Descrizione

Comune collinare, che affonda le proprie origini nell’epoca romana, con un’economia basata sulla coesistenza delle attività agricole e di quelle industriali. I pianezzesi, che presentano un indice di vecchiaia inferiore alla media, vivono in prevalenza nella località Provinciale Gasparona e in numerose case sparse, oltre che nel capoluogo comunale. Il territorio ha un profilo geometrico irregolare, con oscillazioni altimetriche accentuate, comprese tra gli 83 e i 377 metri sul livello del mare. L’andamento plano-altimetrico dell’abitato, interessato da un fenomeno di forte espansione edilizia, è tipico collinare. Lo stemma comunale, partito, è stato concesso con Decreto del Presidente della Repubblica. Nella prima sezione si raffigura, in campo di cielo, un trimastio rosso, merlato alla guelfa e fondato su una roccia; il secondo campo, argentato, racchiude un ciliegio fruttato che si erge dalla cima di un monte verde a tre vette.

Comune collinare, che affonda le proprie origini nell’epoca romana, con un’economia basata sulla coesistenza delle attività agricole e di quelle industriali. I pianezzesi, che presentano un indice di vecchiaia inferiore alla media, vivono in prevalenza nella località Provinciale Gasparona e in numerose case sparse, oltre che nel capoluogo comunale. Il territorio ha un profilo geometrico irregolare, con oscillazioni altimetriche accentuate, comprese tra gli 83 e i 377 metri sul livello del mare. L’andamento plano-altimetrico dell’abitato, interessato da un fenomeno di forte espansione edilizia, è tipico collinare. Lo stemma comunale, partito, è stato concesso con Decreto del Presidente della Repubblica. Nella prima sezione si raffigura, in campo di cielo, un trimastio rosso, merlato alla guelfa e fondato su una roccia; il secondo campo, argentato, racchiude un ciliegio fruttato che si erge dalla cima di un monte verde a tre vette.

Storia

Le prime attestazioni storiche di un insediamento urbano risalgono all’epoca romana, quando vi passava un’importante via di comunicazione. L’abitato si ingrandì progressivamente grazie soprattutto alla presenza di numerose cave di pietra. Il toponimo, secondo Dante Olivieri studioso di etimologia, deriverebbe dal latino planities, ossia ‘prati’, altra ipotesi lo deriva, sempre dal latino, da PLANU, con riferimento al territorio posto alle pendici dei colli marosticensi. Intorno all’anno Mille, come risulta da documenti dei primi dell’undicesimo secolo, vi fu eretto un castello, che nel 1312 a causa delle lotte tra Padova e Vicenza, fu incendiato e saccheggiato. Divenne dominio degli Ezzelino, quindi dei Visconti fino a consegnarsi insieme a Marostica alla repubblica di Venezia. Da notare, dal punto di vista storico-architettonico, la chiesa parrocchiale di San Lorenzo, la cui prima menzione risale al 1261: fu ricostruita interamente negli anni 1753-1754; gli affreschi del coro sono stati dipinti dal padovano Giuseppe Graziani. Questa poderosa costruzione si erge nella spaziosa e bianca piazza del Municipio, simbolo di un’architettura semplice e in armonia con la natura.

Le prime attestazioni storiche di un insediamento urbano risalgono all’epoca romana, quando vi passava un’importante via di comunicazione. L’abitato si ingrandì progressivamente grazie soprattutto alla presenza di numerose cave di pietra. Il toponimo, secondo Dante Olivieri studioso di etimologia, deriverebbe dal latino planities, ossia ‘prati’, altra ipotesi lo deriva, sempre dal latino, da PLANU, con riferimento al territorio posto alle pendici dei colli marosticensi. Intorno all’anno Mille, come risulta da documenti dei primi dell’undicesimo secolo, vi fu eretto un castello, che nel 1312 a causa delle lotte tra Padova e Vicenza, fu incendiato e saccheggiato. Divenne dominio degli Ezzelino, quindi dei Visconti fino a consegnarsi insieme a Marostica alla repubblica di Venezia. Da notare, dal punto di vista storico-architettonico, la chiesa parrocchiale di San Lorenzo, la cui prima menzione risale al 1261: fu ricostruita interamente negli anni 1753-1754; gli affreschi del coro sono stati dipinti dal padovano Giuseppe Graziani. Questa poderosa costruzione si erge nella spaziosa e bianca piazza del Municipio, simbolo di un’architettura semplice e in armonia con la natura.

Economia

L’economia non ha abbandonato né l’agricoltura, diretta soprattutto alla coltivazione di cereali, frumento, foraggi, ortaggi, ulivi, alberi da frutta e viti da vino, né l’allevamento, indirizzato in particolar modo a bovini e avicoli. Il tessuto industriale, abbastanza variegato, poggia fondamentalmente sul settore metallurgico e su quello meccanico, con stabilimenti che assorbono una discreta percentuale di manodopera. Non mancano l’industria cartaria, quella chimica, quella dedita alla lavorazione del legno e del vetro, alla fabbricazione di articoli in plastica o di macchine per l’agricoltura e silvicoltura. Il terziario si compone di una modesta rete commerciale che, comunque, soddisfa le esigenze primarie della popolazione. Priva di servizi pubblici particolari, non presenta strutture sociali di rilievo e quelle scolastiche esistenti permettono di frequentare le sole scuole materne ed elementari; per accedere a istituti di istruzione secondaria di primo e di secondo grado gli studenti devono necessariamente spostarsi nei centri vicini. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione, ma non consentono il soggiorno. Mancano strutture sportive, culturali e per il tempo libero. Quelle sanitarie offrono il solo servizio farmaceutico.

L’economia non ha abbandonato né l’agricoltura, diretta soprattutto alla coltivazione di cereali, frumento, foraggi, ortaggi, ulivi, alberi da frutta e viti da vino, né l’allevamento, indirizzato in particolar modo a bovini e avicoli. Il tessuto industriale, abbastanza variegato, poggia fondamentalmente sul settore metallurgico e su quello meccanico, con stabilimenti che assorbono una discreta percentuale di manodopera. Non mancano l’industria cartaria, quella chimica, quella dedita alla lavorazione del legno e del vetro, alla fabbricazione di articoli in plastica o di macchine per l’agricoltura e silvicoltura. Il terziario si compone di una modesta rete commerciale che, comunque, soddisfa le esigenze primarie della popolazione. Priva di servizi pubblici particolari, non presenta strutture sociali di rilievo e quelle scolastiche esistenti permettono di frequentare le sole scuole materne ed elementari; per accedere a istituti di istruzione secondaria di primo e di secondo grado gli studenti devono necessariamente spostarsi nei centri vicini. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione, ma non consentono il soggiorno. Mancano strutture sportive, culturali e per il tempo libero. Quelle sanitarie offrono il solo servizio farmaceutico.

Relazioni

Sebbene costituisca una meta abbastanza ricercata dal turismo, è poco frequentata per lavoro, poiché né l’industria né, tanto meno, l’agricoltura hanno raggiunto livelli di sviluppo tali da consentire l’assorbimento di un significativo flusso di manodopera. I suoi rapporti con i centri vicini, e in particolar modo con quelli della Comunità montana di cui fa parte, la vedono dipendere da questi a causa della deficienza di strutture burocratico-amministrative, che determinano un deflusso degli abitanti verso i centri limitrofi. Non molto ricco appare il calendario degli appuntamenti folcloristici e delle manifestazioni ricorrenti; si segnala la sola festa della ciliegia “Sandra”, consistente in una mostra-concorso, che prevede anche un’esposizione sull’industria e sull’artigianato locale. La festa del Patrono, San Lorenzo, si celebra il 10 agosto. Cittadino illustre: Giuseppe Toaldo (1719-1797), naturalista e matematico, che curò un’edizione delle opere di Galilei.

Sebbene costituisca una meta abbastanza ricercata dal turismo, è poco frequentata per lavoro, poiché né l’industria né, tanto meno, l’agricoltura hanno raggiunto livelli di sviluppo tali da consentire l’assorbimento di un significativo flusso di manodopera. I suoi rapporti con i centri vicini, e in particolar modo con quelli della Comunità montana di cui fa parte, la vedono dipendere da questi a causa della deficienza di strutture burocratico-amministrative, che determinano un deflusso degli abitanti verso i centri limitrofi. Non molto ricco appare il calendario degli appuntamenti folcloristici e delle manifestazioni ricorrenti; si segnala la sola festa della ciliegia “Sandra”, consistente in una mostra-concorso, che prevede anche un’esposizione sull’industria e sull’artigianato locale. La festa del Patrono, San Lorenzo, si celebra il 10 agosto. Cittadino illustre: Giuseppe Toaldo (1719-1797), naturalista e matematico, che curò un’edizione delle opere di Galilei.

Località

Bianchini, Colombara, Cumani, Fontanelle, Malossi, Monte, Monteferro, Oldelle, Provinciale Gasparona, Zanettini, Zanfrà

Bianchini, Colombara, Cumani, Fontanelle, Malossi, Monte, Monteferro, Oldelle, Provinciale Gasparona, Zanettini, Zanfrà

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Pianezze rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.