Descrizione

Cittadina di antiche origini adagiata su di un colle, con una vivace economia che contempla, accanto alle attività primarie, numerose iniziative imprenditoriali nei settori dell'industria, del commercio e dei servizi; è ricca di laboratori artigiani specializzati nella lavorazione delle pelli, nella produzione di mobili in stile e di "ddu 'botte", tipici organetti abruzzesi. La comunità dei pennesi presenta un indice di vecchiaia in linea con i valori medi e propende per l'insediamento sparso: l'armatura urbana del comprensorio, infatti, comprende un numero di case sparse di poco inferiore a quello delle abitazioni concentrate nel capoluogo comunale, nella località di Roccafinadamo e in alcuni aggregati urbani minori. Il territorio comunale è una successione ininterrotta di morbidi rilievi, la cui pendenza aumenta leggermente ad occidente.

Cittadina di antiche origini adagiata su di un colle, con una vivace economia che contempla, accanto alle attività primarie, numerose iniziative imprenditoriali nei settori dell'industria, del commercio e dei servizi; è ricca di laboratori artigiani specializzati nella lavorazione delle pelli, nella produzione di mobili in stile e di "ddu 'botte", tipici organetti abruzzesi. La comunità dei pennesi presenta un indice di vecchiaia in linea con i valori medi e propende per l'insediamento sparso: l'armatura urbana del comprensorio, infatti, comprende un numero di case sparse di poco inferiore a quello delle abitazioni concentrate nel capoluogo comunale, nella località di Roccafinadamo e in alcuni aggregati urbani minori. Il territorio comunale è una successione ininterrotta di morbidi rilievi, la cui pendenza aumenta leggermente ad occidente.

Storia

L'attuale abitato corrisponde ad un importante insediamento vestino che, ricordato dalla storiografia classica come fedele alleato di Roma nelle guerre puniche e in quelle sociali, venne conquistato dai longobardi alla fine dell'evo antico e secondo una leggenda popolare fu assediato da Carlo Magno per tre anni e tre mesi. Antica sede vescovile, di gastaldato e poi di contea, è citato nelle fonti documentarie fin dall'853 d.C.; posto dagli Angioini a capo di un vasto territorio, subì l'occupazione e il saccheggio di Giacomo Caldora nel 1436. Nel 1522 fu assegnato in dote a Margherita d'Austria che, avendo sposato in seconde nozze un Farnese, ne fece la capitale dei cosiddetti feudi farnesiani in Abruzzo. I moti rivoluzionari del primo Ottocento trovarono fra queste genti strenui sostenitori e furono soffocati nel sangue. Il capoluogo comunale è il centro storico più ricco di monumenti dell'intera provincia: nel tessuto urbano di impronta medievale, connotato dal sistematico utilizzo del cotto per la pavimentazione delle strade e per la costruzione degli edifici, spicca la ricchissima architettura religiosa: la cattedrale di Santa Maria degli Angeli, edificata in epoca antecedente al Mille, trasformata nel corso dei secoli e quasi completamente ristrutturata dopo l'ultimo conflitto mondiale, custodisce il preziosissimo altare del vescovo Oderisio con rilievi romanici e preromanici; le chiese di San Domenico, di Sant'Agostino e di San Giovanni Evangelista conservano una veste tipicamente medievale, mentre quelle dell'Annunziata, di Santa Chiara e di San Giovanni Battista sono state reinterpretate in chiave barocca. Dal nucleo storico dell'abitato si diramano i tracciati viari che conducono ai conventi di Santa Maria in Colleromano e della Madonna del Carmine.

L'attuale abitato corrisponde ad un importante insediamento <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=ABR&parola=VESTINO'>vestino</a> che, ricordato dalla storiografia classica come fedele alleato di Roma nelle guerre puniche e in quelle sociali, venne conquistato dai <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=ABR&parola=LONGOBARDI'>longobardi</a> alla fine dell'evo antico e secondo una leggenda popolare fu assediato da <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=ABR&parola=CARLOMAGNO'>Carlo Magno</a> per tre anni e tre mesi. Antica sede vescovile, di gastaldato e poi di contea, è citato nelle fonti documentarie fin dall'853 d.C.; posto dagli Angioini a capo di un vasto territorio, subì l'occupazione e il saccheggio di <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=ABR&parola=GIACOMOCALDORA'>Giacomo Caldora</a> nel 1436. Nel 1522 fu assegnato in dote a Margherita d'Austria che, avendo sposato in seconde nozze un <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=ABR&parola=FARNESE'>Farnese</a>, ne fece la capitale dei cosiddetti feudi farnesiani in Abruzzo. I moti rivoluzionari del primo Ottocento trovarono fra queste genti strenui sostenitori e furono soffocati nel sangue. Il capoluogo comunale è il centro storico più ricco di monumenti dell'intera provincia: nel tessuto urbano di impronta medievale, connotato dal sistematico utilizzo del cotto per la pavimentazione delle strade e per la costruzione degli edifici, spicca la ricchissima architettura religiosa: la cattedrale di Santa Maria degli Angeli, edificata in epoca antecedente al Mille, trasformata nel corso dei secoli e quasi completamente ristrutturata dopo l'ultimo conflitto mondiale, custodisce il preziosissimo altare del vescovo Oderisio con rilievi romanici e preromanici; le chiese di San Domenico, di Sant'Agostino e di San Giovanni Evangelista conservano una veste tipicamente medievale, mentre quelle dell'Annunziata, di Santa Chiara e di San Giovanni Battista sono state reinterpretate in chiave barocca. Dal nucleo storico dell'abitato si diramano i tracciati viari che conducono ai conventi di Santa Maria in Colleromano e della Madonna del Carmine.

Economia

La cittadina offre tranquille condizioni di vita abbinate ad un vivace spirito imprenditoriale. L'agro pennese è razionalmente e intensivamente sfruttato per la produzione di cereali, ortaggi, uva e olive, in parte lavorati sul posto; ferve l'artigianato artistico e molte imprese industriali operano nel comparto metalmeccanico e in quello tessile. Un apporto decisivo alla formazione del reddito proviene inoltre dall'elevato numero di esercizi commerciali e dai servizi. La vivacità intellettuale della comunità è il terreno fecondo su cui attecchiscono le iniziative delle associazioni culturali e sportivo-ricreative. Il comune è sede della Comunità montana, del distretto scolastico n. 13 di una sezione di pretura e di una compagnia di carabinieri; dispone di asili infantili, di una casa di riposo e di un orfanotrofio, di un liceo scientifico, di un istituto d'arte e di un istituto tecnico commerciale; è dotato di un museo civico-diocesano e di alcune biblioteche, che custodiscono anche codici miniati e incunaboli; possiede alberghi e ristoranti e i suoi impianti sportivi assecondano molteplici inclinazioni; le strutture sanitarie annoverano un ospedale, un presidio multizonale di igene e prevenzione, un istituto di riabilitazione e un consultorio familiare.

La cittadina offre tranquille condizioni di vita abbinate ad un vivace spirito imprenditoriale. L'agro pennese è razionalmente e intensivamente sfruttato per la produzione di cereali, ortaggi, uva e olive, in parte lavorati sul posto; ferve l'artigianato artistico e molte imprese industriali operano nel comparto metalmeccanico e in quello tessile. Un apporto decisivo alla formazione del reddito proviene inoltre dall'elevato numero di esercizi commerciali e dai servizi. La vivacità intellettuale della comunità è il terreno fecondo su cui attecchiscono le iniziative delle associazioni culturali e sportivo-ricreative. Il comune è sede della Comunità montana, del distretto scolastico n. 13 di una sezione di pretura e di una compagnia di carabinieri; dispone di asili infantili, di una casa di riposo e di un orfanotrofio, di un liceo scientifico, di un istituto d'arte e di un istituto tecnico commerciale; è dotato di un museo civico-diocesano e di alcune biblioteche, che custodiscono anche codici miniati e incunaboli; possiede alberghi e ristoranti e i suoi impianti sportivi assecondano molteplici inclinazioni; le strutture sanitarie annoverano un ospedale, un presidio multizonale di igene e prevenzione, un istituto di riabilitazione e un consultorio familiare.

Relazioni

Durante la festa della birra, nella prima settimana di agosto, fra spettacoli musicali e folcloristici, si organizzano visite guidate al centro storico, che fa da cornice alla tradizionale processione del Venerdì Santo e al Premio Penne di letteratura (novembre). Il Patrono S. Massimo si festeggia il 7 maggio.

Durante la festa della birra, nella prima settimana di agosto, fra spettacoli musicali e folcloristici, si organizzano visite guidate al centro storico, che fa da cornice alla tradizionale processione del Venerdì Santo e al Premio Penne di letteratura (novembre). Il Patrono S. Massimo si festeggia il 7 maggio.

Località

Colle Stella, Colle Trotta, Conaprato, Portacaldaia, Roccafinadamo, San Pellegrino

Colle Stella, Colle Trotta, Conaprato, Portacaldaia, Roccafinadamo, San Pellegrino

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Penne rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.