieve di Teco rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.
- Popolazione 1.338
- Lat 44° 2' 48,20'' 44.04672222
- Long 7° 54' 51,55'' 7.91431944
- CAP 18026
- Prefisso 0183
- Codice ISTAT 008042
- Codice Catasto G632
- Altitudine slm 240 mt
- zona clim./gradi giorno
Riscaldamento: dal 1/11 al 15/04 per 12 ore/giorno D/1694 - Superficie 40.61 Km2
- Densità 32,95 ab/Km2
- Sismicità Zona 3
- Alba 08:06
- Tramonto 16:53
- Alessandro Alessandri
- Corso Mario Ponzoni 135
- 18026 (IM) Liguria
- comune.pievediteco@postecert.it
- www.comune.pievediteco.im.it
- 00244500088