Descrizione

Comune di pianura, di antichissime origini, con un'impronta tipicamente agricola, anche se non manca una modestissima presenza industriale. La comunità dei pievesi presenta un indice di vecchiaia molto alto ed è concentrata per la maggior parte nel capoluogo comunale; alcuni nuclei familiari risiedono nella località di Cascinotto Mensa. Il territorio comunale segue un andamento plano-altimetrico piatto e uniforme, senza sostanziali variazioni di quota. La vicinanza al fiume Po fin da tempi remoti ha condizionato la vita di questa comunità rurale della Lomellina. L'abitato, più volte danneggiato dalle alluvioni del grande fiume, è sempre stato ricostruito seguendo le caratteristiche architettoniche comuni agli altri paesi agricoli; oggi tuttavia si registra una certa espansione edilizia, cui si deve la costruzione di abitazioni più moderne e confortevoli. Nello stemma comunale, a sfondo blu e rosso, campeggia l'immagine di una pianta di granturco, affiancata da due spighe di frumento a destra e due spighe di riso a sinistra. La concessione ufficiale è avvenuta con Decreto del 1977.

Comune di pianura, di antichissime origini, con un'impronta tipicamente agricola, anche se non manca una modestissima presenza industriale. La comunità dei pievesi presenta un indice di vecchiaia molto alto ed è concentrata per la maggior parte nel capoluogo comunale; alcuni nuclei familiari risiedono nella località di Cascinotto Mensa. Il territorio comunale segue un andamento plano-altimetrico piatto e uniforme, senza sostanziali variazioni di quota. La vicinanza al fiume <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=PO'>Po</a> fin da tempi remoti ha condizionato la vita di questa comunità rurale della <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=LOMELLINA'>Lomellina</a>. L'abitato, più volte danneggiato dalle alluvioni del grande fiume, è sempre stato ricostruito seguendo le caratteristiche architettoniche comuni agli altri paesi agricoli; oggi tuttavia si registra una certa espansione edilizia, cui si deve la costruzione di abitazioni più moderne e confortevoli. Nello stemma comunale, a sfondo blu e rosso, campeggia l'immagine di una pianta di granturco, affiancata da due spighe di frumento a destra e due spighe di riso a sinistra. La concessione ufficiale è avvenuta con Decreto del 1977.

Storia

I primi insediamenti nella zona risalgono ad epoca molto antica, come testimoniato dal rinvenimento di alcuni reperti in bronzo appartenenti alla prima età del ferro. Quanto al toponimo, se la prima parte si riferisce all'esistenza di una chiesa che esercitava un certo predominio sulle chiese vicine, la seconda ha avuto origine dalla deformazione, in Arbogna, Albogna, del nome del vicino torrente Agogna. Nel corso del Medioevo, dopo essere stata sottoposta alla signoria dei conti Albonese, entrò a far parte del feudo di Sannazzaro de' Burgondi, venendo pertanto governata dai potenti Malaspina, che tra la seconda metà del Quattrocento e gli inizi dell'Ottocento furono titolari di vasti possedimenti, in particolare in Lomellina. Nella sua storia non sono certamente mancati, a causa della sua rilevanza strategica, contese e scontri con gravi conseguenze, come quelle derivanti dalle aspre lotte tra le opposte fazioni dei guelfi e dei ghibellini e, in epoca più tarda, dal passaggio e dall'invasione dell'armata napoleonica. Ai danni provocati da queste lotte vanno aggiunti quelli derivati dalle frequenti e disastrose alluvioni del Po, tra le quali si ricorda quella particolarmente drammatica del 1705. Tra gli edifici di un certo rilievo architettonico va segnalata la chiesa parrocchiale, intitolata ai Santi Pietro e Paolo.

I primi insediamenti nella zona risalgono ad epoca molto antica, come testimoniato dal rinvenimento di alcuni reperti in bronzo appartenenti alla prima età del ferro. Quanto al toponimo, se la prima parte si riferisce all'esistenza di una chiesa che esercitava un certo predominio sulle chiese vicine, la seconda ha avuto origine dalla deformazione, in Arbogna, Albogna, del nome del vicino torrente Agogna. Nel corso del Medioevo, dopo essere stata sottoposta alla signoria dei conti Albonese, entrò a far parte del feudo di Sannazzaro de' Burgondi, venendo pertanto governata dai potenti Malaspina, che tra la seconda metà del Quattrocento e gli inizi dell'Ottocento furono titolari di vasti possedimenti, in particolare in <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=LOMELLINA'>Lomellina</a>. Nella sua storia non sono certamente mancati, a causa della sua rilevanza strategica, contese e scontri con gravi conseguenze, come quelle derivanti dalle aspre lotte tra le opposte fazioni dei guelfi e dei ghibellini e, in epoca più tarda, dal passaggio e dall'invasione dell'armata napoleonica. Ai danni provocati da queste lotte vanno aggiunti quelli derivati dalle frequenti e disastrose alluvioni del <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=PO'>Po</a>, tra le quali si ricorda quella particolarmente drammatica del 1705. Tra gli edifici di un certo rilievo architettonico va segnalata la chiesa parrocchiale, intitolata ai Santi Pietro e Paolo.

Economia

Gli unici uffici presenti sul posto sono quelli deputati al funzionamento dei normali servizi municipali e postali. Il sindaco, all'occorrenza, riveste anche le funzioni di autorità di pubblica sicurezza, vista l'assenza, sul posto, di una stazione dei carabinieri. L'economia locale si basa prevalentemente sull'agricoltura, praticata con successo attraverso varie aziende agricole, grazie alle favorevoli caratteristiche del terreno: si coltivano ortaggi e soprattutto cereali, tra cui primeggia il riso. L'industria è rappresentata da modeste iniziative nei comparti edile e meccanico e il terziario si compone di una piccola rete commerciale (sufficiente comunque a soddisfare le esigenze primarie della popolazione) e dell'insieme dei servizi; tra questi ultimi, accanto ai servizi forniti dalla pubblica amministrazione e dalle scuole, va segnalata un'attività di consulenza informatica. Non dispone di servizi pubblici di particolare rilevanza ma presenta tra le strutture sociali un asilo nido; nelle scuole del posto si impartisce soltanto l'istruzione elementare mentre mancano del tutto strutture destinate all'arricchimento culturale. Le strutture ricettive, pur comprendendo qualche esercizio di ristorazione, non offrono possibilità di soggiorno e l'assenza di una farmacia rende necessario rivolgersi altrove anche per l'assistenza sanitaria di base.

Gli unici uffici presenti sul posto sono quelli deputati al funzionamento dei normali servizi municipali e postali. Il sindaco, all'occorrenza, riveste anche le funzioni di autorità di pubblica sicurezza, vista l'assenza, sul posto, di una stazione dei carabinieri. L'economia locale si basa prevalentemente sull'agricoltura, praticata con successo attraverso varie aziende agricole, grazie alle favorevoli caratteristiche del terreno: si coltivano ortaggi e soprattutto cereali, tra cui primeggia il riso. L'industria è rappresentata da modeste iniziative nei comparti edile e meccanico e il terziario si compone di una piccola rete commerciale (sufficiente comunque a soddisfare le esigenze primarie della popolazione) e dell'insieme dei servizi; tra questi ultimi, accanto ai servizi forniti dalla pubblica amministrazione e dalle scuole, va segnalata un'attività di consulenza informatica. Non dispone di servizi pubblici di particolare rilevanza ma presenta tra le strutture sociali un asilo nido; nelle scuole del posto si impartisce soltanto l'istruzione elementare mentre mancano del tutto strutture destinate all'arricchimento culturale. Le strutture ricettive, pur comprendendo qualche esercizio di ristorazione, non offrono possibilità di soggiorno e l'assenza di una farmacia rende necessario rivolgersi altrove anche per l'assistenza sanitaria di base.

Relazioni

Come altri paesi agricoli della Lomellina, anche questo è rimasto fortemente ancorato alle tradizioni contadine senza registrare significative aperture alle innovazioni. Ciò ha causato una notevole dipendenza dalle località limitrofe e in particolare dalle aree più industrializzate, con le quali si intrattengono continui rapporti. La vita dei pievesi trascorre nella calma e nella tranquillità tipiche dei piccoli borghi rurali, senza essere movimentata neppure da significativi avvenimenti ricorrenti di tipo ricreativo. La festa dei Patroni, i Santi Pietro e Paolo, si celebra la prima domenica di ottobre.

Come altri paesi agricoli della <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=LOMELLINA'>Lomellina</a>, anche questo è rimasto fortemente ancorato alle tradizioni contadine senza registrare significative aperture alle innovazioni. Ciò ha causato una notevole dipendenza dalle località limitrofe e in particolare dalle aree più industrializzate, con le quali si intrattengono continui rapporti. La vita dei pievesi trascorre nella calma e nella tranquillità tipiche dei piccoli borghi rurali, senza essere movimentata neppure da significativi avvenimenti ricorrenti di tipo ricreativo. La festa dei Patroni, i Santi Pietro e Paolo, si celebra la prima domenica di ottobre.

Località

Cascinotto Mensa

Cascinotto Mensa

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Pieve Albignola rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.