Descrizione

Centro di collina, di origine molto antica, basa la propria economia sulla tradizionale attività agricola, affiancata però dalla presenza di imprese, una parte della popolazione si dedica poi al settore commerciale e alberghiero. Gli arilicensi, che presentano un indice di vecchiaia superiore alla media, vivono per la maggior parte nel capoluogo comunale, nelle località Broglie, Dolci e Rovizza; il resto della popolazione si distribuisce in molti nuclei urbani minori e case sparse. Il territorio, comprendente parte del lago di Garda e il laghetto Del Frassino, ha un geometrico vario, con variazioni altimetriche appena accennate. Sullo sfondo rosso dello stemma comunale, concesso con Decreto del Capo del Governo, sono raffigurate due anguille dorate, accompagnate, in capo, da una stella d’oro a cinque raggi.

Centro di collina, di origine molto antica, basa la propria economia sulla tradizionale attività agricola, affiancata però dalla presenza di imprese, una parte della popolazione si dedica poi al settore commerciale e alberghiero. Gli arilicensi, che presentano un indice di vecchiaia superiore alla media, vivono per la maggior parte nel capoluogo comunale, nelle località Broglie, Dolci e Rovizza; il resto della popolazione si distribuisce in molti nuclei urbani minori e case sparse. Il territorio, comprendente parte del <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=VEN&parola=LAGODIGARDA'>lago di Garda</a> e il laghetto Del Frassino, ha un geometrico vario, con variazioni altimetriche appena accennate. Sullo sfondo rosso dello stemma comunale, concesso con Decreto del Capo del Governo, sono raffigurate due anguille dorate, accompagnate, in capo, da una stella d’oro a cinque raggi.

Storia

In epoca romana il nome era Arilica, successivamente, gli unni nel V secolo la denominarono Ardelica Pischeriae. In documenti dell’VIII secolo si trova la sola voce Piscaria, evolutasi poi in Peschera e poi Peschiera. La zona fu abitata già a partire dal V millennio a.C. come testimoniano i numerosi reperti riferibili a una civiltà palafitticola. Durante la dominazione romana fu un centro importante sia per la posizione di snodo per i traffici e i collegamenti tra il Mincio e l’Adige, sia per la sua vicinanza alla strada consolare Gallica e alla selva Lugana. Il longobardo Rachis nel 750 emanò un provvedimento, in base al quale la zona entrò a far parte dei possedimenti del monastero di San Colombano di Bobbio. Successivamente passò sotto la giurisdizione del vescovo di Verona, poi sotto quella degli Scaligeri, che la dotarono di una rocca, per migliorare il suo sistema difensivo. Una nuova fortezza fu costruita nel 1549 per conto della Repubblica veneta. Ha subito vicende alterne: infatti, nel 1797 entrò a far parte della Repubblica cisalpina, poi fu invasa dagli austro-russi e nel 1814 apparteneva di nuovo all’Austria. Assistette ad un episodio storico rilevante durante il periodo risorgimentale, infatti, fu proprio qui che nel 1848 le truppe sabaude sconfissero gli Austriaci. In seguito fu riconquistata dal Radetzky e fece parte del sistema difensivo del Quadrilatero. Con l’armistizio di Villafranca nel 1859 tornò all’Italia. Celebre è rimasto il proclama alla nazione, lanciato proprio da questa località da re Vittorio Emanuele III nel 1917. Le principali testimonianze storico-artistiche sono l’antichissima rocca, la parrocchiale intitolata a San Martino vescovo e Villa Albertini del XVII secolo.

In epoca romana il nome era Arilica, successivamente, gli <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=VEN&parola=UNNI'>unni</a> nel V secolo la denominarono Ardelica Pischeriae. In documenti dell’VIII secolo si trova la sola voce Piscaria, evolutasi poi in Peschera e poi Peschiera. La zona fu abitata già a partire dal V millennio a.C. come testimoniano i numerosi reperti riferibili a una civiltà palafitticola. Durante la dominazione romana fu un centro importante sia per la posizione di snodo per i traffici e i collegamenti tra il Mincio e l’<a target='_blank' href='vediNota.php?reg=VEN&parola=ADIGE'>Adige</a>, sia per la sua vicinanza alla strada consolare Gallica e alla selva Lugana. Il longobardo Rachis nel 750 emanò un provvedimento, in base al quale la zona entrò a far parte dei possedimenti del monastero di San Colombano di Bobbio. Successivamente passò sotto la giurisdizione del vescovo di Verona, poi sotto quella degli <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=VEN&parola=SCALIGERI'>Scaligeri</a>, che la dotarono di una rocca, per migliorare il suo sistema difensivo. Una nuova fortezza fu costruita nel 1549 per conto della Repubblica veneta. Ha subito vicende alterne: infatti, nel 1797 entrò a far parte della <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=VEN&parola=REPUBBLICACISALPINA'>Repubblica cisalpina</a>, poi fu invasa dagli austro-russi e nel 1814 apparteneva di nuovo all’Austria. Assistette ad un episodio storico rilevante durante il periodo risorgimentale, infatti, fu proprio qui che nel 1848 le truppe sabaude sconfissero gli Austriaci. In seguito fu riconquistata dal <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=VEN&parola=RADETZKY'>Radetzky</a> e fece parte del sistema difensivo del <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=VEN&parola=QUADRILATERO'>Quadrilatero</a>. Con l’<a target='_blank' href='vediNota.php?reg=VEN&parola=ARMISTIZIODIVILLAFRANCA'>armistizio di Villafranca</a> nel 1859 tornò all’Italia. Celebre è rimasto il proclama alla nazione, lanciato proprio da questa località da re Vittorio Emanuele III nel 1917. Le principali testimonianze storico-artistiche sono l’antichissima rocca, la parrocchiale intitolata a San Martino vescovo e Villa Albertini del XVII secolo.

Economia

Il suo apparato amministrativo include gli uffici municipali e postali, nonché quelli dell’Apt, della guardia di finanza e dei carabinieri. Un’importante fonte di reddito è costituita dall’agricoltura che si diversifica in varie coltivazioni fra le quali si possono annoverare quelle di cereali, frumento, foraggio e vite. L’attività rurale prevede l’allevamento avicolo. Nel settore industriale si registrano attività nel comparto tessile, nella fabbricazione di articoli da viaggio, borse, articoli da correggiaio e selleria, industria del legno, attivi sono i comparti meccanici e metalmeccanici. Si registra la fabbricazione di strumenti ottici e di attrezzature fotografiche, industri automobilistiche, fabbricazione di mobili. A queste attività va aggiunta l’installazione di elaboratori elettronici da parte di ditte specializzate. Il terziario fra gli altri servizi garantisce quello bancario e per l’attività radiotelevisiva sono presenti più emittenti. Una parte della popolazione trova impiego in alberghi e campeggi. Le strutture sociali annoverano una casa di riposo; il servizio scolastico permette di frequentare tutte le scuole dell’obbligo e per l’istruzione secondaria di secondo grado si può accedere all’istituto professionale commerciale. Non si registra la presenza di una biblioteca per l’approfondimento culturale mentre è presente un museo. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione e di soggiorno; quelle sanitarie sono assicurate dalla presenza di una clinica privata.

Il suo apparato amministrativo include gli uffici municipali e postali, nonché quelli dell’Apt, della guardia di finanza e dei carabinieri. Un’importante fonte di reddito è costituita dall’agricoltura che si diversifica in varie coltivazioni fra le quali si possono annoverare quelle di cereali, frumento, foraggio e vite. L’attività rurale prevede l’allevamento avicolo. Nel settore industriale si registrano attività nel comparto tessile, nella fabbricazione di articoli da viaggio, borse, articoli da correggiaio e selleria, industria del legno, attivi sono i comparti meccanici e metalmeccanici. Si registra la fabbricazione di strumenti ottici e di attrezzature fotografiche, industri automobilistiche, fabbricazione di mobili. A queste attività va aggiunta l’installazione di elaboratori elettronici da parte di ditte specializzate. Il terziario fra gli altri servizi garantisce quello bancario e per l’attività radiotelevisiva sono presenti più emittenti. Una parte della popolazione trova impiego in alberghi e campeggi. Le strutture sociali annoverano una casa di riposo; il servizio scolastico permette di frequentare tutte le scuole dell’obbligo e per l’istruzione secondaria di secondo grado si può accedere all’istituto professionale commerciale. Non si registra la presenza di una biblioteca per l’approfondimento culturale mentre è presente un museo. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione e di soggiorno; quelle sanitarie sono assicurate dalla presenza di una clinica privata.

Relazioni

La comunità degli arilicensi non si distingue per l’organizzazione di manifestazioni culturali o di svago, tuttavia grazie alla vicinanza del lago di Garda è molto frequentata dai turisti. Si è sviluppato un forte pendolassimo verso questo centro anche per ragioni lavorative, visto che offre numerose possibilità sia nel settore agricolo sia industriale. I suoi rapporti con il circondario sono particolarmente intensi, visto che la popolazione è costretta a spostarsi per usufruire di molti servizi che sono assenti sul posto. Il Patrono, San Martino, si festeggia l’11 novembre.

La comunità degli arilicensi non si distingue per l’organizzazione di manifestazioni culturali o di svago, tuttavia grazie alla vicinanza del <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=VEN&parola=LAGODIGARDA'>lago di Garda</a> è molto frequentata dai turisti. Si è sviluppato un forte pendolassimo verso questo centro anche per ragioni lavorative, visto che offre numerose possibilità sia nel settore agricolo sia industriale. I suoi rapporti con il circondario sono particolarmente intensi, visto che la popolazione è costretta a spostarsi per usufruire di molti servizi che sono assenti sul posto. Il Patrono, San Martino, si festeggia l’11 novembre.

Località

Baccoli, Bassana, Boschetti, Broglie, Dolci, Laghetto del Frassino, Lago di Garda, Lizzara-Volponi, Madonna del Frassino, Mandella, Marinoni, Massoni, Paradiso, Rovizza, Santa Cristina, Zanina

Baccoli, Bassana, Boschetti, Broglie, Dolci, Laghetto del Frassino, Lago di Garda, Lizzara-Volponi, Madonna del Frassino, Mandella, Marinoni, Massoni, Paradiso, Rovizza, Santa Cristina, Zanina

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Peschiera del Garda rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.