Descrizione

Comune medievale situato su di un colle, con un'economia a base rurale in fase di lento e faticoso svecchiamento. La comunità dei piccianesi, che presenta un indice di vecchiaia di poco superiore ai normali valori, ha trovato nel fondovalle del fiume Fino, risanato all'inizio del secolo, condizioni favorevoli all'insediamento e, pur concentrandosi soprattutto nella località di Piccianello e nel capoluogo comunale, risiede anche nei minuscoli aggregati di Colli e Pagliari e in numerosi casolari; questi sono disseminati un po' dappertutto, sui tenui declivi, negli spazi pianeggianti che incorniciano il corso del fiume Fino, fra le increspature appena più accentuate della parte meridionale del comprensorio piccianese, dove si estende l'abitato. I colori tipici della bassa collina rendono tangibile la mitezza del clima.

Comune medievale situato su di un colle, con un'economia a base rurale in fase di lento e faticoso svecchiamento. La comunità dei piccianesi, che presenta un indice di vecchiaia di poco superiore ai normali valori, ha trovato nel fondovalle del fiume Fino, risanato all'inizio del secolo, condizioni favorevoli all'insediamento e, pur concentrandosi soprattutto nella località di Piccianello e nel capoluogo comunale, risiede anche nei minuscoli aggregati di Colli e Pagliari e in numerosi casolari; questi sono disseminati un po' dappertutto, sui tenui declivi, negli spazi pianeggianti che incorniciano il corso del fiume Fino, fra le increspature appena più accentuate della parte meridionale del comprensorio piccianese, dove si estende l'abitato. I colori tipici della bassa collina rendono tangibile la mitezza del clima.

Storia

La fondazione del borgo medievale si deve alla colonizzazione monastica: con l'avallo del conte di Penne, nel 1049 i benedettini eressero nella zona un'abbazia gotica intitolata a Santa Maria del Soccorso, di cui oggi non rimane traccia; essa crebbe rapidamente di importanza, favorita dalla concessione di alcuni privilegi, ed esercitò la sua giurisdizione sui luoghi anche dopo che, in seguito ad una ribellione di feudatari, ai benedettini subentrarono gli olivetani dell'Aquila. Solo nel XVIII secolo, in seguito ad un incendio che costrinse i monaci alla fuga (1680), ebbe inizio la sua inarrestabile vicenda di degrado. Nella zona in cui un tempo si ergeva l'imponente abbazia, sorge oggi il cimitero. Alla distruzione del complesso monastico sono scampati due leoni stilofori che abbelliscono il portale della parrocchiale di Santa Maria del Soccorso, iniziata nei primi anni dell'Ottocento e portata a compimento intorno alla metà del secolo.

La fondazione del borgo medievale si deve alla colonizzazione monastica: con l'avallo del conte di Penne, nel 1049 i <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=ABR&parola=BENEDETTINI'>benedettini</a> eressero nella zona un'abbazia gotica intitolata a Santa Maria del Soccorso, di cui oggi non rimane traccia; essa crebbe rapidamente di importanza, favorita dalla concessione di alcuni privilegi, ed esercitò la sua giurisdizione sui luoghi anche dopo che, in seguito ad una ribellione di feudatari, ai <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=ABR&parola=BENEDETTINI'>benedettini</a> subentrarono gli olivetani dell'Aquila. Solo nel XVIII secolo, in seguito ad un incendio che costrinse i monaci alla fuga (1680), ebbe inizio la sua inarrestabile vicenda di degrado. Nella zona in cui un tempo si ergeva l'imponente abbazia, sorge oggi il cimitero. Alla distruzione del complesso monastico sono scampati due leoni stilofori che abbelliscono il portale della parrocchiale di Santa Maria del Soccorso, iniziata nei primi anni dell'Ottocento e portata a compimento intorno alla metà del secolo.

Economia

Le modeste dimensioni del comune e la sua limitata apertura alle novità e al progresso ne fanno un ambiente poco adatto ai giovani che, assetati di stimoli, spesso scelgono di allontanarsene. Tutti i settori in cui la popolazione attiva locale trova impiego sono permeati dal senso della tradizione: la coltivazione di cereali e di olive e le connesse attività di trasformazione; le modeste iniziative commerciali e le piccole e medie imprese artigiane attive nel ramo delle confezioni e in quello delle costruzioni. Sembra lontana ma non irraggiungibile la prospettiva di avvicinare l'economia locale alle realtà più evolute della provincia, che sono a portata di mano come esempi tangibili: per raggiungere quest'obiettivo sarebbe necessario promuovere lo sviluppo dei settori produttivi a più alto contenuto tecnologico, irrobustire l'impalcatura finanziaria locale e potenziare il sistema delle infrastrutture. In questo comune, dotato degli ordinari uffici municipali e postali, le strutture scolastiche consentono la frequenza della scuola dell'obbligo; è attivo un museo delle tradizioni e delle arti contadine; l'apparato ricettivo fornisce esclusivamente servizi di ristorazione; gli impianti sportivi comprendono un campo di calcio a disposizione della squadra locale (Picciano Polisportiva) e superfici attrezzate per il tennis e la pallavolo; le strutture sanitarie offrono assistenza ambulatoriale e di pronto intervento.

Le modeste dimensioni del comune e la sua limitata apertura alle novità e al progresso ne fanno un ambiente poco adatto ai giovani che, assetati di stimoli, spesso scelgono di allontanarsene. Tutti i settori in cui la popolazione attiva locale trova impiego sono permeati dal senso della tradizione: la coltivazione di cereali e di olive e le connesse attività di trasformazione; le modeste iniziative commerciali e le piccole e medie imprese artigiane attive nel ramo delle confezioni e in quello delle costruzioni. Sembra lontana ma non irraggiungibile la prospettiva di avvicinare l'economia locale alle realtà più evolute della provincia, che sono a portata di mano come esempi tangibili: per raggiungere quest'obiettivo sarebbe necessario promuovere lo sviluppo dei settori produttivi a più alto contenuto tecnologico, irrobustire l'impalcatura finanziaria locale e potenziare il sistema delle infrastrutture. In questo comune, dotato degli ordinari uffici municipali e postali, le strutture scolastiche consentono la frequenza della scuola dell'obbligo; è attivo un museo delle tradizioni e delle arti contadine; l'apparato ricettivo fornisce esclusivamente servizi di ristorazione; gli impianti sportivi comprendono un campo di calcio a disposizione della squadra locale (Picciano Polisportiva) e superfici attrezzate per il tennis e la pallavolo; le strutture sanitarie offrono assistenza ambulatoriale e di pronto intervento.

Relazioni

Nei mesi della calura estiva e della calca di turisti sulle spiagge del litorale non c'è niente di meglio che rifugiarsi su queste colline per trovarvi refrigerio e attrattive diverse ma non meno gradevoli di quelle prettamente balneari. I visitatori possono gustare, nell'ultima domenica di luglio, frittelle ottenute dalla massa del pane schiacciata a mo' di pizza, le "pizzonte", e nel primo fine settimana del mese successivo assaporare il vino locale, nell'atmosfera allegra e malinconica ad un tempo del raduno annuale degli emigranti venezuelani. La festa del Patrono S. Vincenzo Ferreri si celebra nella prima domenica dopo Pasqua.

Nei mesi della calura estiva e della calca di turisti sulle spiagge del litorale non c'è niente di meglio che rifugiarsi su queste colline per trovarvi refrigerio e attrattive diverse ma non meno gradevoli di quelle prettamente balneari. I visitatori possono gustare, nell'ultima domenica di luglio, frittelle ottenute dalla massa del pane schiacciata a mo' di pizza, le "pizzonte", e nel primo fine settimana del mese successivo assaporare il vino locale, nell'atmosfera allegra e malinconica ad un tempo del raduno annuale degli emigranti venezuelani. La festa del Patrono S. Vincenzo Ferreri si celebra nella prima domenica dopo Pasqua.

Località

Colli, Pagliari, Piccianello

Colli, Pagliari, Piccianello

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Picciano rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.