Descrizione

Comune montano di antiche origini, con un'economia legata da tempi immemorabili alle attività rurali e artigianali. I pietralunghesi, che presentano un elevato indice di vecchiaia, risiedono per lo più nel capoluogo comunale e, in minor misura, in alcuni aggregati urbani elementari e in case sparse sui fondi. Il vasto comprensorio comunale si arrampica, fra erti pendii, pianori erbosi e profondi valloni scavati dall'erosione dei torrenti Certano, Carpina e Carpinella, fino al sottile crinale della Serra di Burano; oltre questa cortina di rilevi, in territorio marchigiano, svetta maestoso il monte Catria dal profilo appuntito. L'abitato, che presenta pianta compatta, si erge sulla sommità di un colle, da cui il caratteristico scenario dell'Appennino umbromarchigiano si mostra in tutta la sua fiera bellezza. La vegetazione spontanea copre le asperità del suolo con uno spesso tappeto di cerri, roverelle, carpini neri, ornielli, aceri napoletani e, a quote più elevate, pini neri e silvestri, abeti bianchi e rossi -sono queste le specie che formano l'immensa foresta demaniale di Pietralunga-Bocca Serriola, zona di grande interesse vegetazionale e turistico sottoposta di recente a interventi di rimboschimento-. Pioppi ornamentali e salici eterei sfilano lungo i corsi d'acqua.

Comune montano di antiche origini, con un'economia legata da tempi immemorabili alle attività rurali e artigianali. I pietralunghesi, che presentano un elevato indice di vecchiaia, risiedono per lo più nel capoluogo comunale e, in minor misura, in alcuni aggregati urbani elementari e in case sparse sui fondi. Il vasto comprensorio comunale si arrampica, fra erti pendii, pianori erbosi e profondi valloni scavati dall'erosione dei torrenti Certano, Carpina e Carpinella, fino al sottile crinale della Serra di Burano; oltre questa cortina di rilevi, in territorio marchigiano, svetta maestoso il monte Catria dal profilo appuntito. L'abitato, che presenta pianta compatta, si erge sulla sommità di un colle, da cui il caratteristico scenario dell'Appennino umbromarchigiano si mostra in tutta la sua fiera bellezza. La vegetazione spontanea copre le asperità del suolo con uno spesso tappeto di cerri, roverelle, carpini neri, ornielli, aceri napoletani e, a quote più elevate, pini neri e silvestri, abeti bianchi e rossi -sono queste le specie che formano l'immensa foresta demaniale di Pietralunga-Bocca Serriola, zona di grande interesse vegetazionale e turistico sottoposta di recente a interventi di rimboschimento-. Pioppi ornamentali e salici eterei sfilano lungo i corsi d'acqua.

Storia

È sorta probabilmente nel sito di un piccolo insediamento umbro e, secondo una teoria non molto accreditata, sarebbe da identificare con il FORUM JULII CONCUPIENSE ricordato dallo storico latino Plinio. Nel Medioevo il borgo fu aggregato alla contea tifernate e dalla fine del XIII secolo ospitò famiglie illustri come i Bonori e i Fucci. Dal 1482, quando fu conquistata da Giovanni di Niccolò Vitelli, fino all'annessione al regno d'Italia, la sua storia è legata alle vicende di Città di Castello. Il toponimo è con tutta evidenza un composto di "pietra" intesa nel senso di 'roccia, masso'. Oltre alla rocca longobarda eretta nell'VIII secolo, che conferisce all'abitato il tipico aspetto di borgo medievale, sono di grande interesse artistico la pieve di Santa Maria (XIII secolo), che conserva unprestigioso portale romanico, e quella di Pieve de' Saddi, sorta nell'VIII secolo nel luogo in cui fu martirizzato San Crescenziano, con preziosi affreschi di epoche diverse e una cripta del Cinquecento. Nel territorio comunale si conservano inoltre le vestigia di un passato più remoto, tra cui numerosi ruderi di ville romane.

È sorta probabilmente nel sito di un piccolo insediamento <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=UMB_VDO&parola=UMBRO'>umbro</a> e, secondo una teoria non molto accreditata, sarebbe da identificare con il FORUM JULII CONCUPIENSE ricordato dallo storico latino Plinio. Nel Medioevo il borgo fu aggregato alla contea tifernate e dalla fine del XIII secolo ospitò famiglie illustri come i Bonori e i Fucci. Dal 1482, quando fu conquistata da Giovanni di Niccolò <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=UMB_VDO&parola=VITELLI'>Vitelli</a>, fino all'annessione al regno d'Italia, la sua storia è legata alle vicende di Città di Castello. Il toponimo è con tutta evidenza un composto di "pietra" intesa nel senso di 'roccia, masso'. Oltre alla rocca <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=UMB_VDO&parola=LONGOBARDA'>longobarda</a> eretta nell'VIII secolo, che conferisce all'abitato il tipico aspetto di borgo medievale, sono di grande interesse artistico la pieve di Santa Maria (XIII secolo), che conserva unprestigioso portale romanico, e quella di Pieve de' Saddi, sorta nell'VIII secolo nel luogo in cui fu martirizzato San Crescenziano, con preziosi affreschi di epoche diverse e una cripta del Cinquecento. Nel territorio comunale si conservano inoltre le vestigia di un passato più remoto, tra cui numerosi ruderi di ville romane.

Economia

Pur conservando la sua tradizionale vocazione agricola, cui si deve una buona produzione di cereali, olive e uva da vino, commercializzati su vasta scala, la comunità trae i propri proventi anche dall'allevamento di suini e da alcune attività industriali, per lo più a carattere artigianale -queste operano soprattutto nei comparti dei tessuti, delle confezioni, del legno e delle materie plastiche-; la vivacità imprenditoriale dei pietralunghesi è testimoniata inoltre dalla presenza del credito e delle assicurazioni. Oltre agli ordinari uffici municipali e postali e a una stazione dei carabinieri, il comune ospita le scuole per l'istruzione primaria e secondaria di primo grado, un istituto professionale agrario e una scuola di medicina naturale; usufruisce inoltre di numerose strutture atte a suscitare stimoli e interessi culturali: una biblioteca comunale e due musei, rispettivamente a carattere archeologico e naturalistico -quest'ultimo vanta una raccolta ornitologica di circa 300 esemplari-; le strutture ricettive eccellono nel settore della ristorazione ma comprendono anche alberghi e campeggi, quelle sanitarie annoverano un centro di salute, un servizio di continuità assistenziale, un consultorio materno-infantile e un servizio di veterinaria.

Pur conservando la sua tradizionale vocazione agricola, cui si deve una buona produzione di cereali, olive e uva da vino, commercializzati su vasta scala, la comunità trae i propri proventi anche dall'allevamento di suini e da alcune attività industriali, per lo più a carattere artigianale -queste operano soprattutto nei comparti dei tessuti, delle confezioni, del legno e delle materie plastiche-; la vivacità imprenditoriale dei pietralunghesi è testimoniata inoltre dalla presenza del credito e delle assicurazioni. Oltre agli ordinari uffici municipali e postali e a una stazione dei carabinieri, il comune ospita le scuole per l'istruzione primaria e secondaria di primo grado, un istituto professionale agrario e una scuola di medicina naturale; usufruisce inoltre di numerose strutture atte a suscitare stimoli e interessi culturali: una biblioteca comunale e due musei, rispettivamente a carattere archeologico e naturalistico -quest'ultimo vanta una raccolta ornitologica di circa 300 esemplari-; le strutture ricettive eccellono nel settore della ristorazione ma comprendono anche alberghi e campeggi, quelle sanitarie annoverano un centro di salute, un servizio di continuità assistenziale, un consultorio materno-infantile e un servizio di veterinaria.

Relazioni

Ricca di attrattive e corredata di adeguate strutture per il soggiorno, offre la possibilità di trascorrere rilassanti vacanze all'insegna del riposo e della buona cucina: fra le molte altre opportunità di svago, nel tempo libero è possibile usufruire delle strutture sportivo-ricreative offerte dal complesso turistico di Candeleto, immerso nel verde di una secolare pineta. Nel calendario delle manifestazioni locali più caratteristiche si segnalano: il "Palio della mannaia", che si tiene il 10 agosto, la cosiddetta "Tocciata", tradizionale gioco pasquale, e il raduno nazionale di aerei leggeri a settembre. La festa del Patrono San Gaudenzio si celebra il 29 settembre. È gemellata dal 1988 con la città greca di Falani.

Ricca di attrattive e corredata di adeguate strutture per il soggiorno, offre la possibilità di trascorrere rilassanti vacanze all'insegna del riposo e della buona cucina: fra le molte altre opportunità di svago, nel tempo libero è possibile usufruire delle strutture sportivo-ricreative offerte dal complesso turistico di Candeleto, immerso nel verde di una secolare pineta. Nel calendario delle manifestazioni locali più caratteristiche si segnalano: il "Palio della mannaia", che si tiene il 10 agosto, la cosiddetta "Tocciata", tradizionale gioco pasquale, e il raduno nazionale di aerei leggeri a settembre. La festa del Patrono San Gaudenzio si celebra il 29 settembre. È gemellata dal 1988 con la città greca di Falani.

Località

Caimarini, Castel Guelfo, Colle Antico, Le Corniole, Maritonda, Pieve di Aggiglione, Salceto Lame, San Faustino, San Felice

Caimarini, Castel Guelfo, Colle Antico, Le Corniole, Maritonda, Pieve di Aggiglione, Salceto Lame, San Faustino, San Felice

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Pietralunga rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.