Descrizione

Comune montano agricolo, commerciale e turistico, di origine medievale, il cui nucleo abitato originario è collocato sull'orlo di uno strapiombo roccioso. La comunità dei piazzini risulta quasi invariata dal 1970 in poi ed è caratterizzata da un indice di vecchiaia di poco superiore alla media. La struttura urbanistica consta di numerose piccole località: Borsigliana, Cogna, Colognola, Gragnana, Livignano, Nicciano, Petrognano, S. Donnino, S. Michele, S. Anastasio e ha conosciuto una moderata espansione edilizia negli anni '70-'80: le case antiche si trovano nel centro storico, le abitazioni più recenti, prevalentemente unifamiliari occupano invece la periferia. Il territorio comunale, presenta un paesaggio tipico dell'alta collina appenninica, con boschi di castagno, abete, faggio, ma raggiunge anche altitudini notevoli, fino a 1475 metri sul livello del mare (la quota minima, invece, è di appena 437 metri). Una parte di esso, montagna disabitata col nome di Frazione di Piazza al Serchio, costituisce isola amministrativa tra i comuni di Giuncugnano e Sillano. Nello stemma è raffigurato il vecchio agglomerato di Borgo Sala al centro mentre, nella parte superiore, lo scudo presenta la spada, il pastorale e la mitria, simboli dei vescovi di Lucca.

Comune montano agricolo, commerciale e turistico, di origine medievale, il cui nucleo abitato originario è collocato sull'orlo di uno strapiombo roccioso. La comunità dei piazzini risulta quasi invariata dal 1970 in poi ed è caratterizzata da un indice di vecchiaia di poco superiore alla media. La struttura urbanistica consta di numerose piccole località: Borsigliana, Cogna, Colognola, Gragnana, Livignano, Nicciano, Petrognano, S. Donnino, S. Michele, S. Anastasio e ha conosciuto una moderata espansione edilizia negli anni '70-'80: le case antiche si trovano nel centro storico, le abitazioni più recenti, prevalentemente unifamiliari occupano invece la periferia. Il territorio comunale, presenta un paesaggio tipico dell'alta collina appenninica, con boschi di castagno, abete, faggio, ma raggiunge anche altitudini notevoli, fino a 1475 metri sul livello del mare (la quota minima, invece, è di appena 437 metri). Una parte di esso, montagna disabitata col nome di Frazione di Piazza al Serchio, costituisce isola amministrativa tra i comuni di Giuncugnano e Sillano. Nello stemma è raffigurato il vecchio agglomerato di Borgo Sala al centro mentre, nella parte superiore, lo scudo presenta la spada, il pastorale e la mitria, simboli dei vescovi di Lucca.

Storia

Data la sua posizione strategica, sembra sia stata popolata già in età tardo-latina, come documentato da alcuni atti. Il suo nome originario era Pieve di Castelvecchio e solo nel 1863, quando fu istituito il comune, assunse il nome attuale. Appartenne ai conti Nobili, ai vescovi di Lucca chiamati conti di Piazza e Sala, ai Sandonnini, anche se spiritualmente rimase però sotto il Vescovo di Luni, in conseguenza della sua posizione sulla strada per la Lunigiana, verso cui si svolgeva un traffico intenso, con un rilevante volume di scambi. In seguito, ai tempi dei principati, nel'500, passò sotto il ducato di Modena, a cui rimase sottoposta fino all'unificazione dell'Italia; Piazza e Sala, invece, rimasero sotto i vescovi di Lucca. Nella parrocchiale di Sant'Anastasio si trova un polittico del Quattrocento, che raffigura la Madonna con Bambino tra Santi; molto interessante è il borgo medievale di S. Michele. A Cogna parlano di storia i ruderi di un'antica torre. In passato era un fiorente centro agricolo; ora, però, il settore primario occupa solo una piccola parte della popolazione, mentre più sviluppati risultano quelli dell'edilizia e del commercio.

Data la sua posizione strategica, sembra sia stata popolata già in età tardo-latina, come documentato da alcuni atti. Il suo nome originario era Pieve di Castelvecchio e solo nel 1863, quando fu istituito il comune, assunse il nome attuale. Appartenne ai conti Nobili, ai vescovi di Lucca chiamati conti di Piazza e Sala, ai Sandonnini, anche se spiritualmente rimase però sotto il Vescovo di Luni, in conseguenza della sua posizione sulla strada per la Lunigiana, verso cui si svolgeva un traffico intenso, con un rilevante volume di scambi. In seguito, ai tempi dei principati, nel'500, passò sotto il ducato di Modena, a cui rimase sottoposta fino all'unificazione dell'Italia; Piazza e Sala, invece, rimasero sotto i vescovi di Lucca. Nella parrocchiale di Sant'Anastasio si trova un polittico del Quattrocento, che raffigura la Madonna con Bambino tra Santi; molto interessante è il borgo medievale di S. Michele. A Cogna parlano di storia i ruderi di un'antica torre. In passato era un fiorente centro agricolo; ora, però, il settore primario occupa solo una piccola parte della popolazione, mentre più sviluppati risultano quelli dell'edilizia e del commercio.

Economia

Il paese non presenta molte aperture verso l'esterno e rimane legato alla propria tradizione contadina, consentendo agli abitanti di condurre ancora un tipo di vita calmo. Il tessuto industriale comprende i comparti dell'edilizia, dei materiali da costruzione, delle confezioni, mentre l'agricoltura produce cereali e patate; è in crescita l'allevamento dei suini. Le strutture scolastiche esistenti consentono di frequentare le sole classi dell'obbligo. La località è dotata di farmacia, di alberghi ed esercizi di ristoro, nonché dei servizi pubblici essenziali mentre per il tempo libero e lo sport gravita su Castelnuovo di Garfagnana.

Il paese non presenta molte aperture verso l'esterno e rimane legato alla propria tradizione contadina, consentendo agli abitanti di condurre ancora un tipo di vita calmo. Il tessuto industriale comprende i comparti dell'edilizia, dei materiali da costruzione, delle confezioni, mentre l'agricoltura produce cereali e patate; è in crescita l'allevamento dei suini. Le strutture scolastiche esistenti consentono di frequentare le sole classi dell'obbligo. La località è dotata di farmacia, di alberghi ed esercizi di ristoro, nonché dei servizi pubblici essenziali mentre per il tempo libero e lo sport gravita su Castelnuovo di Garfagnana.

Relazioni

La località, che può contare sulla suggestiva bellezza dei panorami e dei boschi oltre che sulla peculiarità della sua posizione strategica, è nota come centro turistico ed è frequentata soprattutto durante i mesi delle vacanze estive. Nonostante la poca apertura verso l'esterno, il centro mantiene rapporti particolarmente intensi con i centri vicini a causa del pendolarismo per esigenze di lavoro, per i servizi e per la burocrazia. La festa dei Patroni Ss. Pietro e Paolo si celebra il 29 giugno.

La località, che può contare sulla suggestiva bellezza dei panorami e dei boschi oltre che sulla peculiarità della sua posizione strategica, è nota come centro turistico ed è frequentata soprattutto durante i mesi delle vacanze estive. Nonostante la poca apertura verso l'esterno, il centro mantiene rapporti particolarmente intensi con i centri vicini a causa del pendolarismo per esigenze di lavoro, per i servizi e per la burocrazia. La festa dei Patroni Ss. Pietro e Paolo si celebra il 29 giugno.

Località

Borsigliana, Cavalle, Cimocroce, Cogna, Colognola, Cortia, Frazione di Piazza al Serchio, Gambarotta, Gragnana, Livignano, Molinello, Mulino Sant'Anastasio, Nicciano, Petrognano, Petrognola, San Donnino, San Michele, Sant'Anastasio, Vergnano

Borsigliana, Cavalle, Cimocroce, Cogna, Colognola, Cortia, Frazione di Piazza al Serchio, Gambarotta, Gragnana, Livignano, Molinello, Mulino Sant'Anastasio, Nicciano, Petrognano, Petrognola, San Donnino, San Michele, Sant'Anastasio, Vergnano

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Piazza al Serchio rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.