Descrizione

Centro di montagna, classificato "comune sparso" con sede in località Piamborno (o Pian di Borno); di origini medievali, accanto alle tradizionali attività agricole ha incrementato i servizi e sviluppato il tessuto industriale. I piancognesi, che presentano un indice di vecchiaia nella media, sono raccolti quasi esclusivamente nel capoluogo comunale -contiguo alla località Borgo Olcese del comune di Cividate Camuno e alle località Esine e Darfo Boario Terme dei comuni omonimi-. Il territorio disegna un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate: la parte montagnosa prevale di gran lunga sulla pianura, in cui sorgono gli abitati di Piamborno e Cogno; Annunciata, invece, è situata a maggiore altitudine, in una splendida posizione panoramica. Lo stemma comunale, semipartito troncato, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, raffigura, in campi rispettivamente aureo e rosso, un grappolo d'uva e una ruota dentata di cinque raggi e ventiquattro denti; su sfondo azzurro si rappresenta la chiesa dell'Annunziata.

Centro di montagna, classificato "comune sparso" con sede in località Piamborno (o Pian di Borno); di origini medievali, accanto alle tradizionali attività agricole ha incrementato i servizi e sviluppato il tessuto industriale. I piancognesi, che presentano un indice di vecchiaia nella media, sono raccolti quasi esclusivamente nel capoluogo comunale -contiguo alla località Borgo Olcese del comune di Cividate Camuno e alle località Esine e Darfo Boario Terme dei comuni omonimi-. Il territorio disegna un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate: la parte montagnosa prevale di gran lunga sulla pianura, in cui sorgono gli abitati di Piamborno e Cogno; Annunciata, invece, è situata a maggiore altitudine, in una splendida posizione panoramica. Lo stemma comunale, semipartito troncato, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, raffigura, in campi rispettivamente aureo e rosso, un grappolo d'uva e una ruota dentata di cinque raggi e ventiquattro denti; su sfondo azzurro si rappresenta la chiesa dell'Annunziata.

Storia

Ha ottenuto l'autonomia amministrativa nel 1963, quando fu decretata la separazione di Piamborno, Cogno e Annunciata dai comuni di Borno e Ossimo. Il toponimo è un composto di "pian(o)" e "Cogno", nome locale derivato dal latino CUNEUS, 'cuneo', nel senso geografico di 'angolo di terra compreso tra due fiumi'. L'origine dei tre nuclei non è molto antica: ancora nell'undicesimo secolo la zona era disabitata, coperta di boschi intorno all'Oglio, che aveva il suo alveo in posizione diversa da quella attuale. Per primo sorse Pian di Borno che, sviluppatosi attorno alla cappella di San Vittore, costruita verso la metà del XII secolo, fu designato col nome di questa chiesetta fino al 1500, quando assunse la denominazione di Piano, passando a quella attuale nel XVII secolo. Che quest'area fosse anticamente abitata da comunità dedite all'agricoltura, alla pastorizia e alla pesca fluviale è provato da alcuni documenti che la citano. Una grande alluvione, che nel 1521 deviò a est il corso dell'Oglio, creò nuovo spazio abitabile, richiamando gente da Borno e da Ossimo. Nei primissimi anni del XX secolo Vittorio Olcese fondò un cotonificio regolando il flusso del torrente Trobiolo. L'insediamento industriale aumentò la coesione fra Cogno e Pian di Borno, dando lavoro, facendo sorgere case popolari, realizzando iniziative sociali e determinando un notevole incremento demografico. Nel patrimonio storico-architettonico spiccano: il santuario dell'Annunciata, la parrocchiale della Sacra Famiglia a Pian di Borno; la chiesa di San Vittore, costruita intorno alla metà del XVII secolo sul luogo dell'omonima cappella del 1100; la parrocchiale dell'Annunciazione e la chiesetta di San Filippo Neri, a Cogno.

Ha ottenuto l'autonomia amministrativa nel 1963, quando fu decretata la separazione di Piamborno, Cogno e Annunciata dai comuni di Borno e Ossimo. Il toponimo è un composto di "pian(o)" e "Cogno", nome locale derivato dal latino CUNEUS, 'cuneo', nel senso geografico di 'angolo di terra compreso tra due fiumi'. L'origine dei tre nuclei non è molto antica: ancora nell'undicesimo secolo la zona era disabitata, coperta di boschi intorno all'Oglio, che aveva il suo alveo in posizione diversa da quella attuale. Per primo sorse Pian di Borno che, sviluppatosi attorno alla cappella di San Vittore, costruita verso la metà del XII secolo, fu designato col nome di questa chiesetta fino al 1500, quando assunse la denominazione di Piano, passando a quella attuale nel XVII secolo. Che quest'area fosse anticamente abitata da comunità dedite all'agricoltura, alla pastorizia e alla pesca fluviale è provato da alcuni documenti che la citano. Una grande alluvione, che nel 1521 deviò a est il corso dell'Oglio, creò nuovo spazio abitabile, richiamando gente da Borno e da Ossimo. Nei primissimi anni del XX secolo Vittorio Olcese fondò un cotonificio regolando il flusso del torrente Trobiolo. L'insediamento industriale aumentò la coesione fra Cogno e Pian di Borno, dando lavoro, facendo sorgere case popolari, realizzando iniziative sociali e determinando un notevole incremento demografico. Nel patrimonio storico-architettonico spiccano: il santuario dell'Annunciata, la parrocchiale della Sacra Famiglia a Pian di Borno; la chiesa di San Vittore, costruita intorno alla metà del XVII secolo sul luogo dell'omonima cappella del 1100; la parrocchiale dell'Annunciazione e la chiesetta di San Filippo Neri, a Cogno.

Economia

Il tessuto economico è vario e articolato: all'agricoltura e all'allevamento si affianca il settore secondario, specializzato nel comparto manifatturiero (tessile e dell'abbigliamento); va segnalata, inoltre, la presenza di industrie metalmeccaniche ed elettriche, di fabbriche di mobili e di imprese edili. Il terziario si compone di una buona rete distributiva e dell'insieme dei servizi, tra cui quello bancario. Priva di servizi pubblici particolarmente significativi, annovera tra le strutture sociali una casa di riposo e un orfanotrofio; le strutture scolastiche assicurano la frequenza delle classi dell'obbligo. Il compito di salvaguardare e diffondere la cultura e l'informazione è in parte affidato anche alle iniziative della locale stazione radiotelevisiva. Le strutture ricettive offrono possibilità sia di ristorazione che di soggiorno mentre quelle sanitarie garantiscono il solo servizio farmaceutico.

Il tessuto economico è vario e articolato: all'agricoltura e all'allevamento si affianca il settore secondario, specializzato nel comparto manifatturiero (tessile e dell'abbigliamento); va segnalata, inoltre, la presenza di industrie metalmeccaniche ed elettriche, di fabbriche di <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=MOBILI'>mobili</a> e di imprese edili. Il terziario si compone di una buona rete distributiva e dell'insieme dei servizi, tra cui quello bancario. Priva di servizi pubblici particolarmente significativi, annovera tra le strutture sociali una casa di riposo e un orfanotrofio; le strutture scolastiche assicurano la frequenza delle classi dell'obbligo. Il compito di salvaguardare e diffondere la cultura e l'informazione è in parte affidato anche alle iniziative della locale stazione radiotelevisiva. Le strutture ricettive offrono possibilità sia di ristorazione che di soggiorno mentre quelle sanitarie garantiscono il solo servizio farmaceutico.

Relazioni

Sebbene non figuri tra le mete turistiche più celebrate, è abbastanza frequentata per lavoro, grazie alla presenza degli insediamenti industriali, che consente l'assorbimento di consistenti flussi di manodopera. I suoi rapporti con i centri vicini, solitamente non rilevanti, si intensificano in occasione di due tradizionali appuntamenti del folclore: la fiera dei fiori, che si svolge nel mese di maggio, e la sagra della mela, a settembre. La festa del Patrono, San Vittore, si celebra l'8 maggio.

Sebbene non figuri tra le mete turistiche più celebrate, è abbastanza frequentata per lavoro, grazie alla presenza degli insediamenti industriali, che consente l'assorbimento di consistenti flussi di manodopera. I suoi rapporti con i centri vicini, solitamente non rilevanti, si intensificano in occasione di due tradizionali appuntamenti del folclore: la fiera dei fiori, che si svolge nel mese di maggio, e la sagra della mela, a settembre. La festa del Patrono, San Vittore, si celebra l'8 maggio.

Località

Annunciata, Piamborno

Annunciata, Piamborno

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Piancogno rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.