Descrizione

Comune collinare, di origini medievali, con un’economia di tipo essenzialmente agricolo. I pianoti, che presentano un indice di vecchiaia inferiore alla media, sono concentrati per la maggior parte nel capoluogo comunale; il resto della popolazione si distribuisce tra le località Chiarrione, Chiusa, Contrada San Marco, Taverna Sottana e Valli. Il territorio ha un profilo geometrico irregolare, con accentuate differenze di altitudine: si raggiungono gli 825 metri di quota; l’area Taverna è in contestazione con Paterno Calabro. L’abitato, situato su un terrazzo pianeggiante, è interessato da una forte crescita edilizia; il suo andamento plano-altimetrico è leggermente vario. Sullo sfondo azzurro dello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, spicca l’immagine di Santa Barbara, vestita di un manto d’argento, nell’atto di sorreggere, con una mano, un grappolo d’uva dorato e, con l’altra, un ramoscello d’ulivo, munito di frutti dorati.

Comune collinare, di origini medievali, con un’economia di tipo essenzialmente agricolo. I pianoti, che presentano un indice di vecchiaia inferiore alla media, sono concentrati per la maggior parte nel capoluogo comunale; il resto della popolazione si distribuisce tra le località Chiarrione, Chiusa, Contrada San Marco, Taverna Sottana e Valli. Il territorio ha un profilo geometrico irregolare, con accentuate differenze di altitudine: si raggiungono gli 825 metri di quota; l’area Taverna è in contestazione con Paterno Calabro. L’abitato, situato su un terrazzo pianeggiante, è interessato da una forte crescita edilizia; il suo andamento plano-altimetrico è leggermente vario. Sullo sfondo azzurro dello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, spicca l’immagine di Santa Barbara, vestita di un manto d’argento, nell’atto di sorreggere, con una mano, un grappolo d’uva dorato e, con l’altra, un ramoscello d’ulivo, munito di frutti dorati.

Storia

Fu fondata, verso il IX secolo, da gruppi di cosentini, costretti ad abbandonare la loro città, a causa delle invasioni saracene. Chiamata in passato Le Piane e Piana, ha assunto il nome attuale con un regio decreto del 1863. La prima parte del toponimo corrisponde a ‘luogo piano, pianeggiante’, mentre la seconda si riferisce chiaramente alla sua ubicazione nel bacino del Crati. Dopo essere stata un villaggio figlinese, divenne un casale regio di Cosenza. Con le riforme amministrative attuate dai francesi, all’inizio del XIX secolo, fu inclusa dapprima, quale università, nel cosiddetto governo di Pietrafitta e poi tra i comuni del circondario di Aprigliano. Durante il restaurato dominio borbonico perse Figline Vegliaturo, che le era stata precedentemente annessa, insieme alla località Francolise. La storia successiva all’ingresso nel Regno d’Italia non fa registrare avvenimenti di rilievo, seguendo quella del resto della regione. Il terremoto del principio del Novecento la distrusse quasi del tutto. L’elemento di maggior pregio nel suo patrimonio storico-architettonico è la chiesa parrocchiale di Santa Barbara, contenente, tra l’altro, un pregevole ciborio settecentesco e alcuni frammenti di una grande tela, dello stesso periodo.

Fu fondata, verso il IX secolo, da gruppi di cosentini, costretti ad abbandonare la loro città, a causa delle invasioni <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=BAS_CAL&parola=SARACENE'>saracene</a>. Chiamata in passato Le Piane e Piana, ha assunto il nome attuale con un regio decreto del 1863. La prima parte del toponimo corrisponde a ‘luogo piano, pianeggiante’, mentre la seconda si riferisce chiaramente alla sua ubicazione nel bacino del <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=BAS_CAL&parola=CRATI'>Crati</a>. Dopo essere stata un villaggio figlinese, divenne un casale regio di Cosenza. Con le riforme amministrative attuate dai francesi, all’inizio del XIX secolo, fu inclusa dapprima, quale università, nel cosiddetto governo di Pietrafitta e poi tra i comuni del circondario di Aprigliano. Durante il restaurato dominio borbonico perse Figline Vegliaturo, che le era stata precedentemente annessa, insieme alla località Francolise. La storia successiva all’ingresso nel Regno d’<a target='_blank' href='vediNota.php?reg=BAS_CAL&parola=ITALIA'>Italia</a> non fa registrare avvenimenti di rilievo, seguendo quella del resto della regione. Il <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=BAS_CAL&parola=TERREMOTO'>terremoto</a> del principio del Novecento la distrusse quasi del tutto. L’elemento di maggior pregio nel suo patrimonio storico-architettonico è la chiesa parrocchiale di Santa Barbara, contenente, tra l’altro, un pregevole ciborio settecentesco e alcuni frammenti di una grande tela, dello stesso periodo.

Economia

Se si escludono gli uffici deputati al funzionamento dei normali servizi municipali e postali, non ve ne sono altri degni di nota e, per l’assenza sul posto della stazione dei carabinieri, le funzioni di autorità di pubblica sicurezza sono, all’occorrenza, svolte dal sindaco. L’agricoltura si basa sulla produzione di cereali, frumento, ortaggi, olive e frutta, soprattutto uva; parte della popolazione si dedica anche alla zootecnia, prediligendo l’allevamento di suini e avicoli. Le attività industriali sono limitate a qualche piccola azienda che opera nei comparti edile e della lavorazione del legno. Alquanto modesta è pure la presenza del terziario: non sono forniti servizi più qualificati, come quello bancario; la rete distributiva, di cui si compone, è sufficiente a soddisfare le esigenze primarie della comunità. Non si segnalano particolari strutture sociali, sportive e per il tempo libero. Nelle scuole locali si impartisce l’istruzione obbligatoria; manca una biblioteca per l’arricchimento culturale. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno. A livello sanitario è assicurato il servizio farmaceutico; per altre prestazioni occorre rivolgersi altrove.

Se si escludono gli uffici deputati al funzionamento dei normali servizi municipali e postali, non ve ne sono altri degni di nota e, per l’assenza sul posto della stazione dei carabinieri, le funzioni di autorità di pubblica sicurezza sono, all’occorrenza, svolte dal sindaco. L’agricoltura si basa sulla produzione di cereali, frumento, ortaggi, olive e frutta, soprattutto uva; parte della popolazione si dedica anche alla zootecnia, prediligendo l’allevamento di suini e avicoli. Le attività industriali sono limitate a qualche piccola azienda che opera nei comparti edile e della lavorazione del legno. Alquanto modesta è pure la presenza del terziario: non sono forniti servizi più qualificati, come quello bancario; la rete distributiva, di cui si compone, è sufficiente a soddisfare le esigenze primarie della comunità. Non si segnalano particolari strutture sociali, sportive e per il tempo libero. Nelle scuole locali si impartisce l’istruzione obbligatoria; manca una biblioteca per l’arricchimento culturale. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno. A livello sanitario è assicurato il servizio farmaceutico; per altre prestazioni occorre rivolgersi altrove.

Relazioni

Sebbene non registri un significativo movimento di turisti, offre a quanti vi si rechino la possibilità di godere di una suggestiva cornice paesaggistica e gustare i genuini prodotti del luogo. È poco frequentata pure per lavoro, in quanto le sue attività produttive non consentono di assorbire neppure tutta la manodopera del posto, costretta ogni giorno a raggiungere le aree più sviluppate. I rapporti con il contiguo capoluogo provinciale e gli altri comuni del circondario non sono molto intensi; a essi la popolazione si rivolge anche per l’istruzione secondaria di secondo grado e i servizi mancanti sul posto. Tra le manifestazioni tradizionali, in grado di richiamare visitatori dai dintorni, merita di essere citata la sagra della terza domenica di settembre. La Patrona, Santa Barbara, si festeggia il 4 dicembre.

Sebbene non registri un significativo movimento di turisti, offre a quanti vi si rechino la possibilità di godere di una suggestiva cornice paesaggistica e gustare i genuini prodotti del luogo. È poco frequentata pure per lavoro, in quanto le sue attività produttive non consentono di assorbire neppure tutta la manodopera del posto, costretta ogni giorno a raggiungere le aree più sviluppate. I rapporti con il contiguo capoluogo provinciale e gli altri comuni del circondario non sono molto intensi; a essi la popolazione si rivolge anche per l’istruzione secondaria di secondo grado e i servizi mancanti sul posto. Tra le manifestazioni tradizionali, in grado di richiamare visitatori dai dintorni, merita di essere citata la sagra della terza domenica di settembre. La Patrona, Santa Barbara, si festeggia il 4 dicembre.

Località

Contrada San Marco, Taverna, Taverna Sottana

Contrada San Marco, Taverna, Taverna Sottana

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Piane Crati rientra nell’Obiettivo "Convergenza" (che succede al precedente Obiettivo 1 della programmazione 2000-06). A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta ad accelerare il processo di convergenza degli Stati membri e delle regioni in ritardo di sviluppo migliorando le condizioni di crescita e di occupazione. I settori prioritari d'intervento sono i seguenti: qualità degli investimenti in capitale fisico e umano, sviluppo dell'innovazione e della società basata sulla conoscenza, adattabilità ai cambiamenti economici e sociali, tutela dell'ambiente, efficienza amministrativa. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell'11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.