Descrizione

Centro di montagna, di antiche origini, con un’economia di tipo agricolo e industriale. I pietragallesi, che presentano un indice di vecchiaia rientrante nella media, sono distribuiti tra il capoluogo comunale, in cui si registra la maggiore concentrazione demografica, e le località Cappelluccia, Lolla, San Giorgio, San Nicola e Caprancillo. Il territorio, comprendente anche varie case sparse e i nuclei abitati di Cesaracchio, Gallicchio, Lavannina, Limitone, Popolone, Ramonnino, San Martino, Sorge, Stazione F.C. L. e Zaccagnino, disegna un profilo geometrico vario e irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate, e offre un panorama alto-collinare molto suggestivo, con rilievi coperti di vegetazione boschiva. L’abitato, che ha mantenuto il suo aspetto rurale, senza lasciarsi condizionare dal cambiamento dei tempi, ha un andamento plano-altimetrico tipico montano. Sullo sfondo azzurro dello stemma comunale, concesso con Decreto del Capo del Governo, spicca un gallo ardito, poggiato sulla vetta di un monte a tre cime.

Centro di montagna, di antiche origini, con un’economia di tipo agricolo e industriale. I pietragallesi, che presentano un indice di vecchiaia rientrante nella media, sono distribuiti tra il capoluogo comunale, in cui si registra la maggiore concentrazione demografica, e le località Cappelluccia, Lolla, San Giorgio, San Nicola e Caprancillo. Il territorio, comprendente anche varie case sparse e i nuclei abitati di Cesaracchio, Gallicchio, Lavannina, Limitone, Popolone, Ramonnino, San Martino, Sorge, Stazione F.C. L. e Zaccagnino, disegna un profilo geometrico vario e irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate, e offre un panorama alto-collinare molto suggestivo, con rilievi coperti di vegetazione boschiva. L’abitato, che ha mantenuto il suo aspetto rurale, senza lasciarsi condizionare dal cambiamento dei tempi, ha un andamento plano-altimetrico tipico montano. Sullo sfondo azzurro dello stemma comunale, concesso con Decreto del Capo del Governo, spicca un gallo ardito, poggiato sulla vetta di un monte a tre cime.

Storia

I primi insediamenti nella zona risalgono all’epoca delle guerre tra lucani e greci, come testimoniano dal rinvenimento sul monte Torretta di resti di un nucleo abitato datato dall’undicesimo al terzo secolo a.C. Il toponimo, secondo alcuni studiosi, sarebbe composto da PETRA, ‘pietra’, e GUALDO, ‘bosco’; dalla forma “Petra de gualdo”, avente il significato di ‘pietra del bosco’, si sarebbe passati a “Pietra de gualla” e, infine, alla denominazione attuale. Nel corso del Medioevo seguì le vicende politiche e militari dei territori circostanti: infeudata a più signori, tra cui figurano, nel XIV secolo, un Riccardo di Santa Sofia, un Ottone de Tucziaco, un Nicolò de Cancellario, un Antonio Del Balzo, un Marsilio de Confalonieriis e un Lorenzo Acciaiuoli, accolse i superstiti della vicina Casalaspro, distrutta da un terremoto nel 1456. Possedimento anche di altre nobili famiglie, verso la metà del XVII secolo fu acquistata dai Melazzi, che assunsero il titolo di duchi. Nel 1816 si distinse per la gloriosa resistenza opposta ai briganti, ottenendo in dono la bandiera tricolore dalla guardia nazionale. Tra le testimonianze storico-architettoniche meritano di essere citati la chiesa parrocchiale, un palazzo del Quattrocento –ampliato dai Melazzi– e la zona archeologica di Torretta.

I primi insediamenti nella zona risalgono all’epoca delle guerre tra <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=BAS_CAL&parola=LUCANI'>lucani</a> e greci, come testimoniano dal rinvenimento sul monte Torretta di resti di un nucleo abitato datato dall’undicesimo al terzo secolo a.C. Il toponimo, secondo alcuni studiosi, sarebbe composto da PETRA, ‘pietra’, e GUALDO, ‘bosco’; dalla forma “Petra de gualdo”, avente il significato di ‘pietra del bosco’, si sarebbe passati a “Pietra de gualla” e, infine, alla denominazione attuale. Nel corso del Medioevo seguì le vicende politiche e militari dei territori circostanti: infeudata a più signori, tra cui figurano, nel XIV secolo, un Riccardo di Santa Sofia, un Ottone de Tucziaco, un Nicolò de Cancellario, un Antonio Del Balzo, un Marsilio de Confalonieriis e un Lorenzo Acciaiuoli, accolse i superstiti della vicina Casalaspro, distrutta da un <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=BAS_CAL&parola=TERREMOTO'>terremoto</a> nel 1456. Possedimento anche di altre nobili famiglie, verso la metà del XVII secolo fu acquistata dai Melazzi, che assunsero il titolo di duchi. Nel 1816 si distinse per la gloriosa resistenza opposta ai briganti, ottenendo in dono la bandiera tricolore dalla guardia nazionale. Tra le testimonianze storico-architettoniche meritano di essere citati la chiesa parrocchiale, un palazzo del Quattrocento –ampliato dai Melazzi– e la zona archeologica di Torretta.

Economia

Fatta eccezione per la stazione dei carabinieri e per gli uffici deputati al funzionamento dei consueti servizi municipali e postali, non se ne registrano altri degni di nota. Nell’economia locale l’agricoltura, pur registrandosi un forte calo degli addetti a questo settore, conserva un ruolo importante: si coltivano cereali (in particolare frumento), foraggi, ortaggi, alberi da frutta, ulivi e viti; è praticato anche l’allevamento di bovini, suini, ovini, caprini e avicoli. L’industria è rappresentata da più aziende che operano nei comparti alimentare, edile, metallurgico, tessile, del legno, dei mobili e dei materiali da costruzione. Il terziario si compone della rete commerciale (di dimensioni non rilevanti ma sufficiente a soddisfare le esigenze primarie della comunità) e dell’insieme dei servizi, che comprendono quello bancario. Priva di servizi pubblici particolarmente significativi, presenta tra le strutture sociali una casa di riposo; nelle scuole del posto si impartisce l’istruzione obbligatoria ma non si registrano altre strutture culturali di rilievo. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione e di soggiorno e quelle sanitarie assicurano il servizio farmaceutico: per altre prestazioni è necessario rivolgersi altrove.

Fatta eccezione per la stazione dei carabinieri e per gli uffici deputati al funzionamento dei consueti servizi municipali e postali, non se ne registrano altri degni di nota. Nell’economia locale l’agricoltura, pur registrandosi un forte calo degli addetti a questo settore, conserva un ruolo importante: si coltivano cereali (in particolare frumento), foraggi, ortaggi, alberi da frutta, ulivi e viti; è praticato anche l’allevamento di bovini, suini, ovini, caprini e avicoli. L’industria è rappresentata da più aziende che operano nei comparti alimentare, edile, metallurgico, tessile, del legno, dei mobili e dei materiali da costruzione. Il terziario si compone della rete commerciale (di dimensioni non rilevanti ma sufficiente a soddisfare le esigenze primarie della comunità) e dell’insieme dei servizi, che comprendono quello bancario. Priva di servizi pubblici particolarmente significativi, presenta tra le strutture sociali una casa di riposo; nelle scuole del posto si impartisce l’istruzione obbligatoria ma non si registrano altre strutture culturali di rilievo. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione e di soggiorno e quelle sanitarie assicurano il servizio farmaceutico: per altre prestazioni è necessario rivolgersi altrove.

Relazioni

Metà di un significativo movimento di turisti, ai quali offre la possibilità di trascorrervi piacevoli soggiorni, godendo delle bellezze dell’ambiente naturale, è abbastanza frequentata anche per lavoro, grazie alle sue attività produttive e in particolare alla presenza di più industrie, che consentono un buon assorbimento di manodopera. I suoi rapporti, alquanto rilevanti, con i comuni vicini, ai quali la popolazione si rivolge per l’istruzione secondaria di secondo grado e i servizi non forniti sul posto, si intensificano in occasione di alcuni eventi ricorrenti, quali: i festeggiamenti in onore di San Giorgio, che si svolgono nella località omonima il 23 aprile; la festa di San Michele Arcangelo, il 7 e l’8 maggio, e quella in onore di Maria Santissima Addolorata il 31 maggio. Il Patrono, San Teodosio, si festeggia il 10 maggio.

Metà di un significativo movimento di turisti, ai quali offre la possibilità di trascorrervi piacevoli soggiorni, godendo delle bellezze dell’ambiente naturale, è abbastanza frequentata anche per lavoro, grazie alle sue attività produttive e in particolare alla presenza di più industrie, che consentono un buon assorbimento di manodopera. I suoi rapporti, alquanto rilevanti, con i comuni vicini, ai quali la popolazione si rivolge per l’istruzione secondaria di secondo grado e i servizi non forniti sul posto, si intensificano in occasione di alcuni eventi ricorrenti, quali: i festeggiamenti in onore di San Giorgio, che si svolgono nella località omonima il 23 aprile; la festa di San Michele Arcangelo, il 7 e l’8 maggio, e quella in onore di Maria Santissima Addolorata il 31 maggio. Il Patrono, San Teodosio, si festeggia il 10 maggio.

Località

Cappelluccia, Caprancillo, Cesaracchio, Chianizzi, Lavannina, Limitone, Lolla, Montanaro, Popolone, Ramonnino, San Giorgio, San Martino, San Nicola, Sorge

Cappelluccia, Caprancillo, Cesaracchio, Chianizzi, Lavannina, Limitone, Lolla, Montanaro, Popolone, Ramonnino, San Giorgio, San Martino, San Nicola, Sorge

Fondi europei 2021-2027

Comune di Pietragalla in phasing-out, appartenente, cioè, a quelle aree che, già comprese nell’Obiettivo 1 nel periodo di programmazione 2000-2006, nel nuovo ciclo di programmazione 2007-2013 sono beneficiarie di un sostegno transitorio accordato in quanto la loro uscita dalle aree economicamente depresse è avvenuta per l’effetto statistico dell’allargamento dell’UE a Paesi con PIL sensibilmente inferiore alla media comunitaria e non solo per progressi economici. Tale sostegno transitorio, che termina nel 2013, è accordato per rendere meno drastico il passaggio da un regime di sostegno a un altro riservato alle aree più prospere. Effetto statistico: Regioni con PIL pc inferiore al 75% della media UE – 15 ma superiore al 75% della media UE – 25.