Descrizione

Comune di montagna, dalle origini piuttosto recenti, con un'economia basata prevalentemente sulle tradizionali attività agricole e sull'industria. La comunità dei piantedesi, che presenta un indice di vecchiaia inferiore alla media, si distribuisce non solo nel capoluogo comunale ma anche nella località di Scese. Il territorio comunale presenta un profilo geometrico piuttosto mosso e vario con variazioni altimetriche che oscillano tra 199 metri sul livello del mare e 2.609 metri e con caratteristiche paesaggistiche tipiche del versante orobico della bassa Valtellina, soprattutto, cioè, con pascoli ed estesi boschi di conifere. L'abitato attualmente attraversa una fase di apprezzabile espansione edilizia.  

Comune di montagna, dalle origini piuttosto recenti, con un'economia basata prevalentemente sulle tradizionali attività agricole e sull'industria. La comunità dei piantedesi, che presenta un indice di vecchiaia inferiore alla media, si distribuisce non solo nel capoluogo comunale ma anche nella località di Scese. Il territorio comunale presenta un profilo geometrico piuttosto mosso e vario con variazioni altimetriche che oscillano tra 199 metri sul livello del mare e 2.609 metri e con caratteristiche paesaggistiche tipiche del versante orobico della bassa <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=VALTELLINA'>Valtellina</a>, soprattutto, cioè, con pascoli ed estesi boschi di conifere. L'abitato attualmente attraversa una fase di apprezzabile espansione edilizia.  

Storia

Le origini storiche di questo borgo, le cui prime notizie risalgono al '400 e parlano di Plantedum, sono un misto di vero mescolato a leggenda. Si tramanda che all'imbocco della Valtellina sarebbe sorta la città di Volturnia, per la cui difesa su un dosso collinoso sarebbe stata eretta una fortificazione detta Borgo Francone. Successivamente in quest'ultima zona tra il 1603 ed il 1606 il governatore spagnolo di Milano, don Pedro Alovedo conte di Fuentes, costruì un forte a difesa del suo territorio e del cattolicesimo alle scorrerie dei grigioni e della Riforma protestante. La zona si trovò così coinvolta nelle vicende storiche relative alla guerra dei Trent'anni ed ai rivolgimenti territoriali conseguenti; la pace di Monzon , nei primi anni del '600, impose alle truppe straniere di lasciare il territorio della Valtellina entro un anno e la comunità, rifiutatasi di fornire fieno alle truppe francesi in ritirata, fu attaccata duramente e furono trucidati alcuni cittadini. In campo religioso, invece, l'autonomia fu conquistata soltanto tra il '500 ed il '600; in precedenza era appartenuta alla pieve di Olonio, poi aveva costituito parrocchia con Delebio e Cosio e infine, staccatasi da quest'ultima, era divenuta parrocchia autonoma con Delebio. Il patrimonio architettonico annovera la chiesa parrocchiale di Santa Maria Nascente, oggi in forme barocche, ma con un affresco raffigurante la Trinità, contenuto in una lunetta sicuramente molto più antica. Pregevoli anche i dipinti in rame dell'altare della Madonna del Rosario raffiguranti i quindici Misteri. Di rilievo è anche il santuario della Madonna delle Grazie. L'emigrazione ha interessato pesantemente la sua popolazione e di conseguenza oggi gli abitanti originari del posto sono nettamente inferiori di quelli immigrati dalle valli vicine.  

Le origini storiche di questo borgo, le cui prime notizie risalgono al '400 e parlano di Plantedum, sono un misto di vero mescolato a leggenda. Si tramanda che all'imbocco della <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=VALTELLINA'>Valtellina</a> sarebbe sorta la città di Volturnia, per la cui difesa su un dosso collinoso sarebbe stata eretta una fortificazione detta Borgo Francone. Successivamente in quest'ultima zona tra il 1603 ed il 1606 il governatore spagnolo di Milano, don Pedro Alovedo conte di Fuentes, costruì un forte a difesa del suo territorio e del cattolicesimo alle scorrerie dei grigioni e della Riforma protestante. La zona si trovò così coinvolta nelle vicende storiche relative alla guerra dei Trent'anni ed ai rivolgimenti territoriali conseguenti; la pace di Monzon , nei primi anni del '600, impose alle truppe straniere di lasciare il territorio della <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=VALTELLINA'>Valtellina</a> entro un anno e la comunità, rifiutatasi di fornire fieno alle truppe francesi in ritirata, fu attaccata duramente e furono trucidati alcuni cittadini. In campo religioso, invece, l'autonomia fu conquistata soltanto tra il '500 ed il '600; in precedenza era appartenuta alla pieve di Olonio, poi aveva costituito parrocchia con Delebio e Cosio e infine, staccatasi da quest'ultima, era divenuta parrocchia autonoma con Delebio. Il patrimonio architettonico annovera la chiesa parrocchiale di Santa Maria Nascente, oggi in forme barocche, ma con un affresco raffigurante la Trinità, contenuto in una lunetta sicuramente molto più antica. Pregevoli anche i dipinti in rame dell'altare della Madonna del Rosario raffiguranti i quindici Misteri. Di rilievo è anche il santuario della Madonna delle Grazie. L'emigrazione ha interessato pesantemente la sua popolazione e di conseguenza oggi gli abitanti originari del posto sono nettamente inferiori di quelli immigrati dalle valli vicine.  

Economia

Il comune ospita esclusivamente gli uffici pubblici municipali e postali. La sua attività economica è basata prevalentemente sull'industria, presente in numerosi comparti: da quello alimentare, con la produzione di salumi, all'edilizia, alla fabbricazione di articoli in materie plastiche, all'industria metallurgica, alla falegnameria, con la fabbricazione di mobili, alla cantieristica, con la costruzione e la riparazione di navi e imbarcazioni. L'agricoltura però riveste ancora un ruolo importante, e sono presenti colture di cereali, foraggio, vite e frutta. L'allevamento è indirizzato soprattutto verso i bovini, i caprini e gli ovini. Le scuole locali impartiscono solamente l'istruzione elementare, mentre sul territorio non ci sono scuole secondarie di primo e secondo grado. L'esercizio del credito e dell'intermediazione monetaria non è presente e la rete commerciale e distributiva è commisurata alle esigenze dell'abitato. Le strutture ricettive e gli esercizi pubblici garantiscono la ristorazione ed il soggiorno di visitatori e turisti. Non esistono sul posto servizi sociali e culturali di una certa rilevanza e nemmeno le strutture sanitarie.  

Il comune ospita esclusivamente gli uffici pubblici municipali e postali. La sua attività economica è basata prevalentemente sull'industria, presente in numerosi comparti: da quello alimentare, con la produzione di salumi, all'edilizia, alla fabbricazione di articoli in materie plastiche, all'industria metallurgica, alla falegnameria, con la fabbricazione di <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=MOBILI'>mobili</a>, alla cantieristica, con la costruzione e la riparazione di navi e imbarcazioni. L'agricoltura però riveste ancora un ruolo importante, e sono presenti colture di cereali, foraggio, vite e frutta. L'allevamento è indirizzato soprattutto verso i bovini, i caprini e gli ovini. Le scuole locali impartiscono solamente l'istruzione elementare, mentre sul territorio non ci sono scuole secondarie di primo e secondo grado. L'esercizio del credito e dell'intermediazione monetaria non è presente e la rete commerciale e distributiva è commisurata alle esigenze dell'abitato. Le strutture ricettive e gli esercizi pubblici garantiscono la ristorazione ed il soggiorno di visitatori e turisti. Non esistono sul posto servizi sociali e culturali di una certa rilevanza e nemmeno le strutture sanitarie.  

Relazioni

La presenza del parco naturale delle Orobie, che attirano un certo traffico turistico, non influisce particolarmente sull'entità dell'afflusso dei visitatori; anche i rapporti con gli altri centri delle vicinanze non sono molto intensi e sono per lo più dovuti all'assenza di alcuni servizi e alla necessità di accedere alle scuole secondarie di primo e secondo grado. Nel comune non sono festeggiati eventi speciali o ricorrenze di rilievo. La comunità celebra la Natività di Maria Vergine, che viene ricordata con la festa patronale dell'8 settembre.  

La presenza del parco naturale delle Orobie, che attirano un certo traffico turistico, non influisce particolarmente sull'entità dell'afflusso dei visitatori; anche i rapporti con gli altri centri delle vicinanze non sono molto intensi e sono per lo più dovuti all'assenza di alcuni servizi e alla necessità di accedere alle scuole secondarie di primo e secondo grado. Nel comune non sono festeggiati eventi speciali o ricorrenze di rilievo. La comunità celebra la Natività di Maria Vergine, che viene ricordata con la festa patronale dell'8 settembre.  

Località

Monte Legnone

Monte Legnone

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Piantedo rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.