Descrizione
Comune collinare di origine medievale, sorretto dalle attività rurali, dal comparto industriale dei prodotti lattiero-caseari e dal terziario. I pianesi, che fanno registrare un indice di vecchiaia nella media, risiedono per lo più nel capoluogo comunale e in un gran numero di case sparse; il resto della comunità si distribuisce nella località di Villa Santa Croce e in alcuni aggregati urbani minori (Castello, Cerreta, Fagianeria e Scalzatoio). L’abitato, in fase di espansione edilizia, presenta un’ordinata struttura a scacchiera ed è adagiato nell’ampia parte pianeggiante del territorio comunale, caratterizzata dalla successione di appezzamenti coltivati dalle regolari forme geometriche, filari di viti, oliveti e frutteti; il comprensorio pianese comprende anche rilievi collinari, sui quali i pascoli contendono lo spazio a folti boschi misti (ornelli, carpini e cerri), popolati da volpi, tassi, cinghiali e gatti selvatici.
Storia
La sua origine risale all’XI secolo ma vari ritrovamenti archeologici attestano la presenza dell’uomo già nell’antichità. Feudo di Caiazzo, ne ha seguito sempre le sorti. La sua storia, infatti, non mostra avvenimenti di particolare rilievo. Il toponimo, che è stato Piana fino al 1862 e Piana di Caiazzo fino al 1976, deriva dal latino PLANA, ‘piana, pianura’, mentre la specificazione fa riferimento alla posizione dell’abitato ai piedi del monte Verna, comunemente detto monte Croce. I resti della cisterna di una villa romana, in località San Vittore, e di un acquedotto, in località Villa Nuova, rappresentano le testimonianze del suo passato più antico. Il patrimonio storico-architettonico comprende inoltre i resti di un monastero benedettino risalente al 928 d.C. e situato sulla sommità del monte Santa Croce, la chiesa di Sant’Angiolillo, costruita tra il Duecento e il Trecento, e la chiesa di Santa Maria Marciano, edificata in epoca remota in stile gotico e ricostruita ed ampliata nel 1330 con i caratteri dell’architettura angioina: all’interno di quest’ultima sono conservati interessanti affreschi trecenteschi e quattrocenteschi.
Economia
Buona parte della popolazione attiva locale si dedica ancora alle tradizionali attività rurali: la bonifica della piana del fiume Volturno e la colonizzazione agraria hanno, infatti, creato le premesse per gli attuali elevatissimi livelli di produttività nella coltivazione di grano, fagioli, viti e frutta, ulivi; è praticato anche l’allevamento di bovini, suini ed ovini. Piuttosto vivace appare il comparto industriale dei prodotti lattiero-caseari; per il resto, il settore secondario include imprese di dimensioni artigianali, attive nei comparti edile, metallurgico, elettronico, del legno e della lavorazione della pietra; il terziario è rappresentato da un’articolata rete commerciale e da servizi qualificati, quali le assicurazioni e la consulenza informatica, ma è privo di sportelli bancari. Dispone degli ordinari uffici municipali e postali, di scuole per l’istruzione primaria e secondaria di primo grado e di una biblioteca comunale ma per l’assistenza sanitaria può contare soltanto sulla farmacia; anche l’apparato ricettivo è inadeguato, dal momento che non comprende strutture per il soggiorno.
Relazioni
I numerosi boschi situati nei dintorni dell’abitato sono popolati da varie specie faunistiche di interesse venatorio (cinghiali, lepri, fagiani, starne, beccacce e coturnici), alle quali è possibile dare la caccia nei periodi stabiliti dal calendario venatorio regionale. Oltre alle attrattive naturalistiche, sono motivo di richiamo per visitatori provenienti anche da comuni limitrofi le svariate manifestazioni che si svolgono durante l’anno: si ricordano il carnevale popolare, con le sue tradizionali sfilate, la marcialonga (28 maggio), la festa dell’emigrante (dal 14 al 16 agosto), la sagra dei fichi (dal 26 al 28 agosto) e la fiera del bestiame (prima decade di settembre, in località Santa Maria a Marciano), accompagnata dall’esposizione di bovini e suini. La festa del Patrono, San Rocco, si celebra il 16 agosto. Il giorno di astensione dal lavoro è il 21 maggio, in onore dell’Immacolata Concezione.
Località
Cerreta, Fagianeria, Vascelli, Villa Santa Croce
Fondi europei 2021-2027
Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Piana di Monte Verna rientra nell’Obiettivo "Convergenza" (che succede al precedente Obiettivo 1 della programmazione 2000-06). A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta ad accelerare il processo di convergenza degli Stati membri e delle regioni in ritardo di sviluppo migliorando le condizioni di crescita e di occupazione. I settori prioritari d'intervento sono i seguenti: qualità degli investimenti in capitale fisico e umano, sviluppo dell'innovazione e della società basata sulla conoscenza, adattabilità ai cambiamenti economici e sociali, tutela dell'ambiente, efficienza amministrativa. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell'11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.
- Popolazione 2.390
- Lat 41° 10' 4,82'' 41.16800556
- Long 14° 19' 57,68'' 14.33268889
- CAP 81015
- Prefisso 0823
- Codice ISTAT 061056
- Codice Catasto G541
- Altitudine slm 84 mt
- zona clim./gradi giorno
Riscaldamento: dal 15/11 al 31/03 per 10 ore/giorno C/1001 - Superficie 23.39 Km2
- Densità 102,18 ab/Km2
- Sismicità Zona 2
- Alba 07:30
- Tramonto 16:37
- Giustino Castellano
- Piazza Municipio, 1
- 81013 (CE) Campania
- protocollo@pec.monteverna.it
- ragioneria@monteverna.it
- www.monteverna.it
- 82001510617