Descrizione

Piccola comunità di impronta medievale ubicata in un'area montana; profondamente legata alla sua tradizione rurale e custode, tra l'altro, di tecniche arcaiche di intaglio del legno e di produzione di formaggi, si è aperta da lungo tempo ad interessanti sbocchi turistici. La comunità dei pretaroli o petracamelesi, il cui indice di vecchiaia è particolarmente elevato, è distribuita in ugual misura nella località di Intermesoli e nel capoluogo comunale, di cui la cospicua domanda turisticoresidenziale ha favorito la crescita edilizia, così come ha portato alla nascita della moderna stazione sciistica di Prati di Tivo. Il profilo geometrico del territorio comunale si presenta molto irregolare: una zona di alta collina, che si specchia nel corso del fiume Vomano, fa da anticamera alle cime più elevate del Gran Sasso: le vette nude e scoscese del Corno Grande e del Corno Piccolo si stagliano sull'azzurro del cielo affiorando dal mantello di faggi che fino a mezza costa nasconde le loro pendici. L'abitato sorge sulla sponda del Rio Arno, che nella sua turbinosa discesa a valle, a quota 1.520 metri, precipita da una balza rocciosa sotto forma di fragorosa cascata.

Piccola comunità di impronta medievale ubicata in un'area montana; profondamente legata alla sua tradizione rurale e custode, tra l'altro, di tecniche arcaiche di intaglio del legno e di produzione di formaggi, si è aperta da lungo tempo ad interessanti sbocchi turistici. La comunità dei pretaroli o petracamelesi, il cui indice di vecchiaia è particolarmente elevato, è distribuita in ugual misura nella località di Intermesoli e nel capoluogo comunale, di cui la cospicua domanda turisticoresidenziale ha favorito la crescita edilizia, così come ha portato alla nascita della moderna stazione sciistica di Prati di Tivo. Il profilo geometrico del territorio comunale si presenta molto irregolare: una zona di alta collina, che si specchia nel corso del fiume Vomano, fa da anticamera alle cime più elevate del Gran Sasso: le vette nude e scoscese del Corno Grande e del Corno Piccolo si stagliano sull'azzurro del cielo affiorando dal mantello di faggi che fino a mezza costa nasconde le loro pendici. L'abitato sorge sulla sponda del Rio Arno, che nella sua turbinosa discesa a valle, a quota 1.520 metri, precipita da una balza rocciosa sotto forma di fragorosa cascata.

Storia

A causa della penuria di fonti documentarie le origini dell'abitato sono molto incerte: non è improbabile che a fondarlo siano stati i numerosi pastori transumanti, i quali finirono poi per stabilirvisi. La citazione del toponimo, che solo nel Settecento assunse la forma attuale e che si attaglia alla natura deserta e inospitale di questi luoghi, è contenuta in una fonte del 1324. Come parte della Valle Siciliana, il feudo conobbe la signoria degli Orsini e dei Mendoza. In un contesto così poco favorevole alla sopravvivenza, l'uomo ha lasciato significative testimonianze della sua permanenza: si segnalano la chiesa di S. Giovanni, quella di S. Rocco, con portale datato 1530, e la parrocchiale intitolata a S. Leucio, checustodisce un'elegante acquasantiera lapidea e due pregevoli croci processionali.

A causa della penuria di fonti documentarie le origini dell'abitato sono molto incerte: non è improbabile che a fondarlo siano stati i numerosi pastori transumanti, i quali finirono poi per stabilirvisi. La citazione del toponimo, che solo nel Settecento assunse la forma attuale e che si attaglia alla natura deserta e inospitale di questi luoghi, è contenuta in una fonte del 1324. Come parte della Valle Siciliana, il feudo conobbe la signoria degli <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=ABR&parola=ORSINI'>Orsini</a> e dei Mendoza. In un contesto così poco favorevole alla sopravvivenza, l'uomo ha lasciato significative testimonianze della sua permanenza: si segnalano la chiesa di S. Giovanni, quella di S. Rocco, con portale datato 1530, e la parrocchiale intitolata a S. Leucio, checustodisce un'elegante acquasantiera lapidea e due pregevoli croci processionali.

Economia

In questo piccolo comune vigono condizioni di vita tranquilla e un tenace attaccamento alle tradizioni, che in questo caso non significa arretratezza o scarso dinamismo: il pericolo dell'isolamento e della chiusura nei confronti del nuovo, infatti, è scongiurato dall'interesse dei turisti per le attrattive del comprensorio. Consapevole dell'inutilità dei propri sforzi, l'uomo ha da sempre rinunciato a domare la natura, limitandosi a godere dei suoi doni spontanei -lussureggianti foreste e pascoli adatti alla pratica dell'alpeggio-; oggi il peso economico di queste attività, tuttavia, non è lontanamente paragonabile a quello del terziario: il turismo è il vero artefice del benessere della comunità, in quanto fonte di indotto commerciale e incentivo alla creazione di moderni servizi. Attualmente solo il modesto livello di infrastrutturazione del comprensorio compromette la sua vivibilità. Nel comune sono presenti gli ordinari uffici municipali e postali, mancano del tutto le strutture scolastiche e scarseggiano quelle culturali; abbondano invece quelle ricettive, che comprendono anche due attrezzati rifugi montani, e gli impianti sportivi, il cui punto di forza sono la seggiovia e le numerose sciovie al servizio delle piste sciistiche del Corno Piccolo; le strutture sanitarie erogano servizi ambulatoriali.

In questo piccolo comune vigono condizioni di vita tranquilla e un tenace attaccamento alle tradizioni, che in questo caso non significa arretratezza o scarso dinamismo: il pericolo dell'isolamento e della chiusura nei confronti del nuovo, infatti, è scongiurato dall'interesse dei turisti per le attrattive del comprensorio. Consapevole dell'inutilità dei propri sforzi, l'uomo ha da sempre rinunciato a domare la natura, limitandosi a godere dei suoi doni spontanei -lussureggianti foreste e pascoli adatti alla pratica dell'alpeggio-; oggi il peso economico di queste attività, tuttavia, non è lontanamente paragonabile a quello del terziario: il turismo è il vero artefice del benessere della comunità, in quanto fonte di indotto commerciale e incentivo alla creazione di moderni servizi. Attualmente solo il modesto livello di infrastrutturazione del comprensorio compromette la sua vivibilità. Nel comune sono presenti gli ordinari uffici municipali e postali, mancano del tutto le strutture scolastiche e scarseggiano quelle culturali; abbondano invece quelle ricettive, che comprendono anche due attrezzati rifugi montani, e gli impianti sportivi, il cui punto di forza sono la seggiovia e le numerose sciovie al servizio delle piste sciistiche del Corno Piccolo; le strutture sanitarie erogano servizi ambulatoriali.

Relazioni

Stazione di soggiorno estivo e di sport invernali, base per ascensioni alle cime del Gran Sasso, il comune conosce un flusso ininterrotto di visitatori per tutto l'arco dell'anno; la sua popolazione, che si è predisposta ad accoglierli e ad assicurare loro le condizioni ideali di soggiorno, si produce in manifestazioni culturali e folcloristiche molto coinvolgenti. Le feste dei Patroni Santa Maria e San Rocco si celebrano il 15 e il 16 agosto. Ha dato i natali al patologo Antonio Dionisi (18661931).

Stazione di soggiorno estivo e di sport invernali, base per ascensioni alle cime del Gran Sasso, il comune conosce un flusso ininterrotto di visitatori per tutto l'arco dell'anno; la sua popolazione, che si è predisposta ad accoglierli e ad assicurare loro le condizioni ideali di soggiorno, si produce in manifestazioni culturali e folcloristiche molto coinvolgenti. Le feste dei Patroni Santa Maria e San Rocco si celebrano il 15 e il 16 agosto. Ha dato i natali al patologo Antonio Dionisi (18661931).

Località

Fonte Novello-Frascari, Intermesoli, Monte Corno, Monte d'lntermoli, Prati di Tivo, Tufaro

Fonte Novello-Frascari, Intermesoli, Monte Corno, Monte d'lntermoli, Prati di Tivo, Tufaro

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Pietracamela rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.